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Innamorato di un etero


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Sicuramente possono influire un sacco di fattori, anche le condizioni ambientali se sono particolarmente significative per l'inconscio della persona, etc.etc. ... però se ci rifletti, una condizione ambientale x può far scattare qualcosa in uno e in mille altri no. Questo è motivato dal fatto che la significatività di una condizione x, che sia nella persona in questione, nel suo carattere, nel suo aspetto, nell'ambiente etc.etc., è relativa all'interno di una persona, al suo vissuto, ai suoi bisogni etc.etc. Quindi ritorniamo al fatto che ciò che fa innamorare dipende praticamente solo dall'interno.

 

Mi sembra quasi una Fenomenologia dell'innamoramento, ovvero: del come tutte le cause di innamoramento che credevamo esterne, risultino in verità interne, in quanto dipendono dalla nostra percezione delle stesse.

Non credi dunque che ci possano essere nell'innamoramento delle cause indipendenti da noi?

Questo appartiene anche credo, al sentire comune: l'innamoramento è spesso percepito come qualcosa di "piovuto dal cielo", che ti fa compiere degli atti folli, nei quli non sei più padrone di te, anzi, non sei più in te.

 

Due dubbi riguardo all'argomento del topic (forse anche in contraddizione tra loro):

-Non si potrebbe dire che il fatto che un gay possa innamorarsi di un eterosessuale forse indica che ci si possa innamorare della persona, con i suoi pregi e i suoi difetti, indipendentemente dalle preferenze sessuali che questa possa avere?

-E' emersa spesso la volontà che la persona amata possa diventare gay: ma se lo diventasse davvero, non diventerebbe una persona diversa da quella di cui ci eravamo innamorati all'inizio (visto che, penso, l'omosessualità è legata a molte sfere della personalità, quella affettiva, psicologica, sessuale, caratteriale etc.)?

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Non credi dunque che ci possano essere nell'innamoramento delle cause indipendenti da noi?

Questo appartiene anche credo, al sentire comune: l'innamoramento è spesso percepito come qualcosa di "piovuto dal cielo", che ti fa compiere degli atti folli, nei quli non sei più padrone di te, anzi, non sei più in te.

No.. ogni emozione che viviamo, anche quella di perdere il controllo, dipende da noi. Ci piacerebbe a volte essere burattini di forze più grandi di noi, questo ci toglierebbe molte responsabilità... ma se andiamo a scavare... quell'amore piovuto dal cielo che ti fa perdere (apparentemente) te stesso, non è altro che ciò che volevi, ciò che inconsciamente cercavi in quel momento, e non importa la persona, avresti comunque vissuto il tuo film... ad esempio, se volevi perdere il controllo, anziché per una persona, l'avresti potuto perdere per la disperazione di non trovare nessuno. Finché c'è l'ego di mezzo, nulla di ciò che percepiamo dipende realmente dagli stimoli esterni.. prova ne sia che, se fosse così, lo stimolo dovrebbe causare la stessa reazione in tutti... invece lo stesso stimolo magari 'brucia' uno e lascia indifferente altri mille (è il caso dell'innamoramento, anche del MIO, beninteso)... e questo in che modo dovrebbe farci credere che la causa della bruciatura viene da fuori di noi??!?!? O_o

 

-Non si potrebbe dire che il fatto che un gay possa innamorarsi di un eterosessuale forse indica che ci si possa innamorare della persona, con i suoi pregi e i suoi difetti, indipendentemente dalle preferenze sessuali che questa possa avere?

Naturale che sia così.... mai sentito un amore che dipende dalla sessualità dell'amato/a (e comunque non lo chiamerei amore). Meno scontato è dire che l'amore può non dipendere dalla sessualità dell'amante, di chi si innamora... eppure, se ci si pensa solo un attimo, DOVREBBE essere così, perché altrimenti significherebbe dare all'amore un significato esclusivamente sessuale, alla base.. come dire: mi posso innamorare solo di un certo organo sessuale..

 

-E' emersa spesso la volontà che la persona amata possa diventare gay: ma se lo diventasse davvero, non diventerebbe una persona diversa da quella di cui ci eravamo innamorati all'inizio (visto che, penso, l'omosessualità è legata a molte sfere della personalità, quella affettiva, psicologica, sessuale, caratteriale etc.)?

Non è della superficie che ci si innamora - gusti, identità, opinioni, morali, pareri, memorie, vissuti, ricordi, aspetto, taglio di capelli, colore degli occhi, della pelle, etc.etc.etc. - ma di qualcosa di più profondo, che non è effimero e contraddistingue QUELLA persona da tutte le altre sia quand'è neonata sia quand'è in punto di morte. Quel qualcosa che ci fa riconoscere quella persona nonostante cambi aspetto, "umore, idea, umore". Quel qualcosa che fa sì che la persona rimane la stessa persona anche qualora - per dire un caso estremo - cambiasse genere (transgender). E questo qualcosa non è il nome di battesimo, si badi bene (anche perché cambia anche quello in certi casi)  :bah:

 

Senza andare in casi estremi, comunque, si spera che l'amore non dipenda dall'identità sessuale .. che è sempre un fenomeno temporaneo e fluido, comunque .. che la persona amata sta adottando in questo periodo.

Temo che questos ia un OT.

 

Ogni tanto ho la sensazione, leggendo quello che scrivi Verlaine, che tu tenda a piegare la realtà per far rientrare tutto nello schema teorico con il quale la interpreti. E' una cosa che facciamo tutti, a gradi diversi: Hegel per esempio lo sapeva fare in modo incredibilmente brillante, per quanto discutibile.

 

Senza andare in casi estremi, comunque, si spera che l'amore non dipenda dall'identità sessuale .. che è sempre un fenomeno temporaneo e fluido, comunque .. che la persona amata sta adottando in questo periodo.

 

E' un'affermazione, quest'ultima, che mi lascia un poco perplesso, semplicemente per il fatto che non riesco a considerare la mia identità sessuale come un vestito che indosso più o meno consapevolmente, ma che potrei anche smettere per un altro. Dimmi se sbaglio, ma se ho capito bene releghi anche l'identità sessuale nel piano delle sovrastrutture? Assieme a gusti, identità, opinioni, morali, pareri, memorie, vissuti, ricordi, aspetto, taglio di capelli, colore degli occhi, della pelle, ovvero la "superficie". Quindi ci si innamorerebbe di ciò che è al di là della superficie di un individuo, della sua natura profonda e originale?

Forse hai ragione, ma mi sembra una forzatura separare i viari piani che formano l'individuo con un taglio così netto.

Temo che questos ia un OT.

 

releghi anche l'identità sessuale nel piano delle sovrastrutture? Assieme a gusti, identità, opinioni, morali, pareri, memorie, vissuti, ricordi, aspetto, taglio di capelli, colore degli occhi, della pelle, ovvero la "superficie". Quindi ci si innamorerebbe di ciò che è al di là della superficie di un individuo, della sua natura profonda e originale?

Forse hai ragione, ma mi sembra una forzatura

 

Temo anch'io.

 

Se ti do l'impressione di piegare tutto alla mia visione delle cose (che non è affatto di mia invenzione, comunque), è perché in questo momento ne sono convinto, e, almeno per il momento e fino a contrordine o nuova illuminazione, mi 'torna' tutto ciò a cui ho potuto pensare ^^

 

Sì, la relego nelle sovrastrutture perché, che ci piaccia o no, è mutevole. Anche se tu sei convintissimo che sarai monoliticamente come sei ora fino alla morte, la realtà è che non puoi prevedere come cambieranno le tue opinioni e neanche come cambierà la tua identità sessuale; e che -possa- cambiare è sotto gli occhi di tutti, alcuni cambiano 'idea' in merito anche in età estremamente matura.. certo, può accadere anche il contrario, ma è una delle possibilità, non l'unica. D'altra parte, sarai d'accordo con me che, in qualunque modo cambieranno queste cose di te e per quante volte possano cambiare e per quanto radicalmente, qualcosa di te resterà sempre 'te'. E non è certo l'idea o l'identità che hai assunto in questo momento!

 

Ci si può innamorare anche solo della superficie ma a questo tipo di sentimento io non do il nome di amore o perlomeno non di 'amore vero'.. può essere una cotta, un innamoramento, un amore passeggero, un amore di superficie, un'infatuazione di un aspetto di quella persona e non di un amore per la persona in sé.

 

Ma scusa, spiegami qual è la tua idea. Forse tu escludi a priori che un omosessuale possa innamorarsi di una donna. Bene. Ma allora, la mia obiezione è, si sta 'innamorando' di organi sessuali o di persone? Lo stesso vale anche per gli etero. A me sembra più la prima, però, se tu sei convinto della seconda, vabbè, lo rispetto  :bah:

 

Se è una forzatura, dimmi la tua proposta. Dobbiamo innamorarci di organi sessuali? Per forza e inesorabilmente di un pene, o di una vagina? E basta? Se una persona meravigliosa, eccezionale, con cui sto bene, che mi fa sentire il paradiso, non ha l'organo sessuale che dico io, non mi posso innamorare perché sono 'gay' o 'etero'? Ma allora è amore o un 'cercosex' tipo chat? (Sia chiaro, non c'è nulla di male..però non chiamatemelo amore..chiamatemelo cercosex :cry: )

Ma scusa, spiegami qual è la tua idea. Forse tu escludi a priori che un omosessuale possa innamorarsi di una donna. Bene. Ma allora, la mia obiezione è, si sta 'innamorando' di organi sessuali o di persone? Lo stesso vale anche per gli etero. A me sembra più la prima, però, se tu sei convinto della seconda, vabbè, lo rispetto  :bah:

 

Se è una forzatura, dimmi la tua proposta. Dobbiamo innamorarci di organi sessuali? Per forza e inesorabilmente di un pene, o di una vagina? E basta? Se una persona meravigliosa, eccezionale, con cui sto bene, che mi fa sentire il paradiso, non ha l'organo sessuale che dico io, non mi posso innamorare perché sono 'gay' o 'etero'? Ma allora è amore o un 'cercosex' tipo chat? (Sia chiaro, non c'è nulla di male..però non chiamatemelo amore..chiamatemelo cercosex :ok: )

 

Non penso affatto che "sarò monoliticamente come sono ora fino alla morte", e non penso nemmeno che ci si innamori della superficie, o che l'innamoramento dipenda esclusivamente dagli organi sessuali, d'altronde non ho mai affermato nulla di simile.

Ciò che io critico è la tua visione del mondo, perché è quella ad essere monolitica: io credo che la realtà sia varia e che non si finisca mai di imparare; spesso viene la tentazione di dire: "Il monda va così", "Questa è la vita", ma stiamo prendendo in esame solo alcune delle componenti della realtà, della quale non potremo mai avere una visione d'insieme.

Per questo diffido delle persone che pretendono che la realtà sia come dicono loro, perché hanno trovato una teoria di come gira il mondo che li convince e allora piegano e riconducono ad essa ogni fenomeno: questo è dogmatismo.

E, personalmente, trovo che sia un insulto che qualcuno mi venga a dire tu sei fatto così e così, poi puoi pensarla diversamente, io ti rispetto  (:cry:); come è un insulto che tu mi venga a insegnare di cosa mi innamoro (della natura originaria), quale sia l'amore autentico e quale la mia identità sessuale.

Con che faccia mi vieni a dire questo quando hai solo la tua limitata esperienza personale a riguardo?

Ti potrei dire che per me ci si innamora della persona nel suo complesso, donna o uomo, superficie compresa, se di superficie di tratta; ma anche questa visione sarebbe limitata: perché credo che esistano tante forme d'amore quanti sono i diversi rapporti che si creano tra le persone.

Giustissimo! Sono d'accordo in pieno! Infatti questa è solo una polemica linguistica e inutile: ciò a cui diamo il pieno significato della parola amore, il proprio ideale di amore. Per me è quello che non dipende dalla superficie, dall'apparenza che muta di continuo... poi ognuno ha il suo ^^ Se il tuo ideale di amore, il sentimento a cui dai il senso più pieno e preciso della parola, cambia, finisce o si lascia influenzare dai lati superficiali ed incidentali di una persona, va bene così, liberissimo! Mica ti critico! Abbiamo chiarito il nostro uso della parola, tutto qui! Poi ognuno si innamora come vuole e di cosa vuole, e l'esperienza è sempre al di là della parola!!

 

Io non pretendo che la realtà sia come dico io, tutt'altro... io cerco di stimolare me stesso e gli altri a guardare quale sia la realtà. E dare alla realtà un'etichetta di qualsiasi tipo - per quanto possa essere utile a livello, appunto, di necessità della comunicazione - mi pare un modo per NON guardare quale sia la realtà. Non appena ci si identifica con un'identità, ristretta a un insieme di etichette, a meno che non si sia consapevoli che è solo un espediente comunicativo, ma se ci si convince realmente di 'essere' quell'insieme di etichette, o di circostanze, o di caratteristiche incidentali, si sta mancando la realtà per il semplice motivo che la realtà è complessa e mutevole come tu stesso ci hai ricordato.

 

Non voglio affatto dirti cosa sei... ma cerco di esprimere che secondo me NON sei ciò che appari in questo istante, per il semplice fatto - osservabile - che fra un po' non apparirai più così, ma sarai ancora te stesso. E se appaio monolitico in questo, è perché ne sono convinto, ma è facile convincersi di questo no? É facilmente riscontrabile e mi sembra anche logico... basta dare un'occhiata a una persona qualunque nel continuo mutare della sua superficie..

 

Io sto proprio ricordando a me stesso e alle persone con cui dialogo ciò che tu hai scritto, e cioè che non si può mai dire "il mondo va così", "questa è la vita" (e se vale per il mondo e la vita, perché non dovrebbe valere per la propria identità e il proprio senso dell'io?), ma che sono solo alcune componenti della realtà, alcune sue manifestazioni, alcuni aspetti, identificandosi con i quali, non potremo mai avere una visione d'insieme.... evidentemente finora mi avevi frainteso ^^

E' possibile, è vero anche che la parola scritta può essere interpretata in vari modi e spesso fraintesa.

Comunque, se devo parlare a livello personale, penso che ci si innamori, come ho detto, della persona nel suo complesso, quindi anche degli aspetti che tu puoi chiamare mutevoli; quante volte si sente dire da persone che stanno assieme da molto tempo frasi del tipo: "lui/lei è cambiato (e con lui è cambiato anche il mio sentimento)". Che cosa vuol dire nella tua esperienza di amore? Se è vero che questo sentimento è legato a una natura originaria che non muta, allora nemmeno questo sentimento dovrebbe mutare o diminuire, non ci sarebbe speranza di superarlo, se non ricambiato...

 

Mi chiedo tante cose riguardo alla tua concezione d'amore, ma è per curiosità, per capire meglio, non per polemizzare: ad esempio, quando ti innamori di una persona, come fai a individuare precisamente di cosa ti innamori? E' chiaro che lo puoi fare, altrimenti non scriveresti che ci si innamora degli aspetti di una persona che non sono effimeri. Un aspetto mutevole di cui mi innamoro è il suo sguardo, il modo in cui i suoi occhi guardano il mondo, con quella luce che avranno solo a questa età e non a sessant'anni, come fai a prescindere da questo?

Mi posso innamorare di un sacco di elementi "transitori" che compongono una persona... forse mi vorresti dire che questi elementi sono espressione della sua natura originaria, che quindi appartengono solo a lui e per questo mi innamoro anche di questi... anche per questo forse ognuno ha una concezione e un'esperienza diversa dell'amore, perchè si innamora di un'unica natura originaria.

 

Eppure, eppure... perché questa tua visione del mondo, Verlaine, non mi convince?

cambiapelle

per un etero ho rischiato di suicidarmi.... ho raccontato qui la mia stora 3 anni fa... mi fa male a ripensarci.

 

un consiglio... scappa da lui

 

la mia storia e' tra ''argomenti simili'' in basso... ''maledetto etero''

cambiapelle

il ragazzo gay si innamora del ragazzo etero come primo amore per una questione di probabilita'...  non perche' i gay e gli etero differiscano per qualcosa di particolare, ma solo perche' noi viviamo in una societa' a maggioranza eterossessuale e i nostri amici di infanzioa sono tuttti (o quasi) etero.... non c''e da stupirsi se proviamo talvolta forti sentimenti verso i nostri migliori amici che, nella maggioranza dei casi, non sono in grado di dicambiare il nostro amore.ora come ora, andando in disco gay, pub gay etc etc.. e' ovvio che innamorarmi dinuovo di un etero e' una probabilita' irrisoria.

 

gli etero non sono per noi... forse vanno bene per un pompino se sono un po sbronzi ma niente di piu'... e non credo valga la pena di soffrire per loro

u bacio

fabrizio

A me è successo 2 volte di innamorarmi di etero impossibili.....ma credimi non rimpiango niente...mi sono innamorato perchè sono persone straordinare...da amare veramente...e a loro modo mi amano e mi hanno amato...

Ho sofferto è vero...ma in quale amore non c'è sofferenza?

gli amori, quelli veri, strazianti e tutto il resto, gli ho vissuti solo per gli etero....deporrà a favore di quanto dice la chiesa che gli omo non sono capaci di amare davvero?  :asd:

 

Decisamente NO.

 

I gay non sarebbero capaci di amare davvero se non si innamorassero ma scopassero solo come degli animali. Invece l'amore non corrisposto e doloroso e` un sentimento profondo, che spesso non ha nemmeno nulla a che fare con il sesso. Non depone percio` a favore proprio di un bel niente, se non del fatto che siamo umani, e che abbiamo l'opportunita` di provare dei sentimenti meravigliosi, nel "bene" e nel "male".

  • 2 weeks later...
gli etero non sono per noi... forse vanno bene per un pompino se sono un po sbronzi ma niente di piu'... e non credo valga la pena di soffrire per loro

 

 

Gli etero sono etero appunto. Agli etero non piacciono gli uomini come ai gay fanno schifo le donne (ho letto in un post precedente che dite così ho solo copiato e incolallato :look:)... quindi sono due le possibilità:

-> amore da lontano stile Dante e Beatrice, per me ancora superiore all'amore corrisposto

-> suicidio per amore... come dice Gaber, che palle un suicidio troppo emotivo (e ridicolo)

-> cerca qualcuno a cui piace il gingillo

 

 

ah, ps. Non parlate male degli etero se a loro non piace il gingillo non è colpa loro come nn è colpa nostra se siamo così. Quindi a ognuno il suo. Non potete pretendere un mondo gay anche perchè addio riproduzione (lesbiche a parte :look:)

 

ps2: in questo forum mi fate venire voglia di eterosessualizzarmi all'estremo....

penso che a molti sai capitato, sopratutto in adolescenza, non trovate ?

 

io mi sono infatuato/innamorato tante volte, sopratutto alla fine delle scuole medie e alle superiori, di ragazzi etero, è una questione di probabilità dove comunque non ci si può fare niente ... e speravo sempre che magari uno di loro mi dicese che era gay, non è mai capitato fino a quando arrivò il mio ex

 

penso che non mi possa capitare più oramai di innamorarmi di un ragazzo sicuro etero se cerco una relazione ... oddio mai dire mai ma sarebbe perfettamente inutile

 

:asd:

io mi sono infatuato diverse volte di eterosessuali...e a volte mi capita...grazie al cielo riesco a dimenticare per non soffrire...il problema è quando l'amico o il conoscente etero riconosce in te determinate propensioni al dialogo e all'amicizia...poichè di per sè è una gratificazione fantastica,che accresce,ma d'altro canto,è un vero incubo...

 

 

se poi dovesse capitarmi un etero "curioso",etero quindi solo per chi si fosse collegato da casa solo ora...lì sarebbero dolori...spero di avere grande forza morale in quel caso... :asd:

  • 2 weeks later...

Io l'anno scorso mi ero fissato con un mio compagno di classe, etero e felicemente fidanzato da due anni... ricorderò per sempre un momento in gita scolastica in cui mi sembrava che mi avesse preso la mano e che me la volesse tenere... è stato un attimo di sogno in cui è sembrato che tutte le mie speranze e le mie fantasie prendessero forma. Salvo poi scoprire che non lo aveva fatto apposta, ma era dovuto al luogo affollato.

 

Ho anche tentato un OC, ma lui ha creduto che stessi scherzando, per cui ho preferito lasciarglielo credere.

A me è capitato due volte di innamorarmi di un ragazzo eterosessuale: il primo è stato un mio carissimo amico col quale avevo fatto il coming out ed il secondo un compagno di facoltà.

Non è stato per niente facile far passare tutto, l'unico modo possibile è stato allontanarli per un po' fino a quando le cose non si sono stistemate.

Ricordo che quando il mio amico si fidanzò con l'attuale ragazza stetti malissimo. Eravamo quasi simbiotici ed il suo fidanzamento fu per me quasi un tradimento  :D

La seconda volta non fu da meno in quanto si vennero a creare circostanze molto particolari che mi fecero stare peggio della prima.....spero di non rivivere più quei momenti!  :P

mi sono reso conto di essere innamorato di un mio amico.. l'ho scoperto quando mi ha detto che le piace tizia e che l'hanno fatto e stanno assieme.. da quel momento non faccio che sentirmi messo da parte, tradito ecc..  :P

 

ma dobbiamo metterci il cuore in pace amici! un gay e etero non se pò fà eehhe, un etero anche se ci provasse.. non potrebbe mai amarci veramente! è come se un gay stesse con una donna.. possiamo provarci però non riusciremmo mai ad amarla come un uomo.

 

se poi l'etero è curioso e ci sta a fare sesso quello è un altro discorso.. se è un amico magari pensateci prima di rovinare tutto eheh :P però credo che una storia sia impossibile  :awk:

Anche a me è successo con una mia amica. E' devastante ancora adesso anche se mi son messa 'il cuore in pace' .

Per un periodo ci ho discusso a morte perchè lei giocava un po' con questo fatto, magari per allontanare pretendenti indesiderati: ' sto con lei ' diceva.

E mi diceva sempre ' se mai diventerò lesbica tu sarai la prima che andrò a cercare ' ed io più volte le ho risposto ' non giurarci che sarò li ad aspettarti ' .

 

Poi per fortuna abbiamo avvuto una discussione orribile e lei ha capito di smetterla. Quindi posso capirti, è brutto  :P

  • 1 year later...

ciao ragazzi

 

domanda che probabilmente sarà gia saltata fuori più volte....

 

vi siete mai innamorati di un ragazzo etero????cosa avete fatto???

a me si....bhe è cominciata tutto così per caso un anno fa, lui mi piaceva, ma non lo conoscevo.....un giorno me lo presentano e da li iniziò il caos...

iniziammo ad uscire insieme con altri amici, e lui continuava a cercarmi e a starmi vicino.... mi chiedeva consigli e cercava sempre la mia compagnia.... una sera mentre eravamo a casa di una nostra amica, siamo rimasti fuori in balcone tutta la notte fino alle 7 del mattino a parlare, mi raccontava la sua vita ed era così tenero, i suoi problemi le sue angosce (cose che, come mi disse lui, non aveva mai detto a nessuno) e io lo guardavo, ricordo che tremava mentre mi parlava e io volevo solo poterlo abbracciare ma come al solito nulla.....la cosa prosegui e altre sere furono così sempre solo io e lui, e parlavamo, ricordo che mi piaceva e non volevo smettere....

poi mi feci avanti e gli raccontai tutto.... lui la prese bene, si mise a ridere e mi disse che andava tutto bene....in realta qualche giorno dopo mi disse che era meglio se non mi facevo più sentire, bhe io feci come lui mi disse e passarono 6 mesi prima che si rifacesse vivo....

 

bhe ora ci parliamo, non usciamo più in compagnia e tutte le volte che deve parlarmi è spaventato e non mi guarda negli occhi....povero io lo trovo così tenero e credo che ne sono innamorato perso....

 

bhe insomma non so che fare...... e ci sto un po male....vorrei parlargli come facevamo una volta, stargli vicino e aiutarlo, anche perchè, da quello che mi raccontava ne ha passate tante.....

 

un gay mi ha detto che se avessi transizionato mi avrebbe voluto!

Io sono ripetitivo e masochista per cui rispondo a questo post.

Sì mi sono innamorato di un etero, per lo meno è questo che so. Tremendo, doloroso, corrosivo, la cosa migliore per chi vuole annientarsi dentro, sino all'anima. E' inutile dire che fossimo amici perché non è vero, non dal canto mio. Sono sempre stato innamorato di lui, sin dalla prima volta, se mi sono avvicinato a lui è stato per errore, perché non capivo il tipo di sentimento che provavo ma che mi faceva stare bene, sicché dovetti ricredermi e arretrare perché le sofferenze mi stavano uccidendo arrivando a vomitare per il troppo piangere e nel frattempo dovendo mentire al restanto mondo intorno a me: camminare con gli occhiali da sole specchiati per non far vedere il rossore degli occhi; scappare e sostare parecchio tempo in bagno a casa o fuori quando non riuscivo a controllare le lacrime; stringere i pugni così forte da ferirmi con le unghie i palmi delle mani quando ero troppo vicino a lui, per cercare di resistere alla voglia di stringerlo fra le mie braccia e baciarlo senza più staccarmi. E' questo che ho vissuto per due anni e mezzo. Soffrivo maledettamente io e provocuravo anche sofferenze a lui che credeva nella nostra amicizia e ogni tanto capiva che i motivi che avanzavo per evitare di stare con lui erano delle scuse, ben congeniate certo, ma scuse offensive. Volendo evitare di essere la causa della sua sofferenza e non potendo sperate in un'apertura con lui ho deciso di lascirlo andare e non vederlo più, il meno possibile per lo meno. E per far questo colsi l'occasione del suo traferimento in una città lontana e oggi posso contare quasi un anno dall'ultima volta che vidi quegli occhi annientami dentro per l'ultima volta. Sfortunatamente adesso siamo vicini al Natale e tornerà... spero con tutto il cuore che non capiti di incontrarsi, non adesso che ho smesso di piangere e ho cercato di ricucire la mia vita, non adesso....

sono consapevole di quanto possa far male un amore non corrisposto specialmente con un etero. Bene ne avrò parlato ormai troppo ma non mi basta mai sfogarmi su ciò...avrei voglia di voltare pagina ma come potrei scordarmi completamente di tutto questo?...e bene ora dopo quasi un anno e mezzo posso dire che della mia ormai ex migliore amica mi sono innamorata fin da subito...ricordo come lei continuava a cercarmi e come io la evitavo,ricordo quel giorno a scuola durante la giornata dell'arte...che non facevo che fissarla senza un motivo apparente...lei sulle gambe di un'amica e io di fronte a lei che facevo finta di chiaccherare mentre poi non facevo che guardarla. Ebbene me n'ero già innamorata xD non ricordo neanche il nostro primo abbraccio ma posso solo dirvi che ho adorato quella ragazza fin da subito. Ha messo in crisi il rapporto con il mio ragazzo ma anzi la ringrazio perché non lo amavo affatto. Amavo soltanto lei e nessun'altro...Non è affatto bello,insomma ero completamente felice e pazza di lei,e non capivo più nulla...volevo starle solo accanto ero così felice. Poi mi sono resa conto di tutto,sono stata male,per il semplice fatto che lei non poteva ricambiare. E' strano però come l'amore ti faccia sognare ad occhi aperti perché sì io ho sempre sperato che lei ricambiasse e molto spesso ho frainteso dei suoi comportamenti.

Per lei ho fatto di tutto...telefonate fino la notte solo per starle accanto e farla sfogare,risate,litigi,scenate e sfuriate di gelosia perché non mi dava abbastanza attenzioni (vabbé era io che volevo troppo da lei...),notti in bianco per pensarla non riuscendo così a dormire. Pianti nel letto e nel bagno della scuola.Dappertutto.Un libretto pieno soltanto del suo nome,di frasi dedicate,stralci di canzoni,e speranze in un ricambio...

Mi sono persino svegliata quest'estate molto spesso prestissimo ho persino visto sorgere il sole pensate un po'.

Per me poteva esser prezioso e sufficiente anche un minuto legata a lei. Per telefono a Giugno le dissi tutto...lo so squallida come cosa? Avrei dovuto dirglielo di persona...ma già per telefono il cuore mi stava scoppiando...dico sul serio.Glielo avevo già detto un anno fa dicendo di essermi innamorata appunto di lei...sempre per telefono ma questa volta solo con messaggi. Lei non si capacitava,non capiva come avessi potuto innamorarmi di lei...mi ha sempre detto che lei mi ha rovinato la vita...ma le ho sempre risposto che semplicemente non era vero,che lei era la cosa più bella e importante che mi fosse mai capitata,che non lo so come mi fossi innamorata di lei ma che era accaduto.

Mentre in quel giorno di giugno non so per quanto tempo ci stemmo al telefono sta di fatto che le dissi così tante belle cose anche se il mio romanticismo mi sembrava banale e troppo poco per lei. La risposta? Per lei ero solo la migliore amica che avesse potuto avere,anzi l'unica vera migliore amica,ero una vera e propria sorella...ma non mi avrebbe mai potuto amare. Insomma lei non mi avrebbe potuto né amare intellettualmente che fisicamente...quando io ero persa di lei già da un pezzo.

Poi il suo fidanzamento il mio odio per il suo ragazzo ed il mio allontamento.

La nostra successiva chiaccherata...sentirsi dire ''sì io ti ho odiata...perché te ne sei andata da me''.

Trattenere le lacrime...che cosa le ho detto? La verità. Mi sono allontanata sia perché era la causa della mia felicità e del mio dolore...sia perché volevo farmi odiare da lei.

Ora come ora...non l'abbraccio non ci parlo non mi confido è come se fossimo due persone che si sono conosciute da poco.

Lei mi cerca...lei scherza con me. E so che le manco...ma non posso ritornare da lei...anche se vorrei tantissimo,è ovvio che anche lei mi manca.

E' passato pochissimo da quando ho deciso di smetterla di stare così male. Da settembre.

Se l'abbraccio ho voglia di stringerla così tanto...e in me si risvegliano quelle emozioni che per lei credo non cesseranno mai.L'ho ritestato il 4 novembre il giorno del suo compleanno.Mi guardava con una faccia da cane bastonato quando l'ho salutata con un ''bé allora ciao''...dopo la sua reazione che potevo fare? Mi ha sciolta  :asd: Quanto sono tragica eh? lo so  :asd: scusate per il poema...ma ci voleva xD

 

Lei era tutto ma non è quella giusta. Ora sto decisamente meglio  ;)

Il mio Gay Radar è paragonabile a un tostapane arrugginito degli anni '20. Ragion per cui finisco sempre e costantemente per innamorarmi di eterosessuali. La mia ultimissima delusione è stata appunto sentirmi rifiutare (sia pur con gentilezza e affetto) da un amico/nemico (cioè, siamo grandissimi amici, ma litighiamo costantemente) qualche giorno fa.

Sarà anche che conosco pochissimi gay e che non riesco facilmente a capire chi lo è o no (a meno che non siano Cristiano Malgioglio, intendo), ma devo dire che è irritante XD

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