Jump to content

Clima: da metano artico prossima catastrofe ecologica


sugar85

Recommended Posts

CLIMA: DA METANO ARTICO PROSSIMA CATASTROFE ECOLOGICA

 

(ANSA) - LONDRA - Milioni di tonnellate di metano - un gas 20 volte piu' dannoso dell'anidride carbonica per il suo contributo all'effetto serra - si apprestano ad 'esplodere' nell'atmosfera, rischiando di provocare una catastrofe ecologica. E' questo l'allarme lanciato oggi sulle pagine dell'Independent. Il quotidiano britannico e' stato il primo a parlare con gli scienziati che hanno raccolto le prove che lo scioglimento dei ghiacci e del permafrost nella regione artica sta permettendo agli enormi depositi di gas metano sottostanti di liberarsi nell'atmosfera, replicando una dinamica che gia' in passato aveva causato drammatici cambiamenti del clima.

 

Secondo quanto scrive oggi il giornale, un'equipe di scienziati che ha navigato lungo l'intera costa settentrionale della Russia ha rilevato concentrazioni estremamente alte (a volte 100 volte superiori ai livelli normali) di metano in diverse aree di parecchie migliaia di chilometri quadrati della Siberia. Negli ultimi giorni, inoltre, i ricercatori hanno visto il mare ribollire a causa del gas che e' riuscito a attraversare lo strato sottomarino di permafrost, ora in fase di scioglimento. ''In precedenza, avevamo documentato livelli elevati di metano gia' sciolto nell'acqua. Ieri, per la prima volta, abbiamo trovato un punto in cui l'emissione di metano era cosi' intensa che il gas non aveva il tempo di sciogliersi nell'acqua e giungeva in superficie sotto forma di bolle'', ha scritto qualche giorno fa in un'email Orjan Gustafsson, uno degli studiosi della spedizione scientifica a bordo della nave russa 'Jacob Smirnitskyi'. Quanto registrato dagli studiosi sarebbe l'inizio di un ciclo devastante: la fuoruscita di metano accelererebbe esponenzialmente il surriscaldamento globale provocando a sua volta lo scioglimento di altro permafrost e di conseguenza liberando nell'atmosfera altro metano ancora: con il risultato di innescare un meccanismo inarrestabile.

 

I risultati preliminari raccolti dagli studiosi a bordo della 'Jacob Smirnitskyi' verranno pubblicati dalla American Geophysical Union dopo essere statu elaborati e studiati da Igor Semiletov dell'Accademia delle scienze russa. E' dal 1994 che Semiletov controlla i livelli di metano che fuoriescono dal permafrost: ma mentre negli anni Novanta non aveva mai rilevato livelli elevati del gas, a partire dal 2003 ha trovato diverse ''sorgenti''. Negli ultimi decenni la temperatura delle zone artiche e' salita di circa 4 gradi centigradi, facendo diminuire in maniera notevole l'estensione delle aree coperte da ghiacci anche durante l'estate. Secondo gli scienziati la perdita della coltre di ghiaccio rappresenta un'ulteriore spinta per un surriscaldamento globale sempre piu' rapido, dato che l'oceano assorbe piu' calore di quanto invece viene riflesso dalla superficie ghiacciata. (ANSA).

23/09/2008 17:14

Link to comment
Share on other sites

Guest leduetorri91

Uh, senz'altro sarà un po' gonfiata per attirare l'attenzione, ma di certo i rischi ambientali che corriamo al giorno sono reali, per cui tenere gli occhi aperti e non sottovalutare nulla!!!  :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

l'intera pianura padana costituisce la più grande area densamente popolata soffocata dall'inquinamento d'europa e i problemi del mondo sono andare a vedere se il mare in Siberia scoreggia...  :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Infatti il fatto che il mare "scoreggi" è dato proprio dall'alto tasso di inquinamento prodotto da NOI (sì, perché la colpa è un po' di tutti) nelle nostre città! Se i ghiacci si sciolgono, la colpa è nostra! E' inutile preoccuparci del metano che esce dal permafrost se poi non facciamo niente per combattere l'aria irrespirabile delle nostre città, i continui e prolungati periodi di siccità che attanagliano la pianura padana con conseguente scarsità d'acqua per l'irrigazione, le precipitazioni (quando ci sono) sempre più violente, gli inverni sempre più miti e, notare bene, con sempre meno brinate e giornate di nebbia, cosa mooolto anomala per la pianura padana, il crescente fabbisogno energetico dei grandi agglomerati urbani come Milano, ecc.

La verità è che, per evitare la scoreggia nel mare, dovremmo iniziare ad utilizzare energie e combustibili alternativi e rinnovabili, progettare ambienti e nuove case, partendo proprio dalle nostre città, a bassissimo impatto ambientale, lasciare spesso l'auto in garage.

Ma ciò comporterebbe un radicale cambiamento dei nostri stili di vita e non so quanti di noi (io per primo, ben inteso) siano disposti a fare questo grosso passo.

Forse è meglio tornare al nucleare come ha suggerito qualcuno di recente, no?

Tanto chissenefrega se poi il mare del nord scoreggia!  :rotfl: :rotfl: :sisi:

Link to comment
Share on other sites

Col nucleare si potrebbero fare un sacco di cose, a partire dal fatto di utilizzare i Realacci e i Pecoraro Scanio di turno come barre di controllo del reattore.

 

Tornando alla notizia, non mi preoccuperei più di tanto di questa imminente catastrofe ecologica, del resto, stando a ciò che scrivono i giornali, entro qualche mese il mondo -ma anzi, perché no, l'universo intero- sarà assorbito dal buco nero prodotto dall'acceleratore del Cern  :rotfl:

:rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Guest liverpool

Col nucleare si potrebbero fare un sacco di cose, a partire dal fatto di utilizzare i Realacci e i Pecoraro Scanio di turno come barre di controllo del reattore.

 

Tornando alla notizia, non mi preoccuperei più di tanto di questa imminente catastrofe ecologica, tanto, stando a ciò che scrivono i giornali, entro qualche mese il mondo -ma anzi, perché no, l'universo intero- sarà assorbito dal buco nero prodotto dall'acceleratore del Cern  :rotfl:

:rotfl:

 

Ah, Wolf! La notte ti porta consiglio.

Link to comment
Share on other sites

Ora tocca la notizia del metano che distruggera il genere umano... che sia la volta buona per Madre Natura di sbarazzarsi di un elemento pericoloso, ed iniziare una nuova era? :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Guest leduetorri91

a partire dal fatto di utilizzare i Realacci e i Pecoraro Scanio di turno come barre di controllo del reattore.

 

Guarda che rischieremmo un'altra esplosione nucleare....  :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Mha è vero che è di secondo piano però credo che certe zone del mondo sono più importanti di aree inutili.

Metano o meno,il polo nord è importantissimo per la terra.Come sempre le persone pensano che le cose lontane non sono importanti.

Link to comment
Share on other sites

Metano o meno,il polo nord è importantissimo per la terra.Come sempre le persone pensano che le cose lontane non sono importanti.

 

Su questo sono assolutamente d'accordo. Le problematiche dell'inquinamento sono da vedersi a livello globale e sono tutte legate tra di loro, non vanno fatte scale d'importanza.

Sarà pure gonfiato il servizio...ma prevenire è pur sempre meglio che curare...ma non mi sembra che si stia facendo qualcosa per prevenire... :rotfl: :rotfl:

Pensiamo solo che il protocollo di Kyoto ormai è obsoleto ma ci sono ancora paesi (in primis Cina e Usa) che non pensano minimamente di rispettarlo...

Link to comment
Share on other sites

Infatti!Anche io a volte stento a immedesimarmi quando vedo in tv un servizio sullo scioglimento dei ghiacci.Poi però ci penso e mi sento male.Sto cercando di ridurre lo spreco di energia al minimo.

Link to comment
Share on other sites

Perdonate il pessimismo, ma siamo arrivati al punto di non ritorno: la Terra si sta ribellando dato che non riesce più a sopportare i cambiamenti che abbiamo apportato alla Natura. Al massimo potremmo rallentare il disastro ecologico, ma è troppo tardi per interomperlo. Un vecchio ciclo finirà e uno nuovo inizierà, con o senza di noi.

Link to comment
Share on other sites

Pensiamo solo che il protocollo di Kyoto ormai è obsoleto ma ci sono ancora paesi (in primis Cina e Usa) che non pensano minimamente di rispettarlo...

 

Bé, se per questo neanche l'Italia (e diversi altri "partner" europei).

L'impegno sul protocollo di Kyoto fu preso ai tempi del primo governo Prodi su particolare "insistenza" da parte dei Verdi, e prevedeva impegni assurdi, che specialmente un Paese sì del G8 -ma vagamente terzomondista nel DNA- come il nostro, non sarebbe mai stato in grado di rispettare.

Ora le situazioni (e, perchè no, le tecnologie) sono cambiate, ed effettivamente il trattato sarebbe da rinegoziare, però in maniera tale da renderlo applicabile e fruibile realmente, ed anche alle nuove potenze economiche in fase emergente..

Link to comment
Share on other sites

io sinceramente non lo capisco tutto questo catastrofismo,ok fa più caldo e allora??

l'inquinamento e tutti i veleni che emettiamo continuamente sono un problema serio,il riscaldamento globale è solo l'ennessima paura di massa occidentale...visto che il mondo non è finito col millennium bug dobbiamo trovare un altro modo di temere la morte (ovviamente causata per mano nostra poi)..in un passato nemmeno toppo remoto ha fatto ben più caldo di adesso e vedo che noi scimmie nude siamo ancora qua..nessuno si chiede per esempio perchè i vichinghi abbiano chiamato la groenlandia (gronland - terra verde) così?

evidentemente c'è stato un tempo in cui ha fatto talmente caldo che i ghiacci si sono sciolti e la simpatica patria degli inuit somigliava più alle verdi radure del nord che al polo..e il tutto senza che le cronache del passato ci riportino di immani catastrofi e estinzioni di massa....

a mio avviso tutto questo allarmismo ingiustificato è solamente un'arma politica usata nella guerra mediatica e culturale sensa senso tra chi ci vuole schiavi del consumismo a ogni costo e chi ci vuole riportare a un medioevo ambientalista..

Link to comment
Share on other sites

Certa gente mi fa costernare.Nonostante lo scioglimento dei ghiacci,nonostante i frequenti incendi,le bufere,i temporali sempre più violenti,la scarsità di cibo provocato dalla siccità...c'è "gente" che ancora crede che sia tutto un'illusione atta a mettre i bastoni tra le ruote a chi vuole fare quello che gli pare!Chi non vorrebbe pensare a sè stesso e fare quello che gli pare e piace?Ma nella realtà non è possibile.

Link to comment
Share on other sites

io sinceramente non lo capisco tutto questo catastrofismo,ok fa più caldo e allora??

l'inquinamento e tutti i veleni che emettiamo continuamente sono un problema serio,il riscaldamento globale è solo l'ennessima paura di massa occidentale...visto che il mondo non è finito col millennium bug dobbiamo trovare un altro modo di temere la morte (ovviamente causata per mano nostra poi)..in un passato nemmeno toppo remoto ha fatto ben più caldo di adesso e vedo che noi scimmie nude siamo ancora qua..nessuno si chiede per esempio perchè i vichinghi abbiano chiamato la groenlandia (gronland - terra verde) così?

evidentemente c'è stato un tempo in cui ha fatto talmente caldo che i ghiacci si sono sciolti e la simpatica patria degli inuit somigliava più alle verdi radure del nord che al polo..e il tutto senza che le cronache del passato ci riportino di immani catastrofi e estinzioni di massa....

a mio avviso tutto questo allarmismo ingiustificato è solamente un'arma politica usata nella guerra mediatica e culturale sensa senso tra chi ci vuole schiavi del consumismo a ogni costo e chi ci vuole riportare a un medioevo ambientalista..

 

Athesis, se fa più caldo ed i ghiacci del polo si sciolgono, non è detto che l'uomo scompaia, ma ci saranno tantissime città costiere come Venezia e New York che verranno interamente sommerse! E non mi pare sia cosa da poco! Poi è evidente che già adesso tante zone climatiche si stanno modificando creando non pochi problemi ad animali e piante. Tante specie viventi animali e vegetali (come gli orsi polari), potrebbero estinguersi. Ed il clima diverso, rovina anche l'arte! Per farti un esempio senza andare al polo: da almeno dieci anni, la pianura padana occidentale dove io vivo sta cambiando il proprio clima. Una volta c'era molta umidità, tanta nebbia, frequenti piogge e temporali e la neve d'inverno. Ora sono molto più frequenti, invece, le giornate secche e con venti forti, anomali e prolungati periodi di siccità con fiumi come il Ticino ed il Sesia che raggiungono livelli di magra mai visti, temporali sporadici ma violentissimi con rovinose grandinate e trombe d'aria simili a piccoli tornado, meno giornate di nebbia ed inverni miti con quasi totale assenza di nevicate. Come saprai io suono l'organo a canne. Beh, gli organi, sono fatti quasi interamente di legno e, nei secoli scorsi, si utilizzavano legni come l'abete rosso della val di fiemme ed il noce nazionale. Queste essenze sopportavano bene il clima umido e freddo, ma non quello caldo e secco. Risultato: con la siccità ed i venti di questi ultimi anni, molti organi ottocenteschi della mia città, magari già restaurati, hanno iniziato ad avere gravi problemi alle parti in legno (mantici, somieri e casse armoniche spaccate) tanto da non essere addirittura più in grado di suonare. Pensa che l'ufficio per i beni artistici e culturali della mia diocesi ha fatto calcolare il danno dei cambiamenti climatici su questi strumenti storici che è stato quantificato in circa 950.000 euro! Mica bruscolini! Tant'è vero che molti organari del nord Italia hanno iniziato ad usare, per gli strumenti di nuova costruzione, legni come il rovere, o quelli africani come il sipo ed il palissandro che sono molto più resistenti al secco ed alle avverse condizioni climatiche.

E tu dirai: "e chi se ne frega degli organi a canne ottocenteschi?"

Hai ragione, ma prova a pensare ad una cosa: se le mutazioni climatiche in una zona relativamente circoscritta come la pianura padana occidentale hanno potuto provocare ciò a delle semplici assi di legno stagionato, cosa possono fare o cosa stanno già facendo ad animali, piante e all'uomo?

Per dirne un'altra: lo sai che da me le api sono quasi scomparse? E pensa che quand'ero piccolo ce n'erano a bizzeffe!!!

Ricordati: Einstein, un giorno, disse: "quando non ci saranno più le api, non ci sarà più neanche l'uomo!".

Mi pare che questi siano tanti piccoli segnali da non sottovalutare.

Pensare al nostro benessere ed alla nostra "comodità", vuol dire innanzi tutto rispettare e trattare con cura la nostra "casa" che è la Terra!

E se la casa dovesse all'improvviso crollare, che farà l'uomo? Ne cercherà un'altra? Dubito fortemente!  :asd: :asd: :sbav:

Link to comment
Share on other sites

Athesis, se fa più caldo ed i ghiacci del polo si sciolgono, non è detto che l'uomo scompaia, ma ci saranno tantissime città costiere come Venezia e New York che verranno interamente sommerse!

 

Bah, non ne so molto di fisica, ma io sapevo che l'acqua nello stato solido occupa molto più volume rispetto allo stato liquido dato che cristallizza e di conseguenza le molecole che si legano si ritrovano molto istanti tra di loro(se no il ghiaccio si ritroverebbe nel fondo dei mari). Indi per cui, il livello dell'acqua dovrebbe addirittura diminuire. Ma...

 

http://www.mgbstudio.net/Scritti%20Fisica%20Matematica/scioglimento%20cubetto%20ghiaccio.pdf

 

E' molto interessante, neanche difficile da comprendere.

Purtroppo bisogna cercare di carpire dalle notizie la verità...

 

A parte ciò, concordo con nevischio. Volevo precisare comunque, che noi abbiamo solo accelerato il processo di queste catastrofi, che sarebbero arrivate comunque. Questo chiaramente non significa che l'uomo è innocente, tutt'altro!Ma sin dai tempi antichi si è sempre vista la storia dell'uomo e del mondo come un ciclo che inizia e finisce, riinizia e rifinisce...

Link to comment
Share on other sites

Dal mio punto di vista, mi trovo d'accordo con il Prof. Watson (della Sea Conservation Society), secondo cui l'uomo è un virus che consuma il pianeta su cui vive, e che -a livello di sostenibilità della sopravvivenza- probabilmente siamo in troppi (lui addirittura afferma che la popolazione complessiva mondiale dovrebbe scendere al più ad un miliardo di persone, ma questo è decisamente esagerato).

Il punto è che l'uomo evolve nella tecnologia, nelle scienze, magari nella strutturazione della sua società, ma non evolve nel rapporto con il pianeta in cui vive, che è puramente parassita.

 

Detto questo, ribadisco che dal mio punto di vista quello relativo al metano artico è un allarmismo eccessivo, esattamente come quello relativo alla generazione di buchi neri (ahahah) in un acceleratore posto sotto la Svizzera.

Se vogliamo preoccuparci di qualcosa preoccupiamoci, non so, del fatto che il livello di ozono (tossico) ad altezza pericolosa per l'uomo, sta drasticamente aumentando..

Link to comment
Share on other sites

Il punto è che l'uomo evolve nella tecnologia, nelle scienze, magari nella strutturazione della sua società, ma non evolve nel rapporto con il pianeta in cui vive, che è puramente parassita.

 

Assolutamente d'accordo!

Link to comment
Share on other sites

Athesis, se fa più caldo ed i ghiacci del polo si sciolgono, non è detto che l'uomo scompaia, ma ci saranno tantissime città costiere come Venezia e New York che verranno interamente sommerse! E non mi pare sia cosa da poco! Poi è evidente che già adesso tante zone climatiche si stanno modificando creando non pochi problemi ad animali e piante. Tante specie viventi animali e vegetali (come gli orsi polari), potrebbero estinguersi. Ed il clima diverso, rovina anche l'arte! Per farti un esempio senza andare al polo: da almeno dieci anni, la pianura padana occidentale dove io vivo sta cambiando il proprio clima. Una volta c'era molta umidità, tanta nebbia, frequenti piogge e temporali e la neve d'inverno. Ora sono molto più frequenti, invece, le giornate secche e con venti forti, anomali e prolungati periodi di siccità con fiumi come il Ticino ed il Sesia che raggiungono livelli di magra mai visti, temporali sporadici ma violentissimi con rovinose grandinate e trombe d'aria simili a piccoli tornado, meno giornate di nebbia ed inverni miti con quasi totale assenza di nevicate. Come saprai io suono l'organo a canne. Beh, gli organi, sono fatti quasi interamente di legno e, nei secoli scorsi, si utilizzavano legni come l'abete rosso della val di fiemme ed il noce nazionale. Queste essenze sopportavano bene il clima umido e freddo, ma non quello caldo e secco. Risultato: con la siccità ed i venti di questi ultimi anni, molti organi ottocenteschi della mia città, magari già restaurati, hanno iniziato ad avere gravi problemi alle parti in legno (mantici, somieri e casse armoniche spaccate) tanto da non essere addirittura più in grado di suonare. Pensa che l'ufficio per i beni artistici e culturali della mia diocesi ha fatto calcolare il danno dei cambiamenti climatici su questi strumenti storici che è stato quantificato in circa 950.000 euro! Mica bruscolini! Tant'è vero che molti organari del nord Italia hanno iniziato ad usare, per gli strumenti di nuova costruzione, legni come il rovere, o quelli africani come il sipo ed il palissandro che sono molto più resistenti al secco ed alle avverse condizioni climatiche.

E tu dirai: "e chi se ne frega degli organi a canne ottocenteschi?"

Hai ragione, ma prova a pensare ad una cosa: se le mutazioni climatiche in una zona relativamente circoscritta come la pianura padana occidentale hanno potuto provocare ciò a delle semplici assi di legno stagionato, cosa possono fare o cosa stanno già facendo ad animali, piante e all'uomo?

Per dirne un'altra: lo sai che da me le api sono quasi scomparse? E pensa che quand'ero piccolo ce n'erano a bizzeffe!!!

Ricordati: Einstein, un giorno, disse: "quando non ci saranno più le api, non ci sarà più neanche l'uomo!".

Mi pare che questi siano tanti piccoli segnali da non sottovalutare.

Pensare al nostro benessere ed alla nostra "comodità", vuol dire innanzi tutto rispettare e trattare con cura la nostra "casa" che è la Terra!

E se la casa dovesse all'improvviso crollare, che farà l'uomo? Ne cercherà un'altra? Dubito fortemente!  :asd: :asd: :sbav:

dubito seriamente che venezia e new york verranno sommerse per il riscaldamenteo globale, il discorso del volume dei ghiacci fatto da Amarantos mi pare sufficiente perchè..

per il resto che ci siano cambiamenti climatici in atto è innegabile,ciò che non capisco è l'allarmismo di massa legato a questa circostanza..viviamo su un pianeta in continuo mutamento,i cambiamenti climatici,anche radicali,sono da sempre nella storia della Terra e la meteorologia è una scienza così complessa che è impossibile stabilire se l'uomo è la cusa scatenante dei cambiamenti in atto..

certo li accelera (anche qui non si può dire di quanto) ma stabilire se ne è la causa o meno è ancora di là da venire..

per quanto riguarda l'arte mi rendo conto anch'io che sia importante la sua salvaguardia,tuttavia mi pare un sintomo dell'esasperato egocentrismo umano desiderare che il clima e il sistema Terra in generale resti sempre uguale a sè stesso solo per il nostro desiderio di conservare qunato abbiamo creato..

Einstein era un genio e quella frase andrebbe scritta in ogni dove, la situazione si fa seria ma siamo veramente sicuri che le api spariscano per i cambiamenti climatici e non per l'inquinamento?..

Link to comment
Share on other sites

ma io sapevo che l'acqua nello stato solido occupa molto più volume rispetto allo stato liquido (...) per cui, il livello dell'acqua dovrebbe addirittura diminuire.

 

sarebbe così se tutti i ghiacci si trovassero nell'oceano, ma dimentichi che al polo sud c'è un intero continente coperto dai ghiacci, per cui l'acqua si riverserebbe negli oceani, e lo stesso discorso vale per la groenlandia e per i ghiacciai di montagna

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...