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Ragazzi che indossano la borsetta.


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56 minutes ago, Almadel said:

Hanno già fatto una (enorme) ricerca sui geni e non è emerso molto di rilevante.

Ci sono cinque geni che compaiono un po' più spesso, ma niente di significativo.

Ma me lo stai scrivendo come se non fossi stato io a sottoporti lo studio, dopo averti quotato?

Proprio perché esiste questa ricerca, posso immaginarmi che in un futuro ne vengano fatte ancora e ancora, se c’è il clima culturale “gay si nasce”. 
Non si tratta di 5 geni, ma di 5 marcatori genetici.

59 minutes ago, Almadel said:

Neanche la genetica funziona così: funziona (quasi) sempre a percentuali.

Funziona a percentuali se ci metti il modello tripartito, e se non parli di caratteristiche come il gruppo sanguigno, o la malattia di huntington, che sono per l’appunto geneticamente determinate.

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1 minute ago, Ghost77 said:

Fa tanta paura, prevalentemente a chi si ritrova ad essere omosessuale e ad avere degli atteggiamenti non conformi al genere

Credo anche io.

Solo che è un pensiero stupido.

Il presidente del Mensa Italia - che stupido non può essere - ha dedicato un inno all'innatismo omosessuale,

sostenendo l'importanza della non-conformità di genere nella scoperta del proprio orientamento.

L'idea che essere gay o etero non abbia NESSUN impatto sulla scelta di una borsetta di Gucci o su un leggins leopardato

è - nella migliore delle ipotesi - miope e ingenua e nella peggiore semplice omofobia interiorizzata.

 

 

12 minutes ago, Krad77 said:

Funziona a percentuali se ci metti il modello tripartito, e se non parli di caratteristiche come il gruppo sanguigno, o la malattia di huntington, che sono per l’appunto geneticamente determinate.

No guarda, i capelli rossi non dipendono dal modello tripartito.

Sono una caratteristica genetica che ha solo un certo grado di probabilità.

Certe caratteristiche genetiche invece sono determinati geneticamente senza scampo.

 

Non appena avremo qualche indizio sulle cause psico-sociali prenderemo in considerazione il modello tripartito.

Tutte quelle indagate finora - come il "padre assente" - non hanno portato a nessun risultato.

L'unica cosa che sappiamo - ma che può essere sia psico-sociale che epigenetica -

è che se hai almeno due fratelli maschi più grandi hai più possibilità di essere gay.

Ci servirebbe qualcosa di più concreto e incontrovertibile.

Neppure crescere con due genitori gay aumenta la possibilità di essere omosessuali.

 

Per ora abbiamo solo qualche indizio genetico e nessuna teoria psico-sociale che regga.

Se domani scopriamo qualche fattore sociale incontrovertibile, allora dovrò ammettere che l'ambiente ha un suo ruolo.

 

44 minutes ago, Almadel said:

se hai almeno due fratelli maschi più grandi hai più possibilità di essere gay.

Il che implicherebbe che l'inclinazione omoerotica fosse mediamente presente in un terzo della popolazione....

1 hour ago, Almadel said:

Vorrei capire perché dovrebbe essere un problema

ammettere un legame tra la non conformità di genere e l'omosessualità.

Dipende dal legame congetturato:

se esso non è necessario ed universale, è una cosa;

se esso è necessario ed universale, è un'altra, perché chi non si riconosca in tale difformità di genere può pensare ad indulgenze omofobe.

Peraltro sarebbe da spiegare bene che sia tale difformità di genere, quali ne siano i confini, come si manifesti, se sia giudicata secondo la cultura ambiente o secondo proprietà psicologiche del maschio o della femmina della specie. 

 

2 hours ago, Almadel said:

No guarda, i capelli rossi non dipendono dal modello tripartito.

Sono una caratteristica genetica che ha solo un certo grado di probabilità.

Certe caratteristiche genetiche invece sono determinati geneticamente senza scampo.

Aspetta, se una caratteristica fenotipica come il colore dei capelli non è determinata al 100% dai geni, ma solo all’80%, per esempio, che cosa la determina poi in uno stato definito? Esseri soprannaturali?

Se una cosa non è determinata geneticamente al 100%, si parla appunto di predisposizione genetica, come ho sempre detto dall’inizio. Su questa predisposizione o intervengono solo altri fattori biologici, o intervengono anche fattori di diverso tipo. Ho già scritto dell’altezza su cui incide la nutrizione nell’età della crescita, fattore ambientale che spero nessuno vorrà negare. Al di là delle caratteristiche fenotipiche somatiche, esistono anche quelle psicologiche e caratteriali. Se qualcuno vuol sostenere che su di esse non abbiano alcuna influenza fattori ambientali e psichici è libero di farlo, ma occorre dire che non è questo che sostiene la scienza attualmente. Neanche per l’altezza, per dire, che pure è una caratteristica somatica.

3 hours ago, Almadel said:

In ogni caso l'orientamente sessuale non è mai auto-determinato: non è una cosa che qualcuno sceglie.

Oppovero me!!!! No!!!! Non è questo che vuol dire auto-determinato! Non significa  scelto!

Auto-determinato significa: è il soggetto che attraverso la conoscenza di sé stesso e un procedimento intrapsichico, riconosce in sé la presenza di un orientamento sessuale, ne prende coscienza,  e lo definisce come etero o omo o bi o fluido o altro. In seconda battuta, la persona può decidere di comunicare detto orientamento ad altre persone o al mondo intero, in una società dove tale comunicazione si considera generalmente valida.

Il contrario di auto-determinato non è “non l’ho scelto ma ci sono nato”, ma è etero-determinato, ossia il procedimento per cui è una persona o un procedimento esterno a individuare ed eventualmente comunicare a un soggetto il suo orientamento sessuale. Come potrebbe essere una mamma e un amico che ti dica “ma non sei bisex tu sei etero”. O per l’appunto un test fatto a un neonato che dia come risultato un orientamento sessuale definito.

Mi scuso se eventualmente ho usato auto-determinato in una accezione che non è quella ufficiale, ma io la so così.

2 hours ago, Almadel said:

Tutte quelle indagate finora - come il "padre assente" - non hanno portato a nessun risultato.

Tu pensi a un passato in cui si associavano fattori giudicati negativamente dai professionisti in primis ma anche dalla società, come il padre assente o la mamma frigo, a condizioni di vita umana giudicate altrettanto negativamente. Corre l’obbligo di dire che non è più così e la psicologia oggi si muove in maniera molto meno giudicante, se non completamente priva di giudizi morali.

Saramandasama
47 minutes ago, Krad77 said:

Aspetta, se una caratteristica fenotipica come il colore dei capelli non è determinata al 100% dai geni, ma solo all’80%, per esempio, che cosa la determina poi in uno stato definito? Esseri soprannaturali?

Se una cosa non è determinata geneticamente al 100%, si parla appunto di predisposizione genetica, come ho sempre detto dall’inizio. Su questa predisposizione o intervengono solo altri fattori biologici, o intervengono anche fattori di diverso tipo. Ho già scritto dell’altezza su cui incide la nutrizione nell’età della crescita, fattore ambientale che spero nessuno vorrà negare. Al di là delle caratteristiche fenotipiche somatiche, esistono anche quelle psicologiche e caratteriali. Se qualcuno vuol sostenere che su di esse non abbiano alcuna influenza fattori ambientali e psichici è libero di farlo, ma occorre dire che non è questo che sostiene la scienza attualmente. Neanche per l’altezza, per dire, che pure è una caratteristica somatica.

Oppovero me!!!! No!!!! Non è questo che vuol dire auto-determinato! Non significa  scelto!

Auto-determinato significa: è il soggetto che attraverso la conoscenza di sé stesso e un procedimento intrapsichico, riconosce in sé la presenza di un orientamento sessuale, ne prende coscienza,  e lo definisce come etero o omo o bi o fluido o altro. In seconda battuta, la persona può decidere di comunicare detto orientamento ad altre persone o al mondo intero, in una società dove tale comunicazione si considera generalmente valida.

Il contrario di auto-determinato non è “non l’ho scelto ma ci sono nato”, ma è etero-determinato, ossia il procedimento per cui è una persona o un procedimento esterno a individuare ed eventualmente comunicare a un soggetto il suo orientamento sessuale. Come potrebbe essere una mamma e un amico che ti dica “ma non sei bisex tu sei etero”. O per l’appunto un test fatto a un neonato che dia come risultato un orientamento sessuale definito.

Mi scuso se eventualmente ho usato auto-determinato in una accezione che non è quella ufficiale, ma io la so così.

Tu pensi a un passato in cui si associavano fattori giudicati negativamente dai professionisti in primis ma anche dalla società, come il padre assente o la mamma frigo, a condizioni di vita umana giudicate altrettanto negativamente. Corre l’obbligo di dire che non è più così e la psicologia oggi si muove in maniera molto meno giudicante, se non completamente priva di giudizi morali.

Sei uno pisicologo? Wow

MyleneFarmer

non c'è problema... cioè, se i feti sono non-persone e quindi l'aborto è lecito sempre non dovrebbe esserci alcun problema nemmeno nell'abortire feti qualora gay. O no?

🤔

Dipende da che settimana si possa scoprirlo però in effetti.

Saramandasama
12 minutes ago, MyleneFarmer said:

non c'è problema... cioè, se i feti sono non-persone e quindi l'aborto è lecito sempre non dovrebbe esserci alcun problema nemmeno nell'abortire feti qualora gay. O no?

🤔

Dipende da che settimana si possa scoprirlo però in effetti.

Siamo ancora giovani come civilizzazione

tra 3000 anni se un asteroide non ci avrà annientati ancora, credo sarà normale anche avere uomini gatto reali

2 hours ago, Krad77 said:

Aspetta, se una caratteristica fenotipica come il colore dei capelli non è determinata al 100% dai geni, ma solo all’80%, per esempio, che cosa la determina poi in uno stato definito? Esseri soprannaturali?

Se una cosa non è determinata geneticamente al 100%, si parla appunto di predisposizione genetica, come ho sempre detto dall’inizio. Su questa predisposizione o intervengono solo altri fattori biologici, o intervengono anche fattori di diverso tipo. Ho già scritto dell’altezza su cui incide la nutrizione nell’età della crescita, fattore ambientale che spero nessuno vorrà negare. Al di là delle caratteristiche fenotipiche somatiche, esistono anche quelle psicologiche e caratteriali. Se qualcuno vuol sostenere che su di esse non abbiano alcuna influenza fattori ambientali e psichici è libero di farlo, ma occorre dire che non è questo che sostiene la scienza attualmente. Neanche per l’altezza, per dire, che pure è una caratteristica somatica.

Non so da cosa sia dovuto precisamente quel 20% di differenza per i capelli rossi,

ma DI SICURO non viene determinato né da fattori psicologici né da fattori sociali.

Non c'entra di sicuro l'alimentazione, né il carattere, né la famiglia, né i cartoni animati:

se potevi avere i capelli rossi e non li hai è dovuto essenzialmente a come hai casualmente attivato i tuoi geni.

 

Conosciamo i fattori ambientali che aumentano l'intelligenza (una famiglia stimolante) e l'altezza (una dieta ricca di proteine);

ma quali mai sarebbero i fattori ambientali che aumentano la possibilità di essere omosessuali?

Questo è il punto centrale su cui stiamo discutendo: se ci sono fattori ambientali, quali sarebbero? Perché non li abbiamo scoperti?

 

Io sono stato convinto per molti anni di essere diventato gay a seguito di una molestia che ho ricevuto a dodici anni.

A me francamente fa bene pensare che non c'entri nulla e che io fossi assolutamente gay anche prima.

Mia madre è convinta che io sia gay perché a 18 anni stavo con una ragazza manipolatrice più grande di me.

Un'amica della mia prima ragazza pensava che io fossi gay perché mi fumavo troppe canne...

E qualcuno è arrivato a pensare che io non mi sia "identificato" in mio padre perché è un uomo narcisista e violento.

Tutte le teorie sull'origine dell'omosessualità che presuppongono l'ambiente sono crudeli.

E sono crudeltà reali, non viaggi mentali che ti fai perché vedi troppa fantascienza.

 

Il fatto che siano crudeli non significa che non siano vere, però.

Vale per me lo stesso consiglio che ho dato a te: "Se c'è una spiegazione ambientale, salterà fuori anche se la neghiamo;

ergo affannarci a negarla sperando che non la scoprano non servirà a nulla".

Quindi eviterò di fare lo stesso errore che ho riscontrato in te.

2 hours ago, Krad77 said:

Mi scuso se eventualmente ho usato auto-determinato in una accezione che non è quella ufficiale, ma io la so così.

L'atto con cui l'uomo si determina secondo la propria legge: espressione della ‘libertà’ positiva dell'uomo, e quindi della responsabilità e imputabilità di ogni suo volere e azione.

Questo dice il vocabolario alla voce "autodeterminazione".

Che la mia omosessualità non sia né una cosa di cui sono responsabile, né qualcosa di cui sono imputabile, mi pare ovvio...

2 hours ago, Krad77 said:

Tu pensi a un passato in cui si associavano fattori giudicati negativamente dai professionisti in primis ma anche dalla società, come il padre assente o la mamma frigo, a condizioni di vita umana giudicate altrettanto negativamente. Corre l’obbligo di dire che non è più così e la psicologia oggi si muove in maniera molto meno giudicante, se non completamente priva di giudizi morali.

Nono, io penso al presente.

Sono convintissimo che gli psicologi di oggi siano tutti finocchi e frociarole.

Non penso a un giudizio negativo: mi basterebbe una semplice e banalissima ipotesi.

Se c'è una causa ambientale, quale sarebbe per la psicologia odierna?

Una ipotesi non giudicante: tipo che mio padre voleva andare in montagna e mia madre al mare

e per questo sono diventato gay... Oh, io sono felicissimo di esserlo: quindi accoglierò ogni ipotesi con entusiasmo 🙂

21 minutes ago, Almadel said:

Questo dice il vocabolario alla voce "autodeterminazione".

Il vocabolario non entra nella specifica accezione dell’utilizzo del termine della comunità lgbt+; che ci posso fare?

ciononostante esiste e spero che sia chiara la specifica accezione, ora che l’ho spiegata

https://doryanblu.altervista.org/autodeterminazione/

25 minutes ago, Almadel said:

quali mai sarebbero i fattori ambientali che aumentano la possibilità di essere omosessuali?

 Nessuno lo sa al momento 

25 minutes ago, Almadel said:

Perché non li abbiamo scoperti?/cut/

Se c'è una causa ambientale, quale sarebbe per la psicologia odierna?

Non si sa perché è molto molto molto difficile fare studi di questo tipo, lo avevo già scritto, allo stato attuale della scienza. Non “causa”, ma semmai fattore concomitante, comunque, io non ho mai detto che non ci sia la predisposizione genetica. Se ti può consolare, non abbiamo neanche scoperto neanche perché alla gente viene il mal di testa, o perché gli uomini abbiano erezioni mattutine.

6 hours ago, Ghost77 said:

Fa tanta paura, prevalentemente a chi si ritrova ad essere omosessuale e ad avere degli atteggiamenti non conformi al genere . Probabilmente si vanno a toccare timori che il libero arbitrio non esista così come lo immaginiamo ma che ci sia una programmazione biologica che ci muova come marionette (timori sfatabili in fretta ma che necessitano di un confronto) associati allo spettro delle dittature, del nazismo, dell'etichetta e tutti quegli spauracchi entrati nell'inconscio di tutti .

Ma, sai, dal punto di vista filosofico che i nostri comportamenti siano liberi o predeterminati è, a rigore, un falso problema fintantoché nessuno ha consapevolezza di cos'è predeterminato a fare...se ciascuno crede nella propria libertà, che siamo o non siamo "liberi" non fa molta differenza; come scrivevo più sopra, che il bambino giochi con le bambole non prova di per sé nulla...diciamo che aumenta il rischio relativo che da adulto sarà frocio o trans :D 

Anch'io ipotizzo si possa essere omosessuali per ragioni diverse.

7 hours ago, Almadel said:

In ogni caso l'orientamente sessuale non è mai auto-determinato: non è una cosa che qualcuno sceglie.

...direi piuttosto che è qualcosa che si subisce :D 

 

36 minutes ago, Almadel said:

E sono crudeltà reali,

Le crudeltà vengono da un giudizio morale associato; su questo si potrebbe scrivere molto…

41 minutes ago, Almadel said:

Vale per me lo stesso consiglio che ho dato a te: "Se c'è una spiegazione ambientale, salterà fuori anche se la neghiamo;

ergo affannarci a negarla sperando che non la scoprano non servirà a nulla".

Quindi eviterò di fare lo stesso errore he ho riscontrato in te.

Mi sono perso. Io non ho mai negato una causa genetica, o biologica 🤔 ho semplicemente detto che non è l’unica. Ho scritto più volte che la predisposizione genetica è confermata dalla scienza e non l’ho mai negata. Ho negato che siano i fattori genetici e biologici in genere gli unici in campo sulla base delle mie conoscenze. Le mie conoscenze dicono che fattori ambientali, psicologici e biologici agiscono insieme, in concomitanza, a formare ciò che sarà un tratto o una caratteristica dell’adulto. Ovviamente questo non mi mette su una posizione innatista; non posso essere innatista. Innatismo significa che i fattori che partecipano alla formazione della caratteristica agiscano prima della nascita. Si è tutto originato quando hai scritto: siamo tutti innatisti, no? È lì che ti ho risposto. Mi sfugge dunque quale errore io possa avere fatto ma pazienza…

 

1 hour ago, Almadel said:

Che la mia omosessualità non sia né una cosa di cui sono responsabile, né qualcosa di cui sono imputabile, mi pare ovvio...

Questo tuttavia potrebbe valere per qualsiasi vizio o virtù profondamente radicati nell'animo perché consueti fin dall'infanzia:

non ne siamo responsabili né ci sono imputabili.

O no?

9 hours ago, Mario1944 said:

Il che implicherebbe che l'inclinazione omoerotica fosse mediamente presente in un terzo della popolazione....

No, sono assai rari i ragazzi che hanno ben due fratelli maggiori.

3 hours ago, Mario1944 said:

Questo tuttavia potrebbe valere per qualsiasi vizio o virtù profondamente radicati nell'animo perché consueti fin dall'infanzia:

non ne siamo responsabili né ci sono imputabili

Sì infatti.

Che a me piaccia il gelato alla fragola e non quello al cioccolato, non dipende da me.

Non so perché sia avvenuto: so di non conoscere quasi nessuno che condivida questo mio gusto, ma pazienza.

Non mi piacciono molte cose che piacciono alla maggioranza - tipo la pizza -

che non mi piacciano le donne non è il mio gusto più strano.

5 hours ago, Krad77 said:

ciononostante esiste e spero che sia chiara la specifica accezione, ora che l’ho spiegata

Il link che hai postato descrive l'autodeterminazione dell'orientamento sessuale in questi termini:

Il principio di autodeterminazione dell’orientamento sessuale prescrive la libertà di scegliere se e con che termine descrivere il proprio orientamento sessuale.

Questo però non verrebbe in alcun modo messo a rischio da un fantascientifico test genetico sull'orientamento sessuale,

esattamente come nessuno ti dirà che hai i capelli rossi, se sei moro ma hai i geni per essere rosso.

Potremmo però parlarne in un altra discussione, se vorrai.

5 hours ago, Krad77 said:

Non si sa perché è molto molto molto difficile fare studi di questo tipo, lo avevo già scritto, allo stato attuale della scienza. Non “causa”, ma semmai fattore concomitante, comunque, io non ho mai detto che non ci sia la predisposizione genetica. Se ti può consolare, non abbiamo neanche scoperto neanche perché alla gente viene il mal di testa, o perché gli uomini abbiano erezioni mattutine.

Nonostante tu non lo sappia, sei sicuro che soffrire di emicrania dipenda da fattori ambientali e psicologici?

Quello che non capisco è per quale motivo di fronte a qualcosa che non sai,

sei invece certo che le concause vadano ricercate nella società e nella psicologia.

Mi sembra irrazionale.

 

Fino a poco tempo fa si credeva che la gastrite avesse sempre cause psicologiche o di cattiva alimentazione:

ne erano tutti convintissimi, finché non è stato scoperto che nella quasi totalità dei casi era un'infezione da Helicobacter pylori.

Perché escludevano una causa batterica? Non si sa.

Forse perché tirare in ballo psicologia e cattive abitudini colpevolizzava maggiormente il paziente?

Non si può escludere.

 

Io sono terrorizzato che qualche psicologo scopra le "concause psicologiche e ambientali" dell'omosessualità.

E mi spaventa QUALUNQUE cosa dica.

Magari scopro che sono gay perché sono un narcisista nato in una famiglia povera o un ricco depresso,

perché ho mangiato pochi carboidraiti alle elementari e ho avuto una maestra anziana,

perché non ho avuto gli orecchioni e mio padre votava PCI...

Trovo francamente umiliante qualsiasi ipotesi, anche quelle meno giudicanti.

 

 

2 hours ago, Almadel said:

No, sono assai rari i ragazzi che hanno ben due fratelli maggiori.

La rarità dell'indizio non implica la falsità dell'indicazione:

se l'omoerotismo interessasse un terzo della popolazione, il terzo omoerotico si rileverebbe per lo più osservando almeno tre persone,  mentre, osservandone due od una sola, il terzo omoerotico si rileverebbe solo accidentalmente e per la ricognizione del terzo complessivo sarebbero necessari numeri grandi.

2 hours ago, Almadel said:

Sì infatti.

Che a me piaccia il gelato alla fragola e non quello al cioccolato, non dipende da me.

Non sono affatto sicuro che non dipenda da te, ma in ogni caso potresti efficacemente astenerti da quello con la fragola e mangiare quello col cioccolato, se non se tu fossi allergico al cioccolato, ma in questo caso certamente non dipenderebbe da te, almeno da te deliberante.

La questione è fin dove vizi e virtù siano eletti da noi e fin dove necessitati senza noi, ma questo vale per ogni vizio o virtù:

come per l'amare, così per l'odiare;

come per l'appetire, così per l'aborrire.

quale che ne sia l'oggettto.

 

9 hours ago, MyleneFarmer said:

se i feti sono non-persone e quindi l'aborto è lecito sempre non dovrebbe esserci alcun problema nemmeno nell'abortire feti qualora gay. O no?

E' il problema dell'aborto:

si sopprime una vita per salvarne un'altra, ma così facendo si fa una scelta di merito che nega la pari dignità della vita, almeno di quella umana, che s'invoca per la liceità dell'aborto....

Edited by Mario1944
10 hours ago, Krad77 said:

ciononostante esiste e spero che sia chiara la specifica accezione, ora che l’ho spiegata

https://doryanblu.altervista.org/autodeterminazione/

Temo che molte incomprensioni degli ultimi anni a proposito di orientamenti ed identità siano la conseguenza di quest'idea di autodeterminazione 🙂 non avverso l'idea per cui ciascuno possa definirsi come meglio crede, al contrario, ma non mi stupisce che, quando le definizioni sono molto "autodeterminate", poi pubblicamente possano sembrare controverse...

Edited by schopy

Ma possibile che vi perdiate in un bicchier d'acqua dietro alle sciocchezze che scrive l'utente "Almadel" ?!? 

 

Come c'è una Priscilla a cui da bambino veniva concesso di giocare con le bambole e ha imparato a essere libero, fino a fare la drag queen

ce ne sono una serie infinita di bambini, specie della sua generazione, a cui i genitori le bambole non le compravano e hanno imparato solo a reprimersi o valori maschilisti ritenuti, ati tempi, necessari per la sopravvivenza in società, valori da cui discende anche l'omofobia interiorizzata o meno (cioè verso se stessi e verso gli altri)

Oggi di quei valori non c'è più bisogno, se Dio vuole, per cui, per una buona volta, andiamo avanti e lasciamoci alle spalle favole di quarant'anni fa e discussioni sul nulla fatte da teorici incompetenti di professione, e guardiamo la realtà oggettiva dei fatti.

Giocare con i giochi da femmine non ti rende gay, così come non ti rende gay avere due genitori gay. Al massimo sono cose che ti rendono più consapevole delle differenze. Lo si sa da decenni.

Invece di stare a guardare come diventa o cosa fa il bambino che gioca o giocava con le Barbie, io vorrei sapere cosa fa oggi quel bambino che giocava con le pistole e le bombe a mano di plastica.

Edited by Vivacia3But
29 minutes ago, Vivacia3But said:

Giocare con i giochi da femmine non ti rende gay, così come non ti rende gay avere due genitori gay.

È quello che Almadel cerca di spiegare da 5 pagine...ed è talmente certo di questo che replica contro la tesi di Krad77 secondo cui invece siamo gay per ragioni ambientali e sociali oltre che genetiche 🙂

32 minutes ago, Vivacia3But said:

Invece di stare a guardare come diventa o cosa fa il bambino che gioca o giocava con le Barbie, io vorrei sapere cosa fa oggi quel bambino che giocava con le pistole e le bombe a mano di plastica.

Se il bambino che giocava con le pistole di plastica oggi è un adulto violento (e se secondo te lo è perché gli è stato permesso di giocare con le pistole di plastica) mi pare sia TU a ritenere che i giochi d'infanzia determinano i nostri futuri comportamenti 😅

Quello a cui tu non pensi è che ci possono essere bambini istintivamente più aggressivi, cui davvero piacciono i giochi violenti e si annoiano a pettinare le bambole...perché chi sceglie di diventare drag queen sarebbe più libero di chi va a fare il poliziotto?

23 minutes ago, busdriver said:

si dice che crescendo cambiano solo la grandezza,il peso e la dimensione dei giocattoli

Effettivamente anche la guerra può essere considerata un giuoco con giocattoli più grandi e pesanti....

4 hours ago, Mario1944 said:

La rarità dell'indizio non implica la falsità dell'indicazione:

Cosa non hai capito?

Se prendo 100 gay scoprirò che tra loro ci sono molti più terzi figli maschi

di quanto non se ne trovino tra 100 eterosessuali.

3 hours ago, schopy said:

quando le definizioni sono molto "autodeterminate", poi pubblicamente possano sembrare controverse...

Io non posso smettere di pensare a tutti gli "etero" che cercano sesso gay...

2 hours ago, Vivacia3But said:

Oggi di quei valori non c'è più bisogno, se Dio vuole, per cui, per una buona volta, andiamo avanti e lasciamoci alle spalle favole di quarant'anni fa e discussioni sul nulla fatte da teorici incompetenti di professione, e guardiamo la realtà oggettiva dei fatti.

La realtà oggettiva dei fatti ci dice che a giocare con la Barbie

sono soprattutto bambini che si scopriranno gay in adolescenza.

(Il ché non implica che la maggioranza dei gay lo facesse).

 

Ora resta da capire cosa pensi tu.

Hai esordito dicendo che bambole e borsette non siano in alcun modo un indicatore di omosessualità,

ma lo hai fatto portando come esempi un famoso gay dichiarato e una nota drag queen omosessuale;

che è un'argomentazione contradditoria con la tua tesi.

 

Ora dici che i giochi violenti come le pistole possono influenzare i bambini rendendoli violenti

e che quindi impedendo ai bambini di giocare con questi giocattoli ne diminuiremmo la violenza da adulti.

Al ché viene da domandarsi se pensi che anche le bambole rendano omosessuali i bambini

e se impedendo ai bambini di giocarci ci sarebbero meno gay...

 

Io - ovviamente - non penso nessuna delle due cose.

Né che le pistole giocattolo rendano violenti i bambini, né che lo facciano i videogiochi, né il guardare Kenshiro.

Allo stesso modo non penso che le bambole rendano i bambini gay, né che lo faccia il ricamo, né il guardare Sailor Moon.

 

Penso invece che sia l'indole innata del bambino a fargli preferire un gioco rispetto a un altro.

Indole che non cambierà affatto se tu cercherai di impedirgli tali giochi,

perché si costruirà una spada col primo ramo che trova o incollerà due occhietti su una pigna per coccolarla.

2 hours ago, Almadel said:

Cosa non hai capito?

Io ho capito te, sei tu che non hai capito me.

 

2 hours ago, Almadel said:

Se prendo 100 gay scoprirò che tra loro ci sono molti più terzi figli maschi

di quanto non se ne trovino tra 100 eterosessuali.

Come puoi arrivare a considerare per grandi numeri il terzo figlio, se gran parte delle famiglie italiane hanno uno o due figli?:

il numero di famiglie con uno o due figli è  molto superiore a quello di famiglie con tre o più figli e dunque statistiche sulla probabile gayezza del terzo figlio puoi fare solo con numeri ridotti e per tanto non significativi:

la media italica nel 2019 è di 1,56 figli per donna e le famiglie con più di due figli sono il 10% del totale delle famiglie, cioè circa 1 milione.

Quindi la maggior possibilità di essere gay per chi abbia altri due fratelli si può rilevare solo sul 5 o 6% della popolazione, almeno di quella italiana, ma non penso che in gran parte dell'Occidente i numeri siano granché diversi:

ma il 5 o 6% mi pare una misura assai poco significativa del totale della popolazione.

5 hours ago, Mario1944 said:

Effettivamente anche la guerra può essere considerata un giuoco con giocattoli più grandi e pesanti....

emm,normalmente si intendono grosse auto e furgoni nel contesto di questa frase che dicevo prima. La tua è comunque una interopretazione veritiera

9 minutes ago, Mario1944 said:

Come puoi arrivare a considerare per grandi numeri il terzo figlio, se gran parte delle famiglie italiane hanno uno o due figli?:

Guarda soltanto io ho avuto due ragazzi storici (uno per tre e uno per diciassette anni)

che erano il primo "il terzo di di tre maschi" e il secondo "il quarto di cinque maschi".

Questa rara condizione è - ovunque - sovrarappresentata tra gli omosessuali maschi.

 

Deve essersi trattata di una condizione diffusa anche quando i figli erano molti di più,

tanto che nel Veneto agricolo era prassi non far sposare il terzo maschio (affinché si occupasse dei genitori)

e in Italia era legge che il terzo maschio non facesse il militare (perché i maggiori avevano già servito la patria).

Perché ciò avvenga è oggetto di dibattito scientifico, ma è l'unica condizione ambientale* accertata;

anche dove non serva occuparsi dei genitori anziani o non sia più prevista la leva obbligatoria.

(In realtà la spiegazione che va per la maggiore è epigenetica e ha a che fare con le reazioni degli ormoni materni dal terzo maschio in poi...)

3 minutes ago, Almadel said:

Perché ciò avvenga è oggetto di dibattito scientifico,

Insomma non significa alcunché o, meglio, significa che i gay, dico a ragion veduta  "i gay" e non "gli omosessuali",  sono una frazione della popolazione totale e dunque è ovvio che, quanto maggiore è il numero di persone considerate, tanto maggiore è la probabilità di trovarne una gaya:

è più probabile trovare un gayo tra dieci figli che tra due.

Non mi pare una grande scoperta....

10 minutes ago, Almadel said:

(In realtà la spiegazione che va per la maggiore è epigenetica e ha a che fare con le reazioni degli ormoni materni dal terzo maschio in poi...)

Cioè la causa sarebbe un difetto di mascolinità?

questo tuttavia varrebbe per i gay che siano terzi figli, non per quelli che siano primi o secondi figli, che tra l'altro suppongo siano la stragrande maggioranza, dato lo scarso numero di terzi figli almeno in Occidente.

3 minutes ago, Mario1944 said:

Insomma non significa alcunché o, meglio, significa che i gay, dico a ragion veduta  "i gay" e non "gli omosessuali",  sono una frazione della popolazione totale e dunque è ovvio che, quanto maggiore è il numero di persone considerate, tanto maggiore è la probabilità di trovarne una gaya:

è più probabile trovare un gayo tra dieci figli che tra due.

Non mi pare una grande scoperta....

 

Riproviamo.

 

1) Abbiamo diecimila ragazzi: di questi si definiscono gay solo il 3%

ovvero soltanto trecento ragazzi, mentre gli altri 9700 si definiscono etero.

 

2) Su questi diecimila ragazzi solo l'1% ha almeno due fratelli maschi maggiori e nessuna sorella più grande.

Quindi sono appena 100 (su 9900 ragazzi che hanno ordini di nascita o sesso dei fratelli maggiori differenti).

 

3) A un certo punto scopriamo che il 50% di questi cento ragazzi si definisce gay.

Abbiamo così 50 terzogeniti su 300 gay e 50 terzogeniti su 9700 etero.

 

4) Si deduce che un gay su sei ha almeno due fratelli maschi maggiori

e che solo un etero su centonovantaquattro ha almeno due fratelli maschi maggiori.

 

5) Questa cosa è statisticamente strana, perché non ci aspettiamo una simile correlazione.

Immagineremo che i terzogeniti siano equamente distribuiti tra gay ed etero, ma non è così.

A questo punto costruiamo una teoria per spiegare questa devianza statitisca e nel farlo facciamo Scienza.

 

Spero di essere stato chiaro. Credo che questo sia il limite della mia capacità divulgativa e se non hai capito, amen. 🙂

1 hour ago, Almadel said:

A questo punto costruiamo una teoria per spiegare questa devianza statitisca e nel farlo facciamo Scienza.

Ma fai scienza esaminando 100 persone (punto 2 del tuo post precedente) con due o più fratelli maggiori su più di un milione di persone con due o più fratelli maggiori?:

francamente mi pare un numero insignificante....

Ovvero 100 è un numero esemplificativo?:

in tal caso sarebbe opportuno avere i numeri reali, perché, se tutti o la gran parte dei terzi figli fossero veramente gay nella misura che hai indicata per il campione di 100, cioè al 50%, una correlazione parrebbe esserci.

Peraltro, se non si stabilisce quale sia la causa dell'evento, sapere che c'è una correlazione non spiega alcunché.

In più c'è da osservare che, pur assumendo che la metà di tutte le persone, cioè circa cinque o seicentomila, con due o più  fratelli maggiori siano gaye, l'origine del loro essere omosessuali non sarebbe necessariamente la medesima di quella efficace per tutte le altre persone, ben più numerose, che non hanno due o più fratelli maggiori:

la loro potrebbe pur essere una condizione speciale rispetto a quella ordinaria degli omosessuali senza fratelli o con uno solo, che sono la stragrande maggioranza.

56 minutes ago, Mario1944 said:

Peraltro, se non si stabilisce quale sia la causa dell'evento, sapere che c'è una correlazione non spiega alcunché.

Questo appunto fa la Scienza.

Nota qualcosa e ci fa una teoria sopra, che regge fino a una smentita.

Prima descrivi il fenomeno e solo successivamente ne ipotizzi la causa.

Se la teoria ti appare debole, pensi a un esperimento in grado di confutarla e ne formuli un'altra.

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