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Città italiane: vivibilità per i gay


Guest DressedInBlack

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Ma io non mi faccio problemi ad andare in giro mano per la mano o magari baciare qualcuno in pubblico... cioè non è che lo faccio troppo disinvoltamente xo se capita amen...

Va be ma forse parlo così perchè me ne sto in un altra città... se dovessi farlo nel mio paese probabilmente anchio mi farei un po più di pare...

Troppo divertente nelle discoteche etero (di solito succede se ho bevuto un pochino :) ) baciarsi in mezzo alla folla :)

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Troppo divertente nelle discoteche etero (di solito succede se ho bevuto un pochino :) ) baciarsi in mezzo alla folla :)

 

 

attento che rischi grosso, è brutto ricordarlo ma c'è gente che è stata massacrata per molto meno  :)

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Io camminavo per ore e ore mano nella mano con il mio ex ragazzo nel centro di Firenze e di Roma. Era 2 anni fa, io avevo 20 anni e lui 18. All'inizio eravamo un pò imbarazzati... Ma poi ci venne naturale... In quella folla sovrumana il 70% della gente ci guardava appena appena, un altro 20% ci guardava incuriosita o sconvolta e un 10% schifato o inorridito. Ma non avemmo nessunissimo problema... :sisi: Me lo ricordo come se fosse ieri. Solo un ragazzo che passeggiava con la ragazza ci guardò e disse: OH MIO DIO!!! NON è POSSIBILE!!! :asd: ahahah, e poi dentro gli Uffizi (eravamo sempre mano nella mano) una scolaresca ci guardava stravolta: GUARDATE QUEI 2!!!  A parte questo davvero nessun problema, non ricordo nessuna ingiuria ne tantomeno aggressioni verbali :no: Quindi direi che Roma e Firenze per quanto riguarda il centro sono abbastanza tranquille... Se ti metti a camminare mano nella mano in periferia o nel paesino di provincia magari ti sparano, probabile :sisi: Ma poi ci baciammo pure ai giardini di Boboli, a palazzo Pitti... La gente ci guardava pure, ma non avemmo problemi seri con nessuno...

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Mike in the Breeze

Mah, bisogna stare attenti in ogni caso. Una volta ero vicino alle colonne di san lorenzo a milano con il mio ragazzo, andiamo a prendere il gelato e dentro alla gelateria ci scappa un bacetto innocente da 4° elementare.  Dietro, una cosca di stranieri (Slavi, non so esattamente cosa) borbottava cose strane indicandoci, e non avevano un bell'aspetto.

Bisogna ricordarsi che la gente non è pronta, va bene è qualcosa di spontaneo e naturale ma si rischia grossa. Per adesso preferisco stargli vicino quando c'è meno gente possibile in giro.

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Poco più di 9 anni fa ero in giro per Bologna col mio amore, abbiamo girato su e giu per il centro tutto un giorno a braccetto e, andando su a S.Luca per il lungo e ripido porticato, ogni tanto ci fermavamo per un bacetto ....

.... le signore anziane di ritorno dalla preghiera che incrociavamo sorridevano tutte, saranno state ipocrite? Non lo so, io per sicurezza ce l'ho coi cattolici  :rotfl:

 

Anche in stazione ci siamo salutati con un bacio (in bocca ovviamente) e la reazione generale è stata di totale indifferenza. A Bologna credo che la gente sia abbastanza abituata, in giro negli anni a seguire ho visto scene similari, anche se non frequento molto la città.

 

Ovvio non è un esempio del tutto significativo in quanto limitato nel tempo, tuttavia una vera ostilità io non l'ho mai avertita a Bologna, ricordo che spesso passava gente sotto la sede del Cassero, quando era ancora a porta Saragozza, schernendo i gay, ma era un atteggiamento di burla più che di vera ostilità.

 

Ultimamente non ho più frequentato la città, non son più stato nemmeno li dopo che si sono spostati alla salara, però non credo che la situazione sia mutata radicalmente. Certo è probabile che ci sia qualcuno a cui non piacciano manifestazioni di omosessualità in pubblico, ma ad arrivare a reazioni violente mirate e motivate da questo ne passa un bel pezzo, anche perché rispetto a 9 anni fa la presenza omosessuale, anche presso i media, è aumentata notevolmente e la situazione non credo sia regredita.

 

Però forse mi sbaglio io che vivo troppo in casa.

 

Edit: in ogni caso rimangono città tipo Reggio Emilia dove potete andare in giro 24h e dubito vi succederà mai qualcosa per qualunque motivo

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anche a meè capitato di baciare il mio ragazzo in bocca, in stazione a bologna, il clima è stato di totale indifferenza.. fu un sogno, e mi sentii libero..

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Sempre a proposito di vivibilità non si può non fare un discorso di mentalità:

 

giusto stamane ero in visita presso un'azienda e le persone che hanno accolto me e la persona con cui collaboro hanno esordito con una situazione di questo genere:

 

premesso che la persona con cui collaboro e il soggetto in quesione si erano gia conosciuti, la prima cosa che ha fatto il tizio è stato fare a cambio della cover dell'iphone perché la sua, gadget di un noto locale modenese, era rosa fluorescente e diceva "mi han gia detto che sono checca" (ovviamente sarebbe come dare della checca a rambo, ma vabbè, era ovvio che la cosa era detta per scherzare).

 

continua poi "ah è un locale che tira un casino, è pieno di figa" ... poi ci pensa su un attimo e fa "non si offende nessuno vero se parlo di figa? Perché non si sa mai, c'è anche chi non gli piace e magari si infastidisce"

 

e l'altro che era con me "mah, ogniuno di figa ha la sua, che problema c'è?" (riferendosi a chi la figa non piace e quindi indicando altre parti antomiche surrogate per i fini del mero accoppiamento)

 

a volte tutta questa emancipazione, specie nella campagna riminese, mi mette a disagio per quanto poco formale e raffinata sia stata come discussione :rotfl:

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io me ne sono sempre fregata ma devo dire che negli ultimi tempi ho dovuto molto limitare le effusioni con la mia ragazza..spesso abbiamo rischiato molto.

la cosa meno brutta sono stati e sono gli insulti gridati da ogni dove,poi va beh anche pedinamenti con uno scopo ben preciso,per fortuna mai andato a buon fine per loro...

qui la situazione è questo e non puoi davvero stare tranquillo,infatti un po' di tempo fa avevano picchiato due ragazzi perchè si tenevano per mano o poco altro..vivo in uno chifo di città ma non c'è nessuno che faccia nulla,l'indifferenza più totale anche perchè vige la legge che se sei una ragazza e ti comporti così è perchè in realtà vuoi sedurre i maschi...certo :bah::pausa:

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Premetto che non mi piace affatto il titolo di questo topic che assomiglia ad un appello di legambiente per salvare i panda.

 

Detto ciò, a Padova non ho mai avuto problemi fino ad un paio di settimane fa,

quando un ubriaco mi ha insultato, ma è un episodio su un milione, e, trattandosi di uno degli atenei più grandi d'Italia, a Padova tra coetanei nessuno si sognerebbe di fare l'omofobo.

 

Ho baciato qualche ragazzo per strada, è successo anche molto di più per strada, e in quei casi nessun problema.

Mi spiace per quello che sento da 77lily....ma da dove scrivi?

 

Per quanto mi riguarda, se dicessi a mio padre che sono gay e non la prendesse come una tragedia, mi sentirei libero di fare-essere chi sono con chi capita ovunque.

Mi è capitato di uscire con ragazzi che non volevano che ci prendessimo per mano per timore di un'aggressione....forse sono io a sottovalutare il problema, ma non mi è mai passato per la mente che qualcuno possa aggredirmi, al di là dell'insulto, perchè sono gay.

Non siamo sfiduciati, un po' di coraggio!

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Dove sto io il problema sussiste poco, si vive tra l'apatia generale e i gay non fanno eccezione. Ti dirò, non sarebbe un problema dovere impugnare le armi ogni tanto, se ci fosse qualcosa che valesse la pena difendere....

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io scrivo da roma e veramente non ricordo di aver avuto mai nessunissimo problema...

certo vanno fatte delle considarazioni ovvero:

1 secondo me per due donne è molto più facile rispetto a due uomini, voglio dire è pieno di ragazzine che pur non essendo lesbiche vanno in giro mano per la mano e fanno un pò le cretine

2 io di carattere sono molto discreta, non perchè sono lesbica, lo sarei anche se stessi con un uomo... quindi apparte qualche anno fa quando ero veramente troppo disinibita e stavo da pochissimo con la mia lei, evito effusioni in pubblico.... forse anche questo è il motivo per il quale non mi è mai capitato di imbattere in teste di c***o

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Mi è capitato di uscire con ragazzi che non volevano che ci prendessimo per mano per timore di un'aggressione....forse sono io a sottovalutare il problema, ma non mi è mai passato per la mente che qualcuno possa aggredirmi, al di là dell'insulto, perchè sono gay.

Non siamo sfiduciati, un po' di coraggio!

Questa mi sembra l'attitudine migliore che ho letto in questo topic, non ci si può sempre fare fermare dalla paura e delle pippe mentali... non è sottovalutare il problema ma semplicemente rivendicare il proprio diritto a stare al mondo esattamente come tutti gli altri.

 

1 secondo me per due donne è molto più facile rispetto a due uomini, voglio dire è pieno di ragazzine che pur non essendo lesbiche vanno in giro mano per la mano e fanno un pò le cretine

Questo detto da una ragazza è un gran bell'autogol, che convince i maschi di essere "i meno fortunati" quando il mondo è pieno di situazioni dove i ragazzi gay sono più avvantaggiati delle ragazze, come ad esempio la visbilità o le violenze psicologiche in famiglia.

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no, questa è semplicemente la mia esperienza.....

ho dei miei amici gay che hanno avuto molti più problemi di me tutto qui... e non credo che ci sia chi tra lesbiche e gay è più sfortunato.... credo che nessuno sia sfortunato (tranne chi nasce in paesi dove per il solo fatto di essere omosessuale c'è la pena di morte).... 

poi possiamo intraprendere il discorso della visibilità e lì ti posso dare ragione, magari in certi ambienti ne hanno di più; per il fatto delle pressioni psicologiche non ho ben capito se tu sostieni che loro siano più avvantaggiati anche in questo, se è questo il tuo pensiero non sono per niente d'accordo.... l'accettazione e le pressioni psicologiche familiari non dipendono certo dal fatto che uno è donna o uomo ma dall'apertura mentale della famiglia stessa...

 

magari non l'ho detto prima ma anche io sono dell'avviso che non bisogna limitarsi, dobbiamo camminare a testa alta sempre e , come dici te, rivendicare il nostro diritto di essere noi stessi sempre....

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Posto lo stralcio di un articolo del 2008, utile memo che fa presente la triste realtà agli illusi-imprudenti (che magari vivono all'estero e quindi parlano senza aver chiara la situazione reale di qui) che dicono che oggi andare in giro mano nella mano è cosa tranquilla... ed il dire "io vado sempre in giro mano nella mano e nessuno mi ha mai aggredito" non aiuta la discussione, visto che se è per questo c'è gente che guida da anni e non ha mai bucato (mentre altri bucano una volta l'anno) o persone che vivono al piano terra senza grate e non hanno mai subito furti (mentre altri hanno subito furti pur avendo le inferriate)... chiamasi fortuna o culo.

 

Flavia non parla per sentito dire. A luglio, una cameriera del suo pub stava tornando a casa, al Tuscolano, dopo aver chiuso il locale. Quando è scesa dall'autobus è stata inseguita da un gruppo di ragazzi che, vedendole addosso la maglietta del "Coming Out", hanno cominciato a prenderla a calci. "Frocio di merda!" le gridavano. "Ma io sono una donna!" ha urlato lei. Non è bastato: hanno continuato. "Oggi i nostri camerieri si cambiano la maglietta, prima di uscire" precisa Flavia, con un sorriso amaro.

 

"Prima eravamo più spensierati" commenta Annalisa, 32 anni, la sua socia. "Oggi dobbiamo stare più attenti. Camminare per strada mano nella mano è un lusso che non sempre possiamo permetterci. Tu passi e senti alle tue spalle qualcuno che mormora: ecco due lesbiche, chissà chi è l'uomo... Prima magari lo pensavano, ma si trattenevano. Oggi si sentono liberi di dirlo ad alta voce".

 

Piccole cose, che però pesano come pietre nella vita quotidiana di chi deve difendere giorno dopo giorno il diritto alla sua omosessualità. La cronistoria del 2008 somiglia a un bollettino di guerra. A febbraio, dopo l'incendio al "Coming Out", il tassista che si rifiuta di far salire due ragazzi "perché sul mio taxi non voglio froci". Ad aprile, l'assalto neofascista al circolo "Mario Mieli". A maggio il conduttore di Radio Deegay aggredito sotto casa. A giugno le incursioni neonaziste al Gay Pride. A luglio le botte alla cameriera lesbica. Ad agosto le scritte sulle panchine della gelateria "Icecreambears": "Gay ai forni". Poi, lunedì notte, è toccato a Cristian e Federico.

 

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/gay-aggredito/paura-gay-street/paura-gay-street.html

 

 

p.s. mia testimonainza: le scritte tipo "froci ai forni" sono ricomparse nella gay street anche pochi giorni fa, di nuovo: vengono cancellate e prontamente qualche testa di cazzo le riscrive.

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Posto lo stralcio di un articolo del 2008, utile memo che fa presente la triste realtà agli illusi-imprudenti (che magari vivono all'estero e quindi parlano senza aver chiara la situazione reale di qui)

 

Ti ringrazio per la frecciata, ben81. Ti ricordo anche che prima di trasferirmi all'estero ho vissuto a Roma fino all'età di 23 anni.

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Mi spiace deluderti ma non ti pensavo proprio, e nemmeno mi ricodavo che tu vivessi all'estero:  per la cronaca mi riferivo ad una persona gay che conosco, che vive negli Usa, che legge questo ed un altro forum che io seguo, che spesso fa frecciatine stupide pontificando spesso sulla vita gay italiana, senza mettere però piede qui da anni...  :rotfl:

 

 

p.s. mio padre ha vissuto al paese fin che era adolescente: tornatoci tempo fa è rimasto deluso percè si è reso conto che tante cose negative che aveva lasciato tanti anni prima erano nel frattempo rimaste uguali, quindi discorso generale, che vale per tutti), se uno parte e non frequenta un posto per un pò, non può dare per scontato che le cose in quel dato posto siano migliorate per forza...magari è bello pensarlo, ma purtroppo non è una equazione che corrisponde a realtà.

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Scusate, io vivo in una città che praticamente è rimasta uguale dal dopoguerra, non c'è da stupirsi che le cose non cambino... Più che altro passa tutto tra l'apatia generale, quindi non succedono atti di violenza e altro perché non succede niente di niente...

 

Comunque ben81 ha ragione, sempre meglio essere prudenti, in italia non sipuò ancora star tanto tranquilli a "mostrarsi" in pubblico.

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Io venerdì sera sono passato davanti alla Polizia mano nella mano con un ragazzo... nessun problema.

Torino non è poi così male, ci si diverte, gay ed etero insieme, ognuno rispetta il prossimo, dopotutto sì è in giro a divertirsi, perchè complicare tutto con seghe mentali inutili?

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Io venerdì sera sono passato davanti alla Polizia mano nella mano con un ragazzo... nessun problema.

Torino non è poi così male, ci si diverte, gay ed etero insieme, ognuno rispetta il prossimo, dopotutto sì è in giro a divertirsi, perchè complicare tutto con seghe mentali inutili?

 

 

Ci mancherebbe che tutti i poliziotti siano intolleranti, ma, come detto prima

 

 

il dire "io vado sempre in giro mano nella mano e nessuno mi ha mai aggredito" non aiuta la discussione, visto che se è per questo c'è gente che guida da anni e non ha mai bucato (mentre altri bucano una volta l'anno) o persone che vivono al piano terra senza grate e non hanno mai subito furti (mentre altri hanno subito furti pur avendo le inferriate)... chiamasi fortuna o culo.

 

 

 

p.s. l'intolleranza esiste anche a Torino, purtroppo

 

TORINO - «Ci minacciano da quando abbiamo aperto il locale. In questo stabile non vogliono vedere i gay e ora, dopo l'aggressione dell'altra sera, stanno raccogliendo le firme per cacciarci». Lo dicono Francesco, Francesca e Alice (nella foto)che gestiscono "Café Extreme" in via San Massimo 31, un locale per gay e lesbiche: «Ogni sera - riferiscono i tre - vengono qui almeno 300 persone. Non facciamo nulla di straordinario: c'è il karaoke, un po' di musica e niente di più. Insomma, un posto tranquillo». L'aggressione con la spranga Venerdì scorso l'aggressione: «Un inquilino dell'edificio è sceso in cortile, indossava un casco da motociclista, un pesante giubbotto di pelle e in mano aveva una spranga con la quale ha distrutto le vetrate della cucina e ha provocato il panico tra i clienti». Secondo gli avventori dell'Extreme, una spedizione punitiva in piena regola: «Lui gridava: "Vi ammazzo tutti froci di merda, io sono un Naziskin", eravamo terrorizzati e abbiamo chiamato i carabinieri e poi presentato denuncia». Chiamato in causa, l'inquilino non si sottrae e spiega: «E' vero, sono sceso con un casco in testa e con una spranga ma solo perché avevo paura, loro erano 50, io da solo. Ma non ho spaccato nulla. Sono andato giù perchè provocato, come succede tutte le sere e non ci ho visto più». Locale che disturba la quiete Lui, il presunto aggressore, è un uomo di quarant'anni, Marco M., fa l'autotrasportatore e vive in quello stabile dell'Atc da 23 anni: «Abito con mia mamma che ha 73 anni, è invalida e costretta su una sedia a rotelle. Io non ho niente contro i gay, solo che quella gente lì fa casino ad ogni ora della notte, non fa dormire me e tutti gli inquilini e poi, qui a 30 metri, c'è il San Giovanni Vecchio, ci sono malati terminali e quella gente fa festa proprio sotto le finestre dell'ospedale, devono andare via». Contrattaccano i titolari di "Extreme": «Non è vero che ce l'hanno con noi per il fracasso. In un paio di occasioni è accaduto e abbiamo ricevuto una secchiata d'acqua da parte di un inquilino ma poi, il giorno successivo abbiamo chiesto scusa e tutto sembrava essere finito lì». Crociata contro i gay Ora, ogni sera c'è tensione in via San Massimo: «La misura è colma, ora da balconi e finestre vola un po di tutto, bottiglie comprese e, prima o poi, qualcuno rischia davvero di farsi male», spiegano Francesca e Alice. «Tanto più - aggiunge Francesco - che nell'androne compaiono con sempre maggiore frequenza, pressanti inviti a tutti i condomini a prendere posizione per chiedere al Comune di ritirarci la licenza. Anche noi abbiamo cominciato a raccogliere firme per far allontanare quell'uomo che è una violenta minaccia per chi lavora qui e per i nostri clienti». Improbabile un accomodamento: «Vogliono mandarmi via? Mi hanno denunciato? - dice Marco M. - io e i miei vicini di casa abitiamo qui da una vita, questa è casa nostra. Sono loro che devono sloggiare, e quando lo faranno sarà sempre troppo tardi».

 

http://www.gaynews.it/view.php?ID=81762

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Ok, grazie Ben... adesso so dove passare la serata prima di andare a ballare... è ora di dare sostegno!

L'extreme cafè sarà la mia meta preferita venerdì sera... :rotfl:

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Anche io vado quasi tutti i sabati al coming out, ma non nego che li attorno siano successi purtroppo gravi fatti di omofobia e discriminazione, prima narrati... ma l'importante è essere consapevoli della realtà che ci circonda.

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