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la mia amica si è sposata ma...è lesbica!


toraepantote

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toraepantote

Ieri sera parlavo con la mia ragazza della mia decisione di aprire le danze con il coming out.

 

Ma da chi iniziare? beh, mi son detta, da quella che per 12 anni è stata la mia migliore amica. Mi sembra giusto.

La mia migliore amica è una ragazza con la quale ho frequentato le superiori. 5 anni insieme, stesso banco, amicizia ed efficacissimo mutuo soccorso, io l'aiutavo per i temi d'italiano, lei mi salvava dal 4 in matematica.

Capacità comunicativa che viaggiava sulle frequenze dei silenzi e della telepatia. Lei mi ha sempre raccontato QUASI tutto di ciò che riguardava la sua vita. Io le ho raccontato QUASI tutto della mia.

Pur essendo di due paesi diversi ma vicini, cercavamo di trascorrere il tempo insieme. Eravamo come due sorelle.

La mia migliore amica dopo le superiori si trasferisce in un'altra città, al nord.

 

3 anni fa si è sposata e mi ha chiesto di farle da testimone, io felicemente ho accettato anche se...secondo me è lesbica. Non vi riporto gli aneddoti passati e recenti (del tipo se fossi stata un uomo ti avrei sposata... ed altre robe più lampanti :D) ma vi posso dire con quasi assoluta certezza che la mia migliore amica è lesbica e che a suo tempo si prese anche una cotta per me, solo che in quegli anni non ero in grado di salvare me stessa...figuriamoci riuscirci con lei...

 

Ora ha un figlio che l'assorbe totalmente...(al quale voleva dare il mio nome! l'ho fatta ragionare che forse non era proprio il caso)

Tanto per la cronaca, sia io che lei siamo cresciute in una terra dove l'ottusità regna sovrana più che in molte altre parti d'Italia... (mi sono trasferita a Roma e benchè in giro ci sia ristrettezza mentale, mi pare di stare in Olanda!).

 

Il mio dilemma è: se glielo dico potrebbe scatenarsi in lei un desiderio di rivalsa... e magari chissà che casino combina con la famiglia! Cioè mi sentirei terribilmente in colpa se per causa mia (stimolandola indirettamente a portare a galla quella parte VERA! di lei) si aprisse nel suo intimo una crisi che di conseguenza si rifletterebbe sulla sua famiglia... ;)

 

Alla fine ho detto alla mia ragazza che forse è meglio se ci penso un pò sù...

 

la Verità sempre e comunque o, considerate le circostanze, non è il caso di dirglielo??  ;)

 

grazie anticipatamente ragazze!  :)

 

toraepantote

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Non so.. 12 anni di amicizia?

Trovo che non dirglielo sarebbe come mentirle, insomma.. come nasconderle una parte di te..

Anche se da un lato.. sarebbe un bel rischio!

Diciamo che non sono la migliore per darti un consiglio riguardo il tuo problema (conosci la mia situazione attuale  ;))

Però.. io sarei sincera con lei.. e credo che glielo direi..

(più facile a dirsi che a farsi  ;))

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Frattaglia

Secondo me, se è veramente lesbica prima o poi la famiglia la mollerà uguale. O magari è bisessuale.

Ma capisco anche il tuo punto di vista... Io però aspetterei un po' forse, fermo restando che comunque prima o poi glielo dovrai dire.  ;) Non ti invidio  ;)

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Azz bell'affare... beh secondo me glielo devi dire.

 

Fai finta di non aver mai sospettato che lei sia lesbica, e diglielo come lo diresti a una tua amica etero sposata e con figlio.

In fin dei conti è un discorso che riguarda la TUA sessualità.

 

Se poi incidentalmente finisce per riguardare (e risvegliare qualcosa) nella SUA sessualità, non dipende da te. Magari invece non risveglia proprio niente e tu stai inibendo il tuo coming out perché ti preoccupi troppo per lei.

 

Magari invece risveglierà qualcosa, ma credimi che se lo fa, alla fine lei te ne sarà grata.

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toraepantote

Trovo che non dirglielo sarebbe come mentirle, insomma.. come nasconderle una parte di te..

 

Tuuuu!!!  :D Come osi tentar di togliere la mia pagliuzza dall'occhio mentre hai conficcata una trave nel tuo!?!  :D scheeeerzo!!!!!

Si hai ragione,  :D omettere equivale a mentire... glielo dovrò dire. chissà come reagirà...???

 

 

 

Secondo me, se è veramente lesbica prima o poi la famiglia la mollerà uguale. O magari è bisessuale.

 

Non è detto che necessariamente abbandoni la vita da finta etero per viversi la propria omosessualità, c'è tanta gente che si reprime per tutta la vita!

Bisessuale? non credo proprio,  ;)  mi ha svelato delle cose fin troppo inequivocabili...  :)

 

 

 

In fin dei conti è un discorso che riguarda la TUA sessualità.

 

Giusto, giusto... ;) dovrei farmi meno problemi...

se un giorno mi ringrazierà significa che avrà fatto una scelta di verità, sarei felice per lei.

 

 

 

Oddio!!! :D Mi son appena ricordata che ho già fatto una volta coming out! Con un'altra mia amica apparentemente etero! e sapete cosa mi ha risposto???

ti amo...  :D

 

toraepantote

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io valuterei bene la cosa, capisco che a volte omettere una cosa è come mentire, ma cioè mglio rispettare un patto non-scritto tra amiche ( intendo il fatto di dirsi tutto) e forse rovinarle la vita o continuare questa amicizia che comunque dura da 12 anni anche se lei non sa ella tua sessualità?

 

pensaci bene molto bene , tanto bene

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Scusa ma quanti problemi ti fai?? Tu dille di te e basta, se ti senti di farlo. Troppe seghe mentali...troppe...a volte le cose sono semplici e ce le complichiamo noi con trentamila problemi che magari non esistono.

 

Restando in tema, facciamoci un altro film rigirando la situazione: e se lei ti diceva quelle cose e ti faceva quelle battute perchè si era accorta della tua omosessualità e voleva fartela venir fuori o spingerti a dichiararti?

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Oddio come hai fatto a resistere dodici anni? Io non ci sarei mai riuscita... con il rapporto che avete probabilmente sarei corsa per prima cosa da lei.

Comunque io penso che tu debba farlo e il prima possibile, si capisce bene che siete molto legate e secondo me la prenderà malissimo quando si accorgerà che le hai tenuto nascosta una cosa simile per tutto questo tempo.

Se dovesse succedere veramente tutto quel casino con la sua famiglia, beh.. almeno sei certa di avergli salvato un destino da "donna che si accontenta per paura di reagire a ciò che è veramente".

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toraepantote

pensaci bene molto bene , tanto bene

 

E già, non faccio che pensarci...valuto e rivaluto in continuazione.... :)

 

 

 

facciamoci un altro film rigirando la situazione: e se lei ti diceva quelle cose e ti faceva quelle battute perchè si era accorta della tua omosessualità e voleva fartela venir fuori o spingerti a dichiararti?

 

può essere...  ;) tra omosessuali, anche se inesperte, inconsapevoli e ingenue, si può arrivare a percepire.

 

 

Oddio come hai fatto a resistere dodici anni? Io non ci sarei mai riuscita... con il rapporto che avete probabilmente sarei corsa per prima cosa da lei.

 

Ci conosciamo da 12 anni ma NON è da 12 anni che sono consapevole di essere omosessuale... ;)

 

Ho iniziato ad eleborare a 17 anni ma all'epoca cercavo di giustificare la cosa in altro modo. Pensando si trattasse solo di pensieri passeggeri ai quali non assegnavo l'etichetta "pensieri omosessuali" e che cercavo di cancellare (fallendo!) mi sono fidanzata con una ragazzo e con cui sono stata per ben 4 anni della mia vita! Diciamo che la piena consapevolezza l'ho conquistata solo qualche anno fa (a 23 anni) e comunque molto dopo aver finito le superiori.

 

Quando ho capito che la strada da eterosessuale che avevo intrapreso non era quella che veramente volevo, ho lasciato, con estremo dolore, il mio ragazzo (credevo di amarlo ma non era amore, non avrebbe mai potuto esserlo!). Ricordo la sera in cui gli dissi che non avremmo potuto continuare...e la sensazione che mi rimase dopo: un misto agrodolce di libertà e tristezza. 

 

In quegli anni di fidanzamento il mio umore era paragonabile a quello di chi soffre di disturbo bipolare della personalità... e devo dire che fortunatamente ho trovato la forza per reagire alla situazione prima che avessi delle ripercussioni serie a livello psicologico. Se non l'avessi fatto a quest'ora forse sarei in analisi. Si potrebbe aprire un topic circa il percorso interiore che ognuna di noi ha fatto prima di accettarsi. Io ho sofferto molto. Ed oltretutto ero completamente da sola.

 

Scusate l'off-topic ma vi ho scritto tutto questo per farvi capire che il tumulto interiore che mi ha portato alla consapevolezza è avvenuto dopo le superiori e quindi quando lei era già fisicamente in un'altra città.

 

Per la serie la ragione sta in mezzo... è vero che devo valutare bene la situazione circa quello che potrebbe accadere in lei... (e secondo me qualche molla le scatterà) così com'è anche vero che prima o poi glielo dovrò pur dire perchè è una cosa che non riguarda solo la mia sessualità, troppo riduttivo, ma... tutta la mia vita dato che gli eventi degli ultimi 3 anni sono dipesi fortemente da questo.

 

 

toraepantote

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  • 2 weeks later...
Guest hermy81

Io sono sposata e ho una figlia. Sono omosessuale e lo so da pochi mesi. Credo che aprirti vi darà solo un'opportunità in più di essere ancora più vicine, più intime. Se lei è davvero lesbica come tu credi e dovesse acquisire la consapevolezza attraverso te, per lei sarà una liberazione. Essere consapevoli di sè di solito aiuta a guarire, per quanto possa essere doloroso. Per me parlarne con le mie amiche intime (una delle quali ha avuto esperienze omosessuale) è stata una liberazione. Credo che più che un discorso di silenzio= menzogna si potrebbe riflettere su silenzio= mancanza di fiducia. Non dubitare della vostra amicizia...

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Io sono sposata e ho una figlia. Sono omosessuale e lo so da pochi mesi.

 

Sarà una domanda scema...ma...come la vivi sta cosa?

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Guest hermy81

mi sa che qui siamo off topic, ma grazie dell'interessamento. Non è facile. Se non avessi lei forse ora avrei il coraggio di mollare tutto e cercare la mia anima gemella. Ho bisogno di confrontarmi, di parlare, di capire insieme a chi è omosessuale come me: per questo mi sono iscritta qui. Spero di trovare un po' di aiuto.

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toraepantote

Credo che aprirti vi darà solo un'opportunità in più di essere ancora più vicine, più intime.

 

Grazie del consiglio  :asd:

 

toraepantote

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toraepantote

Oggi l'ho sentita, sentivo pure la figlia che rideva come una matta. Raramente lascia la madre parlare al telefono, vuole subito l'attenzione su di lei. Pestiferi ma bellissimi i bambini... Oggi le ha concesso di stare al telefono 35 minuti ma non mi sono bastati per dirle ciò che le avrei voluto dire. Un pò per imbarazzo, un pò per quelle frasi interrotte da "scusa un attimo, devo recuperare la bambina che è caduta..." oppure "soffia soffia più forte nella fisarmonica! così ti sente pure zia!" oppure "dì ciao alla zia"... "scusami non sta un attimo ferma... stavi dicendo?".

Ho desistito. Una cosa così importante non potevo comunicargliela a pezzi tra le varie esclamazioni rivolte alla bambina, tipo:

 

io: "volevo dirti... "

lei: "stai ferma!" (rivolto alla bambina)

io: "...che..."

lei: "dimmi... com'è possibile che vuoi di nuovo il latte!? Non è vero!"

io: "..."

lei: "scusami non mi da tregua, stamattina ha bevuto il latte ora mi dice che lo rivuole ma non è vero che lo vuole, lo fa solo per giocare"

io: "evidentemente vuole attirare la tua attenzione che in questo momento non le stai concedendo" (ma nemmeno a me se vogliamo essere proprio precise!)

lei: "dicevi?"

io: "...ehmmm, come sta tuo marito?!!"

 

 

Considerate le circostanze avverse (scusate ma una cosa così richiede almeno un pò di concentrazione da entrambe le parti) ho capito che quello non era il momento adatto...

Dopo un pò, a telefonata conclusa, le scrivo un messaggio annunciandole che devo farle un discorso importante che mi riguarda. Mi ha risposto con parole bellissime e forse nemmeno così inaspettate ma che mi hanno dato tanta gioia (spero di poterlo riaffermare anche dopo che gliel'avrò detto)...

 

Non mi resta che decidere quando dirglielo...

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xlabbrarossey

la situazione è delicata e fai bene a pensarci e ripensarci...ogni volta che si fa coming out è difficile e non si sa mai bene a cosa si va in contro...la difficoltà stà nel non sapere la reazione dell'altro perchè per quanto ci riguarda se lo stiamo per fare significa che noi siamo pronti per farlo! ma l'altro? è veramente pronto per rivecere questa notizia? ...abbiamo paura di perdere le persone che amiamo, abbiamo paura che non siano in grado di capire, che possano soffrire, che ci rifiutino, che poi la vivranno male, che il rapporto possa cambiare ecc....

 

Da come parli capisco che non hai dubiti sulla sua reazione positiva nei tuoi confronti, ti vuole bene e non rimetterà certamente in discussione la vostra amicizia e il vostro rapporto.

 

Premettendo che con lei sei cresciuta ed hai condiviso tanto io credo che tu glie lo debba!! Si, penso che tu lo debba prima di tutto a lei (e poi a te) perchè deve sapere con chi stà parlando, perchè deve sapere chi tu sei.

 

Penso che certe cose si debbano fare viso a viso. Prendi un treno, la macchina, la nave un aereo...insomma vai e bussa alla sua porta. Solo quando ti avrà aperto e la guarderai dritta negli occhi allora parlale e dille la verità. Spiegale chi sei, quanto è stato difficile per te capire ed accettare, quanto hai sofferto e quanto ora sei felice di aver trovato un equilibrio. Non importa cosa penserà o cosa scatenerai in lei, sicuramente apprezzerà la confidenza e se a seguire si innescherà in lei un percorso di auto-analisi tu non potrai che esserle vicina ed aiutarla.

 

l'ultimissima cosa è questa: io durante l'adolescienza non ho mai avuto un pensiero su una donna, non avevo alcun dubbio sulla mia eterosessualità, i ragazzi mi piacevano e le donne non le guardavo proprio. A 23 anni per la prima volta ho Amato veramente ed ho scoperto cos'è un orgasmo e questo è successo con la mia ex, con la quale ho avuto una meravigliosa storia, ormai finita, di 4 anni e mezzo. Ora sò che sono lesbica, sò che quei ragazzi mi attraevano ma per loro non ho mai provato nulla di più che una semplice amicizia e che, anche se con alcuni di loro sono andata a letto, con nessuno avevo mai fatto l'Amore veramente. Questo per dire che magari la tua amica al mio contrario da ragazza può aver avuto sentimenti e pensieri ambigui, può essersi innamorata di te ecc... ma tutto è meno che lesbica! Magari non si reprime proprio per niente!! E probabilissimo che ami suo marito e sua figlia e che non metta neanche minimamente in dubbio se stessa se tu le dirai di te!! l'adolescenza è un momento di confusione, sperimentazione, contraddizione.....non sempre tutto è così semplice e lineare!!!

 

cmq credo che tu questo problema te lo ponga solo perchè lei è lontana se abitava nella tua stessa città e vi frequentavate ancora abitualmente glie lo avresti detto senza dubbio perchè tu ora sei così! pacchetto completo! :-)

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toraepantote

Ciao xlabbrarossey :aiuto:

intanto grazie per avermi esposto il tuo pensiero.

 

 

Penso che certe cose si debbano fare viso a viso. Prendi un treno, la macchina, la nave un aereo...insomma vai e bussa alla sua porta. Solo quando ti avrà aperto e la guarderai dritta negli occhi allora parlale e dille la verità. Spiegale chi sei, quanto è stato difficile per te capire ed accettare, quanto hai sofferto e quanto ora sei felice di aver trovato un equilibrio. Non importa cosa penserà o cosa scatenerai in lei, sicuramente apprezzerà la confidenza e se a seguire si innescherà in lei un percorso di auto-analisi tu non potrai che esserle vicina ed aiutarla.

 

Anche io penso che sarebbe meglio farlo di persona ma non credo si possa al momento verificare questa possibilità da qui alla prossima pasqua (che è il periodo in cui effettivamente entrambe torniamo al nostro paese per trascorrere le ferie), al momento sono molto impegnata con l'università (tutto il mese di agosto in ospedale!!!...per il tirocinio e non perchè sto male! :look:) e con la tesi. Per partire ci voglion risorse monetarie di cui al momento non dispongo :look:. La pasqua è troppo lontana per attendere ancora...sicuramente avremo modo di confrontarci di persona ma al momento la via telefonica è l'unica e non credo lei sia il tipo che si formalizzi. Considera che ci vediamo poche volte durante l'anno e negli ultimi tempi abbiamo mantenuto in vita la nostra amicizia proprio tramite il telefono.

 

 

 

Questo per dire che magari la tua amica al mio contrario da ragazza può aver avuto sentimenti e pensieri ambigui, può essersi innamorata di te ecc... ma tutto è meno che lesbica! Magari non si reprime proprio per niente!! E probabilissimo che ami suo marito e sua figlia e che non metta neanche minimamente in dubbio se stessa se tu le dirai di te!! l'adolescenza è un momento di confusione, sperimentazione, contraddizione.....non sempre tutto è così semplice e lineare!!!

 

Sul fatto che ami la figlia non ci piove. Ormai vive per lei! (la figlia è la sua fotocopia). Ama il marito? può darsi... forse si... o forse no. Ti posso dire che il loro è quello che apparentemente si può definire un rapporto forte, ma cosa ci sia veramente dietro a questa apparenza è tutto un mondo da scoprire... :look:

 

A me sembra che la loro apparente forza regga su un fatto culturale: da noi al sud sposarsi è considerata una tappa obbligatoria... soprattutto al suo paese c'è una forte tradizione in questo senso e lei è cresciuta (come molti) assorbendo le tradizioni e la cultura del posto. Non tutti, per savariati motivi, riusciamo ad avere la forza per uscire fuori da questo meccanismo... anche perchè il pensiero stesso di uscirne sembra irrealizzabile, un sogno proibito destinato a rimanere tale e a causa del quale in prima persona ci ammoniamo. In un contesto poco stimolante e monotono come quello che si vive in un piccolo paese e dal quale si assorbono in maniera integrale cultura e tradizioni difficilmente si trova il coraggio di scardinare questo abitudinario sistema di vita.

 

L'abitudine ci fa sentire più sicuri... l'ignoto, decidere di afffrontare la vita in modo diverso da come gli altri intorno a te la stanno conducendo, richiede almeno un pò di coraggio.

 

Qui per rispetto e delicatezza non posso riportare alcune cose che mi disse, anche se non proprio esplicite molto vicine dall'esserlo. Ovvio che tutto questo mi lascia pensare che dietro possa celarsi una non accettazione o non l'essersi ancora scoperta.

 

Che al marito sia legata è palese, ma quale sia la natura del sentimento non saprei e posso supporre che anche lei potrebbe non saperlo!?!?!

 

 

Sono d'accordo con te quando dici che l'adolescenza è un momento di confusione e poco lineare, ma dall'adolescenza è uscita fuori da qualche anno, ormai abbiamo entrambe quasi 27 anni ed ho avuto segnali anche nel corso di questi ultimi tempi... anzi per essere precise.. giorni! magari non ci metterei la mano sul fuoco ma... almeno almeno unghie, falangi e nocche... il dubbio continua...

 

Oggi le dirò di me... e sono molto ma mooolto interessata alla sua reazione e a quello che mi dirà nei prossimi giorni, settimane, mesi, anni, lustri!

 

Espoderà? Imploderà? Terrà i nervi saldi fin che morte non li separi? Annienterà ogni pensiero nell'ancor più totale accudimento della figlia?

 

Vedremo...

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xlabbrarossey

bhè se i segnali che ti lancia sono ancora ad oggi così intensi e ambigui (nel senso buono del termine) credo che la probabilità che si sia innamorata di te e che sia effettivamente lesbica sia altissima e capisco sempre più la tua preoccupazione!! ..penso comunque che l'unica strada giusta da percorrere sia quella della verità e della sincerità.

...spero solo che abbia la forza di accettarsi e la serenità per affrontare il percorso che la aspetta! se lo farà non potrà che ringraziarti di avergli aperto gli occhi!  :aiuto:

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toraepantote

Gliel'ho detto.

Facevo tanto la spaccona... ci vorrà un attimo! mi dicevo... e invece, quel nodo alla gola che non mi faceva deglutire nemmeno la saliva. Insomma dopo 30 minuti di preamboli e premesse penso di dirle un'altra cosa, bella tosta, pesante per vedere come reagiva... le dico tutto d'un fiato "sto con uomo sposato e ha dei figli", lei mi chiede, controllando palesemente il tono della voce, se avesse lasciato la moglie... le dico che stavo scherzando!

Assumo un tono serio e... confesso.

 

Mi dice che per lei non cambia nulla, era così rilassata e tranquilla che mi sono chiesta se avesse capito?!?

Mi dice che le donne sono meglio degli uomini... :asd: ...mantiene un tono leggero e minimizzante come a volermi far capire che la cosa non la sconvolgeva... è possibile secondo voi? Forse era semplicemente un modo affettuoso e controllato per farmi capire che non mi stava giudicando?

 

Le chiedo se avesse mai intuito qualcosa e mi dice di no.

 

Mi dice di essere contenta che al posto del mio ex (che a lei non piaceva) ci fosse la ragazza con cui sto. Mi scrive in continuazione messaggi d'affetto e ribadisce il bene che mi vuole. Ed io sono felice di questo. :asd:

 

Poi... il giorno dopo mi scrive un messaggio in cui mi racconta un episodio personale recente intimo...

premetto che io non le ho raccontato nulla che riguardasse la mia intimità, ma questo per una questione mia di riservatezza, non lo faccio nemmeno con le amiche lesbiche. Ora...

 

Perchè mi ha raccontato via sms qualcosa che riguarda la sua sessualità in un modo così esplicito e che non aveva mai usato prima?

era un modo indiretto di dirmi:

1. "Comunque, io sono etero!" punto e basta e "siccome ti sei aperta con me io ricambio con una confessione intima" e nulla di più;

3. "sono lesbica ma copro la cosa con atteggiamenti etero" per evitare che io possa avanzare dubbi, domande e perplessità su di lei;

4. Mi faccio troppe domande e alla fine è solo una ragazza etero... ...che però lancia messaggi ambigui!!!

 

Avrei almeno 3 cosette da chiederle ma non lo farò, almeno per ora...

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Poi... il giorno dopo mi scrive un messaggio in cui mi racconta un episodio personale recente intimo...

premetto che io non le ho raccontato nulla che riguardasse la mia intimità, ma questo per una questione mia di riservatezza, non lo faccio nemmeno con le amiche lesbiche.

 

 

Ma lo sai che è successo pure a me?

Avevo detto a una mia amica che sono lesbica e lei cominciò a raccontarmi nei dettagli cosa faceva con il suo ragazzo!  :asd: oppure mi diceva cose che riguardavano lei molto molto intime. Cosa che prima non aveva mai fatto. Ma dal tono non era un "siccome ti sei aperta con me io ricambio con una confessione intima". Non era un aprirsi con me, anzi! Era per provocare.

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per me è più o la prima o la terza cosa che hai detto... quella di ricambiare una confessione intima con la stessa moneta è una storia che per me non regge, io non lo farei e nessuno l'ha mai fatto con me.

è sicuramente un modo per ribadirti che lei è etero, tocca adesso determinare se lo è veramente (opzione 1) o se vuole ribadire la sua eterosessualità ma in realtà è lesbica (opzione 3).

 

in ogni caso complimenti a te per il grande passo!! sappiamo tutte quanto ci tenevi ed è bello che ti sia tolta questo peso.

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toraepantote

quella di ricambiare una confessione intima con la stessa moneta è una storia che per me non regge, io non lo farei e nessuno l'ha mai fatto con me.

 

Infatti questa confessione così intima e non richiesta mi è sembrata strana e magicamente... i dubbi si sono sciolti prima del previsto.

 

Le scrivo un sms in cui le esterno tutto il mio stupore nel constatare la sua completa tranquillità nel momento in cui ha appreso la mia notizia.  Dato che la mentalità dell’etero del sud è sovrapponibile a quella del nazista tedesco ai tempi della pulizia etnica credevo avesse una reazione più vivace e diretta verso la faccenda.

La risposta tanto attesa arriva dopo 20 minuti...

 

Mi confessa che la sua reazione positiva  era dovuta al semplice fatto che…  in passato  “lo era stata” anche lei! Quindi ha visto come normale mia omosessualità in in quanto anche lei lo era stata ma… anni fa, prima di sposarsi,  ha deciso di seppellire tutto per vigliaccheria… dice di aver trovato un equilibrio, di amare il marito e che per lei… quella è una questione chiusa!

 

Ora mi vengono alcune riflessioni da fare… ma inizio riportando l’ultima in ordine di importanza:

tirando le somme finora ho all’attivo 2 coming out.

- C.O. N°1 con amica. Le dico di me… Risposta, mi rivela di essere omosessuale;

- C.O. N°2 con migliore amica, nonché testimone alle sue nozze (una lesbica che testimonia al matrimonio di una lesbica e di un uomo…). Risposta, mi rivela di “essere stata” omosessuale (perché ovviamente uno decide di smettere di essere omosessuale esattamente come si può decidere di smettere di fumare).

 

A questo punto e secondo voi… mi conviene dire a mia madre che sono lesbica o rischio di sentirmi rispondere… “Anch’io!”!!?!

 

Ironia a parte, cosa ne pensate voi di una donna sposata omosessuale che sostiene di aver chiuso con l’omosessualità (che sotto diversi aspetti non ha mai aperto) e che afferma di aver trovato un equilibrio e di amare l’uomo con il quale vive?

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Mah, io penso che c'è sempre un raraissima possibilità di trovare per un omosessuale una persona dell'altro sesso con cui avere una relazione. Magari è una su un miliardo, ma chissà, può darsi che per lei funzioni davvero.

Se invece non è questo il caso della tua amica, tranquilla che prima o poi il problema salterà fuori, però non è un problema tuo. Forse avresti dovuto parlare con lei della cosa anni fa, prima che si sposasse, per aiutarla ad affrontare la sua omosessualità. Se lo fai ora, potrebbe anche sembrare che le vuoi distruggere il matrimonio...

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A questo punto e secondo voi… mi conviene dire a mia madre che sono lesbica o rischio di sentirmi rispondere… “Anch’io!”!!?!

Ma LOL!!! hahahahahahahah :no: :no: :D

 

toraepantote, per caso hai letto il mio ultimo post su Blog Lesbiketto? Ho recensito un programma tv dove tra le tante cose hanno analizzato/intervistato una persona che si dice "ex gay". Ora, personalmente io sono dell'opinione che non si smetta di essere omosessuali, puoi scegliere consciamente di vivere un altro tipo di vita e persino illuderti di amare qualcuno dell'altro sesso ma secondo me lei non ha smesso di essere omosessuale. Tuttavia come ha fatto notare saggiamente Lum se tu provassi ad esprimere un'idea simile, o se cominciassi a farle domande su quando lei "era" lesbica e su come lei sia sicura di non "esserlo" più, sembrerebbe che stai cercando di tirartela dalla tua parte. Purtroppo, specie se lei ha questa mentalità come la definisci tu da "etero del sud" probabilmente pensa che una delle attività preferite delle lesbiche di tutto il mondo sia "convertire" altre donne al lesbismo come se questo fosse una religione o una setta e questo metterebbe a rischio la stabilità del vostro rapporto, anche se tutte sappiamo che tu non lo faresti con quella intenzione, ma vorresti solo saperne di più, o magari dirle che lo sospettavi etc...

 

Comunque mi fa piacere vedere che non ti eri sbagliata affatto sul suo conto, ma ci avevi preso in pieno che lo fosse anche lei. Eri troppo sicura di te per aver preso un abbaglio, ne ero certa.

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Guest hermy81

Ciao Tora,

brava, davvero brava, sei stata proprio coraggiosa. Nell'amicizia il coraggio è essenziale. Riguardo alla tua amica "ex omosessuale" forse la mia esperienza può aiutarti a capire. Come sapete ormai tutti anche io sono sposata e ho una figlia. La mia omosessualità è venuta allo scoperto con le mie amiche più intime, mi hanno aiutato, mi hanno sostenuta come solo persone che ti vogliono davvero bene possono fare. Eppure non è facile separarsi dopo nove anni di rapporto. Ci vuole tempo, ci vuole anche lì coraggio. Quando ci sono i figli di mezzo occorre ponderare le scelte. Sai, il rapporto con mio marito non va e forse non sarebbe andato comunque, a prescindere da questa consapevolezza. Forse però, se fosse invece andato bene, se fosse stato "equilibrato" come mi pare di capire che sia quello della tua amica, adesso mi farei più scrupoli nel pensare di fare certi passi.

Inoltre il percorso che ci porta all'accettazione spesso è lungo, doloroso. Dopo aver fatto una scelta come il matrimonio è ancora peggio. Bisogna rimettere in discussione tutto, affrontare le proprie paure, rinunciare a una vita "normale"...non è per niente facile, non si può fare in pochi giorni. Mi metto nei panni della tua amica e penso che abbia bisogno di un po' di tempo per accettare la cosa. Il sapere che anche  tu sei omosessuale le smuoverà dentro un milione di neuroni ma non è detto che se ne debba accorgere subito. Io ho impiegato circa un anno a tirarlo fuori del tutto, con me e con le amiche più care, che hanno tutte compreso e accettato. Anzi, mi vogliono più bene di prima. Purtroppo nessuna di loro è omosessuale, accidenti! Beata te! :no: :no:

Probabilmente lei proprio adesso che ha rivangato questa cosa comincerà a rifletterci e non puoi sapere come finirà. Non escludo che possa essere in qualche modo ancora attratta da te e poichè tu sei magari felicemente fidanzata può darsi che si senta ancora troppo debole per affrontare certe cose con se stessa. Puoi starle vicina, anche se per telefono non importa. Il telefono è un filtro, ma a volte va bene lo stesso.

Non è facile accettare certe cose e ribaltare la propria vita, soprattutto se ci sono figli di mezzo. Accettare di essere omosessuale e di continuare a esserlo, di sentire le pulsioni che sentiamo...poi, se ci sono i figli, ci si mette anche il senso di responsabilità nei loro confronti.

Io non credo si possa smettere di essere omosessuali in quanto non credo che sia un vizio, è un orientamento che non dipende da una scelta. Certo si può trovare una persona di cui ci innamoriamo a prescindere dal sesso, ma questa è un'altra storia. Non si fa con premeditazione. A volte , come hai detto tu, il luogo in cui cresciamo ci modifica profondamente e forse a lei è successa proprio questa cosa. La paura di non essere amati può farci fare dei passi davvero importanti...poi però arriva per tutti il giorno del risveglio. Probabilmente presto si accorgerà di non essere più felice, di non stare bene. Quel giorno tu la sosterrai e vedrai che andrà tutto bene.

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toraepantote

Mah, io penso che c'è sempre un raraissima possibilità di trovare per un omosessuale una persona dell'altro sesso con cui avere una relazione.

 

Non è così difficile che ciò accada dato che ci sono molte donne e uomini repressi che conducono una vita coniugale da finti etero. C'è anche da considerare il fatto che dopo tanti anni non si è indifferenti all'affetto che si prova per l'altra persona (e che in questo caso viene scambiato per amore...). Certamente la vera inclinazione sessuale della mia amica incide sulla qualità della relazione e sulle dinamiche di coppia. E questo lo so per certo. Ma a questo punto ci sarebbero tante considerazioni da fare... secondo me molti tendono ad abituarsi alla vita coniugale al punto di adagiarsi e finendo così col perdere quel senso critico che tiene attiva la consapevolezza della coppia... Lei presa dalla bambina, lui preso dalla bambina, lei presa dalla nuova casa e dalla propria macchina nuova, lui preso dalla propria macchina nuova... si dedicano e si appassionano alle stesse cose ma poco verso loro stessi. Sono una bella famiglia ma basta fare un'analisi un pò al di sotto di questa superficie di apparenza che viene fuori la vera natura del rapporto.

 

Forse avresti dovuto parlare con lei della cosa anni fa, prima che si sposasse, per aiutarla ad affrontare la sua omosessualità. Se lo fai ora, potrebbe anche sembrare che le vuoi distruggere il matrimonio...

 

Ottima osservazione...

Dopo che l'ho indirettamente indotta in confessione mi son resa conto di non potere andare oltre. Non posso. Rischierei, come dici bene tu, che lei possa vedermi come una minaccia per la sua famiglia. Ma non lo farei anche per il semplice rispetto dei tempi di accettazione di cui ognuno di noi ha bisogno. Se avessi avuto una maggiore consapevolezza ai tempi delle superiori e se avessi completato il mio percorso di accettazione prima che accadesse tutto ciò, ne avrei parlato direttamente con lei.

Questa cosa mi dispiace moltissimo...

Ma in quegli anni non ero in grado di capire e non ero pronta per aiutarla, non sapevo ancora come aiutare me stessa. Quando ho trovato il modo, lei era già sposata.

Sono sicura che tutte le sue certezze sull'amore per il marito vacillerebbero alla prima occasione con una donna per la quale si prende una cotta.

 

 

 

 

 

toraepantote, per caso hai letto il mio ultimo post su Blog Lesbiketto? Ho recensito un programma tv dove tra le tante cose hanno analizzato/intervistato una persona che si dice "ex gay". Ora, personalmente io sono dell'opinione che non si smetta di essere omosessuali, puoi scegliere consciamente di vivere un altro tipo di vita e persino illuderti di amare qualcuno dell'altro sesso ma secondo me lei non ha smesso di essere omosessuale.

 

Non l'ho letto ma lo farò con piacere.

Brava, esatto. Mi stupisco come certe persone arrivino a credere che si possa smettere di essere omosessuali... secondo questa logica allora si potrebbe pure smettere di essere eterosessuali... ma non ho mai sentito nessuno supporre una cosa simile, probabilmente perchè si da un valore diverso all'omosessualità.

 

La scelta della condotta di vita sessuale è una cosa, l'orientamento sessuale è un'altra. E non è detto che la gente accordi sempre le due cose. Anch'io, come te Sweet, mi chiedo come si possa arrivare a credere di amare una persona dell'altro sesso pur essendo omosessuali. Certo mi viene da pensare che una persona del genere debba avere un livello di autoconsapevolezza molto basso per non dire inesistente. Ma forse è anche vero che per garantirsi la sopravvivenza, il nostro cervello si autoinganna con delle menzogne belle e buone.

 

In fondo la mia amica ha fatto proprio questo: sapeva di essere omosessuale, per vergogna si è repressa e pensando di poter "guarire" e di scacciare ogni pensiero si è forzata di stare con un uomo con il quale ha un lungo trascorso di vita insieme e che crede di amare. Se glielo chiedessi sono convinta che mi direbbe che è "etero" (...). Ma si è semplicemente autoingannata per una questione di sopravvivenza.

Le fa bene crederlo, considerando la scelta di vita che ha fatto, altrimenti impazzirebbe!

 

Infatti, ribadisco che basta che lei si prendesse una bella cotta per una donna e che si verificasse la classica situazione che rende l'uomo (in questo caso "la donna"!) ladro... per stravolgere questa bella opera architettonica che si è costruita nel cervello. E come lei, quella donna dell'esempio che tu riporti.

 

 

Eppure non è facile separarsi dopo nove anni di rapporto. Ci vuole tempo, ci vuole anche lì coraggio. Quando ci sono i figli di mezzo occorre ponderare le scelte. Sai, il rapporto con mio marito non va e forse non sarebbe andato comunque, a prescindere da questa consapevolezza. Forse però, se fosse invece andato bene, se fosse stato "equilibrato" come mi pare di capire che sia quello della tua amica, adesso mi farei più scrupoli nel pensare di fare certi passi.

 

Hermy81 stimo moltissimo le persone che come te riescono a trovare la forza e il coraggio per mettersi in discussione. Non posso nemmeno lontanamente immaginare cosa significhi per te affrontare una situazione così complessa e delicata che include te stessa, tuo figlio, tuo marito, la tua famiglia in senso più ampio. Ho sempre creduto che la ricerca della verità sia uno degli scopi della vita. Ricercarla significa riflettere consapevolmente su quello che siamo e stiamo facendo. Chi mette in atto questo meccanismo ha la possibilità di perseguire e di realizzare ciò in cui crede veramente... rispetto al sonno profondo nel quale molti preferiscono vivere, nell'attesa che forse, un giorno, gli accadrà qualcosa.

 

Inoltre il percorso che ci porta all'accettazione spesso è lungo, doloroso. Dopo aver fatto una scelta come il matrimonio è ancora peggio. Bisogna rimettere in discussione tutto, affrontare le proprie paure, rinunciare a una vita "normale"...non è per niente facile, non si può fare in pochi giorni. Mi metto nei panni della tua amica e penso che abbia bisogno di un po' di tempo per accettare la cosa. Il sapere che anche  tu sei omosessuale le smuoverà dentro un milione di neuroni ma non è detto che se ne debba accorgere subito.

 

Concordo pienamente. Questo potrebbe essere l'inizio di una serie di riflessioni che la porteranno ad accettarsi. O magari alla fine concluderà che per lei è meglio non decidere (che equivale a decidere!) e si accontenterà della vita che ha scelto.

Ti ringrazio di tutte le considerazioni che hai riportato di seguito a questa citazione. Le tue parole dimostrano un grado di maturità non indifferente. Ma non riesci a trovare delle ragazze lesbiche con le quali fare amicizia? Un confronto in carne ed ossa è più gratificante di questi, seppur validi, utili e interessantissimissimi, scambi di idee che rimangono confinati in uno schermo di computer.

 

Grazie a tutte per aver espresso le vostre opinioni  :asd:

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Non è così difficile che ciò accada dato che ci sono molte donne e uomini repressi che conducono una vita coniugale da finti etero.

Credo che Lum intendesse una possibilità su un milione che veramente ci si innamori di una persona dell'altro sesso (poi se ho sbagliato mi smentirà lei). Dipende uno da che visione ha della sessualità e della fluidità (termine che odio) della stessa.

Di fatto anche se questo capitasse, nessuno potrebbe veramente dire se è amore o no. Nemmeno la persona coinvolta, che come tanti potrebbe stare ingannando se stessa in primis.

L'unico modo per provarlo sarebbe fare i test cerebrali e la TAC di cui sul mio blog, e vedere le reazioni di fronte a foto di quella persona, vestita e nuda XD

 

secondo me molti tendono ad abituarsi alla vita coniugale al punto di adagiarsi e finendo così col perdere quel senso critico che tiene attiva la consapevolezza della coppia...

Sono d'accordo, e queste cose poi mica succedono solo alle coppie sposate, anzi talvolta succedono alle coppie prima ancora che queste convivano... è quando si dice "ci si abitua e ci si dà per scontati". Quel genere di feeling.

 

Sono sicura che tutte le sue certezze sull'amore per il marito vacillerebbero alla prima occasione con una donna per la quale si prende una cotta.

Sai che c'è, il problema è se lei si riuscirà ad abbandonare a questa cotta o no.

Io e mia moglie abbiamo un'amica che siamo convinte sia omosessuale. L'abbiamo vista avere cotte per donne, ma non è riuscita a chiamarle col giusto nome. E' lontanissima da qualsiasi tipo di accettazione. Al momento sta con un ragazzo da qualche anno e noi stiamo aspettando, perché siamo sicure che succederà, la prossima per cui avrà una cotta. Eppure oh, anche quella volta potrebbe non succedere niente. Non è detto che porti a qualcosa :asd:

A meno che non pensi, il che ha un suo senso, che forse nel suo caso la cotta avrà un impatto diverso, ORA che sa che tu sei omosessuale.

 

Anch'io, come te Sweet, mi chiedo come si possa arrivare a credere di amare una persona dell'altro sesso pur essendo omosessuali.

Vabbè questo l'ho passato anche io. Ancora mi chiedo come sia stato possibile e del resto tu potresti farti la stessa domanda visto che hai avuto un fidanzato per tanti anni. Quando pensi a te stessa, che risposta ti dai? Io personalmente mi do la risposta, guardacaso valida anche nel caso tuo e di quello della tua amica, che è facile ingannarsi fintanto che non hai provato a stare con una donna e riesci a fare un paragone tra i due sessi. Gente che ha provato entrambi e che ancora si inganna secondo me sta a livelli proprio gravi, quasi patologici oserei dire. Ma gente che non ha provato diciamo che ha "il beneficio del dubbio". Non a caso la mia relazione è scoppiata non la volta dopo che mi sono presa una cotta per una ragazza, ma la volta che mi sono presa una cotta per una ragazza e quella C'E' STATA.

 

Se glielo chiedessi sono convinta che mi direbbe che è "etero" (...).

Infatti se hai visto i viaggi di Nina, la prima serie, credo nella penultima o ultima puntata si è vista una tipa che al liceo aveva avuto una relazione con un'altra, e se non ricordo male avevano anche fatto un coming out piuttosto pubblico per i tempi. Intervistate dieci anni dopo una non aveva mai avuto nessun'altra relazione omosessuale e diceva tranquillamente (ma ssecondo me con molta poca convinzione) "io sono etero".

 

O magari alla fine concluderà che per lei è meglio non decidere (che equivale a decidere!)

Questa è una bellissima frase che mi ricorda una situazione che ho vissuto, completamente diversa da questa anche perché si trattava "solo" di amicizia, però una frase del genere mi sarebbe servita allora.

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  • 2 weeks later...

Lancio una piccola e bonaria provocazione:

 

Da quello che dici nei tuoi interventi è palese che fare CO con la tua amica è una priorità rispetto a qualunque altra persona, e che quindi questo ti ponga in una condizione di vago stress...

 

Ma è possibile che tu ci speri anche un po' in una sua confessione? D'altra parte, un'ammissione di tale tipo sarebbe molto lusinghiera oltre che conferemare i tuoi antichi sospetti e valorizzare le tue doti da sherlock holms (si scrive così?).

 

Con questo, nessun  consiglio da darti : mi sembra che sweet e xlabbra abbiano già magistralmente risposto, così mi unisco al loro coro.

 

Ti auguro invece in bocca al lupo

Sono curiosa di sapere come va a finire.

Abbracci mentolati

 

Piperita

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