Jump to content

Ah... questi Fake Etero. Piccola Storia Ignobile di un Non CO


Recommended Posts

roba da galera...

Se in certi paesi arabi la donna è discriminata è perchè probabilmente un fondo di verità c'è.

Nel rottamume cattolico è stata eva a persuadere adamo a mangiare la mela e a farglila mettere nel popò perdendo il paradiso. Se al posto della mela si fossero fatti una pera magari l'eden esisteva ancora e non si doveva lavorare per vivere

Tanto per cambiare qualcuno si fa dei film e confonde mele e arance.

La bisessualità è un conto, ma come lo è la banale attrazione nella vita matura e adulta verso più individui, e lì si rientra nel discorso della coppia aperta o della scelta che comporta una rinuncia, a seconda dei gusti, della sensibilità di ciascuno.

Un altro conto è avere o mantenere storie etero, pur sapendo di aver attrazione per i maschi, perché fino a quel momento non si sono avuti modelli di riferimento alternativi alla coppia e alla famiglia eterosessuale. E questo accade a quasi tutti i gay, ma il punto della questione è quanto tempo ci mette il gay ad accettarsi e, quindi, a lasciare la relazione etero e cercare relazioni gay? Nei casi più sani poco, meno possibile, in quelli più complessi, dove cioè esistono numerosi impedimenti interni ed esterni, ci vuole più tempo o forse non ci si arriva mai, vuoi perché non si riesce a lasciare la relazione etero che "fa comodo" a qualcosa (Essere maggiormente accettati in un gruppo, in famiglia, in società) vuoi perché, a parte il militare e l'Autogrill con altrettante velate, non si hanno occasioni omo...

Non essendoci determinati modelli ---> e qui mi riferisco sia all'eterosessualità, presentata sempre come ordinata, naturale, giusta, propulsiva, che ti agevola la vita sociale in tutti i settori.... che all'omosessualità rappresentata invece come qualcosa di losco, promiscuo, "si fa ma non si dice" <--- il gay di una volta, specialmente l' "insospettabile", come si suol dire, trovava come via più congeniale e comoda quella di mantenere per sempre una vita eterosessuale di facciata e poi, in privato,  togliere la maschera, concedersi ai divertimenti, svelare la parte di sé più onesta a persone come lui o a gay dichiarati disposti a reggere il gioco perché loro stessi vittime dell'idea del "doversi accontentare".

Il matrimonio non ha niente a che vedere con l'amore o con la sessualità. Il matrimonio è qualcosa che ha più a che vedere con l'immagine pubblica, nonché col far tornare i conti, costruire una stabilità che giova al singolo, alla coppia, a eventuale prole.

Oggi, fortunatamente, questa possibilità esiste anche per coppie omo, ormai pressoché in qualunque contesto, anche nei paesi piccoli, perché i millennial, benché anche loro indirizzati da famiglie e media a relazioni eterosessuali che certamente per confusione intraprendono, hanno anche a disposizione modelli di riferimento ma anche mezzi molto potenti per informarsi, scambiare opinioni e per realizzare degli incontri,  e quindi mettersi in contatto potenzialmente con chiunque, non solo con la mamma e il papà e la compagna di banco che vuole il fidanzatino, e quindi dopo qualche anno di eventuale confusione, è piuttosto facile per un gay capire la sua vera sessualità, viverla serenamente e fare delle scelte in tal senso, non finire in un  tunnel eterosessuale con doppia vita da cui è possibile uscire solo dopo cinquant'anni di psicanalisi.

Poi, ovvio, le relazioni infelici e tossiche, quale che sia il motivo, esisteranno sempre, ma quella che una volta poteva essere la norma (sono gay ma lo vivo in privato dove posso - in caserma, in autogrill, in un'altra città, perché nessuno lo sappia -   e mi costruisco una vita etero perché mi fa comodo e mi aiuta ad avere la stabilità economica, sociale e psichicha) oggi è una scelta sempre più rara e sempre meno comoda, perché il ragazzo gay intelligente, se non a 15 o a 18, almeno a 25 anni e dopo un paio di lauree, un decennio di utilizzo dei social, è proprio difficile che non capisca di poter costruire tranquillamente, felicemente  e allegramente una stabilità come gay dichiarato e un'eventuale coppia con casa, animali domestici, piante e tutto il resto... invece che optare per la deprimente sorte di un matrimonio etero vivendo in privato la sua vera natura e in pubblico qualcosa di quasi totalmente finto.

Edited by Vivacia3But

Leggere gli interventi nel forum mi fa bene: mi hanno fatto tenerezza due post del 2021 e relative risposte. Uno di Lore12 e l'altro di Pluton. 

 Per me, ringrazio ancora per l'accoglienza. Rifletterò su molti dei commenti. 

 Detto questo: un riscontro a Ghost77 (contattare associazioni tipo Maurice). Ci penso.  

 Capricorno57: la tua osservazione sui "paesini" e i boomer. Vero. Verissimo. I paesini non sono IL problema. E i gay boomer non se la passavano PER FORZA male. Ma, parafrasando: tutte le storie gaie sono simili fra loro e quelle non gaie lo sono ognuna a modo suo. 

Grazie per il "gentile" 😊 

 Mi trovo allineato ai commenti di Almadel e Freedog (per l'approccio possibilistico e aperto e, dal mio punto di vista, di buon senso) 

 Ho trovato interessanti i post di Vivacia3But. Mi ci ritrovo in parte e sarebbe buona cosa poter continuare la chiacchierata ma Vivacia3But fa post che si diramano in tante direzioni. Argomentare  via Forum per me è un delirio: troppo complicato. Mi manca la dimensione "dialogo". Sorry 

 A tutti ciao e Buona giornata. 

That's all Folks 😍 

enter image description here

9 minutes ago, Lor3nz said:

Leggere gli interventi nel forum mi fa...

Davvero?

Di solito è questa la piega che prendono i topic dɜ poverɜ malcapitatɜ neoiscrittɜ, la casciara da sauna del bagno dell'autogrill 🙄

Edited by MARIO8530

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...