akinori Posted March 8, 2013 Share Posted March 8, 2013 (edited) Non è completamente vero, @Almadel. Non c'erano solo i "fantastici fermo posta delle riviste porno". A me hanno raccontato che ci si conosceva tramite giornali comuni d'annunci o persino attraverso riviste alternative o underground. Può darsi però che altri usassero anche (o solo) le riviste porno, e in questo caso credo che si fosse molto vicini allo spirito di gay romeo, non saprei (ciò convalida in ogni caso la mia teoria che non vi sia una sostanziale differenza intergenerazionale nelle forme di socializzazione spiccatamente sessuale). Qui posso scrivere della mia esperienza indiretta: grazie a qualche nostalgico che le ha conservate, ho avuto la possibilità di leggere alcune di quelle lettere "vintage", quando ancora ci si scriveva in forma cartacea e non via e mail; lo spirito che vi ho trovato mi sembra molto diverso da quello degli attuali siti d'incontro. C'era più repressione, indubbiamente, più pudore, più ingenuità, forse anche più ignoranza...ma anche tanta voglia di raccontarsi, più personalità, una sensibilità molto più spiccata. Una vera e propria corrispondenza di amorosi sensi, dove la fotografia non arrivava necessariamente, o arrivava dopo un po', in forma di una polaroid pudica che mostrava semplicemente il volto o la figura intera sobriamente vestita. Riguardo ai luoghi privilegiati dagli sposati e dai repressi, mi sembra molto strano che un gay sessualmente emancipato come tu lasci intendere di essere, si faccia bloccare nella scelta di un partner promiscuo da un pregiudizio di tipo ideologico! Sei il tipo che prima di fare sesso con un uomo vedi se porta la fede, e nel caso la portasse, lo costringeresti a fare coming out prima di essere penetrato? Francamente, non ho mai conosciuto gay del genere, nemmeno quando frequentavo certe pasionarie dell'Arci :-) Mai detto che i parchi mi sembrano più romantici di una chiaccherata al bar - o di una cena al ristorante. Mi riferivo comunque in questo caso ad un discorso evidentemente sessuale, che non può essere decontestualizzato in una dimensione omoaffettiva, come quella che tu citi. E certo, i parchi erano più romantici, sia delle saune, che delle dark room, nel senso che può avere la parola "romantico" in un contesto dove si privilegiava la soddisfazione libidica. C'era una tradizione letteraria che faceva riferimento al rapporto panico con la natura e la sessualità - penso a Lawrence, per esempio. Per quanto mi riguarda, in quelle remote esperienze che feci in giovanissima età sperimentai delle sensazioni che difficilmente ho riprovato con la stessa intensità. Se gli uomini conosciuti a quel tempo ritornassero dalle loro mogli o fossero repressi non saprei, so solo che tutto quello che potevo desiderare da un maschio lo trovavo senza tanti problemi, e c'era anche un contorno affettivo, non era solo un sesso usa e getta. Forse perché si era all'aperto, in grandi spazi dove era possibile passeggiare a lungo e dove potevi incontrarti più volte e in volte successive con qualcuno prima di sceglierlo come partner... Sia chiaro, non rimpiango nulla. Ho saputo ben adattarmi al cambiare dei tempi! Tuttavia, per una questione di gusti, o forse per il mio romanzo di formazione, ho idealizzato quel periodo come una sorta di età dell'oro o come una nostalgia bucolica che trovo intrisa di una delicata poesia, venata di colori pastello come in certi tramonti mediterranei. Non riesco a metterlo sullo stesso piano di questi tempi così prosaici! La bellezza di un uomo deve fondersi con quella di un paesaggio, nella mia estetica. Non si trattava solo di parchi e di pinete, ma anche di spiagge, spiagge comuni che sono scomparse o si sono trasformate in tipici luoghi di battuage esclusivamente gay, perdendo il loro fascino e spesso subendo anche orride cementificazioni...C'è una carnalità della natura che esalta ogni autentica virilità, ma credo di essere andato OT - o forse no, perché in fondo il ghetto è qualcosa che ha a che fare con la metropoli, con i flussi di denaro e di merci, la depersonalizzazione o ha comunque una connotazione volgarmente urbana...e in fondo, autoghettizzazione è stato anche questo...un mondo lontanissimo da quello di certe epifanie dove ti capitava di incontare un dio che a piedi scalzi camminava sugli aghi di pino mentre un raggio di sole ti costringeva a proteggere gli occhi curiosi con le mani pregne di salsedine, avendo come musica solo lo sciabordìo delle onde... P.s. Mai fatta apologia del sesso bareback, questa è una vera scorrettezza da parte tua: ho scritto semplicemente che la vera sessualità, senza filtri, e quindi autentica, puoi viverla solo con una persona che ami, e che quindi conosci bene. Ciò che fai con sconosciuti, adoperando necessariamente il preservativo per proteggerti dalle malattie veneree - e pretendendo che lo adoperi anche l'altro, nel caso non voglia - a mio avviso non è degno di chiamarsi "rapporto sessuale". La vedo più come una coazione a ripetere, che spesso maschera grandi carenze affettive, appunto. Edited March 8, 2013 by akinori Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/853-auto-ghettizzazione/page/5/#findComment-650583 Share on other sites More sharing options...
Bullfighter4 Posted March 8, 2013 Share Posted March 8, 2013 Akinori, questo sarebbe vero solo in un mondo perfetto. Purtroppo molto gente ( sia etero Che gay, anche se la percentile fra I gay e' enormemente piu' alta) ha contratto l'hiv dal proprio partner apparentemente fedele. Quanta gente puo' mettere la Mano sul fuoco ( o in questo caso le t- cells) sul fatto che ci siano 0 possibilita' Che il proprio partner possa aver avuto qualche avventura sessuale fuori dalla relazione ufficiale? Inoltre, a meno di scopare solo dopo avr entrambi fatto il test Ed aspettato 6 mesi, un rischio c'e' sempre. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/853-auto-ghettizzazione/page/5/#findComment-650595 Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 8, 2013 Share Posted March 8, 2013 Non capisco il senso di questa discussione, i gay facevano sesso prima, lo fanno ora, lo faranno domani...e fanno bene ad usare il preservativo, ma che c'entra con la ghettizzazione? Niente Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/853-auto-ghettizzazione/page/5/#findComment-650598 Share on other sites More sharing options...
Bullfighter4 Posted March 8, 2013 Share Posted March 8, 2013 Hinzelmann, sono totalmente d'accordo sul fatto Che non c'entri nulla. Ammetto Che ho poca resistenza agli OT e ho commentato quello Che Akinori ha scritto. Tra l'altro, io supporto la ghettizzazione "sana": preferisco stare fra I miei simili ( non tutti), preferisco dare soldi ad attivita' gestite e possedute da gays, non mi piace avere attorno famigliole con prole. Se questo e' vivere in un ghetto, ne sono Ben contento. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/853-auto-ghettizzazione/page/5/#findComment-650612 Share on other sites More sharing options...
akinori Posted March 8, 2013 Share Posted March 8, 2013 (edited) Allora ve lo rispiego: il ghetto è un prodotto della metropoli ovvero dell'industrializzazione forzata, ovvero del mito capitalistico. Produrre per produrre. Una coazione a ripetere che non ha entelechìa. La dipendenza dallo sperma come quella dal petrolio - Pasolini lo aveva capito. Oggi ne stiamo pagando le conseguenze tutti, ma è troppo tardi per porvi rimedio. In particolatre, @Bullfighter, non si tratta di credere nella fedeltà del partner a priori. Se vuoi fare bareback (" " uso questo termine pornografico solo per venirvi incontro, perché in lingua il termine sarebbbe "fare all'amore", Pan quanto mi sento obsoleto!) dovete stare insieme da almeno 6 mesi e farvi regolarmente le analisi. Naturalmente, se sei in una cosiddetta "coppia aperta", tanto vale farti inculare dal primo bastardo che capita... Voglio dire, il bareback è solo il coronamento di un'eventuale omoaffettività. Ma l'omoaffettività non implica necessariamente un coronamento sessuale - on the other hand... E spero di concludere absit iniuria verbis: il ghetto è la plastica che vi mettete sul cazzo nel tentativo patetico di confermare un'identità che non è la vostra, ma che vi è stata inculcata da terzi. Ne comprenez-vous? E spero non mi rispondiate: yes, sir I can boogie :-) Edited March 8, 2013 by akinori Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/853-auto-ghettizzazione/page/5/#findComment-650641 Share on other sites More sharing options...
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