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Ho bisogno di un grande aiuto


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Ciao a tutti, 

non so se la categoria sia quella giusta perché gli argomenti trattati saranno eterogenei.

Sono stato lasciato quasi due mesi fa e da due mesi sto cercando di sopravvivere alla cosa, o meglio sto evitando in tutti i modi cose e luoghi che possano ricordarmelo, non sto accedendo a piattaforme social per paura di vederlo e così via. Tralasciando un profondo senso di colpa che sta facendo in modo che io mi stia assumendo la gran parte della colpa, e ciò non aiuta, vivo ancora con la speranza di riconquistarlo.

In generale ho sempre vissuto la vita con un enorme peso e insoddisfazione generalizzata. In più era la prima relazione lunga, dopo i 30 anni, quindi molta inesperienza. Questa rottura ha portato in evidenza quanto poco io mi sia costruito in questi anni, soprattutto in questi ultimi 8 anni in cui mi sono trasferito per studio/lavoro. L'unico mio sfogo al momento è questo forum, sto leggendo tantissimi topic.

In generale poi il lavoro non sta andando bene, non ho una rete di amicizia solida e sto prendendo coscienza solo ora di quanto siano profonde le mie problematiche. Sono cresciuto in una famiglia in cui il messaggio che è passato è che per avere approvazione dovevo comportarmi in un certo modo e fare quello che mi si diceva, non ho mai fatto quello che volevo. Madre iperprotettiva e padre emotivamente assente hanno contribuito poi alla creazione di una dipendenza affettiva verso i ragazzi con cui ho avuto brevi frequentazioni o relazioni. Ogni volta che sono stato scaricato la sensazione di rifiuto, abbandono e inadeguatezza si è sempre più amplificata.

Per non farsi mancare nulla ho una grossa ipocondria che, come nel caso precedente, tende ad aumentare. Tendo a fidarmi poco purtroppo. Mi sarebbe sempre piaciuto avere più rapporti occasionali ma la fobia mi blocca e la cosa mi fa rabbia, soprattutto perché il pensiero fobico mi porta a mettere tutte le malattie allo stesso livello di "pericolosità". Mi fa ancora più rabbia pensare razionalmente alla bassa percentuale di rischio se si adottano le dovute precauzioni e al fatto che s+ in cura sono sulla carta i più sicuri, ma non riuscire comunque a lasciarsi andare, d'altronde le paure vanno oltre qualsiasi logica e razionalità.

Non so come uscirne, ho perso la fiducia in tutto. Già di mio avevo un'autostima sottoterra, adesso mi sento un'ameba. A causa della bassa autostima sviluppatasi crescendo sono sempre stato attirato dagli stronzi patentati che mi trattavano coerentemente all'idea che ho di me e questo fa male appena lo realizzi davvero.

Sono seguito da una psicologa ma ho paura di rimanere bloccato per tanto tempo. Ho paura al pensiero di rimanere da solo e di dover abbandonare tutto a causa delle mie paure, dandomi alla castità e alla solitudine a vita. D'altronde siamo il 5% della popolazione, trovare qualcuno di base non è facile di per se, se siamo anche in pochi la questione si complica. Sto cercando di staccare il cordone ombelicale emotivo che ho con i miei e che credo sia la causa principale del mio malessere ma è dura.

Ho valutato l'idea di mettermi sotto antidepressivi ma sto cercando di evitare perché ho la tendenza a sviluppare dipendenze.

Insomma, tutto sommato mi spiace dover abbandonarmi all'idea di fare l'eremita ma al momento il pensiero è quello e in un certo senso è anche giusto che per ora sia così. 

Il mondo lì fuori mi fa sempre più paura, troppe bugie, tradimenti, omissioni e gente che vuole fregarti. Avevo trovato una persona valida ma me la sono fatta scappare per le mie ansie e paure dell'abbandono.

Sono bloccato sotto tutti i punti di vista, me ne rendo conto. Il mio sogno è di tornare col mio ex ma non so come riprendermelo, non ci sentiamo da due mesi e forse è ancora presto per parlargli, ma se faccio passare troppo tempo rischio di perderlo definitivamente. Vorrei parlargli e dirgli tutto quello che penso di aver sbagliato e farmi vedere sotto una luce diversa, dopo aver fatto una parte di percorso con la psicologa, ma la vedo come una cosa impossibile da realizzare. Non sto riuscendo ad accettare il fatto che sia finita e non credo lo accetterò mai, anche perché ritengo che la stragrande percentuale di colpa sia la mia e non riuscirò mai a perdonarmi. Tendenzialmente vivo nel passato, quindi per me accettare che le cose siano andate male non è facile.

Sto contemporaneamente cercando di buttare un occhio anche a un futuro alternativo ma adesso, vedendo tutto nero, penso che li fuori ci sia solo gente che cornifica, che ha mst, che non è onesta nel dirti le cose, che ti prende in giro e così via. Il pensiero di fare sesso occasionale, per quanto ritenuta eccitante fino a qualche tempo fa, non riuscirei più a metterla in pratica, nemmeno quelle rare volte in cui capitava prima della relazione. Non credo entrerò più su grindr.

Mi spiace, speravo in una vita diversa. Vorrei solo riavere indietro il mio ragazzo o, se proprio devo accettare che sia davvero finita, avere più tranquillità nel vivere una vita e un compagno onesto con cui condividere ogni momento. Mi fa tristezza pensare che una persona come me debba rimanere sola per tutte queste problematiche, una persona fondamentalmente troppo buona. E dire che i feedback sull'aspetto estetico non mi mancano, ma non mi reputo chissà cosa, d'altronde l'aspetto estetico non è tutto.

Devo ricominciare da qualche parte, non so come, ma devo fare qualcosa. Il problema è che finché mi sento così inerme, così dipendente dagli altri e con questi pensieri su di me rimarrò molto bloccato. Vorrei solo vivere la vita come fanno tutti attorno a me.

Grazie per aver letto tutto questo, spero possiate darmi una mano in qualche modo a capire dove sbaglio e cosa posso fare. Mi rendo conto che per una persona centrata senza problemi tutto ciò può essere visto come un qualcosa di molto negativo stile: "ma che cazzo dici esci e goditi la vita". 

Qualcuno di voi c'è passato da tutto ciò? Quanto vi è durata?

Edited by leowyatt
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https://www.gay-forum.it/topic/88278-ho-bisogno-di-un-grande-aiuto/
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51 minutes ago, Almadel said:

Credo che al momento ti servano più amicizie che sesso o relazioni.

Su quello concordo, ho solo una paura fottuta della permanenza di questa situazione per anni e anni.

46 minutes ago, Ghost77 said:

Ehi ciao e benvenuto. Di dove sei? Ci sono possibilità di far qualcosa e staccarti dall'inedia in cui rischi di cadere? 

Torino, non so cosa potrei fare oltre la terapia. Sinceramente negli anni la situazione è peggiorata sempre di più, non so come venirne fuori. Forse l'errore più grave è quella di sentirmi vuoto e in difetto senza una persona accanto. È una cosa che ho sempre voluto sin da piccolo, quando vedevo i miei coetanei già dalle elementari avere cose che io non potevo avere (ho avuto le idee chiare sin dai 9 o 10 anni).

Diciamo che potrei ascrivere la mia felicità alla durata della storia che ho avuto, mi ha fatto davvero vivere come una persona centrata e con decisamente meno problemi. Di per sè la cosa rappresenta un enorme problema, quella di dipendere dagli altri fondamentalmente.

16 minutes ago, leowyatt said:

Torino, non so cosa potrei fare oltre la terapia.

Te lo ho chiesto poichè me lo sentivo, forse usavi questo nick altrove parecchio tempo fa ?

Torino offre molto se vuoi riprendere in mano la situazione .

Considerarti vuoto e in difetto senza una persona accanto, al momento, è una reazione alquanto normale . E' l'abitudine che ti ha plasmato in questo modo, alla stregua di un cuscino che tiene la forma del capo di chi ci ha dormito prima di riprendere la sua normale dimensione .

E tu sei in quella fase, sgualcito e spiegazzato, con una conca ancor tiepida, e quindi ti senti totalmente stranito .

In storie finite ci sono passato un po' di volte, e la cosa da fare è chiedersi se varrebbe veramente la pena ritornare assieme, facendo riemergere tutti i momenti più brutti, che sono quelli che tendiamo ad accantonare per primi . 

Per cui "come mi mancano le gite della domenica" per poi accantonare nella memoria il fatto che non si faceva mai sesso (è un esempio generico, non il tuo, giusto per intenderci) .

Ciò che ci fa male non è l'assenza di lui, quanto il ricordo formato . Ricordo rassicurante, routinario, che ci illude che nulla cambierà e che si scontra con la realtà delle cose . 

Non so quanti anni tu abbia ma non c'è un età per rinunciare a ricercare la propria dimensione . E se la tua è in coppia, ben venga . Non costringerti a pensare per forza il contrario . Valuta solo se è il caso di continuare a sognarla col tuo ex o pensare che si possa ricostruire tutto (ed è fattibile, fattibilissimo e anche bello) .

21 minutes ago, Ghost77 said:

Te lo ho chiesto poichè me lo sentivo, forse usavi questo nick altrove parecchio tempo fa ?

Torino offre molto se vuoi riprendere in mano la situazione .

Considerarti vuoto e in difetto senza una persona accanto, al momento, è una reazione alquanto normale . E' l'abitudine che ti ha plasmato in questo modo, alla stregua di un cuscino che tiene la forma del capo di chi ci ha dormito prima di riprendere la sua normale dimensione .

E tu sei in quella fase, sgualcito e spiegazzato, con una conca ancor tiepida, e quindi ti senti totalmente stranito .

In storie finite ci sono passato un po' di volte, e la cosa da fare è chiedersi se varrebbe veramente la pena ritornare assieme, facendo riemergere tutti i momenti più brutti, che sono quelli che tendiamo ad accantonare per primi . 

Per cui "come mi mancano le gite della domenica" per poi accantonare nella memoria il fatto che non si faceva mai sesso (è un esempio generico, non il tuo, giusto per intenderci) .

Ciò che ci fa male non è l'assenza di lui, quanto il ricordo formato . Ricordo rassicurante, routinario, che ci illude che nulla cambierà e che si scontra con la realtà delle cose . 

Non so quanti anni tu abbia ma non c'è un età per rinunciare a ricercare la propria dimensione . E se la tua è in coppia, ben venga . Non costringerti a pensare per forza il contrario . Valuta solo se è il caso di continuare a sognarla col tuo ex o pensare che si possa ricostruire tutto (ed è fattibile, fattibilissimo e anche bello) .

Ci siamo scritti in DM qualche settimana fa, per quello avevi un vago ricordo (anche io lo avevo).

Diciamo che non volendo comunque uno dei problemi l'hai beccato, il sesso era diminuito, ma essendo la mia prima relazione non ci ho dato tanto peso perché ero comunque appagato da tanto altro. Oltretutto lui non si è mai lamentato in modo netto e chiaro ma, a posteriori ripensandoci, ha cercato di farlo capire vagamente tra le righe.

Ho 33 anni, la prima storia degna di questo nome a 31 anni, il resto brevi frequentazioni. Non avendo tanta esperienza mi sento in difetto perché tante dinamiche per me sono nuove. Per come sono andate le cose, con qualche difficoltà iniziale, sento di essere capace di rientrare nella storia con l'ex con nuove consapevolezze apprese sia autonomamente che con la terapia. Ovviamente non posso decidere da solo ma dovrebbe venire da lui che mi ha lasciato. Potrei tra un po' di tempo cercare di ricontattarlo ma, per quanto possa aver preso coscienza degli errori, se ha preso una decisione autonomamente senza volerne parlare apertamente prima non posso convincerlo a parole né a fatti, ha già la sua idea di me e difficilmente la si cambia, non ci si lascia andare. Tralasciando il fatto che magari prima o poi conoscerà qualcuno e ciao ciao occasioni.

Ovviamente le cose si capiscono una volta che non le hai più, questo fa rabbia. Avevo sottomano il ragazzo perfetto e difficilmente troverò qualcuno anche di simile.

Sono stanco delle delusioni, tutto qui. Tantovale cambiare approccio, ma lui non me lo riporterà indietro nessuno, purtroppo :(

9 hours ago, leowyatt said:

Non sto riuscendo ad accettare il fatto che sia finita e non credo lo accetterò mai, anche perché ritengo che la stragrande percentuale di colpa sia la mia e non riuscirò mai a perdonarmi. Tendenzialmente vivo nel passato, quindi per me accettare che le cose siano andate male non è facile.

lavora su questo.

tutto il resto verrà da sè

9 hours ago, leowyatt said:

Sto cercando di staccare il cordone ombelicale emotivo che ho con i miei e che credo sia la causa principale del mio malessere ma è dura.

per curiosità (dato che non parli dell'argomento): con loro hai fatto CO o sei (ancora) velato?

Edited by freedog
7 hours ago, leowyatt said:

Ci siamo scritti in DM qualche settimana fa, per quello avevi un vago ricordo (anche io lo avevo).

Hai ragione, ricordo la conversazione ma mi sfuggiva l'associazione con il nick .

Hai detto una cosa molto consapevole che purtroppo a molti sfugge, nel post rottura

7 hours ago, leowyatt said:

Ovviamente non posso decidere da solo ma dovrebbe venire da lui che mi ha lasciato.

Dato che hai la mezza idea di ricontattarlo, prima di farlo sii ben certo sia ancora single o meglio proprio privo di frequentazioni poichè potresti ritrovarti con una brutta ed imbarazzante sorpresa, ancor più difficile da gestire . 

A volte le cose non vanno, nonostante tutto ciò di bello che possa esser nato . Se non lo avete fatto è importante parlarvi chiaramente senza prendere le parole di ognuno come accusa verso l'altro . 

Nel senso, se io ti dico che con te il sesso non andava, non vuol per forza dire che fosse colpa tua, ma che magari lui aveva bisogno di essere assecondato su qualcosa che non è nella tua natura fare . E' un esempio generico, ovviamente, ma si può applicare a quella sua abitudine ad andare all'Ikea ogni sabato pensando ti piaccia e invece tu odi quel posto . 

Insomma, chiarite i non detti accumulati senza ributtarveli addosso, e solo cosi' comprenderete se sara' il caso di andare avanti o meno .

1 hour ago, freedog said:

lavora su questo.

tutto il resto verrà da sè

per curiosità (dato che non parli dell'argomento): con loro hai fatto CO o sei (ancora) velato?

Fino a prima di quest'estate lo sapevano tutti, inclusi fratelli e sorelle, tranne mia madre e mio padre. Dopo questa rottura mi sono scucito con mia madre, ho colto la palla al balzo sapendo da anni che sarebbero cambiate tante cose dopo il CO con lei. Mio padre non ha un peso sulla mia vita quindi non mi importa dirglielo, so che è una cosa cattiva ma i legami di sangue non necessariamente comportano affetto.

Per il resto non l'ho mai nascosto, amici vecchi e nuovi, conoscenti, colleghi...

40 minutes ago, Ghost77 said:

Hai ragione, ricordo la conversazione ma mi sfuggiva l'associazione con il nick .

Hai detto una cosa molto consapevole che purtroppo a molti sfugge, nel post rottura

Dato che hai la mezza idea di ricontattarlo, prima di farlo sii ben certo sia ancora single o meglio proprio privo di frequentazioni poichè potresti ritrovarti con una brutta ed imbarazzante sorpresa, ancor più difficile da gestire . 

A volte le cose non vanno, nonostante tutto ciò di bello che possa esser nato . Se non lo avete fatto è importante parlarvi chiaramente senza prendere le parole di ognuno come accusa verso l'altro . 

Nel senso, se io ti dico che con te il sesso non andava, non vuol per forza dire che fosse colpa tua, ma che magari lui aveva bisogno di essere assecondato su qualcosa che non è nella tua natura fare . E' un esempio generico, ovviamente, ma si può applicare a quella sua abitudine ad andare all'Ikea ogni sabato pensando ti piaccia e invece tu odi quel posto . 

Insomma, chiarite i non detti accumulati senza ributtarveli addosso, e solo cosi' comprenderete se sara' il caso di andare avanti o meno .

Non so come scoprire se ha già frequentazioni o meno nel momento in cui deciderò di "attaccare". Non so quale sia la giusta tempistica da aspettare, non credo possa aspettare di riprendermi del tutto per farlo. Di contro c'è sempre il rischio di farlo troppo presto.... il problema del sesso credo fosse proprio quello, a lui a una certa è passata un po' la voglia e io per timore del rifiuto non prendevo iniziativa. Quindi da quello che ho capito lui cercava un po' anche questo.

L'idea di valutare tutte le problematiche assieme direi che possa andare, anche se quando ci siamo parlati l'ultima volta ha asserito che io non fossi ancora pronto, in quanto lui vorrebbe una relazione più egualitaria allo stesso livello, sottolineando che di strada ancora da fare ne ho... diciamo che le spiegazioni che mi ha dato oltre queste che sto scrivendo possono starci, anche se alcune sembrano frasi fatte ma veritiere (forse non ero pronto nemmeno io, ho bisogno di stare da solo perché non c'ho cazzi di dare retta a qualcuno, ecc).

Avrebbe bisogno di vedere un cambiamento, non so quanto dire di aver capito gli errori e colpe da parte mia possa servire. C'è da dire che per quello che ho capito ci ha ragionato abbastanza prima da solo (senza esprimere i dubbi ad alta voce in modo da affrontarli assieme), quindi ha un'immagine ben precisa di me.

Di sicuro io so che in tutti questi anni una persona come lui non l'avevo mai incontrata e non so se lui sia uno categorico o vuole che si lotti per lui, purtroppo protendo per la prima in base a quanto ho capito di lui.  

Edited by leowyatt
12 minutes ago, leowyatt said:

Non so come scoprire se ha già frequentazioni o meno nel momento in cui deciderò di "attaccare".

In questi anni di relazione, qualche amico comune che tenga a voi come coppia non sarebbe disponibile a "capirne di più" ?

 

13 minutes ago, leowyatt said:

non so se lui sia uno categorico o vuole che si lotti per lui, purtroppo protendo per la prima in base a quanto ho capito di lui.  

non voglio illudere nessuno, ma spiazzarlo facendo un tentativo di riconciliazione potrebbe rompere le sue convinzioni . Ovvio, facendolo nel modo giusto, senza sembrare uno stalker o uno che implora qualcosa, ma mi sembri ben inquadrato dal non cadere in queste cose .

 

16 minutes ago, Ghost77 said:

In questi anni di relazione, qualche amico comune che tenga a voi come coppia non sarebbe disponibile a "capirne di più" ?

 

non voglio illudere nessuno, ma spiazzarlo facendo un tentativo di riconciliazione potrebbe rompere le sue convinzioni . Ovvio, facendolo nel modo giusto, senza sembrare uno stalker o uno che implora qualcosa, ma mi sembri ben inquadrato dal non cadere in queste cose .

 

Amici in comune purtroppo no, forse una ma mi ha detto che ha tagliato corto con lei. Questa cosa per certi versi è indicativa perché ha fatto in modo (e comunque anche io) che fosse il centro di tutto, di base io avendo ben poco non mi sono preso tanto i miei spazi. La maggior parte delle volte si usciva con gli amici suoi che sono diventati anche i miei. Ovviamente adesso sono giustamente spariti anche loro, giustamente la cosa sottolinea che gli amici del partner sono amici suoi, quindi ovviamente non mi direbbero nulla.

Stalker no perché al momento mi fa male anche solo andare in certe zone della città, implorare in passato ci son caduto, dovrei avere i giusti strumenti in tempo consono prima di poterlo fare.

È anche vero che lui nel parlare ha chiaramente detto: "quanto bisogna forzare la chiave nella toppa, se non va non va" alludendo al fatto che magari lui ha valutato che negli ultimi mesi non era appagato (e l'errore qui è molto comune, aspettare che l'altro faccia cose che soddisfano i propri bisogni senza dirlo, come se gli si leggesse nel pensiero). In più ha detto che dopo uno stacco ci si potrebbe sentire, da amici, senza dire robe tipo "mi manchi". Ha anche concluso con un ti voglio bene abbastanza sincero, quindi il bel lavorone da solo se l'è fatto da tempo :( poi qualche storia di sfuggita non volendo purtroppo l'ho vista, mi sembra ripreso e felice :(

 

Just now, Krad77 said:

Ma quindi ti ha lasciato perché voleva uno intraprendente quanto lui?

Mi ha lasciato perché vuole una relazione paritaria e non vuole sentirsi sempre "su". Ha detto che mi ha fatto da padre, da psicologo e da compagno (cose che in una relazione a mio avviso ci stanno, non lo vedo come un motivo valido per lasciare), capisco comunque questa visione perché di base ho un'autostima relativamente bassa (e necessariamente si instaurano poi determinate dinamiche). 

Di base il problema è anche che non abbiamo comunicato in modo giusto, a mio avviso sarebbe stata recuperabile, ma la voglia deve esserci in entrambi. Poi lui è partito a razzo all'inizio e io sono più un diesel, con l'inconveniente che a lui a una certa è scemata (ma non ha parlato chiaro per recuperare) e a me invece è salita nel tempo. Tempistiche orribili, eppure adesso ci sto malissimo e lui mi sa che si è ripreso, se non totalmente diciamo al 95%.

A me sembra uno che è “su” di carattere, non credo che non sapesse come eri tu. Mi sembra anche che il fatto che parta in quarta ma poi gli “scenda” l’infatuazione possa essere una costante della sua vita. Non è che magari uno così è meglio perderlo che trovarlo?

28 minutes ago, Krad77 said:

Mi sembra anche che il fatto che parta in quarta ma poi gli “scenda” l’infatuazione possa essere una costante della sua vita. Non è che magari uno così è meglio perderlo che trovarlo?

È un buon metodo per diventare importante per qualcuno e poi, lasciandolo, inferiorizzarlo, facendogli un discorso che lo mette decisamente “su” e che meriterebbe solo una sberla:

 

36 minutes ago, leowyatt said:

vuole una relazione paritaria e non vuole sentirsi sempre "su". Ha detto che mi ha fatto da padre, da psicologo e da compagno

Purtroppo @leowyatt ha la reazione sbagliata (per sé stesso – giusta per l’altro). Anche secondo me uno così è meglio perderlo. Tu, @leowyatt, cerca di far salire la tua autostima: non tanto, però, quel tanto che basta per metterti in salvo.

47 minutes ago, Krad77 said:

A me sembra uno che è “su” di carattere, non credo che non sapesse come eri tu. Mi sembra anche che il fatto che parta in quarta ma poi gli “scenda” l’infatuazione possa essere una costante della sua vita. Non è che magari uno così è meglio perderlo che trovarlo?

Non so, credo piuttosto che molto abbia fatto la mancanza di comunicazione, la quale ha sicuramente influito sul sesso come conseguenza, che poi essa stessa sia diventata la causa e così via. Un po' un loop.

12 minutes ago, Isher said:

È un buon metodo per diventare importante per qualcuno e poi, lasciandolo, inferiorizzarlo, facendogli un discorso che lo mette decisamente “su” e che meriterebbe solo una sberla:

 

Purtroppo @leowyatt ha la reazione sbagliata (per sé stesso – giusta per l’altro). Anche secondo me uno così è meglio perderlo. Tu, @leowyatt, cerca di far salire la tua autostima: non tanto, però, quel tanto che basta per metterti in salvo.

Potrebbe anche essere andata così, è presto per dirlo perché ancora ci sono dentro e non vedo in modo chiaro. 

A mio avviso avessimo comunicato eventuali disagi di più, o comunque in modo costruttivo, sarebbe andata molto diversamente, anche perché si è arreso facendosi la sua strada mentre io ero lì che lavoravo sulle mie insicurezze.

Piccola parentesi, ha avuto altre storie, di cui una storia durata 8 anni, quindi non c'è un pattern che si ripete.

So che dovrei cercare di metabolizzare la cosa e andare avanti, ma non ho mai provato quello che ho provato stando con lui, è diventato una droga e lo è tutt'ora temo.

Mannaggia all'amore :(

Edited by leowyatt
6 minutes ago, leowyatt said:

Piccola parentesi, ha avuto altre storie, di cui una storia durata 8 anni, quindi non c'è un pattern che si ripete.

Non c’è bisogno che si ripeta, per essere un pattern, come dici tu.

In ogni caso, se accetti un consiglio su come uscirne, dovresti smettere di pensare a “come sarebbe andata, se”. Questo ti mantiene in una situazione di pugile suonato, ti mantiene all’imperfetto, mentre lui viaggia sul presente. Anche questo è essere inferiorizzato = soffrire.

Tu poi dici: non so ancora se è andata così...

Nessun amico più grande di te ti ha insegnato che nella vita, in certi momenti, ti devi raccontare una storia, quella che ti aiuta di più? Lui lo sta facendo...

2 minutes ago, Isher said:

Non c’è bisogno che si ripeta, per essere un pattern, come dici tu.

In ogni caso, se accetti un consiglio su come uscirne, dovresti smettere di pensare a “come sarebbe andata, se”. Questo ti mantiene in una situazione di pugile suonato, ti mantiene all’imperfetto, mentre lui viaggia sul presente. Anche questo è essere inferiorizzato = soffrire.

Tu poi dici: non so ancora se è andata così...

Nessun amico più grande di te ti ha insegnato che nella vita, in certi momenti, ti devi raccontare una storia, quella che ti aiuta di più? Lui lo sta facendo...

Quello del "come sarebbe andata se" è il consiglio più giusto in assoluto, soprattutto per me che ho la tendenza a vivere nel passato e, infatti, cerco con tutte le forze di allontanare quei pensieri quando vengono e verranno su, tipo anniversari mancati e ricordi di cose. Sulle ipotesi ancora mi viene difficile, essendo una persona estremamente razionale (purtroppo, in questi momenti).

Quindi dici di raccontarmi una bugia che possa aiutarmi per il momento? Di sicuro devo smetterla di prendermi tutte o la maggior parte delle colpe.

Spero solo di incontrare la persona "giusta" quando mi sarò ripreso e sarò pronto. Purtroppo col passare dell'età il desiderio aumenta, ma bisognerà anche contemplare la possibilità di rimanere da solo, sicuramente accettarlo è meglio di cercare di combattere l'idea o costruirci aspettative attorno come al mio solito (che per inciso saranno molto meno ridimensionate in futuro, ho imparato la lezione, forse dovevo passarci e farmi male per capirlo).

5 hours ago, leowyatt said:

Quello del "come sarebbe andata se" è il consiglio più giusto in assoluto, soprattutto per me che ho la tendenza a vivere nel passato e, infatti, cerco con tutte le forze di allontanare quei pensieri quando vengono e verranno su, tipo anniversari mancati e ricordi di cose. Sulle ipotesi ancora mi viene difficile, essendo una persona estremamente razionale (purtroppo, in questi momenti).

Quindi dici di raccontarmi una bugia che possa aiutarmi per il momento? Di sicuro devo smetterla di prendermi tutte o la maggior parte delle colpe.

Spero solo di incontrare la persona "giusta" quando mi sarò ripreso e sarò pronto. Purtroppo col passare dell'età il desiderio aumenta, ma bisognerà anche contemplare la possibilità di rimanere da solo, sicuramente accettarlo è meglio di cercare di combattere l'idea o costruirci aspettative attorno come al mio solito (che per inciso saranno molto meno ridimensionate in futuro, ho imparato la lezione, forse dovevo passarci e farmi male per capirlo).

Eliminare il “come sarebbe andata se” ti aiuterà molto a non essere riassorbito dal passato. Se poi hai la tendenza a vivere nel passato (cosa che io capisco bene: ma è un lusso che ci si può permettere solo quando si è felici) devi proprio riuscire a farlo.

Come hai capito da solo, il secondo punto è smetterla di prenderti tutte o la maggior parte delle colpe. E il “raccontarsi una storia” non significa esattamente “dirsi una bugia”. Significa assumere quella autonarrazione che, sola, ti aiuta. È un cooperare con sé stessi, un fondarsi sugli aspetti più vitali che riusciamo a far emergere, tra i quali non può non rientrare un trattamento di sé stessi il più possibile positivo, e costruire attorno a tutto ciò un consuntivo di questa storia che te ne faccia uscire fuori al più presto. 

Anche già il dirti: Forse dovevo passare attraverso questi errori per correggermi, per assumere un’altra postura, una diversa visuale, rientra nel costruirti la tua “narrazione” dei fatti e delle relazioni tra voi due. Narrazione che deve promuovere al massimo e in tutti i modi la tua capacità di fuoriuscire da questa storia. 

Quello che mi spaventa adesso sinceramente è di diventare estremamente cinico e di non fidarmi più di nessuno. Ci ho messo tanto a fidarmi dopo tanto tempo dall'ultima delusione, non so come essere più sul pezzo per capire il genere di persona che hai davanti, anche se la verità è che non saprai mai davvero chi hai accanto. Da qui quindi la domanda: come fidarsi? Non sono uno che guarda cellulari o altro, la trovo una cosa irrispettosa, ma a giudicare da quello che ho sentito in questi anni è sempre più dura (o magari mi viene più facile proprio per questo, perché ho paura di scoprire cose).

2 hours ago, leowyatt said:

Quello che mi spaventa adesso sinceramente è di diventare estremamente cinico e di non fidarmi più di nessuno. 

Significherebbe negarti, in un certo senso “suicidarti”. Diventare estremamente cinico e non fidarsi più di nessuno significa non vivere più, disseccarsi. Perché farlo? Assolutamente no. Ma mi sembra che tu stesso vedi la direzione giusta, che è un’altra (e tutt’altra): continuare a fare esperienza. Solo l’esperienza, l’accorgersi, il capire, il tenere conto ci aiutano in questo ambito di cose e in generale nella vita.

3 hours ago, Isher said:

Significherebbe negarti, in un certo senso “suicidarti”. Diventare estremamente cinico e non fidarsi più di nessuno significa non vivere più, disseccarsi. Perché farlo? Assolutamente no. Ma mi sembra che tu stesso vedi la direzione giusta, che è un’altra (e tutt’altra): continuare a fare esperienza. Solo l’esperienza, l’accorgersi, il capire, il tenere conto ci aiutano in questo ambito di cose e in generale nella vita.

Lo so, ma forse devo rinforzarmi un attimo, perché ogni volta ci sto troppo male (includo le precedenti frequentazioni). Abbandonarsi al sentimento sì, ma coi piedi per terra, difficile da fare.

2 hours ago, Krad77 said:

Mi sono perso, cosa c'entra il tuo ex con la gelosia, guardare il cellulare del partner?

Intendo dire che pur avendo problemi di fiducia non riuscirei a guardare il cellulare del partner per poter scongiurare una qualche fregatura, anche perché è una cosa bruttissima da fare, di per sé perché alla base non ti stai fidando e quindi non ha senso, e quando succede ci sono spesso brutte sorprese (racconti di amici e vari topic qui sul forum).

Ciao anche io sono stato lasciato da poco ( 3 settimane ) da un ragazzo per cui provavo cose fortissime e con cui avevo vissuto una favola, una favola reciproca. Di questo ne sono sicuro. I motivi sono diversi , ma sento di stare come te ( io forse peggio , ora come ora sono in una angoscia 24h che non mi abbandona neanche la notte nei sogni) Non ho tregua dal mio ENORME malessere. A ciò aggiungo che sono piuttosto solo , ho vari conoscenti ma nessuno che possa considerare reale amico. L unico mio vero amico che sento sempre e con cui mi vedo pure vive all’estero. Non riesco più a svolgere normalmente le mie attività quotidiane, anche andare in palestra è diventata una fatica insostenibile dato che vado a fare una cosa pesante con un dolore enorme nel cuore. Insomma mi fa tutto schifo ora e non ho grandi sfoghi al momento per superarlo avendo una vita ormai molto noiosa. Mi rivedo in te in vari punti, tipo quando dici che con lui ti sentivi bene e che trovavi una serenità in coppia che da single non hai e per me è lo stesso , ed è particolarmente frustrante per me dato che sono uno che seleziona e non mi fidanzo ogni 3 mesi. Qualcuno ti dirà che tu devi stare bene pure da solo, ma io credo che ci siano persone ( tipo noi) che hanno una grande propensione a stare in coppia più di altre, non la trovo una cosa strana. Io con lui ero davvero al 7 cielo. E come te condivido quando dici che hai paura non troverai uno migliore o come lui, perché lui ti dava già tutto quello che volevi. Quanto mi ci rivedo. Forse è un pensiero che facciamo tutti noi innamorati che veniamo abbandonati , tuttavia io davvero mi sentivo fortunato con lui. 
Nel mio caso aggiungi pure che avevamo una compatibilità sessuale mostruosa, io essendo prevalentemente passivo ho purtroppo anche meno chances rispetto a lui ( attivo) di trovarne un altro in tempi non da invecchiare perché numericamente noi passivi siamo ahimè molti di più( piccolo sfogo : quanto vorrei essere versatile, ci penso sempre) 

Puoi provare a parlargli per vedere se cambia idea ma per la mia esperienza chi ti lascia difficilmente ritorna, certo dipende anche dalle cause della rottura

la mia impressione è che sia @leowyatt che @marcusss stiano vivendo un momento depressivo. può anche passare da solo col tempo ma io consiglierei di andare da uno psicologo e/o psichiatra per cercare di uscirne meglio che senza terapeuta.

 

2 hours ago, marcusss said:

Ciao anche io sono stato lasciato da poco ( 3 settimane ) da un ragazzo per cui provavo cose fortissime e con cui avevo vissuto una favola, una favola reciproca. Di questo ne sono sicuro. I motivi sono diversi , ma sento di stare come te ( io forse peggio , ora come ora sono in una angoscia 24h che non mi abbandona neanche la notte nei sogni) Non ho tregua dal mio ENORME malessere. A ciò aggiungo che sono piuttosto solo , ho vari conoscenti ma nessuno che possa considerare reale amico. L unico mio vero amico che sento sempre e con cui mi vedo pure vive all’estero. Non riesco più a svolgere normalmente le mie attività quotidiane, anche andare in palestra è diventata una fatica insostenibile dato che vado a fare una cosa pesante con un dolore enorme nel cuore. Insomma mi fa tutto schifo ora e non ho grandi sfoghi al momento per superarlo avendo una vita ormai molto noiosa. Mi rivedo in te in vari punti, tipo quando dici che con lui ti sentivi bene e che trovavi una serenità in coppia che da single non hai e per me è lo stesso , ed è particolarmente frustrante per me dato che sono uno che seleziona e non mi fidanzo ogni 3 mesi. Qualcuno ti dirà che tu devi stare bene pure da solo, ma io credo che ci siano persone ( tipo noi) che hanno una grande propensione a stare in coppia più di altre, non la trovo una cosa strana. Io con lui ero davvero al 7 cielo. E come te condivido quando dici che hai paura non troverai uno migliore o come lui, perché lui ti dava già tutto quello che volevi. Quanto mi ci rivedo. Forse è un pensiero che facciamo tutti noi innamorati che veniamo abbandonati , tuttavia io davvero mi sentivo fortunato con lui. 
Nel mio caso aggiungi pure che avevamo una compatibilità sessuale mostruosa, io essendo prevalentemente passivo ho purtroppo anche meno chances rispetto a lui ( attivo) di trovarne un altro in tempi non da invecchiare perché numericamente noi passivi siamo ahimè molti di più( piccolo sfogo : quanto vorrei essere versatile, ci penso sempre) 

Puoi provare a parlargli per vedere se cambia idea ma per la mia esperienza chi ti lascia difficilmente ritorna, certo dipende anche dalle cause della rottura

Purtroppo condivido l'ultimo punto, per via del pessimismo, ma purtroppo la dannata speranza non mi abbandona. Sono ancora nella fase della negazione e non vedo via d'uscita, purtroppo parlando non si risolve nulla, anche le relative tempistiche "giuste" sono impossibili da capire.

2 hours ago, marco7 said:

la mia impressione è che sia @leowyatt che @marcusss stiano vivendo un momento depressivo. può anche passare da solo col tempo ma io consiglierei di andare da uno psicologo e/o psichiatra per cercare di uscirne meglio che senza terapeuta.

 

Avevo pensato agli antidepressivi ma tendo alle dipendenze, quindi purtroppo credo sia meglio evitare. Sono comunque seguito da una psicologa, sperando di accorciare i tempi di recupero e lavorare fattivamente su me stesso, questo estremo bisogno di una persona accanto non va bene, si deve stare in coppia quando si vuole, non perché se ne ha bisogno. Il problema è che avevo trovato il meglio e mi ci sono abituato.

On 10/12/2022 at 9:42 PM, leowyatt said:

 Ha detto che mi ha fatto da padre, da psicologo e da compagno (cose che in una relazione a mio avviso ci stanno, non lo vedo come un motivo valido per lasciare),

Dissento su quel "ci stanno". 

Dissento anche sul proposito di tornare a parlargli: che senso ha? Prolungare l'agonia? Scucirgli altri due mesi di tira&molla e stare male il triplo? Lascia perdere.

Mi sembri molto lucido nell'individuare il tuo problema in questa tendenza alla dipendenza affettiva, che non definirei la tua legittima dimensione (come sostiene @Ghost77), bensì IL problema da affrontare.

Coltivare rapporti d'amicizia o di semplice conoscenza è vitale e terapeutico, fallo.

di per se gli antidepressivi non danno dipendenze come i sonniferi o le benzodiazepine. se si prende un antidepressivo e si ha ancora bisogno di loro e si interrompono gli antidepressivi però naturalmente non hai più l'effetto del farmaco e ti manca ma non è una vera dipendenza chimica come per sigarette o alcool per un alcolizzato.

la tua psicologa fa parte del gruppo di psicologi che per principio sono contrari agli antidepressivi o fa parte del gruppo di psicologi che ritengono che ci sono pazienti che traggono beneficio dagli antidepressivi ?

se lei fa parte del secondo gruppo potrà darti forse la sua opinione 'obiettiva' sul fatto che tu trovesti giovamento o meno da antidepressivi.

se fa parte del primo gruppo contrari di principio agli antidepressivi inutile chiedere il suo parere.

riguardo al dover stare prima bene da soli per poter star bene in due: mah, io da solo non stavo affatto bene e ora con mio marito è molto meglio che da solo (penso per entrambi).

 

14 minutes ago, Cesco00 said:

Dissento su quel "ci stanno". 

Dissento anche sul proposito di tornare a parlargli: che senso ha? Prolungare l'agonia? Scucirgli altri due mesi di tira&molla e stare male il triplo? Lascia perdere.

Mi sembri molto lucido nell'individuare il tuo problema in questa tendenza alla dipendenza affettiva, che non definirei la tua legittima dimensione (come sostiene @Ghost77), bensì IL problema da affrontare.

Coltivare rapporti d'amicizia o di semplice conoscenza è vitale e terapeutico, fallo.

 

Concordo sull'ultimo punto ma non sul primo, chiaramente deve essere vicendevole, ma per costruire un rapporto paritario ci vuole tempo e a volte può capitare che tiri più uno e poi tiri più un altro. Di base è una situazione che può stancare ma se ne parla, se veramente ci si tiene. Poi in senso stretto se dici di fare da padre allora non lo fai, i padri per il tuo bene se è il caso ci vanno pure pesante per far capire certe cose, ma il problema alla base evidentemente è/era un altro.

IL problema è comunque qualcosa da affrontare, a prescindere da tutto, spero che il percorso mi porti sin da subito a lavorarci e che non sia un processo a step, stile prima supero la rottura e poi lavoro sul problema.

8 minutes ago, marco7 said:

di per se gli antidepressivi non danno dipendenze come i sonniferi o le benzodiazepine. se si prende un antidepressivo e si ha ancora bisogno di loro e si interrompono gli antidepressivi però naturalmente non hai più l'effetto del farmaco e ti manca ma non è una vera dipendenza chimica come per sigarette o alcool per un alcolizzato.

la tua psicologa fa parte del gruppo di psicologi che per principio sono contrari agli antidepressivi o fa parte del gruppo di psicologi che ritengono che ci sono pazienti che traggono beneficio dagli antidepressivi ?

se lei fa parte del secondo gruppo potrà darti forse la sua opinione 'obiettiva' sul fatto che tu trovesti giovamento o meno da antidepressivi.

se fa parte del primo gruppo contrari di principio agli antidepressivi inutile chiedere il suo parere.

riguardo al dover stare prima bene da soli per poter star bene in due: mah, io da solo non stavo affatto bene e ora con mio marito è molto meglio che da solo (penso per entrambi).

 

Fa parte del secondo gruppo ma non abbiamo ancora affrontato il problema a voce. Il discorso delle dipendenze non va inteso in senso stretto, ma probabilmente ha a che fare con la mania del controllo, mi spiego con un esempio: 7 anni fa ho avuto un problema che mi ha portato ad ansie legate al dormire un giusto quantitativo di ore o che comunque anche se relativamente poche fossero di qualità. Mi sono quindi lanciato sulla melatonina che, seppur non dia dipendenza, è come se me la dia perché non riuscirei a stare tranquillo al pensiero di passare le notti feriali senza prenderla per paura che si ripresenti lo stesso problema di 7 anni fa.

Sono comunque molto contento per te/voi, fortunatamente vi siete trovati. Finché stare da solo per me sarà un peso o un fallimento rischio di fare le "scelte" sbagliate e ripetere lo stesso copione, per quello dico che devo stare "bene" anche da solo.

Edited by leowyatt

se la tua psicologa fa parte del secondo gruppo continua con lei. parla con lei del fatto che temi di fare scelte simili a quelle sbagliate che hai fatto in passato. se vuoi sciogliere il problema devi parlarne con lei e non temere il problema

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