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Solo omosessualità o qualche cosa di più?


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La gente mi prenderà per matto a leggere quello che scrivo, ma non mi interessa molto. Credo che tu per dei motivi che ti spiegherò comprenderai quello che ti sto dicendo. Mettiti in ascolto e confronta quello che ti dico con te stesso.

In origine nessuno era maschio o femmina.

Dire così è la stessa cosa che dire:

in origine nessuno è maschio o femmina.

Il concetto di tempo è un'invenzione, così come le categorie maschile e femminile.

Ora, capita che persone che hanno raggiunto un dato livello di consapevolezza nella reincarnazione precedente, all'impatto con la nuova manifestazione, subiscano un trauma particolarmente brusco. Questo perchè la materia è estremamente densa e contradditoria. Uno spirito che ha raggiunto vibrazioni superiori si ritrova schiacciato dalla propria nuova condizione e l'oblio che segue l'incarnazione(proprio come finito di sognare il ricordo dei sogni risulta estremamente difficile per chi non è abituato a viverli in un certo modo) lo porta a cercare di risolvere la propria inadeguatezza con il mondo fisico polarizzandosi in una maniera piuttosto che nell'altra. Alcuni lo fanno nella maniera più semplice: ho un pisello, allora sono un maschio. Altri lo fanno in maniera più complessa e dolorosa: ho un pisello ma non mi trovo bene ad essere maschio, allora sono transessuale. Ma il discorso non cambia. In tutti e due i casi è il principio ad essere sbagliato. E' lo spirito che deve dominare la materia, perchè lo può fare. Certo, comporta sofferenza, ma alla fine si vince.

Tutti noi siamo esseri androgini, e tutti arriveremo un giorno a questa consapevolezza.

Io parlo di me al maschile perchè mi fa comodo. Ma se penso a me non penso nè ad un maschio, nè ad una femmina.

"Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza": perchè è scritto al plurale? Perchè gli ebrei dicono che Dio non lo si può guardare in faccia ma solo di profilo? Perchè Egli è bene e male, ombra e luce, maschio e femmina. Ma noi non lo riusciamo a comprendere nella sua Unicità.

Continua pure a recitare la tua storia come vuoi. Fingiti maschio gay, femmina etero. Fai ciò che Vuoi ma sempre con questa consapevolezza.

E ricorda sempre che non è il mondo a dover cambiare. Combatti le contraddizioni e non buttare via il lavoro che hai svolto in altre vite.

Con stima e affetto.

Amore è la Legge, Amore sotto Volontà

Perchè è scritto al plurale?

Grazie ancora a tutti..Mi hanno colpito molto queste risposte cosi profonde :roll:

Comunque una piccola e ingenua ricetta per sopravvivere: si chiama FARE, cioè vivere facendo anziché essendo. La vita certamente è anche essere, ma è ancora di più fare; e ciò che ti piace fare e/o ricevere, tu lo sai già, anche adesso, in fondo a te stesso, e non cambia se sei maschio o femmina... devi soltanto farla, viverla, senza pensare a chi sei o cosa sei mentre la stai facendo, e se il farla da ciò che sei o ti senti sia bello, brutto, curioso, e via dicendo.

Certamente si tratta comunque di una limitazione della vita, perché per molti e per molta parte del mondo vivere significa anche potersi ammirare allo specchio e piacersi, e tu magari ameresti vestirti da donna ma per ammirare una bella immagine femminile al tuo specchio, cosa che non realizzi vestendoti da donna perché ti vedresti come una checca, una squallida imitazione, e forse temi che anche cambiando sesso otterresti un risultato molto insoddisfacente... ma questo non è troppo differente da quello che provano in tanti per altre cose che non c'entrano dal sesso: io vorrei essere un omone alto 1 metro e 95 cm e di costituzione non magra, cosa che però non potrò mai essere, al massimo potrei mettere su un po' di muscoli ma sarebbe largamente insufficiente e allora non faccio nemmeno quello, e allora riflettere sui miei sogni di essere un fusto non serve :sisi:

Sicuramente è fondamentale passare dal teorico al pratico, fare esperienza come dici te, senza contare che impressione puoi fare, senza pensare troppo a cosa possano pensare gli altri..Il problema è che per me l'immagine che ho di me stesso è fondamentale. Se una cosa non mi piace, non riesco a farla..Piu che piacermi una cosa devo sentirmi "predisposto" (inteso come aperto mentalmente o comunque pronto ad affrontare una cosa), se questo non avviene, posso metterci tutto lo sforzo che voglio ma non è la stessa cosa..

 

a questo punto mi vien da pensare che, oltre all'aiuto che secondo me può darti un buono psicologo, ci sarebbe un altro elemento che ti potrebbe portare a fare un passo avanti. ovvero trovarti un ragazzo e starci assieme. sì sì, non c'è bisogno che mi si dica che è davvero difficile trovarne uno che ci piaccia e che sia gay...o almeno bisex. ma il mio non è un consiglio, piuttosto una sorta di constatazione...o meglio un semplice pensiero.

credo infatti che stando con un ragazzo le contraddizioni che navigano nella tua testa non possano far altro che andare a collidere sempre più fino a che...puff, sì scontrino e affondino. o almeno si attenuino. chissà magari sparirebbe anche la bambina che ti perseguita un pò alla Ally Mv beal :).

Concorco trovarmi un ragazzo sarebbe la cosa piu giusta da fare, perchè bene o male come dicevo prima c'è una differenza abbastanza sostanziale tra il dire e il fare. Ho gia girato diversi locali ma non ho trovato neanche l'ombra di qualcuno che mi potesse interessare..So benissimo che il mondo è grande e non si sa mai..ma sinceramente l'idea di dover aspettarne uno che casca dal cielo o dovermi fare non so quanti kilometri in treno perchè sta in un'altra città mi disgusta parecchio. Soprattutto ora che ho deciso di vedermi dentro, vorrei qualcosa subito e non avrei alcuna voglia di dover aspettare ancora. Forse chiedo troppo, ma il pensiero che se fossi una donna potrei avere tutti quelli che voglio è più forte di me..       

crescendo (e se nessuno lo aiuta a districarsi in questo groviglio) passa il tempo a chiedersi perché non possieda caratteri femminili fisici che possano identificarlo come una donna a cui piacciono gli uomini, come è l'ordine naturale delle cose per il suo parco di conoscenze. questa scoperta può essere traumatizzante per tutti quei ragazzi/e che non si ritrovano, anche grandicelli, a vedere positivamente il concetto di omosessualità. semplicemente non hanno mai considerato l'ipotesi, sono cresciuti con un altro schema mentale, rifiutano l'idea, arrivano quindi a pensare di essere nati con il corpo sbagliato (transessualità) piuttosto che considerare l'idea di coppia di due uomini o due donne.

Ho trovato interessante tutto quello che hai scritto anche perchè alla fine è quello che è succeso. L'unica cosa, non ho capito cosa mi vuoi dire alla fine..Pensi sia il caso di parlare di transessualità oppure che che non ho ancora considerato troppo a fondo l'idea di un rapporto omosessuale?

La gente mi prenderà per matto a leggere quello che scrivo, ma non mi interessa molto. Credo che tu per dei motivi che ti spiegherò comprenderai quello che ti sto dicendo. Mettiti in ascolto e confronta quello che ti dico con te stesso.

In origine nessuno era maschio o femmina.

Dire così è la stessa cosa che dire:

in origine nessuno è maschio o femmina.

Il concetto di tempo è un'invenzione, così come le categorie maschile e femminile.

Ora, capita che persone che hanno raggiunto un dato livello di consapevolezza nella reincarnazione precedente, all'impatto con la nuova manifestazione, subiscano un trauma particolarmente brusco. Questo perchè la materia è estremamente densa e contradditoria. Uno spirito che ha raggiunto vibrazioni superiori si ritrova schiacciato dalla propria nuova condizione e l'oblio che segue l'incarnazione(proprio come finito di sognare il ricordo dei sogni risulta estremamente difficile per chi non è abituato a viverli in un certo modo) lo porta a cercare di risolvere la propria inadeguatezza con il mondo fisico polarizzandosi in una maniera piuttosto che nell'altra. Alcuni lo fanno nella maniera più semplice: ho un pisello, allora sono un maschio. Altri lo fanno in maniera più complessa e dolorosa: ho un pisello ma non mi trovo bene ad essere maschio, allora sono transessuale. Ma il discorso non cambia. In tutti e due i casi è il principio ad essere sbagliato. E' lo spirito che deve dominare la materia, perchè lo può fare. Certo, comporta sofferenza, ma alla fine si vince.

Tutti noi siamo esseri androgini, e tutti arriveremo un giorno a questa consapevolezza.

Io parlo di me al maschile perchè mi fa comodo. Ma se penso a me non penso nè ad un maschio, nè ad una femmina.

"Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza": perchè è scritto al plurale? Perchè gli ebrei dicono che Dio non lo si può guardare in faccia ma solo di profilo? Perchè Egli è bene e male, ombra e luce, maschio e femmina. Ma noi non lo riusciamo a comprendere nella sua Unicità.

Continua pure a recitare la tua storia come vuoi. Fingiti maschio gay, femmina etero. Fai ciò che Vuoi ma sempre con questa consapevolezza.

E ricorda sempre che non è il mondo a dover cambiare. Combatti le contraddizioni e non buttare via il lavoro che hai svolto in altre vite.

Con stima e affetto.

Amore è la Legge, Amore sotto Volontà

Perchè è scritto al plurale?

Interssante, davvero ma forse troppo ai limiti del verosimile..

ciaociaoriciao.ho un pò di commenti da fare.

 

thelema93...devo ammettere che mi fai un pò paura :sisi:

 

roj84...ma sei psicologo? lo chiedo perchè dici le cose in termini esclusivamente assolutistici e anche questo devo dire che mi spaventa. ad ogni modo se tu Frederic ti ritrovi e ti aiuta non ho nulla da dire su questo :roll:.

tuttavia io personalmente non sono d'accordo con alcune cose. primo che la riga tra transessuali e omosessuali sia così sottile......no, non sono proprio d'accordo. un'altra cosa invece mi vien da dirla riguardo a ciò che hai detto a un certo punto, sul fatto che ad un certo punto l'omosessuale si chiede perchè il suo corpo non presenta tratti fisici femminili; ora non so se tu intendevi che la cosa si potesse manifestare anche a livello inconscio, ma francamente, potrà anche capitare, ma non mi sento/credo proprio di aver mai avuto dubbi di questo tipo, nè in un senso nè nell'altro.

un'altra cosa su cui non sono pienamente d'accordo è che se un bambino gioca con le bambole da piccolo questo è indice di un principio di omosessualità. non faccio un ragionamento fatto sulla discriminazione, ma sul fatto che quelle volte che giocavo con le bambole con le mie amiche non vi era nulla che assomigliasse alle cure che una madre ha con i suoi figli. si interpretavano dei ruoli e basta, così come facevo con altri personaggi giocattolo. poi boh, anche qui non so se intendevi a livello inconscio, ma mi dico scettico anche in questo caso...fosse anche lo studio di psicologi facoltosi.

sono invece d'accordo quando dici che la repressione dei propri comportamenti/atteggiamenti generi grande stress. a volte mi domando proprio se alcuni miei atteggiamenti timidi e insicuri in determinate situazioni non derivino proprio dal fatto che per molto tempo sono stato a controllare i miei atteggiamenti davanti agli altri...boh

 

o frederic sìsì anche io sono cultore del pensiero che non si può aspettare che cada dall'alto dei cieli il ragazzo per noi eheh...anche se devo dire che pure nel mio caso gli sforzi si sono per ora dimostrati vani :)

e in fine sì, anche a me è venuto da pensare, ma credo di capire in modo molto più leggero del tuo, ch se fossi una donna potrei avere i ragazzi che voglio... :)

 

ciaociao

o frederic sìsì anche io sono cultore del pensiero che non si può aspettare che cada dall'alto dei cieli il ragazzo per noi eheh...anche se devo dire che pure nel mio caso gli sforzi si sono per ora dimostrati vani :rotfl:

Questo è quello che mi spaventa, per ora tutte le persone omosessuali che ho incontrato  mi hanno detto la stessa frase o comunque simili "ti devi accontentare" "Prendi quello che passa" ecc..Si lo so che è sbagliato generalizzare ma che palle

sì parker parlo in termini assolutisti perché siamo su un forum gay e l'autore del topic mi espone un problema di omosessualità repressa e rifiuto all'idea della transessualità, altrimenti non mi sognerei di dire che chiunque giochi con una bambola da piccolo sia gay o che per forza lo sviluppo infantile debba seguire certi criteri, ma più di un discorso generico verso un utente che non ho mai visto né conosciuto cosa vuoi che faccia? Per questo ho specificato, e bene mi sembra, alla fine del mio post che solo il suo psicologo potrà aiutarlo davvero perché più di tutto, in un rapporto psicoterapeutico, conta la vicinanza con il professionista e la frequenza nell'andarlo a trovare. La linea tra omosessualità e transessualità è talmente sottile, per chi non sa come comportarsi a riguardo, che frederic ci si è ritrovato in mezzo e ha aperto un topic apposito non sapendo nemmeno lui cosa fare :rotfl:

 

 

 

 

Ho trovato interessante tutto quello che hai scritto anche perchè alla fine è quello che è succeso. L'unica cosa, non ho capito cosa mi vuoi dire alla fine..Pensi sia il caso di parlare di transessualità oppure che che non ho ancora considerato troppo a fondo l'idea di un rapporto omosessuale?

 

alla fine... io non posso dirti nulla di più, perché come ho scritto subito sopra, sarà il tuo psicologo a seguirti in questa vicenda. dal canto mio posso solo aggiungere che, anche su questo forum, in passato si è già discusso di transessualità e alcuni utenti risposero che, ad avere la bacchetta magica, avrebbero cambiato sesso... ciò che li tratteneva magari era una vaga indecisione, oppure la paura della terapia chirurgica. altri invece risposero da subito affermando che si trovavano bene con il proprio sesso biologico (ovvero l'identità di genere, che è un concetto totalmente diverso dall'orientamento sessuale).

 

frederic la vita è tanto strana ma io non ci credo agli uomini che si svegliano a 40 anni con un incredibile impulso omosessuale... gli impulsi erotici fanno parte di noi da quando nasciamo, possiamo scoprirli tardivamente, ma non ha senso dire che "ci sono spuntati da un giorno all'altro" perché ci nasciamo così come nasciamo con il sangue, i neuroni e tutto il resto. può essere che il tuo atteggiamento negativo verso il mondo omosessuale(da quel che hai scritto) ti abbia portato a "preferire" (per quanto l'idea ti dispiaccia) la via del transessualismo in quanto "comoda fuga", perché sai bene che come donna avresti più probabilità di "successo" nel conquistarti un affetto, un amore e una vita tranquilla non trascorsa a dover combattere con la società e l'omofobia della gente (benché le donne abbiano comunque le loro belle battaglie da fare). così come può essere che tu abbia davvero un'identità di genere femminile, nascosta sinora sotto la patina dell'uomo gay, che ovviamente non si è ritrovato nel rapportarsi con altri uomini gay poiché non è un rapporto omosessuale che cerchi ma una relazione etero.

 

insomma, c'è da lavorarci su, e parecchio, forza e coraggio se ti serve siamo qui

scusami roj84, sapevo che potevo apparire antipatico. è che sono particolarmente sensibile al tema "discorsi in assoluti" causa trascorsi.

ad ogni modo io non ho detto che transessualità e omosessualità non abbiano cose che accomunano le due tendenze. tuttavia il fatto che ci siano ragazzi confusi sul cosa sono non rende istantaneamente sottile la riga tra le due stesse.

va beh, inutile andare oltre, idee differenti penso....

 

u ma frederic non mi fraintendere...io in verità ho conosciuto per caso ragazzi anche carini e di uno poi mi sono innamorato penso. credo che non ci si debba accontentare, nemmeno per una notte di sesso( lo dico come se ne avessi fatte molte...ma manco una  :asd:).certo trovare cercando per me è diventato quasi più difficile che incontrare qualcuno per caso :rotfl:....anzi statisticamente è proprio così ora che rifletto :ghgh:

 

ciaociao

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