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Ragazzi che indossano la borsetta.


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ok,ho capito....mi metto a studiarci su e tiro fuori la linea di abbigliamento e la pubblico...Tanto è roba semplice,devo solo trovare un trespolo su cui appendere la roba visto che non ho manichini

Edited by busdriver
  • 3 weeks later...

Ho ripensato a quando qualcuno diceva, in parole povere, che certe scelte di moda vengono fatte per rimorchiare.

Oggi giravo per il centro e vedevo molte ragazze desiderare bauletti di louis vuitton... e sinceramente io un ragazzo etero che abbia detto "quanto mi arrapa quel bauletto di louis vuitton" non l'ho mai sentito. 

Le donne sono state abituate dal marketing a selezionare dei prodotti, spesso totalmente inutili o irrilevanti ai fini dell'attrazione di un partner, per star bene con se stesse, più che per rimorchiare.

Una gran percentuale di abbigliamento femminile, le borse in special modo, è pensato e studiato e ha una logica all'interno solo di chi è dentro queste cose o di chi ne capisce, e quindi di una community di donne (o uomini, sempre di più, come si dice nel topic) esperti in materia che capiscono, sanno che quella è una louis vuitton e apprezzano l'oggetto in sé, la sua storia, i materiali, e cosa rappresenta ...

 

Altrove si teorizzava sul fatto che le donne siano il "sesso forte" nell'ambito del rimorchio, vale a dire quelle che devono far meno per attrarre partner, mentre gli uomini devono pagare le cene e ingegnarsi perché qualcuna gli lanci una pagnotta... ebbene, allora come mai le donne sono quelle che più ricorrono alla chirurgia estetica? perché spendono cifre esorbitanti in trucchi, profumi, abiti diversi...? Non dovrebbe funzionare come in altre specie animali dov'è il maschio a gonfiare le piume colorate e a mostrare la ruota di pavone e la femmina starsene lì tranquilla col suo manto color marroncino anonimo? Evidentemente quello dei vestiti, dei trucchi e delle borse è un mercato al quale la donna si rivolge per se stessa, perché è convinta dal marketing ad aderire a modelli di bellezza che tuttavia spesso sono del tutto scollegati da quelli che ha il maschio quando decide di volere una partner... la magrezza stessa, sulle donne, è un canone recente e dettato dalla moda di certe attrici americane prima e di brand di moda poi, ma ci sono tanti uomini italiani --> io ne conosco molti, che sono attratti sessualmente molto di più dalla donna formosa coi fianchi con la cellulite...

Edited by Vivacia3But
3 hours ago, Vivacia3But said:

Oggi giravo per il centro e vedevo molte ragazze desiderare bauletti di louis vuitton... e sinceramente io un ragazzo etero che abbia detto "quanto mi arrapa quel bauletto di louis vuitton" non l'ho mai sentito. 

Gli uomini si comprano i vestiti per rimorchiare e le donne rimorchiano per farsi comprare i vestiti 🙂

Scherzi a parte, non c'è solo il rimorchio.

Una donna con una borsa Louis Vuitton segnala alle altre donne di essere una Alfa,

esattamente come fa un ragazzino con un paio di sneaker costose.

Il target non è l'altro sesso, ma il gruppo dei pari.

 

Questo segnale serve sempre ANCHE per il rimorchio.

Una borsa Louis Vuitton dice: "Sono una ragazza viziata, se sei povero non avvicinarti".

Un bracciale con le borchie dice: "Non mi piacciono le viziate, se vuoi una Louis Vuitton non avvicinarti".

Tutto nell'abbigliamento segnala qualcosa di noi, anche le vecchie felpe.

 

5 minutes ago, Almadel said:

Una borsa Louis Vuitton dice: "Sono una ragazza viziata, se sei povero non avvicinarti".

 

E la sessantenne sposata da trent'anni che compra la Louis Vuitton cosa dice?

 

Nel rimorchio non ha senso vedere/far vedere la ricchezza tramite un oggetto oltretutto facilmente reperibile falso a poche decine di euro.

L'oggetto vero lo riconosce solo chi fa parte di una determinata cerchia ("luxury community" la chiamano sui social ---> ovvero sia ragazze e ragazzi che seguono i brand di lusso, acquistano, si scambiano pareri...)

E' come l'esempio dei giochi o dei videogiochi... il trentenne che compra la Lego, i Pokemon o la Barbie non vuole essere un bambino, e non vuole che gli altri lo percepiscano come un bambino, ma s'interfaccia con una cerchia nerd o collezionisti che condividono il tuo interesse. Non è che tutti devono andare allo stadio e comprare stecche di sigarette e superalcolici perché sono cose ritenute normali e da adulti, benché meno edificanti e salutari dei Pokèmon sicuramente...

 

La borsa di Louis Vuitton è solamente un oggetto destinato alla classe media che, influenzata da un certo immaginario, paga il mondo che quel marchio rappresenta, e quindi l'oggetto in sé. Il metterselo addosso passa quasi in secondo piano.

E' il discorso che si faceva di Zorzi: lui compra quella borsa perché è esperto di moda e sa che quella è considerata la borsa più rara e ambita,  che ha una certa storia, che acquista valore nel tempo, che non passerà di moda. Non la compra perché è "da donna", perché è passivo, perché è una trans inconsapevole (come diceva Mario 1944), per far sapere che è viziato, per rimorchiare solo ricchi, o chissà quale altre fantasia. Lo sanno tutti che Zorzi è ricco, che è gay, che è fidanzato col ballerino di Amici, ecc. non c'è bisogno della borsa per spiegarlo. La borsa spiega il suo interesse per il mondo del lusso e della moda, ed è destinata a esser vista e riconosciuta da chi lo incontra per strada o lo vede in foto indossarla che a sua volta è appassionato di lusso e conosce benissimo marca, modello di borsa.

 

23 minutes ago, Almadel said:

Tutto nell'abbigliamento segnala qualcosa di noi, anche le vecchie felpe.

Ecco appunto. Come dicevo post fa, lo zio Pino del '59 che compra il marsupio marrone dell'adidas segnala il fatto che ha bisogno di essere rassicurato dalla multinazionale  che quella cosa che si porta appresso con dentro i suoi effetti personali non sia da donna, e cioè che non sia da rikkione.

I millenial e gen Z tutte queste pippe non se le fanno e comprano/si vestono come piace, indossano smalto crop top per mostrare gli addominali e pochette a spalla del marchio preferito.

52 minutes ago, Vivacia3But said:

E la sessantenne sposata da trent'anni che compra la Louis Vuitton cosa dice?

Che ha un marito ricco.

E che ha un marito ricco perché da ragazza era gnocca.

E che se fa regali a lei vuol dire che non li fa all'amante giovane.

Oppure che se l'è comprata coi suoi soldi perché è una donna in carriera,

voi stronzette sarete anche giovani e belle, ma al massimo girate con delle imitazioni.

Insomma - mutatis mutandis - le stesse cose che pensano gli etero che si comprano l'auto di lusso.

Poi ovvio che le prime diranno di essere "appassionate di moda" e i secondi di essere "appassionati di motori",

ma nessuno intorno a loro ci crede davvero.

1 hour ago, Vivacia3But said:

E' come l'esempio dei giochi o dei videogiochi... il trentenne che compra la Lego, i Pokemon o la Barbie non vuole essere un bambino, e non vuole che gli altri lo percepiscano come un bambino, ma s'interfaccia con una cerchia nerd o collezionisti che condividono il tuo interesse. Non è che tutti devono andare allo stadio e comprare stecche di sigarette e superalcolici perché sono cose ritenute normali e da adulti, benché meno edificanti e salutari dei Pokèmon sicuramente...

I Pokémon non c'entrano: non c'è nessuna ostentazione.

Moltissime passioni non richiedono alcuna condivisione con una cerchia di nerd.

E non c'è nessuna "condivisione" neanche a indossare scarpe Gucci:

non è che il venerdì sera ti ritrovi con le tue amiche a palparvi le scarpe (credo).

1 hour ago, Vivacia3But said:

Ecco appunto. Come dicevo post fa, lo zio Pino del '59 che compra il marsupio marrone dell'adidas segnala il fatto che ha bisogno di essere rassicurato dalla multinazionale  che quella cosa che si porta appresso con dentro i suoi effetti personali non sia da donna, e cioè che non sia da rikkione.

I millenial e gen Z tutte queste pippe non se le fanno e comprano/si vestono come piace, indossano smalto crop top per mostrare gli addominali e pochette a spalla del marchio preferito.

Non capisco perché lo zio Pino compri un marsupio marrone dell'Adidas per sembrare uomo,

mentre chi si compra lo smalto o il crop top non lo faccia per sembrare gay.

TUTTE le nostre scelte d'abbigliamento le facciamo per sembrare qualcosa.

C'è chi vuole sembrare una cosa e chi vuole sembrarne un'altra.

Non è che siamo tutti genderless...

2 hours ago, Vivacia3But said:

L'oggetto vero lo riconosce solo chi fa parte di una determinata cerchia ("luxury community" la chiamano sui social ---> ovvero sia ragazze e ragazzi che seguono i brand di lusso, acquistano, si scambiano pareri...)

In un senso molto molto generale, cercare di appartenere ad un gruppo è un desiderio di moltissime persone: si tratti del gruppo degli intellettuali, dei woke, degli amanti del lusso...ma pure in molte aziende i dipendenti più rampanti ambiscono a far parte del gruppo dei più bravi/dei più affidabili.

Una mia cara amica aveva un terzetto di amiche simpatiche e molto benestanti (si frequentavano prima che io conoscessi lei) e mi spiegava come, già da adolescenti, le tre fortunate trascorressero tanti pomeriggi in lunghe conversazioni su vestiario, accessori ed orologi..."dici che il Rolex ci sta se indosso l'abito di Versace o lo metto solo di giorno con la camicia? Cosa mi metto sabato sera?" etc... 

Io conobbi le ragazze ricche quando già frequentavamo tutti l'università e, desiderose di non sembrare superficiali agli occhi di altri studenti, acquistavano qualche maglia a poco prezzo e maltrattavano le loro valigione Louis Vuitton; ora tenevano molto ad apparire più serie, a cena si parlava di Africa, politica e letteratura...sono certo che volessero scrollarsi di dosso l'appartenenza alla "luxury community" e intendessero invece rientrare nella cerchia di "engagées" 🙂

Ma pure in un centro sociale (luogo per eccellenza del conformismo anticonformista) può capitare che gli altri siano molto attenti a ciò che indossi: ricordo un'attivista molto maleducata afferrare la felpa che indossavo (Nike, pure col logo piccino) e fissarmi con disprezzo...non sono il tipo che si mette a spiegare d'averla comprata casualmente in saldo.

A posteriori perciò direi che la cafonaggine può essere trasversale, e che le persone più educate che ho conosciuto sono ancora quelle che cinquant'anni fa avremmo chiamato "ragazze di buona famiglia" 🙂

30 minutes ago, marco7 said:

non e‘ che la gente compra quel che puo‘ permettersi o quel che piace loro o quel che capita senza pensare agli altri che recepirebbero dei messaggi ?

Dopo una certa età sì; anche se i maschi continuano a fare acquisti di abbigliamento esclusivamente maschile e la maggior parte delle donne acquista abiti ed accessori esclusivamente femminili.

Molte donne acquistano la borsa di Vuitton con un occhio al futuro: non la porteranno tutti i giorni ma sanno che, per determinate situazioni, già disporranno dell'accessorio "giusto"...qualsiasi cosa significhi.

Edited by schopy
36 minutes ago, marco7 said:

non e‘ che la gente compra quel che puo‘ permettersi o quel che piace loro o quel che capita senza pensare agli altri che recepirebbero dei messaggi ?

E perché gli anziani a un certo punto non hanno più la cresta e la giacca di pelle con le borchie, come negli anni Settanta?

Non è che semplicemente vogliono dare un'impressione diversa di loro stessi?

Le "cose che ci piacciono" riflettono il modo in cui vogliamo essere visti.

Nessuno compra i vestiti a caso nei mercatini.

Anche io indosso perloppiù roba dismessa da mio padre, ma non quella di mia madre.

Perché - anche se non me ne frega nulla dell'abbigliamento - non voglio sembrare una travestita.

Da ragazzino invece sì: indossavo i gilet di lei perché mi piacevano e mi piaceva sembrare eccentrico.

Ora non mi importa più neanche di quello.

Forse hanno cambiato gusto o si sono stufati di perdere tempo a fare la cresta @Almadel

Tu almadel hai gli stessi gusti culinari di quando avevi 20 anni ?

Perche‘ non vuoi sembrare una travestita @Almadel ? Che male ci sarebbe se lo sembrassi ?

29 minutes ago, marco7 said:

Tu almadel hai gli stessi gusti culinari di quando avevi 20 anni ?

Certo, perché dovrei averli cambiati?

29 minutes ago, marco7 said:

Perche‘ non vuoi sembrare una travestita @Almadel ? Che male ci sarebbe se lo sembrassi ?

Ci sono svariati motivi.

Il principale è che io credo che l'identità di genere esista.

Chiedermi perché non mi vesto da donna è come chiedere a una trans perché non si vesta da uomo.

 

In secondo luogo c'è il fatto che l'immagine di me è funzionale alla mia vita sentimentale e sessuale.

Quando avevo la ragazza - a 18 anni - mettevo lo smalto nero, l'eyeliner, gilet colorati, un bracciale al bicipite e i capelli lunghi.

Quando mi sono inserito nella comunità gay ho cominciato a vestirmi da skinhead con capelli rasati, pantaloni militari e anfibi,

perché altrimenti il mio abbigliamento gender-fluid avrebbe attirato solo quarantenni bisex sposati e attivi...

Era utile sembrare gay in mezzo agli etero, per piacere alle ragazze e incuriosire gli etero;

ma sembrare gay in mezzo ai gay è inutile e anche un po' stupido.

 

 

 

Mai saputo che gli etero reputino gay gli skinhead :boh:

Io non so i motivi ma credo che coi decenni che passano la gente cambia un po‘ quel che mangia.

La mia impressione @Almadel e‘ che tu trasponi i tuoi comportamenti sugli altri: tu ti vesti in base alle tue mire sessuali ma non tutti si vestono con le tue stesse motivazioni.

3 hours ago, marco7 said:

 

non e‘ che la gente compra quel che puo‘ permettersi o quel che piace loro o quel che capita senza pensare agli altri che recepirebbero dei messaggi ?

Credo che quasi sempre siamo convinti di operare scelte libere solo sulla base di ciò che ci piace, mentre in realtà siamo guidati in larga misura dal "significato sociale" che le caratteristiche  degli oggetti che acquistiamo hanno. Credo sia banale dire che se uno compra una LV tarocca non è tanto perché la trova irresistibile, ma perché ha LV stampato sopra. Io alla storia che facciamo le cose "per noi stessi" non ho mai creduto: l'identità stessa di ogni essere umano si forgia sulla base di chi e cosa ha intorno, figuriamoci se ci vestiamo o pettiniamo o trucchiamo in un certo modo per noi stessi. 

Edited by Cesco00
6 hours ago, Almadel said:

Tutto nell'abbigliamento segnala qualcosa di noi,

Senza dubbio:

anche il non abbigliarsi o l'abbigliarsi trascurato.

27 minutes ago, Cesco00 said:

Credo che quasi sempre siamo convinti di operare scelte libere solo sulla base di ciò che ci piace, mentre in realtà siamo guidati in larga misura dal "significato sociale" che le caratteristiche  degli oggetti che acquistiamo hanno.

Le due affermazioni non sono contrarie, perché scegliamo bensì liberamente, ma sulla base del "significato sociale" delle nostre scelte.

16 minutes ago, Mario1944 said:

Senza dubbio:

anche il non abbigliarsi o l'abbigliarsi trascurato.

Qualche amico a volte s'è stupito di vedermi indossare la tuta da ginnastica, perché di solito vesto in modo meno informale. Ma lungi dall'essere un segnale di depressione incipiente, era giornata di lavatrici, dovevo far più commissioni, ero di super corsa...non è che dietro c'è sempre chissà quale pensiero. In altri periodi m'è capitato di indossare solo larghe camicie di jeans per poterle mettere e togliere più rapidamente, non perché abbracciassi un'estetica anni '90.

E' vero che l'abbigliamento segnala qualcosa di noi, non è vero che vogliamo sempre comunicare qualcosa attraverso il modo in cui ci abbigliamo.

49 minutes ago, Cesco00 said:

(...) figuriamoci se ci vestiamo o pettiniamo o trucchiamo in un certo modo per noi stessi. 

Beh, se qualche volta mi vesto a cipolla è per non sentir freddo o caldo a seconda dell'ambiente in cui mi trovo, se tengo i capelli molto corti è per non doverli asciugare la mattina dopo la doccia...non credo vada sottovalutata la funzionalità di certe scelte.

Vero è che maschi e femmine utilizzano ancora, nella maggior parte delle situazioni, abbigliamento ed accessori pensati solo per il loro genere.

 

1 hour ago, Cesco00 said:

Credo che quasi sempre siamo convinti di operare scelte libere solo sulla base di ciò che ci piace, mentre in realtà siamo guidati in larga misura dal "significato sociale" che le caratteristiche  degli oggetti che acquistiamo hanno. Credo sia banale dire che se uno compra una LV tarocca non è tanto perché la trova irresistibile, ma perché ha LV stampato sopra. Io alla storia che facciamo le cose "per noi stessi" non ho mai creduto: l'identità stessa di ogni essere umano si forgia sulla base di chi e cosa ha intorno, figuriamoci se ci vestiamo o pettiniamo o trucchiamo in un certo modo per noi stessi. 

Se compro i francobolli o i CD o gli LP o orologi per le mie collezioni che guardo / ascolto da solo lo faccio per me o per far vedere agli altri quanto sono colto o che gusti ho in fatto di musica ?

Se faccio lo stesso con le scarpe, le cravatte o i maglioni invece lo faccio per mandare messaggi agli altri ?

30 minutes ago, marco7 said:

Se compro i francobolli o i CD o gli LP o orologi per le mie collezioni che guardo / ascolto da solo lo faccio per me o per far vedere agli altri quanto sono colto o che gusti ho in fatto di musica ?

Se faccio lo stesso con le scarpe, le cravatte o i maglioni invece lo faccio per mandare messaggi agli altri ?

L'hai detto tu stesso: gli orologi te li tieni a casa e li guardi tu (o qualche amico che ti viene a trovare), le cravatte e le giacche le metti quando esci. 

1 hour ago, Saramandasama said:

Molti gay hanno il fetish della tuta da ginnastica. Chissà perché?..

meglio quelle o eventuali variazioni che gli indecenti schifosi pigiami di certe marche che eravamo obbligati a portare in passato dai nostri genitori

Saramandasama
58 minutes ago, busdriver said:

meglio quelle o eventuali variazioni che gli indecenti schifosi pigiami di certe marche che eravamo obbligati a portare in passato dai nostri genitori

Intendevo che a molti piace  intravedere il bulge/pacco ovvero la mercanzia attraverso il tessuto elasticizzato della tuta. Per alcuni è un vero e proprio metro di valutazione, per altri invece un fetish toutcourt, per altri ancora entrambe le cose. Mi è capitato che mi domandassero di indossare una tuta per un date conoscitivo..

2 hours ago, Cesco00 said:

L'hai detto tu stesso: gli orologi te li tieni a casa e li guardi tu (o qualche amico che ti viene a trovare), le cravatte e le giacche le metti quando esci. 

Io non vedo una gran differenza tra collezionare sneakers, cravatte o LP. Se ho 100 sneakers potro‘ indossarne solo uno per volta, gli altri me li devo guardare da solo a casa.

Io inoltre non capisco proprio come si fa a valutare il pacco da sotto la tuta. Se uno vuole vedere i genitali molto meglio una fotina.

34 minutes ago, Saramandasama said:

Intendevo che a molti piace  intravedere il bulge/pacco ovvero la mercanzia attraverso il tessuto elasticizzato della tuta. Per alcuni è un vero e proprio metro di valutazione, per altri invece un fetish toutcourt, per altri ancora entrambe le cose. Mi è capitato che mi domandassero di indossare una tuta per un date conoscitivo..

 

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1 hour ago, Saramandasama said:

 Mi è capitato che mi domandassero di indossare una tuta per un date conoscitivo..

buono a sapersi,se siamo arrivati a questo punto tanto vole scrivere sull'auto "SSS" che vuol dire sempre solo sesso

30 minutes ago, Cesco00 said:

Ma non parlavo di collezioni, parlavo di scelta degli indumenti da indossare.

se uno ha tanti vestiti in pratica è una collezione e si può fare la scelta dalla collezione su cosa indossare.

se una ho pochi vestiti come me in pratica non c'è la scelta su cosa indossare e si indossa cosa si ha. volendo si può dire che ho fatto la scelta quando li acquistai ma non fu una gran scelta, sono cose semplici.

44 minutes ago, marco7 said:

se una ho pochi vestiti come me in pratica non c'è la scelta su cosa indossare e si indossa cosa si ha. volendo si può dire che ho fatto la scelta quando li acquistai ma non fu una gran scelta, sono cose semplici.

Appunto, sei una persona semplice che esprime in questo modo la sua semplicità.

Non ti capiterà mai di girare per una bancarella di abiti usati

e comprarti una gonna rosa o una maglietta dei Metallica, solo perché "ti piace".

"Casualmente" ti piacciono sempre solo cose che sono in linea col tuo stile semplice.

E "casualmente" al ragazzo gay di 20 anni piace la pelliccia rosa sintetica e non la giacca di tweed.

 

Come direbbe Miranda Priestley ne "Il Diavolo veste Prada",

tu credi di comprare le cose a caso, ma non è mai vero.

Lei diceva che dietro c'è sempre una scelta di marketing del mondo della moda,

io dico (o aggiungo) che c'è sempre anche una scelta dettata dal modo in cui vogliamo essere visti.

 

 

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