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Locali etero vs. Locali gay


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Spesso i locali gay sono bistrattati, se ne parla come se fossero dei ghetti, a molti gay non piace l'intrattenimento, la musica, la clientela.

Proprio qualche sera fa sono stat* in un locale gay nuovo, e non avendo molti abiti a disposizione sono andat@ così com'ero.

Infilata in lista, timbro all'ingresso e via. Nessuno mi ha detto niente nonostante fossi in pigiama

Mi è venuto in mente il ricordo dei locali, naturalmente etero, che frequentavo da adolescente, esclusivi e selettivi, nonostante il target... locali dove per entrare dovevi avere una certa età, essere vestito o vestita in un certo modo.

E oggi lo stesso: nei locali etero dove tutti vogliono andare c'è una selezione all'ingresso, si respira aria di snobismo, non c'è molta libertà di essere quello che si vuole. I locali gay sono delle carnevalate dove puoi trovare la drag queen vestita di tutto punto come il gay modaiolo, la studentessa in cosplay. Tant'è che molti etero li frequentano con questo spirito

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https://www.gay-forum.it/topic/84498-locali-etero-vs-locali-gay/
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avevo frequentato "il male" e l'epic di borgaretto.

Per il male era indecente la puzza di fumo (visto che all'epoca si fumava ancora) e il fatto che la gente non potesse stare 5 minuti senza appestare l'aria che era di tutti.

L'epic per carità una delle poche discoteche che non facevano selezione all'ingresso per fare entrare solo dei cretini vestiti da beccamorti,avrei molto da dire sul fatto che non sapessero regolare un crossover e che i tweeter erano dei trapani.

Per quanto riguarda i locali etero ne ho girati parecchi sia di birrerie che di altro.

Cosa non andava?

La musica house di emme,spesso accompagnata a trombette indecenti che facevano schifo e facevano andare di traverso qualunque cosa si mangiava. In una birreria la musica tecno,da disco o latrino americana non ce la voglio. Solo il rock.

Dove c'era la selezione all'ingresso,bè si faceva a meno di andare piuttosto che vestirsi da imbecilli fatti e finiti.

E lasciamo perdere lo sgallinamento di certe ragazze che avrebbero dato parte di se stesse per scroccare qualche consumazione

3 minutes ago, Pugsley said:

Guarda le guide LGBT+

La maggior parte dei siti non sono aggiornati e sono vecchissimi, ma la maggior parte dei "locali" gay non sono locali, ma serate. L'imprenditoria LGBT in Italia è veramente scarsa e quasi inesistente.

Magari se Vivacia ci dicesse il nome di questo locale o almeno la città, ci (mi) faccio una idea di cosa intenda e che locale sia.

14 minutes ago, MyleneFarmer said:

La maggior parte dei siti non sono aggiornati e sono vecchissimi, ma la maggior parte dei "locali" gay non sono locali, ma serate. L'imprenditoria LGBT in Italia è veramente scarsa e quasi inesistente.

Magari se Vivacia ci dicesse il nome di questo locale o almeno la città, ci (mi) faccio una idea di cosa intenda e che locale sia.

A Milano c'è qualcosa, bar in particolare, sulle dark room non so dirti con precisione aggiornata. Sulle disco sì, si procede a serate fisse. Ti dirò non sono mondano

1 hour ago, MyleneFarmer said:

L'imprenditoria LGBT in Italia è veramente scarsa e quasi inesistente.

questo è innegabile; specie in provincia spesso c'è poco-pochissimo-il nulla spaziale.

però a Milano o a Roma hai anche gay street, gay village a Padova (non so se quest'anno abbia cambiato nome; in caso, mi scuso in anticipo), d'estate in Versilia c'è la qsi, in puglia pure...

siamo cmq d'accordo che poi tutto ciò non sia "a sistema" e ognuno faccia per sè, con risultati anche ridicoli, come il famoso gay pub di un mio thread dell'anno scorso

Sicuramente non è redditizio, altrimenti ci sarebbero, e c'è da capire se deriva dal fatto che non ci sia davvero clientela o se si abbia vergogna di fare coming-out o di essere etichettati LGBT+ pur non essendono e magari frequentandoli

15 minutes ago, Pugsley said:

Sicuramente non è redditizio, altrimenti ci sarebbero, e c'è da capire se deriva dal fatto che non ci sia davvero clientela o se si abbia vergogna di fare coming-out o di essere etichettati LGBT+ pur non essendono e magari frequentandoli

Credo che sia l'ultima che hai detto

Se avete modo di leggere "Colori proibiti" di Mishima, ambientato decenni fa in Giappone, leggerete il caso di un locale non esplitamente gay, ma di fatto frequentato da gay, in cui gli altri avventori non gay quasi non si rendevano conto della particolarità. Chissà quanti locali così ci sono in giro per l'Italia...

1 hour ago, Pugsley said:

Sicuramente non è redditizio, altrimenti ci sarebbero, e c'è da capire se deriva dal fatto che non ci sia davvero clientela o se si abbia vergogna di fare coming-out o di essere etichettati LGBT+ pur non essendono e magari frequentandoli

E' solo finito il "periodo ghetto" . Perchè andare in un pub gay quando puoi andare in un pub qualsiasi, dato che ormai nessuno ti dice nulla anche se sei in un tavolo tutto di maschi e tutti gay ?

Tanto non si rimorchiava neppure al Male, per citare  @busdriver .Era giusto un posto in cui potersi sentire "al sicuro".

Nei primi 2000 c'erano le pizzerie friendly, oggi è tutto solo un ricordo, e fai ciò che vuoi .

4 minutes ago, freedog said:

Fatti un giro a pota romana e vedi se trovi qualche locale per etero o che non sia quanto meno frociarolo...

Porta Romana è un quartiere borghese di sinistra, non ha niente a che fare con Porta Venezia

Edited by Pugsley
12 minutes ago, Bullfighter4 said:

In Italia non c’e’ praticamente nulla come bar o locali gay. I locali gay friendly come quelli della gay street Milanese non hanno nessun senso. Come mai la Spagna invece ha di tutto e di piu’ rispetto all’Italia?

Fermi tutti, anzitutto le zone gay a Milano si muovono...in seconda battuta per me hanno un forte potere sociale, sei dichiarato, con amici gay parli di cose gay fra amici gay in Porta Venezia. Inoltre se sei bono cucchi. Adesso anche se sei meno bono. Il caso spagnolo è molto diverso. Anzitutto hanno avuto 40 anni di dittatura franchista di destra, poi sono esplosi in meglio. Lì è un bengodi perché sono riusciti ad allontanarsi dalla Chiesa Cattolica, facendo conquiste sui diritti sociali su ogni fronte. Non sono un grande esperto della Spagna, ci sarà anche molto altro...

Edited by Pugsley

I locali gay sono di quattro tipi:

1) Quelli dove si balla e si scopa (discoteche con darkroom)

2) Quelli dove si balla, ma non si scopa (normali discoteche gay)

3) Quelli dove non si balla, ma si scopa (cruising bar)

4) Quelli dove non si balla e non si scopa (normali bar)

 

A Padova ci sono cento giorni ininterrotti l'anno di Pride Village, tutta l'estate da quindici anni.

Per prevenire il consumo di cocaina nei bagni la security non ti lascia più entrare nei bagni in due,

quindi già da anni non ci si può più scopare; ma ci sono concerti, presentazioni di libri, discoteca, concorsi per drag e bear, ristoranti...

(Le grandi discoteche durante l'anno non esistono più: rimane qualche cruising bar, una sauna e un normale bar.)

Essendo l'evento estivo più grande del Triveneto ci vanno anche parecchi eterosessuali...

Presumo che chi rimorchia - anche al Village - ormai lo faccia solo attraverso Grindr, almeno così mi dicono.

 

Locali etero ne frequentavo molti anni fa, quando avevo una compagnia di amici che andava a ballare.

Visto che non abito a Milano, nessuno mi ha mai detto nulla per il mio abbigliamento.

Le uniche due volte che non mi hanno fatto entrare mi è successo in locali gay

(Barcellona perché avevamo i sandali e c'era una festa fetish e Verona perché il mio ragazzo aveva degli anfibi con delle borchie d'acciaio potenzialmente letali 🙂 )

11 hours ago, Pugsley said:

Chissà quanti locali così ci sono in giro per l'Italia...

Nessuno. Altrimenti prima o poi qualcuno lo avrebbe scoperto e in poco tempo si sarebbe diffusa la voce, dato che la comunità gay, e outed, in Italia è molto ristretta. 🤷🏽

1 hour ago, Almadel said:

A Padova ci sono cento giorni ininterrotti l'anno di Pride Village, tutta l'estate da quindici anni.

Essendo l'evento estivo più grande del Triveneto

rimane qualche cruising bar, una sauna e un normale bar.)

È c'è chi si lamenta e dice che Padova sia provinciale e il Veneto poco out! Non si accontentano mai. C'è più roba a Padova che in tutta la costiera Adriatica da Pesaro a Otranto. Sono stato recentemente in Salento con il mio compagno 💞 e non c'era praticamente un fico secco a parte qualche luogo di battuage, almeno dichiarato tale su internet, pochi comunque, per turisti e curiosoni in mezzo alle sterpaglie. Con tutte le ore che abbiamo passato in treno per arrivarci... decisamente meglio le isole greche. 

30 minutes ago, MyleneFarmer said:

È c'è chi si lamenta e dice che Padova sia provinciale e il Veneto poco out! Non si accontentano mai. C'è più roba a Padova che in tutta la costiera Adriatica da Pesaro a Otranto.

Io Padova l'ho vissuta per "poco" tempo anni fa, quindi descrivere la situazione di anni fa non ha senso.

33 minutes ago, MyleneFarmer said:

È c'è chi si lamenta e dice che Padova sia provinciale e il Veneto poco out! Non si accontentano mai. C'è più roba a Padova che in tutta la costiera Adriatica da Pesaro a Otranto.

Magari la paragonano a Berlino, ma in estate c'è più vita gaya che a Barcellona.

22 hours ago, Vivacia3But said:

Mi è venuto in mente il ricordo dei locali, naturalmente etero, che frequentavo da adolescente, esclusivi e selettivi, nonostante il target... locali dove per entrare dovevi avere una certa età, essere vestito o vestita in un certo modo.

E oggi lo stesso: nei locali etero dove tutti vogliono andare c'è una selezione all'ingresso, si respira aria di snobismo (...)

Sono stato in locali etero solo prima dei ventidue anni, ma non ricordo particolare selezione all'ingresso...lo snob ero io 😌

Padova è piuttosto vivace per quel che riguarda i luoghi di ritrovo gay, siamo fortunati, quindi non capisco perché smaniare per le grandi città!

 

4 hours ago, Almadel said:

 perché il mio ragazzo aveva degli anfibi con delle borchie d'acciaio potenzialmente letali 🙂 )

citiche sentite più volte da pagliacci fatti e finiti.

Posso capire nei letamai che passano solo unz unz del razzo. Sentite in un posto dove passano per locale alternativo solo perchè tra tanta popò passano uno o due pezzi rock fa venire voglia di posteggiargli un autobotte di cloro e collegarla all'impianto di ventilazione.

 

Dopo ovviamente aver saldato le porte

in effetti è tanto grande il mondo senza bisogno di chiudersi in un locale.

Poi comunque la spagna con i suoi orari da tossico esercita un fascino che non si capisce bene.

Per quanto riguarda il vaiolo delle scimmie....bè vadano affan[NON SI DICE]

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