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la mia ragazza era nel mio destino?


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toraepantote

Scusate se aggiungo in breve tempo un altro topic, ma oggi sto a casa e la tentazione di discutere di un argomento che tanto mi appassiona rende le mie dita più nervose del solito, ho provato a sfogarle sulle corde della chitarra ma niente da fare… quindi se non vi dispiace vi riporto questo breve aneddoto e se vi va mi dite cosa ne pensate:  …una sera di qualche anno fa la mia ragazza stava passeggiando con la sua ex (grrrrrrr!!! Scusate attacco di gelosia retroattiva) in una delle vie che portano a Largo Argentina a Roma ed insieme riflettevano sul destino, esiste o non esiste? Tu ci credi? Hai mai avuto dei segni? Così discorrendo entrano in una libreria che si trova da quelle parti e tra la quantità infinita di libri che ci si possono trovare, si dirige verso uno scaffale dove viene attratta da una fila di libri dalla copertina dorata… ne sfila uno, apre una pagina a caso delle 457 che lo compongono e legge quello che vi riporto di seguito:

 

“L’amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino. Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia: se neghi il destino, la vita diventa una serie di occasioni perdute, un rimpianto di ciò che non è stato e avrebbe potuto essere, un rimorso di ciò che non si è fatto e avremmo potuto fare, e si spreca il presente rendendolo un’occasione perduta. Con rimpianto tu mi chiedevi: “Perché non ci siamo incontrati prima? Dov’eri quando accendevo le mine, quando mi torturavano, mi processavano, mi condannavano a morte, mi chiudevano dentro quella tomba?”. Con rimorso io ti rispondevo Saigon, Hanoi, Pnom Penh, Città del Messico […], ed elencando tutti quei nomi mi sembrava di allineare le tappe di un tradimento. Non ti risposi mai che ero dove il destino esigeva che fossi perché il destino aveva stabilito che ci incontrassimo quel giorno e a quell’ora, non prima. Fino a quel giorno e a quell’ora, le nostre strade furono così separate e lontane che nemmeno la più ferrea delle volontà avrebbe potuto farle incrociare. Solo un istante ci sfiorammo in una ventata: il giorno in cui riparasti in Italia da Cipro. Infatti, studiando le date, avremmo scoperto che mentre tu arrivavi io partivo. Ma il destino ha una logica, in esso niente avviene per caso: se ci fossimo incontrati in tale occasione o prima, non ci saremmo riconosciuti”.

 

A me colpisce molto quest’ultima frase, mi piacerebbe poter scrivere altro ma rischio di dilungarmi troppo per cui vi chiedo:

 

Voi ci credete nel destino?

Mi rivolgo in particolare alle ragazze che tra di voi stanno vivendo una storia, pensate che il vostro incontro sia stato casuale? Pensate che al posto della ragazza con cui state in questo momento della vostra vita avrebbe potuto esserci un’altra o… nessuna?  :asd:

Scusate se il tono di questo topic è un po’ filosofeggiante… :asd:

 

toraepantote

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/8029-la-mia-ragazza-era-nel-mio-destino/
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Pur essendo "religiosamente atea" credo fermamente nel destino, anzi.. direi che è l'unica cosa in cui credo con tutta me stessa.

 

Non ho mai compreso chi dice "io la vita me la faccio da solo, altro che il destino". La mia idea di destino è ben precisa, ma ogni persona lo vede un po a modo suo proprio come credere in Dio.

Se io dovessi metaforicamente disegnare il destino in qualche forma immaginerei una piuma che scrive su una pergamena la storia della vita di ogni singolo uomo, ma non per comandare ciò che avverrà ad esso, no.. la libertà di scegliere è nostra, semplicemente il destino SA cosa sceglieremo, il destino SA cosa avverrà nelle nostre vite, SA quale sarà la strada che noi sceglieremo di percorrere.

 

Per quanto riguarda la mia storia... beh, credo che niente sia dato al caso, doveva succedere, dovevamo incontrarci e così è stato.

Mi capita a volte di pensare a come sarebbe stata la mia vita se avessi fatto scelte diverse, se non l'avessi incontrata, se non fossi tornata con lei dopo esserci lasciate la prima volta, ma sinceramente non so darmi una risposta al quesito di dove sarei adesso e con chi.

 

La vita è meglio viverla giorno per giorno, perché è l'unico modo per avere la certezza di sapere cosa accade.

toraepantote

Pur essendo "religiosamente atea" credo fermamente nel destino, anzi.. direi che è l'unica cosa in cui credo con tutta me stessa.

 

Grazie per aver risposto!  :asd: Credi fermamente nel destino ma dici di essere atea? Mi piacerebbe molto che mi spiegassi questa tua forma di... uhmmm... come potrei definirla... "fede"?

 

La vita è meglio viverla giorno per giorno, perché è l'unico modo per avere la certezza di sapere cosa accade.

 

 

Pienamente d'accordo!  :asd: la vita è così effimera!

 

toraepantote

Beh ho specificato "religiosamente atea" perché il fatto che credo nel Destino non mi permette di dire che non credo in niente.

Ad ogni modo intendevo dire che non credo in Dio, credo nella scienza per quanto riguarda la creazione del mondo e dell'uomo.

 

Credo nel destino ma non credo che "la famosa piuma" di cui parlavo metaforicamente sia nella mano di Dio.

Non sono portata a riflessioni filosofiche del tipo "esiste il destino o no?" però sono convintissima che io e la mia ragazza non siamo finite insieme per un caso... le nostre strade si sono incrociate in almeno due modi diversi prima di iniziare a frequentarci...

 

La prima volta che l'ho vista stavamo fuori ai cancelli di un concerto ad aspettare l'entrata... io con una mia amica inglese e lei con un suo amico... il concerto era per giunta in una città diversa dalla nostra eppure eravamo tutte e due lì a pochi metri di distanza...

Inizialmente mi fece una pessima impressione perché parlava a voce altissima e non faceva altro che fumare.

 

Qualche mese dopo conobbi il suo amico che era con lei al concerto e lui insisteva che avrei dovuto conoscere questa ragazza perché ci piacevano tutte le stesse cose e sicuramente saremmo andate d'accordo, l'ho incontrata qualche volta ma sempre in situazioni di gruppo e non siamo mai andate oltre il "piacere!" "piacere mio".

 

Tempo una manciata di settimane e un pomeriggio, quando sono andata in una fumetteria che ora ha chiuso, la tipa che ci lavora mi dice che una tipa che va spesso lì è fissata con l'Irlanda e me ne fa una descrizione... e io che ormai la conoscevo anche se non approfonditamente ho capito che stava parlando di lei! e voglio dire Roma non è che sia una città piccola...

 

Insomma... se non fosse andata a finire com'è finita sono sicura che in un modo o nell'altro l'avrei incontrata... tramite la fumetteria o in un altro modo, ancora completamente diverso...

Sweet, è quello che penso sempre anche io  ;)

Ci siamo incontrate credo un 2 anni prima di conoscerci sul serio (e ce ne siamo accorte solo molto dopo), ma sono convinta che se non fosse stato in quella precisa occasione, ci saremmo conosciute comunque, troppe persone o interessi in comune...

toraepantote

Wow che bello! ;) La storia del concerto in un'altra città e l'ulteriore coincidenza della fumetteria ha dell'incredibile!  :)

 

Io e la mia ragazza ci siamo conosciute in un periodo molto delicato delle nostre rispettive vite, direi significativamente cruciale. Entrambe stavamo affrontando dei cambiamenti importanti e per quanto mi riguarda soprattutto a livello di consapevolezza ma, non solo. Lei è arrivata quando io ero pronta, prima sarebbe stato troppo presto...e credo, per motivi diversi dai miei, la stessa cosa valeva per lei.

Dal momento in cui ci siamo conosciute abbiamo scoperto quanto le nostre vite fino a quel momento apparentemente così lontane si preparavano invece a scontrarsi ...come due treni che viaggiano per lande distanti tra loro chilometri e chilometri... ma che inconsapevolmente stanno percorrendo all'inverso lo stesso binario! ;)

Non sto qui a spiegarvi nei dettagli...

 

toraepantote

  • 2 months later...

é esagerato affermarne l'esistenza... per chi non ci crede.

allo stesso modo, affermare con tono imperativo che non esiste, è esagerato per chi invece ci crede...

 

Penso che di fronte a ciò di cui non si ha completa conoscenza è più ragionevole avvalersi del beneficio del dubbio.

Per quanto mi riguarda, credo che anche il caso sia determinato dal destino. Non potrei dare una definizione al concetto che ho di destino, ma credo che le coincidenze non esistano. Tutto succede per una ragione, a volte lo si capisce tardi ma lo si capisce. Quando sei felice, in quel momento lo sei perchè determinate cose sono successe, è ovvio no? Ecco, quello è il destino. Non so se ho spiegato bene la mia idea xD

 

Non ci penso spesso, ma quando ci penso, penso queste cose.

Penso che di fronte a ciò di cui non si ha completa conoscenza è più ragionevole avvalersi del beneficio del dubbio.

 

Ottimo ragionamento. A dire il vero non ci ho mai pensato tanto..ma allora, quando si mancano delle occasioni significa che non era destino?

Secondo me il destino, non è scritto e neanche predefinito..ce lo creiamo da soli..

La mia ragazza si chiama come mio padre e voleva fare il lavoro di mio padre. Il suo (ormai ex) migliore amico si chiama come mio padre e fa il lavoro di mio padre.

 

I miei dovevano trasferirsi in toscana prima che io nascessi. Se l'avessero fatto probabilmente avremmo fatto la stessa università dato che lei sarebbe andata lì a studiare.

Credo che sia una cosa complicata da spiegare...

Soprattutto per me che non riesco mai a farmi capire perché, come sempre, il mio cervello ha fili logici che non seguono mai quelli degli altri.

Proviamo...

 

Dunque, partendo dalla mia credenza che tutti abbiamo un'essenza (o anima, o spirito, come volete chiamarlo) e che questa essenza non vive una vita sola, ma molte, fino a quando non ha accumulato abbastanza esperienza...

Credo che questa essenza, in ogni vita, sia destinata a compiere un percorso, più o meno breve, che va da un punto A ad un punto B.

 

Premesso questo...

Credo che qualsiasi cosa succeda ad una persona sia una conseguenza, più o meno indiretta, di altre cose che ha fatto più o meno inconsciamente.

Esempio inventato: scendo le scale di casa mia dopo un temporale, schiaccio una lumaca per sbaglio, la uccido, quella lumaca magari sarebbe stata mangiata dal gatto dei vicini che litiga sempre con il mio, facendolo morire per un'infezione, invece così quel gatto litiga con il mio per l'ennesima volta e il mio gatto muore.

(L'ho detto che era un esempio stupido.)

 

Questo per dire che credo ci siano delle esperienze che prima o poi la nostra essenza compierà. Diverse una dall'altra. Diverse per tutte le essenze. Come l'essenza arriva a raggiungere quell'esperienza è un fattore che non è determinato dal destino, ma dall'essenza stessa. (La morte del gatto sarebbe successa comunque, prima o poi, potrebbe anche essere stato messo sotto da una macchina o essersi preso una polmonite dopo essere stato fuori durante il temporale di cui sopra, per esempio.)

Il destino esiste? Sì, almeno secondo me.

E' incontrovertibile? Per quanto riguarda le esperienze che l'essenza deve compiere sì.

Ci si può fare qualcosa? Sì. Lo si fa già tutti i giorni. Scegliendo il caffè al posto del cappuccino, la pasta al posto della pizza, la birra al posto del gin tonik.

Tutte le scelte, dalla più piccola alla più grande, sono parte del libero arbitrio.

 

Avrei incontrato comunque la mia ragazza in altre circostanze? Probabilmente sì.

Staremmo insieme? Non lo so. E' una scelta che abbiamo fatto.

Non cambia però che la sua essenza stia arricchendo la mia e mi piace pensare che anche la mia stia facendo qualcosa per la sua.

Questo vuol dire che, evidentemente, insieme o no, era un percorso che dovevo (dovevamo) fare.

Sono sottigliezze, particolari. E magari mi sbaglio. Magari prima o poi verrà provato che tutte le mie confuse teorie su segmenti che vanno da un punto A ad un punto B allungandosi, accorciandosi, diventando più spessi o sottili a seconda di quali altri segmenti incontrano, è tutta una cavolata e in realtà il destino non esiste e sono solo cose che ci mettiamo in testa perché abbiamo bisogno di pensare che non sta tutto a noi, perché se stesse tutto nelle nostre mani - tutto - allora la maggior parte di noi non uscirebbe nemmeno di casa.

Però... Mi piace pensare che sia così.

Mi piace pensare che sia destino se due segmenti si incontrano e procedono per un pezzo di strada insieme arricchendosi a vicenda.

 

Ok, delirio finito. -_-

Scusatemi se non mi sono spiegata bene... Ci ho provato.

Collegamenti mentali ecc ecc  -_-

 

Credo che questa essenza, in ogni vita, sia destinata a compiere un percorso, più o meno breve, che va da un punto A ad un punto B.

 

 

Anch'io credo che nella vita abbiamo un percorso che dobbiamo portare a compimento.  :) Chissà se poi è vera la questione della reincarnazione, per alcuni versi mi viene da pensare di si ma a questo punto mi si aprono mille altri interrogativi. Non li riporto qui per non uscir fuori dall'argomento.

 

 

 

Credo che qualsiasi cosa succeda ad una persona sia una conseguenza, più o meno indiretta, di altre cose che ha fatto più o meno inconsciamente.

 

 

 

Appoggio il tuo pensiero e su questa riflessione si potrebbe introdurre il concetto del libero arbitrio.  -_-

 

 

 

 

Il destino esiste? Sì, almeno secondo me.

 

 

D'accordo con te.  ;)

 

 

E' incontrovertibile? Per quanto riguarda le esperienze che l'essenza deve compiere sì.

 

Condivido anche la tesi dell'incontrovertibilità...

 

 

Ci si può fare qualcosa? Sì. Lo si fa già tutti i giorni. Scegliendo il caffè al posto del cappuccino, la pasta al posto della pizza, la birra al posto del gin tonik.

Tutte le scelte, dalla più piccola alla più grande, sono parte del libero arbitrio.

 

Io invece penso che possiamo scegliere meno di quanto pensiamo...  :gh:

 

Avrei incontrato comunque la mia ragazza in altre circostanze? Probabilmente sì.

Staremmo insieme? Non lo so. E' una scelta che abbiamo fatto.

 

Pensi che stare insieme sia frutto di una scelta? Potresti spiegarmi meglio questa frase?  :)

 

Non cambia però che la sua essenza stia arricchendo la mia e mi piace pensare che anche la mia stia facendo qualcosa per la sua.

Questo vuol dire che, evidentemente, insieme o no, era un percorso che dovevo (dovevamo) fare.

 

L'arricchimento reciproco è bellissimo e dal momento che lo noti e lo apprezzi avrà un significato ed un suo peso nella vostra vita.  :D

 

 

Mi piace pensare che sia destino se due segmenti si incontrano e procedono per un pezzo di strada insieme arricchendosi a vicenda.

 

Io ci credo fermamente e, per quanto mi riguarda, spero che sia più di un "pezzo di strada" insieme... sempre che il destino...  :D

 

 

@Eldh: intanto complimenti per esser riuscita a elucubrare a quell’ora del mattino!  -_-

Trovo interessante quanto hai scritto lungi dall’esser una riflessione sconnessa.

 

Riguardo al libero arbitrio ho notato alcune riflessioni tra i vari post che mi portano ad approfondire l’argomento...

 

Non sono molto sicura che facendo scelte diverse avremmo comunque fatto gli incontri che sono avvenuti nella nostra vita o magari, sarebbero avvenuti ma non è detto che la nostra predisposizione sarebbe stata la stessa nei confronti dell’altra persona.

 

Riprendendo la frase che ho riportato dal testo all’inizio del topic “Se ci fossimo incontrati prima non ci saremmo riconosciuti”… Il susseguirsi di situazioni ed esperienze che man mano accumuliamo nel corso della vita determinano la persona che siamo ora, adesso, in questo preciso istante.

Se avessimo avuto un percorso diverso non è detto che, con un bagaglio esperienziale differente, saremmo le stesse persone che siamo adesso (e con questo intendo minime variazioni anche a livello psicologico, convinzioni, grado di maturità, paure, ecc…) o che vivremmo nello stesso luogo.

 

Esempio: conosco quella che oggi è la mia ragazza ma lei è innamorata di un’altra, io penso ancora se accettare o meno la mia omosessualità, ma ho troppa paura. Magari lei mi piace pure ma è più forte la convinzione che sia meglio rimanere con il mio ragazzo. Lei è innamorata di un’altra e questo riduce ulteriormente le possibilità che possa accadere qualcosa con me o che addirittura possa notarmi. Non ci riconosciamo! (come cita la frase conclusiva del testo che ho riportato all’inizio nel topic).

 

L’appuntamento con il destino è qualcosa che non possiamo determinare noi! Pensiamo di esserne artefici ma è veramente così? Avete forse deciso voi che in quel giorno e a quell’ora avreste incontrato la donna della quale vi siete innamorate? E se ve ne siete innamorate non è forse perché eravate predisposte ad accogliere quell’esperienza che la vita vi stava offrendo senza che lo premeditaste?

 

Avete SCELTO voi di innamorarvene?

 

Se così fosse quando soffriamo per amore potremmo dire: “sono stufa di soffrire per la ragazza che mi ha lasciata. Basta. Mi disinnamoro e oggi mi innamoro di un’altra!”, o siamo piuttosto in balia di un evento che non solo non ho scelto io (l’essere stata lasciata) ma allo stesso tempo vittima di un sentimento che mi potrebbe impedire di cominciare un’altra storia. In questo momento sarei pronta per un’altra relazione? Forse si, forse no, ma la verità è che non lo può sapere nessuno, nemmeno io. Sono gli eventi che lo determinano.

 

Siamo così liberi di scegliere nella nostra vita? Godiamo veramente di tutto questo libero arbitrio? In merito a questo credo che possiamo muoverci entro un margine di scelte.

 

Riporto un esempio che sembra allontanarsi dall’argomento del topic  mi può aiutare a chiarire meglio quanto sto affermando: tutti ormai conosciamo dai tg i kamikaze che ogni giorno si fanno esplodere in mezzo ai civili. Tutti incazzati neri (la prima io) per le vittime morte ammazzate e per i parenti che si ritrovano nel bel mezzo di una tragedia immane.

 

Ma quel kamikaze, in realtà, quanto poteva scegliere della sua vita?

Riflettiamo bene sul fatto che: non si è scelto il posto in cui nascere (nessuno di noi può sceglierlo!) assorbendo cultura e convinzioni del posto, gli fanno il lavaggio del cervello convincendolo che nell’aldilà sarà ricompensato, crede veramente che noi siamo gli infedeli immondi agli occhi di Dio, perché con questa convinzione è stato cresciuto. La conoscenza che ha della vita è questa.

 

Per lui è giusto sacrificarsi (e spesso vengono obbligati), non può scegliere all’infuori di ciò di cui non ha esperienza perché la sua conoscenza si ferma lì. Non può riflettere su un valore, sull’amore e rispetto per l’essere umano, se di questo valore non ha mai fatto esperienza.

 

Noi li giudichiamo in funzione di quel valore aggiunto di cui godiamo ma che lui non possiede. Questo riduce il numero delle sue possibilità di scelta.

Questo per dire che le influenze che subiamo che ci plasmano ci rendono in generale meno liberi di quanto crediamo.  Se poi ci mettiamo di mezzo l’amore che è già di per se irrazionale e difficile da spiegare, il tutto va oltre una scelta individuale... anche se apparentemente potrebbe sembrare.

 

Stavolta ho veramente scritto troppo scusate!  -_-  :D  -_-

Ma soprattutto... me sa che questo topic andava scritto da un'altra parte...  :D

Pensi che stare insieme sia frutto di una scelta? Potresti spiegarmi meglio questa frase?  :D

 

Bhe, ovviamente non posso riportare esempi che riguardano altre persone, ma per me è sempre stata una mia scelta.

Essere innamorata di qualcuno no, farmi piacere o non farmi piacere qualcuno no, se non mi piaci non mi piaci e non posso farci nulla... Questo appunto anche per l'innamoramento. Ma noi abbiamo scelto di stare insieme. Potevamo continuare ad andare avanti come semplici amiche. Potevamo smetterla e non sentirci più. Ci sono state opzioni del genere. Ma alla fine lei ha scelto di chiedermi una seconda possibilità ed io ho scelto di dargliela.

Abbiamo scelto noi di stare insieme. Avremmo potuto non fare quella scelta e probabilmente le strade dei nostri segmenti sarebbero finite separate lì. E invece ora sono insieme. Non so per quanto ci resteranno, ma per ora lo sono.

 

L'arricchimento reciproco è bellissimo e dal momento che lo noti e lo apprezzi avrà un significato ed un suo peso nella vostra vita.  -_-

 

Mi piace pensare che siano poche le persone che riescono ad arricchirmi come fa lei. Raramente lascio che le persone si avvicinino così tanto, quindi... Sì, ha un suo peso ed un suo significato nella mia vita.

 

Io ci credo fermamente e, per quanto mi riguarda, spero che sia più di un "pezzo di strada" insieme... sempre che il destino...  :D

 

Bhe, pensa al fatto che hai già percorso un pezzo di strada senza di lei: da quando sei nata a quando l'hai incontrata. Quindi non è tutta la strada, ma è solo un "pezzo di strada" che fate insieme :gh:

 

@Eldh: intanto complimenti per esser riuscita a elucubrare a quell’ora del mattino!  -_-

Trovo interessante quanto hai scritto lungi dall’esser una riflessione sconnessa.

 

Grazie! -_- Di solito ragiono meglio di notte. -_-

 

Per quanto riguarda tutta la questione del libero arbitrio... Posso darti ragione fino ad un certo punto.

Stai parlando con una persona che è fermamente convinta che il destino arrivi fino ad un certo punto. Non mi piace pensare che la mia vita, le mie esperienze, le mie scelte, siano in mano a qualcuno che non sono io.

Kamikaze? Esempio un po' sbagliato. Ma lo seguo.

Cosa ci può fare un kamikaze? Tutto.

Appunto perché una persona non ha il cervello connesso a quello di mille altre persone può decidere per se stessa.

L'esempio è stato quello di una kamikaze che avrebbe dovuto farsi esplodere nel centro di non so quale città qualche giorno fa ed invece si è "denunciata" alla polizia ed è stata liberata dall'esplosivo e messa in custodia cautelare.

Lei ha fatto la scelta di non morire. Di non portarsi dietro le vite di molte altre persone. Ha sentito che la sua essenza aveva altro da fare, da imparare, da scoprire, da vivere e quindi ha fatto una scelta.

 

Probabilmente se avessi incontrato la mia ragazza a scuola ci saremmo odiate. Ma il nostro rapporto sarebbe finito con la scuola e poi ci saremmo reincontrate altrove.

Se avessi conosciuto la mia ragazza anni fa il mio cuore non sarebbe stato suo. Ma lo sarebbe diventato con il tempo. Piano piano.

 

Le persone, anche quelle più incaute e goffe, hanno la strana abitudine di entrare nel cuore delle persone che le guardano in punta di piedi.

Un giorno alla volta. Anzi, un secondo alla volta.

Piano piano. Scavando con un cucchiaino minuscolo.

E quando ti accorgi che sono lì non puoi fare altro che prendere una decisione: farle restare o mandarle via e lasciare il buco vuoto?

 

Ho mandato via molte persone nella mia vita. Per questo ti dico che, se non fosse stato destino, probabilmente la mia ragazza non sarebbe parte della mia vita ora come ora, nemmeno come amica.

Ma è stata una scelta nostra il decidere di essere legate così tanto.

Avremmo potuto arricchirci in questo modo rimanendo solo amiche. Ci saremmo semplicemente perse quei particolari che io ora amo così tanto.

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