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Il comitato del "Rivolta Pride" di Bologna contro l'associazione degli sbirri LGBTQ: ennesima vittoria dei movimenti radicali e populisti escludenti con cui spesso l'attivismo va a braccetto?


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MyleneFarmer

Il comitato organizzatore del Bologna Pride, che in maniera esclusiva a livello nazionale si fa chiamare "rivolta pride", ha escluso dalla manifestazione l'associazione delle forze dell'ordine LGBTQ in modo totalmente arbitrario. 

"Gli organizzatori del Pride di #Bologna: "La nostra è una critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione" - titola Il Resto del Carlino. 

Non è discriminatorio oltre che a tratti illegale escludere una associazione tra l'altro LGBTQ e totalmente compatibile con le rivendicazioni comuni da una manifestazione pubblica e che dovrebbe essere l'apoteosi dell'inclusione adducendo come motivazione di esclusione la loro professione facendo generalizzazioni e speculando sui casi di cronaca che hanno purtroppo visto come protagonisti membri delle forze dell'ordine o arrampicandosi sugli specchi parlando delle rivolte di Stonewall come se stessimo parlando dei quartieri ghetto della New York degli anni 60 e 70, le nostre forze dell'ordine siano quelle americane, abitassimo negli Stati Uniti e tutte le persone che parteciperanno al pride fossero delle drag queen di qualche minoranza etnica storicamente discriminata e a basso reddito come Marsha P. Johnson e non gente anche solo economicamente parlando più o meno privilegiata com'è la media della popolazione studentesca bolognese che poi bazzica in certi movimenti non strettamente LGBT?

C'entra il fatto che l'ingerenza delle frange radicali e populiste sia di destra ma soprattutto di sinistra e storicamente poco inclini a simpatizzare con forze dell'ordine e istituzioni (e non solo) - spesso a braccetto su molte tematiche geopolitiche ed economiche - è ormai insostenibile? 

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Più che altro chi sfila deve essere ben consapevole che non sta festeggiando il gay pride ma sta aderendo totalmente al pensiero dell'ente organizzatore. 

Purtroppo la gente ci andrà senza pensare a queste cose, e il loro successo lo gireranno e interpreteranno come la volontà del popolo lgbt di escludere l'associazione di categoria suddetta. 

E già i giornali ci marciano, "il gay pride non vuole.." come fosse un unico cervello nazionale. 

Personalmente non trovo buono aver escluso le associazioni gay di forze dell'ordine.

che escludano i preti gay ok ma i poliziotti no.

è sempre il solito discorso dei pesi e delle misure.

Tanti punti di vista ma un solo pensiero. "o con noi o contro di noi" il succo è quello.

Del resto materiale c'è n'è sull'operato in bene e in male di chi porta una divisa. Per ora stiamo a vedere

Pubblico anche qui la mia risposta a Polis Aperta.

"Ricordo la copertina del mensile "Pride" 21 anni fa: con un modello in divisa in copertina. Ebbi un conato di vomito e scrissi una lettera indignata al giornale. Il trauma del G8 di Genova ci avrebbe messo 15 anni a passarmi, ma quell'estate le ferite erano ancora quelle fisiche. Mi risposero che le copertine erano preparate con largo anticipo. 🙂 Andai a Genova proprio con un collettivo queer bolognese: quindi mi stupisce poco che il Rivolta Pride "si sia dimenticato di voi". Non dubito troverete altri Pride disposti ad accogliervi. Con la sentenza del 13 gennaio mi sono detto che non devo ripensarci più e che sono debitore dalla Digos per la perspicacia nell'individuare gli estremisti di destra che hanno aggredito me e mio marito 🙂 Voltare pagina però è pesante e non è scontato lo facciano tutt*."

MyleneFarmer
15 minutes ago, Almadel said:

 

Non ho capito cosa c'entri ma ok...ma stiamo parlando di persone LGBT e di lavoratori dello stato, quindi vittime del maschilismo e della stigmatizzazione che subiscono tutti gli LGBTQ sul lavoro qualsiasi esso sia. Non stiamo parlando di una associazione qualsiasi dei lavori delle forze dell'ordine. A meno che non speri che si licenzino boicottando in nome di una qualche solidarietà frocia le istituzioni, però poi il lavoro glielo trovi tu.

Non mi piacciono le divisioni all'interno del movimento, avvantaggiano il nemico e fanno gongolare i giornali di destra, come in questo caso

* destra omofoba, ovviamente, insomma quasi tutta quella italiota

 

1 hour ago, MyleneFarmer said:

"Gli organizzatori del Pride di #Bologna: "La nostra è una critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione"

La madre degli stupidi è sempre incinta....

I queer come sempre in prima linea nell'importare le logiche woke americane 🙂

Niente di particolarmente inaspettato insomma 

due cose, anzi 3:

  1. chi cazzo sono, da dove spuntano e chi rappresentano questi di Rivolta pride? A me risulta che Bologna si organizzi al Cassero praticamente da sempre; e da su mi dicono che sti tizi non li conoscono nè si sono mai visti quando s'è trattato di mette su tutto il circo. Con sta sparata hanno avuto i loro bei 5 minuti di visibilità mediatica. Peccato che son riusciti solo a far danni. Dettagli
  2. se andate a vedere il loro comunicato, sproloquiano anche contro le sponsorizzazioni, ma con le argomentazioni che usano i gruppettari anarcoidi di Radio Aut. Quelli dei post "Putin servo della Nato", per capirci. Ma pensano che sto baraccone si metta su da solo per opera dello spirito santo e di 4 volontari che si fanno il q per mesi? L'ipotesi che ci voglia pure chi sgancia i quattrini non li sfiora proprio?
  3. 2 hours ago, Ghost77 said:

    chi sfila deve essere ben consapevole che non sta festeggiando il gay pride ma sta aderendo totalmente al pensiero dell'ente organizzatore. 

    ghostì, semo troppo vecchi per non sapè che le piattaforme rivendicative di tutti i Pride praticamente non se le ricorda nessuno, su. Certo, ci vogliono, ma non sono lo scopo primo delle frocessioni. Da sempre. e cmq non mi sembra che la piattaforma bolognese sia "respingente" come la dipingono dalle parti del Carlino - QN

Non si entra in paradiso a dispetto dei santi:

il fatto che quello di Bologna si chiami RIVOLTA Pride,

forse qualche dubbio lo poteva far venire.

 

Il Cassero è solo un locale come un altro, dopo che la torta di Arcigay è stata spartita.

Non avendo più soldi, quello che conta sono i militanti: e i queer antagonisti sono molti di più,

molto più giovani e molto più disposti a fare assemblee e volontariato.

Non esistono più i Pride nazionali e quello che conta sono le persone che si sbattono

e a Bologna sono tutti ragazzi e ragazze reduci da qualche sgombero di centri sociali.

 

Polis Aperta non ha partecipato all'assemblea organizzativa (anche perché a Bologna è una sola persona)

e a nessuno è interessato insistere perché si presentasse.

Possono comunque rifarsi andando a qualche altro Pride.

 

Questa situazione all'estero è normale.

A Berlino esiste il "Pride della Polizia" e il "Pride dei Centri Sociali":

lo fanno proprio lo stesso giorno in due zone diverse della città.

Potete immaginare una cosa simile tra Milano e Bologna.

Col collasso di Arcigay e dei suoi legami istituzionali col Comune e il PD,

era uno scenario piuttosto facile da prevedere.

34 minutes ago, Almadel said:

Non avendo più soldi, quello che conta sono i militanti: e i queer antagonisti sono molti di più,

molto più giovani e molto più disposti a fare assemblee e volontariato

Boh... io la so un po' diversa sta storia.

Ma magari saro' solo lontano, quindi con info di seconda mano

Trovo questo episodio abbastanza patetico :/.

Una cosa del genere te la aspetti dal pride di una città nordamericana o al limite nordeuropea, dove matrimonio egalitario o leggi contro l'omotransfobia le hanno da decenni e in qualche modo il tempo bisogna occuparlo. Non da una specie di cloaca-parco giochi per figli di papà che giocano a fare i rossi come a Bologna. O forse sì, bisognava aspettarsi prima o poi una cosa del genere; e si spera che venga strumentalizzata il più possibile dalle destre. Mi spiace però per l'agente della municipale, che passa una vita dietro la scrivania e che vuole portare il compagno al pride di Bologna sfilando con l'associazione che lo ha aiutato sul posto di lavoro... Ma almeno si risparmiano la puzza di piscio sotto i portici.

@metalheart, ai Queer non è mai importato nulla di cose come matrimonio o altro.

 

E no: purtroppo le destre non possono strumentalizzare un bel nulla.

Almeno non la destra italiana: le Forze dell'Ordine LGBT per loro sono motivo di imbarazzo.

Come sono motivo di imbarazzo GayLib o gli altri tentativi di organizzarsi a destra.

 

Ormai i Pride in Italia sono decine. E' impossibile non trovare quello che preferisci.

Se vuoi sbirri e coca vai a Milano, se vuoi canne e punkabbestia vai a Bologna.

Se vuoi Zan e spritz, vieni a Padova.Puoi anche farteli tutti o stare persino a casa.

 

 

pero' nessuno sta rispondendo al mio dubbio: a sto k di Bologna pride la linea la da' il Cassero o sti 4 scappati da casa? Chi decide e in base a cosa chi potra' sfilare domani e chi no?

MyleneFarmer

Vorrei proprio vedere se gli organizzatori del pride milanese si proponessero per esempio come il "pride degli industriali" invece che di tutti... anzi tuttə, se non viene fuori un merdone enorme con polemiche da parte anche dei politici pro LGBT (quei due o tre soliti) che alla fine gli fanno cambiare nome... 

Edited by MyleneFarmer
15 minutes ago, Almadel said:

i Pride in Italia sono decine. E' impossibile non trovare quello che preferisci

Si', ma mi risulta siano coordinati su piattaforme condivise.

E in nessuna de ste pattaforme rivendicative ci sono liste di proscrizione che sentenziano chi potra' esserci (e come) e chi no

1 minute ago, freedog said:

Si', ma mi risulta siano coordinati su piattaforme condivise.

E in nessuna de ste pattaforme rivendicative ci sono liste di proscrizione che sentenziano chi potra' esserci (e come) e chi no

Non ho già detto che Polsi Aperta non si è presentata in nessuna assemblea organizzativa di Bologna?

 

40 minutes ago, Almadel said:

Non ho già detto che Polsi Aperta non si è presentata in nessuna assemblea organizzativa di Bologna?

E allora a nome di chi (stra)parla?

Della serie "pure le pulci c'hanno la tosse"?

E' chiaro a ste teste de k che qsi Pride o e' inclusivo o non e' un Pride? Mettessero su la loro frocessione alternativa, se la messa cantata non la gradiscono. E vediamo SE sanno fare qsa, oltre ai danni.

Dubito ci possano riuscire; mi smentissero, se son capaci.

C'abbiam messo 30 anni per arriva' a ste fiumane de gente; adesso arrivano loro e vogliono gioca' a fa' i duri & puri de sta minkia?

Ma annassero affanculo, solo andata!

 

Edited by freedog

Comunque io in un comunicato del Rivolta Pride ho letto questo;

Come realtà del Rivolta Pride, organizzato attraverso un percorso di confronto assembleare dal basso, riconosciamo che l’omolesbobitransafobia è presente in tutti i luoghi di lavoro, anche all’interno della polizia e delle forze dell’ordine. Anzi, spesso è proprio in questi settori che le discriminazioni trovano spazio, incentivate da un ambiente, quello delle caserme, intriso di machismo e maschilismo.

Per questo, ci teniamo a chiarire che la nostra non è una presa di posizione contro Polis Aperta, ma di critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione, e come luogo di riproduzione di violenza sessista, omolesbobitransfobica, abilista e razzista. Riteniamo necessario aprire una riflessione seria sul tema della polizia e delle forze armate e delle discriminazioni vissute dalla nostra comunità.

...che a leggerlo così a me farebbe pensare che non sia vero che hanno voluto escludere la partecipazione di Polis Aperta, essendo quest'ultima un'associazione LGBTQIA+ il cui scopo è appunto quello di contrastare l'omolesbobitransafobia nei luoghi di lavoro delle FF.OO. O almeno, io questo capirei... e quindi non mi torna tanto il discorso dell'esclusione. Molte cavolate scritte qua e là su mille pagine diverse hanno un po' sviato l'attenzione da quello che forse era il punto... le vere motivazioni sono state seppellite da una valanga di post poco centrati... e ora non ci capisco più niente.

Io nella loro associazione non ci trovo niente di sbagliato... pragmaticamente ci sono persone della comunità LGBTQIA+ nelle FF.OO ed è quindi buona cosa che esista un'associazione di cui mi pare anche nobile l'intento, tanto più che conosco il presidente di P.A., anche se virtualmente, e so che è un bravissimo ragazzo, assolutamente non di destra, che oltre a lavorare nelle FF.OO è anche dottorando in sociologia e si occupa di tematiche transgender. Mi ha fatto un poco soffrire vederlo così bersagliato...  per quanto io possa essere "acab" non posso avercela con un'associazione del genere né tantomeno con le persone che ne fanno parte

Edited by Renton
10 minutes ago, freedog said:

E' chiaro a ste teste de k che qsi Pride o e' inclusivo o non e' un Pride? Mettessero su la loro frocessione alternativa, se la messa cantata non la gradiscono. E vediamo SE sanno fare qsa, oltre ai danni.

Di solito lo fanno.

Anche a Milano hanno fatto la Marciona oltre al Pride,

perché agli antagonisti gliene frega zero di sfilare coi locali e gli sponsor.

E' inutile rosicare.

3 minutes ago, Renton said:

Per questo, ci teniamo a chiarire che la nostra non è una presa di posizione contro Polis Aperta, ma di critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione, e come luogo di riproduzione di violenza sessista, omolesbobitransfobica, abilista e razzista. Riteniamo necessario aprire una riflessione seria sul tema della polizia e delle forze armate e delle discriminazioni vissute dalla nostra comunità.

Quindi perché Polis Aperta non può sfilare?

Messa così è come non far sfilare "Allah loves equality" come critica all'Islam.

Se vuoi "aprire una riflessione" quale miglior modo se non invitando le persone coinvolte?

 

Per me si tratta di banalissimo e comprensibile RANCORE verso le FdO.

A volte ci si passa sopra, a volte no.

In alcuni casi si fanno Pride distinti (e spesso a Bologna si sono fatti, una volta pure a Roma)

di solito gli antagonisti ingoiano, mentre questa volta hanno ingoiato gli sbirri.

 

Questo "scandalo" è bello. Potrebbe aprire un dibattito importante,

purché il dibattito sia sulla Polizia e i suoi problemi e non sui Centri Sociali.

che è la direzione - inutile - nella quale si tenta di spingerlo.

Aspe', me sto a perde:

quindi

Polis aperta e' l'ass.ne degli sbirri che vuol partecipare al pride

Rivolta (che NON organizza) non ce li vuole perche' devono fa' i duri & puri de sta minkia

Cassero e arcigay (che sono nel coordinamento Onda pride) si son trovati sta quintalata di polemiche idiote 2 gg prima del pride.

Tutto giusto fin qui?

Ci fosse ancora Flavia... 3 scapaccioni e 4 vaffanculi dei suoi, poi tutti a sfila' e zitti

 

2 minutes ago, Almadel said:

In alcuni casi si fanno Pride distinti (e spesso a Bologna si sono fatti, una volta pure a Roma

Chiediti perche' non ci son piu' stati pride alternativi o kermesse estive distinte, nonostante le cause ancora aperte tra Imma e il Mieli...

 

6 minutes ago, Almadel said:

Questo "scandalo" è bello. Potrebbe aprire un dibattito importante,

purché il dibattito sia sulla Polizia e i suoi problemi e non sui Centri Sociali.

che è la direzione - inutile - nella quale si tenta di spingerlo

No, e' solo inutile e senza senso. E' da idioti coi paraocchi pensare che gli sbirri son solo quelli della Diaz o di Cucchi. Quelli di loro che ci voglion supportare, mettendoci la faccia o perche' sono della parrocchietta nostra, possono e devono essere sempre & solo benvenuti.

E se ve rode er q, grattatevelo

21 minutes ago, Almadel said:

Se vuoi "aprire una riflessione" quale miglior modo se non invitando le persone coinvolte?

Appunto, è quel che sto dicendo. Per questo non capisco.

21 minutes ago, Almadel said:

Per me si tratta di banalissimo e comprensibile RANCORE verso le FdO.

La mia opinione personale in tutto ciò è che il bersaglio del comprensibile rancore è stato scelto male, non avrebbe dovuto essere quest'associazione. Avrei capito fossero stati politicamente posizionati a destra, però, siccome non lo sono, tutta la diatriba mi sembra troppo una caciara

Ho letto qua è la alcune presunte motivazioni, quali "non devono venire in divisa", "non vogliamo la scritta POLIZIA sugli striscioni", ma fatico a credere provengano davvero dagli organizzatori, primo: perché in quanto rappresentanti di un'associazione no-profit non in servizio NON avrebbero potuto presentarsi in divisa a prescindere, dalle foto sulla pagina si capisce che non lo hanno mai fatto e non avrebbe avuto dunque senso aspettarsi che lo facessero; secondo: perché sul loro striscione non c'è scritto POLIZIA e_e ma solo "Polis Aperta" cosa che a me più che alle FF.OO faceva pensare all'antica Grecia e_e

In effetti non so neanche perché le riporto queste motivazioni, ripeto, non credo siano state davvero mosse dagli organizzatori, sono troppo tirate là

 

20 minutes ago, freedog said:

Rivolta (che NON organizza)

Boh, avevo capito organizzassero loro

Edited by Renton
1 minute ago, Renton said:

In effetti non so neanche perché le riporto queste critiche, ripeto non credo siano state davvero mosse dagli organizzatori, sono troppo tirate là

Stiamo tutti brancolando nel buio :D

Cerchiamo di capire i motivi della questione e sparando un po' alla cieca delle spiegazioni.

5 minutes ago, Renton said:

avevo capito organizzassero loro

A quanto mi dicono  al Cassero non sanno manco chi sono o a nome di chi parlano.

Pensano siano nella zona anarcoide con sti geni

https://m.facebook.com/radioaut/#!/radioaut/photos/a.10155627856027879/10158712343642879/?type=3&source=48&__tn__=EH-R

Notare il pugno DESTRO chiuso della ragazza in basso.

Le basi, diobo', manco le basi...

@freedog

Mi pare strano che al Cassero non sappiano chi siano, prova a digitare "Rivolta Pride Cassero" nella barra di Google

O ad andare su www.cassero.it

Edited by Renton
10 minutes ago, Almadel said:

In alcuni casi si fanno Pride distinti (e spesso a Bologna si sono fatti, una volta pure a Roma)

di solito gli antagonisti ingoiano, mentre questa volta hanno ingoiato gli sbirri

Grazie Almadel, luce della ragione in questo topic pieno di posizioni confuse.

 

Le FdO in Italia si sono a più riprese dimostrate veicolo di discriminazione, specialmente dei benestanti

sui poveretti rivoltosi, ma anche dei "normali" sui froci arrabbiati e degli uomini sulle donne. Questo

deriva dalla funzione intrinseca delle FdO di strumento di controllo riguardo il rispetto della legge e

di conseguenza protezione dello status quo; e si esplica in un'inclinazione naturale delle FdO verso il

conservatorismo politico che a sua volta attira membri conservatori.

Non è un caso che fra i primi ad esprimere solidarietà in strada a Polis Aperta siano stati i gay

meloniani di Arcobaleni NON Conformi.

 

A @Renton aggiungo che

Dal punto di vista degli organizzatori del Rivolta Pride, Polis Aperta sviluppa una riflessione deleteria

sulla natura dell'omotransfobia che si prefiggono di combattere, portando avanti l'idea di un'omotransfobia

in un immaginario spazio asettico, ignorando volutamente che questa perdura proprio con il contributo

di buona parte delle FdO.

Con che coerenza un'organizzazione volta a tutelare il rispetto di norme omotransfobiche come quelle

che vigono ora in Italia può anche proporsi come mezzo di cambiamento delle stesse? Perché ricordo che

non sono dei carabineri gay o poliziotte lesbiche a manifestare, ma un'associazione che rivendica con

forza la propria appartenza alle FdO ed a loro è ideologicamente legata.

Sarebbe come se il Vaticano partecipasse ad una manifestazione contro la pedofilia senza aver costruito

una riflessione critica sui propri panni sporchi.

Qui tutto il post degli organizzatori: LINK FACEBOOK

 

Un Pride, come qualunque altra manifestazione politica, per veicolare un messaggio e dei valori precisi

non può per sua natura accettarli tutti: far coesistere nello stesso spazio chi si oppone al ruolo delle FdO

nella nostra società e chi li supporta vuol dire creare uno spazio neutro sul tema e quindi la scelta di

escludere Polis Aperta è in primo luogo una scelta di coerenza della progettualità dello spazio.

 

Infine vi ringrazio, leggere "Gay" Pride nel 2022 mi ha fatto sorridere.

@dreamer_ il link che mi hai messo rimanda proprio al post che ho citato prima, proprio quello che, per come era formulato, a me pareva stesse dicendo di non avere Polis Aperta come obbiettivo polemico. "Per questo, ci teniamo a chiarire che la nostra non è una presa di posizione contro Polis Aperta", dice infatti, subito dopo aver dichiarato la consapevolezza della discriminazione interna alle FF.OO. Ti faccio poi notare che in nessun punto è scritto che non dovrebbero partecipare al Pride.

Amo, io mi fido sulla parola se tu mi dici di parlare a nome di R.P., ma ti dico che a me quel post ha confuso, perché parla di aprire un dibattito, eccetera.

51 minutes ago, dreamer_ said:

Dal punto di vista degli organizzatori del Rivolta Pride, Polis Aperta sviluppa una riflessione deleteria sulla natura dell'omotransfobia che si prefiggono di combattere, portando avanti l'idea di un'omotransfobia in un immaginario spazio asettico, ignorando volutamente che questa perdura proprio con il contributo di buona parte delle FdO.

Anche qui, mi fido sulla parola che questo sia il punto di vista del Rivolta Pride su Polis Aperta... Il mio punto di vista è però che questa non sia assolutamente la posizione delle persone di Polis Aperta che conosco, sicuro non del Presidente  attuale dell'associazione. 

E per questo motivo mi dispiace della diatriba.

Poi ho anche altri motivi più teorici per cui non mi convince tutta la questione: le forze dell'ordine sono un apparato, repressivo, dello Stato; fin qui ci siamo; anche la scuola pubblica è un apparato dello Stato, ideologico stavolta (sì sto citando Althusser); scuola e polizia, insomma, sono due grandi escrescenze dello stesso mostro, entrambe legittimano lo status quo, entrambe tendono irrimediabilmente al conservatorismo, in entrambi i casi lo scopo è l'assoggettamento ideologico, oppure fisico - cambiano le modalità, non l'obbiettivo finale - e in entrambi i casi le soggettività non conformi che ci si trovano dentro rischiano di finirne schiacciate (superfluo citare casi recentemente emersi, ok); in altre parole: ha perfettamente senso individuare in questi apparati dei nemici, ma non sono d'accordo con l'estendere questo rifiuto alle soggettività di cui sopra. Non la vedo come una buona idea. Rispetto il posizionamento ideologico che ci sta dietro, ma a livello pratico non l'avrei gestito così. Ci può stare non esser d'accordo su tutto

Edited by Renton

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