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La Sofferenza


sugar85

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Apro il topic per parlare della sensazione che accomuna tutti: la sofferenza. Troppe volte si dice che non si vuole più soffrire e che la  sofferenza è ingiusta. Questo è certamente vero tuttavia (è una mia opinione personale) non credo che evitare totalmente la sofferenza sia una buona cosa:

vedo molta gente che pur di non soffrire diventa totalmente apatica ai rapporti umani, li mercifica svuotando completamente di senso la sua vita e quella degli altri. Vedo anche molta gente che fa di qualcunque cosa una tragedia greca non riuscendo ad elaborare il dolore che la vita inevitabilmetne gli dà.

 

Voi come affrontate al sofferenza?

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Dal manuale del guerriero della luce:

 

[pre]Le sconfitte esistono,ma non la sofferenza.

Il vero guerriero sa che perdere una battaglia migliora la sua abilità nel tenere la spada.

La prossima volta saprà combattere più abilmente. [/pre]

 

Forse sarà che vedo tutto in un'ottica cristiana, forse sarà che non c'è nulla che odio più della passività/vittimismo, ma vedo la sofferenza come qualcosa di non esclusivamente negativo. Vivere la vita come una missione, impone capire che la sofferenza pur se dolorosa ci fa crescere, capire, imparare, e quindi rialzarci più forti di prima pronti a "spaccare" là dove avevamo fallito.

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Sembrerà filosofia da4 soldi ma per me la sofferenza e la felicità sono due lati della medaglia della vita,soffrire è inevitabile,non è nè giusto nè sbagliato è semplicemente necessario..sicuramente entrambe sono cose che aiutano a maturare nella vita,senza essere felici si finisce per impazzire ma senza mai soffrire certi aspetti delle cose e della gente non si possono capire...

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Scriveva T.S.Eliot all'inizio de La terra desolata:

 

"Aprile è il più crudele di tutti i mesi. Genera

lillà dalla terra morta, mescola

memoria e desiderio, desta

radici sopite con pioggia di primavera.

L'inverno ci tenne al caldo, coprendo

la terra di neve immemore, nutrendo

una piccola vita con tuberi secchi"

 

Anche io, come scrive Athesis, penso che sofferenza e felicità facciano parte della vita e anche che siano strettamente connesse tra loro: nella mia (poca) esperienza di vita mi sono reso conto che l'unico modo per evitare le sofferenze è porsi al riparo dai rischi della vita e accontentarsi delle piccole felicità che possiamo guadagnare senza pericolo, ma, come ha saggiamente scritto sugar85, questo porta all'apatia: non si soffre, ma nemmeno si gioisce.

La vita è fatta di gioie come di sofferenze e bisogna passare attraverso entrambe per vivere veramente; altrimenti si sopravvive, cibandosi di rimpianti.

Se oltre a predicare bene razzolassi pure bene sarebbe perfetto :(.

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Guest Ale_dream

Ciò che veramente ci fa soffrire è il renderci vulnerabili agli altri, la sofferenza è il mezzo per cui ognuno di noi tempra se stesso cresce e impara lezioni di vita.

Senza grandi sofferenze non esisterebbero grandi gioie

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Ogni gioia,spesso, è inevitabilmente accompagnata dalla sofferenza. Ed è fondamentale, solo quando siamo letteralmente afflitti possiamo migliorare noi stessi. Solo dalla sofferenza nasce il cambiamento, la riflessione...

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Marcel Proust scriveva:"Guariamo dalla sofferenza solo provandola appieno"

Credo che la sofferenza sia qualcosa di inevitabile,di irrefrenabile,di sfiancante...ma credo che sia talvolta utile a crescere,ad imparare a convivere con il dolore, a allontanare giorno dopo giorno i limiti che credevamo di avere e che serva soprattutto a fortificarci.la sofferenza ci mette alla prova,cerca di scalfire la nostra anima,cerca di farci cambiare la visione delle cose,ma non sempre ci riesce.Imparare a soffrire implica inesorabilmente essere in grado di amare...soffre chi si dona alla vita completamente ,senza maschere,senza paura...soffre chi VIVE ...non chi fa finta di vivere, riducendo i rapporti umani a formali azioni spinte da subdoli interessi,privandoli del loro senso e della loro importanza.

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Io ho un rapporto simbiotico con la sofferenza.

 

Non ho la tendenza al martirio (o meglio ancora non mi sono perfezionato nell'arte) ma negli anni la sofferenza è diventata un po' la mia corazza. Non nel senso che tutti hanno detto, che fortifica etc..., ma nel senso che ormai è per me un alibi nei confronti della vita.

 

E' un alibi per quando non riesco ad arrivare ai risultati che mi ero prefisso (o che gli altri avevano stabilito per me), è uno scudo per non impegnarmi troppo con gli altri e così via. Ovviamente la controreazione a tutto questo alimenta la mia sofferenza interiore ed è così che si chiude il giro.

 

Ovviamente non è stato così sempre dall'inizio, una volta ero più simile a voi e superavo la sofferenza con la soddisfazione che mi dava aiutare gli amici a contrastare la loro e assimilando la mia in un ottica più ampia rispetta a quella del singolo evento...sarà l'età? chissà...

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Devo dire che me la sono già cercata più di una volta la sofferenza.

Forse è un modo per "sentirci importanti", o per non diventare apatici, stoici.

Quasi un rimedio alla noia...non so se mi spiego...

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Guest IrishSprite

Io reagisco alla sofferenza cercando di guardare avanti, sapendo che presto o tardi finirà... ma putroppo la vita va a periodi, felicità e sofferenza si alterneranno sempre... La sofferenza di buono ha ti tempra, come si diceva sopra, la felicità lo fa ben poco...

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Out_of_order

purtroppo rientro nella prima categoria definita da Sugar85... una paura fottuta ed irrazionale di soffrire che mi limita e mi fa star male forse solamente in maniera più lieve ma sicuramente per più tempo. Un passo è stato capirlo già da un po'... ma elaborare e cambiare è difficile, uno ormai si è abituato alla situazione... ma prima o poi cambia! :hail:

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io, mi ritrovo oggi con la capacità di uscire quasi instantaneamente da un qualsiaso stato di sofferenza psichica, questo mi ha portato ad apparire agli occhi delle persone, che meno mi conoscono, come una persona estremamente superficiale, e lo reputo un vantaggio.

La capacità di discernere la sofferenza dalla propria vita ti porta ad apprezzare ogni piccola cosa. Un semplice caffè con gli amici o una bella chiacchierata con i propri genitori, perchè diciamolo, se uno ama provare dolore cercherà sempre la scusante per riviverlo in ogni momento.

Perchè creare il binomio: niente sofferenza=superficialità? Solo perchè una persona non si ammazza di pippe mentali, non vuol dire che non è in grado di capire gli altri.

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  • 2 weeks later...

                                Al cor d'Adelchi

dir che d'omaggi, di potenza e d'oro

sia contento, il poss'io? dargli la pace

dei vili, il posso? e lo vorrei, potendo?

- Soffri e sii grande: il tuo destino è questo

finor: soffri, ma spera: il tuo gran corso

comincia appena; e chi sa dir, quai tempi,

quali opre il cielo ti prepara? il cielo

che re ti fece, ed un tal cor ti diede.

 

Non sono cristiano, ne` tantomeno cattolico, ma il buon Manzoni sapeva che la sofferenza e` un sentimento monumentale, che fa grande un uomo. Chi sa accettare la propria sofferenza, puo` scrutare nelle meraviglie del proprio destino, e` un Grande. E non solo perche` fortifica. Ma perche` e` un bisogno, un dovere che trascende il senso stesso del dovere. Ma chi la rifugge e scappa come un vile, non sara` mai pronto, e ritarda, rimanda, forse a mai piu`, cio` che il futuro aveva in serbo per lui.

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come affrontare la sofferenza??

 

io piango piango piango fino a prosciugarmi le lacrime, faccio in modo che la sofferenza assorba tutta me stessa SUBITO, poi evito di pensarci... almeno ci provo.

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cambiapelle

la combatto con le unghie e con i denti! la affosso e gli sputo in faccia.

 

ho talmente sofferto nella mia giovinezza che ora tutto mi scivola addosso senza ferirmi piu di tanto... certo, non parlo di sofferenze tipo lutti o cose del genere ma ho imparato a gestire le mie emozioni nel migliori dei modi. sono sempre stato debole e la sofferenza di non riuscire a ribellarmi alle persone che mi volevano fare del mare l'ho sconfitta troppo tardi. ora basta. . ora mi merito di essere felice. anche perche se mi facessi prendere dalla disperazione il virussino dentro di me mi ucciderebbe

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La sofferenza è necessariamente presente nella nostra vita. Non esisterebbe il suo contrario altrimenti. Sono convinto che ogni cosa derivi dal suo contrario e dal loro contrasto. Molto eracliteo.  :bah:

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