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Lesbica e/o femminista?


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io credo sia doveroso dire cos'è il femminismo e cos'è il maschilismo, perchè c'è un bel pò di confusione al riguardo.FEMMINISMO (in modo semplificativo, si può indicare:)- la posizione di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne sono state e che tuttora sono, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate.- la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere il fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona.- il movimento politico che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che, in vari modi, si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.- femminismo non significa volere la superiorità della donna sull'uomo, ma professa l'ugualianza dei sessi[dal De Mauro Paravia: - movimento sorto nel XIX sec., per rivendicare alle donne la parità di diritti politici, giuridici e sociali con i maschi | negli anni Sessanta, movimento femminile finalizzato alla promozione di un cambiamento radicale della posizione della donna all’interno della società, con la proposta di valori culturali alternativi a quelli maschili dominanti e l’abolizione dei ruoli tradizionalmente attribuiti alle donne]MASCHILISMO (purtoppo mi è stato impedito di copiare e incollare l'articolo di wikipedia, è decisamente vizziato, addirittura gli uomini si atteggiano a "vittime" il che è assurdo =_=")quindi, semplificando, prendo dal De Mauro Paravia la descrizone:- atteggiamento culturale e sociale basato sulla presunta superiorità dell’uomo sulla donnadetto questo, rispondo al primo post di Wythe: :rotfl:- "Essere gay fa automaticamente di noi delle femministe?" assolutamente no. ci sono molti omosessuali (gay, lesbiche, trans, ecc..) che si ritengono inferiori, quindi non vogliono la parità di diritti o essere integrati nella società. questo purtoppo è successo anche all'inizio del secolo nei movimenti neri (anche lì c'erano lotte interne, dove neri dicevano che i neri dovevano restare ai loro posti e non chiedere altro oltre le briciole, se arrivavano).- "Ed essere femmista per una donna significa essere gay?"assolutamente no. il femminismo è un movimento di emancipazione, l'essere gay è un'orientamentio sessuale. due cose completamente diverse.- "Una lesbica deve per forza avere un rapporto conflittuale con l'immagine del maschio etero o può anche arrivare ad avere coi ragazzi un rapporto di complicità perché condivide con loro degli interessi comuni?"ma certo che può avere amicizie maschili etero, il genere maschile e femminile non hanno molte differenze (le differenze sono, a mio parere, esclusivamente fisiche e genetiche). a meno che tu non sia "misandra" e allora provi avversione morbosa per il sesso maschile in generale, non escludendo gay però, allora si, non vuoi amicizie maschili.cioè...capisco che molti maschi (o alcuni dato che il movimento femminista del '60 ha dato una bella svegliata agli uomini) sono maschilisti, ma non si può fare di tutta un'erba un fascio. ci sono uomini che appoggiano il movimento femminista, uomini aperti mentalmente, uomini non più tradizionalisti o conservatori.io dico "non ghettizziamoci", siamo UGUALI agli etero, non priviamoci delle amicizie e delle libertà, ma al contrario battiamoci per avere diritti e far capire al mondo che NON CI SONO DIFFERENZE e che gli omosessuali NON INTACCANO LA STABILITÀ SOCIALE.concludendo...ci sono:- lesbiche, gay, ... femministe- lesbiche, gay, ... che vogliono rimanere emarginati- donne etero femministe- uomini etero femministi- donne maschiliste- uomini maschilisti(se mi sono scordata qualche altro gruppo non importa, il senso che voglio dare è che ci sono molte sfumature)a questo punto dico cosa sono io: una ragazza bisessuale e femminista, che non si priva le amicizie maschili (di qualunque tendenza sessuale siano), tanto meno quelle femminili e....sono orgogliosa di me stessa :rotfl:(non sto dicendo che Wythe ha detto delle baggianate, ho solo risposto alle 3 domande poste da lei :rotfl:)

ma le definizioni non erano esattemente ciò di cui si stava parlando? cioè... non erano chiare a tutte?Non interpretare male Kami, è che essendo un po' che non toccavo questo topic non ho presente in base a quale affermazione di chi ritieni che ci fosse confusione, al momento, sulle definizioni di maschilismo e femminismo. Pura curiosità insomma. Anche perchè mi interessa l'argomento ma, sopratutto, mi interessa far notare come la definizione di maschilismo è rimasta pressochè invariata, con l'unica differenza, forse, che la maggior parte dei test che dimostravano la superiorità dell'uomo sono stati cambiati negli ultimi anni in quanto quelli vecchi falsavano volontariamente i risultatiin favore della categoria uomo bianco; mentre la definizione di femminismo ha subito dei radicali mutamenti nel corso della storia, dalle primissime suffraggette ad oggi: avendo le donne conquistato almeno parte dei diritti per cui combattevano, la femminista moderna porta, spessisimo, un'accezione negativa con se. Ovvero è, di frequente, una donna che non vede i risultati che si sono raggiunti, ma che si ostina a vedere in ogni uomo un potenziale maschilista o un potenziale nemico per l'aquisto di una parità che, ancora non c'è ovunque, ma che è così vicina che alcuni tipi di lotte ormai fanno sorridere.Questo quando non si scade, per l'appunto, nel femminismo/maschilismo... ovvero quelle donne secondo cui gli uomini sono esseri inferiori e qindi è la donna che gode di una presunta superiorità culturale/sociale.questa, ovviamente, è la mia esperienza personale con varie tipologioe di femministe di varie età che ho avuto modo di conoscere nel corso degli anni... ma magari ho beccato tutte le pecore nere...

SaintJust, perdonami, non era a te che stavo dicendo, appena mi sono accorta dell'errore ho cambiato i nick...era whyte non te :Pad ogni modo si, c'era un vero caos con le definizioni leggendo quasi tutti i post era meglio darla invece una descrizione dei termini... :rotfl: il femminismo ha avuto molte critiche degli ultimi decenni, ma il "femminismo femminismo" è quello che ho citato nel post precedente.molte critiche perchè ci sono persone che hanno traviato il significato o cercano di cambiarlo, ma questi movimenti non fanno parte della corrente iniziale, sono altri movimenti che ne prendono il nome (a mio parere dovrebbero darsi un nome proprio :rotfl: ).tu dici:

Ovvero è, di frequente, una donna che non vede i risultati che si sono raggiunti, ma che si ostina a vedere in ogni uomo un potenziale maschilista o un potenziale nemico per l'aquisto di una parità che, ancora non c'è ovunque, ma che è così vicina che alcuni tipi di lotte ormai fanno sorridere."
alcuni tipi di lotte ti fanno sorridere...tipo? le donne tutt'oggi non sono alla pari con gli uomini, per dirne una: ci sono aziende che ti fanno firmare un foglio in bianco e nel caso in cui tu resti incinta, semplicemente compilano il foglio di licenziamento che tu hai firmato e ciao ciao.quando dici che ci sono donne che invece pensano alla superiorità della donna sull'uomo, quello è sessismo, non femminismosono daccordissimo con te quando dici che molte donne vedono un potenziale maschilista in ogni uomo e forse è per questo che Whyte ha posto la 3° domanda nel 1° post (non che lei veda questo maschilismo onnipresente, ma è per buttare luce sull'argomento) :)poi mi sono persa...se devo dire altro lo scrivo dopo :rotfl:

non sono alla pari, ma non sono nemmeno così poco alla pari.Sul discorso della maternità c'è un lunghissimo topic non so dove sinceramente ed è un discorso su cui vorrei non tornare visto che il sangue acido me lo sono fatta li e non vorrei esser fraintesa qui :rotfl: direi solo... ma magari non firmare un foglio in bianco per nessun motivo e denunciare pare brutto? so che non si trova lavoro in italia, ma se nessuno fa niente queste cose esisteranno per sempre...Ci sono donne, convinte, che qualsiasi cosa vogliano fare non possano farla perchè tanto ci sarà sempre qualche uomo ad ostacolarle... in alcuni casi è vero, ma non è più sempre così, c'è gente che ancora crede di dover lottare per i risultati già raggiunti, perdendo di vista gli altri, quelli che ancora devono venire.Il femminismo femminismo non ha più senso di esistere, proprio perchè è cambiato il mondo in cui si vive, e pertanto dovrebbe cambiare anche il femminismo, cosa che non fa.Il femminismo è come molti altri movimenti... restano fermi ad autocompiacersi del solo fatto di esistere e di avere obbiettivi nobili. Questo non mi piace.

tu dici che le donne non sono alla pari, ma che la situazione non è poi tanto grave, io non ne sono troppo convinta, cioè le donne in iran stanno peggio, ma questo non giustifica l'italia. anche qui c'è molto su cui lavorare.

ma magari non firmare un foglio in bianco per nessun motivo e denunciare pare brutto? so che non si trova lavoro in italia, ma se nessuno fa niente queste cose esisteranno per sempre...
certo, vaglielo a dire a quella donna (una sola donna) che deve mangiare, deve far vivere i figli e costruire un futuro... denuncio? io non ti faccio più lavorare da nessuna parte. qui non è una sola donna che dovrebbe farlo, bensì molte, tante, tantissime, ma se si inizia a pensare che il femminismo sia negativo, allora adieu!è proprio il movimentoi femminista che dovrebbe urlare. è come per gli scioperi: tu dici che solo una persona dovrebbe scioperare e così viene licenziato, invece è tutto il corpo lavoratore che deve smettere di lavorare, così si crea il disagio. una goccia in un mare è profondamente inutile. quindi non disprezziamo tale movimento ma appoggiamolo e sosteniamolo.dato che non si ha la parità completa e che il maschilismo purtoppo esiste ancora, il femminismo ha ragione eccome d'esistere, sia mai che scomparisse. sai quanti salti indietro si farebbero? qui c'è bisogno di generazioni e generazioni prima di debbellare il virus del maschilismo, perchè è vero che la mentalità è cambiata, ma su 360° solo di 200° si è spostato e non ci si deve accontentare, mai.il femminismo è fermo e si autocompiace solo per il fatto d'esistere e che ha obbiettivi nobili? insomma, mi fa sempre un pò stano che siano proprio le donne a dirlo. ancora c'è tanto da lavorare, urlare, non adagiarsi sul quel poco che ti concedono.poi è vero, una volta che esisterà LA PARITÀ (quella vera) e l'uomo (genere maschile) smetterà di essere presuntuoso e superbo (ovviamente parlo dei maschilisti) allora si che il femminismo non avrà più ragione d'esistere. ma fino a quel momento...che il movimento continui. :rotfl:
tu dici che solo una persona dovrebbe scioperare e così viene licenziato,
Dove scusa? Mai parlato di singola persona. ma se nessuno inizia a fare nulla ci si ritrova con una marea di donne capaci solo di lamentarsi per questo o quest'altro ma che comunque non fanno nulla di attivo per cambiare il mondo in cui vivono.
il femminismo è fermo e si autocompiace solo per il fatto d'esistere e che ha obbiettivi nobili? insomma, mi fa sempre un pò stano che siano proprio le donne a dirlo.
semmai le donne lo dicono perchè è vero? saranno anni che il movimento femminista in italia fa poco e niente. Perchè non ha più niente da chiedere. Perchè legalmente ha vinto tutte le battaglie che ha affrontato, e socialmente non può fare niente per vincerle. Perchè non si tratta più di maschilismo e basta, si tratta di una forma mentis di alcune persone in italia che discriminano a prescindere qualcunque essere vivente non sia un maschio bianco. E, per questo, l'unica cosa che può funzionare è l'educazione... ma non può essere il movimento femminista a farla.Edit: credo comunque che tu non abbia realmente letto cio' che ho scritto. Mai detto che il femminismo sia negativo, solo che quello vero è morto e che esistono forme di femminismo negative (cosa su cui mi hai anche dato ragione, quindi).Non denunciamo nulla per paura, cominciamo a vivere nell'omertà e si che il mondo sarà un posto migliore... se non inizia un singolo non inzia nessuno. Il mondo ha sempre funzionato in questo modo. C'è bisogno di qualcuno che si scopra all'inizio per far si che il resto del gregge lo segua. Fosse anche solo per emulazione (no, non ho per nulla una bella opinione di chi si fa fare qualcosa senza reagire e poi si lamenta)Vorrei anche far notare che in italia esistono più leggi a tutela delle donne sul lavoro che degli uomini... non è che ci sia stato concesso poco. è che non vediamo ciò che abbiamo guadagnato realmente, tra divorzio, aborto, leggi sulle molestie sessuali, sulla violenza sessuale ecc ecc.Il problema vero è che nessuna di noi può ricordarsi qual'era la condizione delle donne 50 o 60 anni fa per il semplice fatto che non era nata e che nessuno lo racconta e difficilmente ci si informa ormai.
saranno anni che il movimento femminista in italia fa poco e niente. Perchè non ha più niente da chiedere.
Abbiate pieta` di me e del mio contributo con poche pretese :)Questo detto nel paese che ha una percentuale di donne nelle istituzioni inferiore a quella di tutti gli altri membri dell'UE comprese le ex repubbliche sovietiche, ammetti che faccia un poco sorridere ;)E` lo stesso paese che vi (e anche ci, nel senso di tutti) svende nella vetrina televisiva o che attacca le vostre (che sono anche nostre) aspirazioni contenendole il piu` possibile che so, nell'avanspettacolo, nello starlettismo... Non e` un caso che sulle riviste specializzate femminili faccia notizia (e intervista) la donna in carriera: perche` la parita` non e` prassi. Non e` ambiente. Te ne accorgi quando c'e`.Ora, io non credo che l'esercizio del potere sia una caratteristica peculiare maschile. Non credo che alle donne non interessi impiegarsi, tra le altre cose, anche nella "gestione", contribuendo a liberarci dal ciarpame teologico antifemminile che domina il comando da millenni. Non credo alla tesi, assurda, per la quale effettivamente una parita` in potenza e` stata raggiunta (forse e` un aspetto di quella che tu chiami parita` legale), ma che non esistano donne altrettanto valide dei loro colleghi, per cui non vengono scelte: basta darsi un'occhiata in giro per capire quanto intersessuale sia la desolazione.La questione di genere, quella razziale, quella GLBTQ ci parlano tutte di discriminazione. E` sempre sottointeso che la discriminazione e` principalmente di carattere culturale, ed eventualmente di carattere formale/legale, ma il punto e`, che tragicamente non basta l'esistenza del diritto in se` a dare al diritto un senso compiuto. Il diritto non abbatte da solo la discriminazione.Mettiamo che a un certo punto, dopo aver subito la segregazione razziale con cessi diversi e posti sull'autobus separati, ottieni un certo numero di diritti su carta: se avete visto "indovina chi viene a cena", ricorderete come la piu' inflessibile avversaria di sidney poitier sia la cameriera, che in quanto appartenente alla stessa "razza" del protagonista (che vorrebbe sposarsi con una donna bianca) gli consiglia caldamente di "starsene al suo posto".Si potrebbe continuare: e` vero che una donna *puo'* diventare amministratore delegato, ma quante effettivamente intraprendono quella carriera, sapendo che piu` dei maschi loro colleghi dovranno impiegare grinta, forze, dovranno farsi piu' amicizie, dovranno dimostrare di piu`, dovranno proteggersi di piu` dai superiori sessualmente insidiosi? Non c'e` lagna che tenga, si tratta di percorsi proprio diversi.Io cercherei di prendere spunto dal movimento femminista per imparare questo: che non si finisce mai. E per quanto si possa dire che il femminismo in italia e` morto, e` statico, non s'evolve ecc., in realta` non lo e`, e se ne discutete qua sopra ne siete la dimostrazione pratica :)I movimenti non sono realta` statiche, sono eventi progressivi ai quali si partecipa. Mantenete viva la partecipazione, e non potrete che definirvi femministe, omosessualiste, lesbiste, diversiste. Se Israele diventa una potenza, non significa che sia cessata per sempre la discriminazione nei confronti degli ebrei, e dove cala l'attenzione e la partecipazione (la germania dell'est per esempio?), dove viene meno la memoria, cominciano i guai. E stiamo parlando di un'emancipazione, quella del popolo ebraico, che e` molto piu` avanti dell'emancipazione femminile e razziale, e infinitamente piu` avanti di quella omosessuale.joshua-
Questo detto nel paese che ha una percentuale di donne nelle istituzioni inferiore a quella di tutti gli altri membri dell'UE comprese le ex repubbliche sovietiche, ammetti che faccia un poco sorridere :rotfl:
Tesoro ma lo leggi pure tu quello che scrivo? :roll:Io ho detto che LEGALMENTE il movimento femminista ha raggiunto tutti i suoi obbiettivi perchè ha fatto passare tutte le leggi per cui ha lottato.Quindi LEGALMENTE nel nostro paese la parità dei sessi c'è.Ho aggiunto che SOCIALMENTE la questione fa schifo, ma non solo per le donne, ma per chiunque non appartenga alla categoria maschio bianco. Ovvero in Italia c'è un diffuso problema di discriminazione sociale.Il che si riassume in: la parità c'è, ma le donne continuano a farsi mettere i piedi in tasta il più delle volte senza impugnare le leggi che le difendono.Quindi ora qualcuno mi spieghi per quale cappero di motivo c'è gente che dice che la parità non esiste e che siamo ancora al medioevo quando non è vero. Il medioevo era quando una donna per abortire si infilava una stampella nell'utero perchè altro non poteva fare. Il medioevo era quando una donna non poteva denunciare il marito o non poteva lasciarlo. Il medioevo era quando la violenza sessuale era un reato alla morale...Le leggi ci sono, se le donne per prime non muovono il culo per farle rispettare non si lamentino poi dicendo che vogliono una parità che potrebbero avere se solo alzassero un attimo la testa e vedessero ciò che le circonda.Quindi ribadisco... le leggi esistono. la parità potrebbe esserci, il problema sociale non va risolto tramite un'organizzazione che al massimo può tornare a manifestare. Il problema sociale va risolto, lentamente, dall'interno.
Tesoro ma lo leggi pure tu quello che scrivo? :rotfl:
Io si`, ma forse tu no...Spesso le persone non concordano fra di loro, e il problema non e` solo una questione di lettura, ma proprio di intenti :rotfl:
Io ho detto che LEGALMENTE il movimento femminista ha raggiunto tutti i suoi obbiettivi perchè ha fatto passare tutte le leggi per cui ha lottato.Quindi LEGALMENTE nel nostro paese la parità dei sessi c'è.Ho aggiunto che SOCIALMENTE la questione fa schifo, [...]Il che si riassume in: la parità c'è, ma le donne continuano a farsi mettere i piedi in tasta il più delle volte senza impugnare le leggi che le difendono.
E` vero solo in parte. Quel che in effetti hai scritto e` che "saranno anni che il movimento femminista in italia fa poco e niente. Perchè non ha più niente da chiedere. Perchè legalmente ha vinto tutte le battaglie che ha affrontato, e socialmente non può fare niente per vincerle."io invece ho detto:1) il problema e` sempre sociale/culturale oltre che formale/legale2) la conquista legislativa non si traduce di fatto in un diritto reale se non c'e' un a solida consapevolezza alle spalle3) La funzione del femminismo e', secondo me, molto piu` culturale/sociale di quel che pensiPotrei pure concordare quando dici che "socialmente non puo' fare niente per vincerle", ma lo devi argomentare, non mi accontento mica di rileggerlo, anche perche` non credo al vicario di cristo in terra, figurati se posso prendere per verita` quello che dice una saintjust :rotfl: Io non credo, e l'ho scritto, che (per dirne un'altra) terminata la lotta sulla possibilita` dell'aborto, l'aborto diventi prassi. Oggi in molti posti dove l'obiezione di coscienza raggiunge negli ospedali vertici disgustosi come il 100% degli operatori sanitari, che pure pigliano un intero stipendio da noi pagato, esistono enormi liste di donne in attesa (e a rischio di uscire fuori dai termini previsti per l'interruzione di gravidanza). O vogliamo parlare delle pressioni psicologiche? O dei metodi meno invasivi che in altri paesi avanzati del mondo vengono tranquillamente usati mentre in italia si fanno "sperimentazioni"? Non e` una grande battaglia culturale oltre che` legislativa questa?Senza contare il fatto che, senza memoria, un diritto acquisito si puo` sempre togliere. Procreazione medicalmente assistita e diritti del feto usata come primo grimaldello contro il diritto all'interruzione di gravidanza sopra tutti.
Quindi ora qualcuno mi spieghi per quale cappero di motivo c'è gente che dice che la parità non esiste e che siamo ancora al medioevo quando non è vero.
La "gente" non dice che la parita` non esiste, e io non l'ho scritto, ma che e` lontana dall'essere effettiva. Ci sono meno donne che studiano, meno donne in politica, meno donne nell'amministrazione, tutte motivazioni che ho argomentato (devono fare percorsi diversi e piu` difficili della controparte maschile)
Le leggi ci sono, se le donne per prime non muovono il culo per farle rispettare non si lamentino poi dicendo che vogliono una parità che potrebbero avere se solo alzassero un attimo la testa e vedessero ciò che le circonda.
e` questa la funzione del femminismo :)Non la contrapposizione col maschio fine a se stessa, ma la produzione di cultura attorno l'essere donna. La funzione del femminismo e` secondo me, principalmente, far alzare la testa e far vedere cio` che le circonda.E cio` che le circonda non e` bello, quindi hai voglia a lavorarci sopra :)"Far alzare la testa" significa consapevolezza, non c'e` consapevolezza senza condivisione, e non c'e` condivisione senza partecipazione
Quindi ribadisco... le leggi esistono. la parità potrebbe esserci, il problema sociale non va risolto tramite un'organizzazione che al massimo può tornare a manifestare. Il problema sociale va risolto, lentamente, dall'interno.
Il femminismo non e` un'unica organizzazione definita. Non ha un politburo. Non ne puoi tracciare confini. E` un movimento e come tale, risolve il problema *attivamente* e non passivamente anche se lentamente e dall'interno dellalla societa` in cui si sviluppa per quanto riguarda gli aspetti culturali, per la memoria, e sempre attivamente e con grinta per gli aspetti legali che comunque non mancanojoshua-

Socialmente non si puoò fare nulla a livello di associazione perchè, come ho detto, l'unico modo per cambiare una società è educare, e per educare bisogna partire dalle scuole, dalle case, dalle singole persone. Nessuna associazione che ho avuto modo di frequentare ha, finora, fatto una cosa simile con convinzione ed ottenendo dei risultati.Che il movimento femminista sia stagnante al momento non è una mia opinione, è un dato di fatto.Evidentemente, indipendentemente dal diverso pensiero che nutriamo sull'argomento, tu mal interpreti le mie parole. Non può far sorridere la mia affermazione che legelmente un movimento femminista non abbia più nulla da chiedere, perchè è così. Semmai ora si tratta di farle mettere realmente in atto queste leggi (e questo un solo movimento non può farlo).E ancora non può far ridere in funzione del fatto che non abbiamo praticamente donne al governo... una legge elettorale esiste, bisogna andarsela a prendere con i partiti che hanno trovato una scappatoia o con chi la legge l'ha scritta perchè la scappatoia l'ha fornita (che poi significa sempre prendersela con le stesse persone). O ancora fare in modo che nelle liste elettorali le donne non siano sempre in fondo e quindi impossibilitate ad essere elette.E questo vale per tutte le leggi a tutela delle donne in ambito lavorativo/sociale ecc eche non vengono applicate come si dovrebbe. Se un commerciante ti vuole far pagare di più qualcosa la finanza la chiami, e anche subito... se un datore di lavoro vuole farti firmare un foglio in bianco invece si abbozza? (sono i primi due esempi che mi sono venuti in mente, potrei farne altri duemila).Il problema è che, al moneto, il femminismo in italia non produce cultura, non più almeno. Le battaglie sociali si vincono molto più facilmente non tramite un movimento politico/sociale, ma attraverso le singole battaglie di tutti che diventano la battaglia di un gruppo col tempo.Ribadisco che la società non può cambiare se i singoli non si muovono per primi perchè aspettano che un'organizzazione gli risolva i problemi.Ancora... o hai la coda di paglia o non hai capito che non sei tu che hai detto che la parità non esiste, ma altri, e che stavo anche generalizzando parlando di gente. Ora se tu non conosci donne che si lamentano in continuazione che il mondo sia maschilista, che non esiste e non esisterà mai la parità dei sessi buon per te. Io ne conosco. Sono gente per me. Ho il diritto di dire che c'è gente che dice certe cose perchè è la mia personale esperienza di vita. Altresì non puoi sapere se questa gente non è vero che dice che la parità non esiste.Considerando poi che stai dicendo le stesse cose che ho detto io, semplicemente cambiandogli forma non vedo perchè dovrei continuare una discussione in cui mi ritrovo solo a ripetere all'infinito le mie argomentazioni.L'unica cosa su cui siamo in disaccordo è il modo di risolvere i problemi a livello sociale, ma come ho detto prima ho conosciuto molte femministe, parecchie di loro hanno manifestato negli anni 60, e tutte quelle che ho conosciuto non hanno ancora capito come ci si dovrebbe muovere ora, da qui la mia sfiducia nel femminismo come movimento di massa italiano... tra l'altro basterebbe partecipare ad una cenetta di femministe nuove e vecchie per rendersi conto di quanto le persone che fanno parte di questo movimento siano ormai poco propense a lottare per le cose che servono davvero e nei modi che risolverebbero i problemi.

Non ho capito quasi niente di quello che hai scritto (puo` darsi che sia un mio problema), forse sei partita in quarta alterandoti un po' contraddittoriamente (per esempio dici che femminismo e` associazioni che hai frequentato, poi movimento, poi non si sa ecc.) :)Comunque, per amore di chiarezza, non diciamo la stessa cosa e non argomenti correttamente:"Non può far sorridere la mia affermazione che legelmente un movimento femminista non abbia più nulla da chiedere, perchè è così."E` cosi`, amen, che vuoi che ti dica :)C'erano comunque ampi spunti sul fatto che tanto legalmente (la ru486? le quote rosa?) quanto culturalmente c'e` da fare, ma se sei convinta che il gruppo non serva o venga col tempo e per ora basti riproporre schemi "maschili" di lotta e arbitrio del singolo che fa un po' superuomo nietzschiano rispetto la tua opinione. Ma non diciamo la stessa cosa, questo non lo direi proprio :)joshua-

ma se sei convinta che il gruppo non serva o venga col tempo e per ora basti riproporre schemi "maschili" di lotta e arbitrio del singolo che fa un po' superuomo nietzschiano rispetto la tua opinione.
ma dove ho detto io questa cosa? non ho detto che non serve il gruppo. Ho detto che non serve a quel modo perchè per cambiare qualcosa bisogna educare ora come ora. Una rivoluzione sociale non si acquista manifestando ora come ora.La lotta del singolo serve a nulla se non si muovono poi altre persone, ma se nessuno inizia a far qualcosa nessuno si muoverà mai. La storia è piena di uomini e donne che hanno messo in gioco tutto, da soli, per poi vedersi circondati di persone che la pensavano come loro e che attraverso il loro esempio hanno trovato il coraggio di fare qualcosa.Il femminismo è un movimento. Di cui però fanno parte associazioni femministe appunto. Che raggruppano donne femministe che parlano del più e del meno e ogni tanto ricordano i bei tempi andati nella speranza di ritrovarsi nuovamente invischiate in una rivoluzione :PDico che è così perchè è palese che il femminismo, come movimento, sia attualmente in letargo. I casi sono due: o ormai se ne sbattono (e non lo credo) o non hanno al momento niente da chiedere.Consiglierei anche di non estrapolare una frase dal contesto, poichè ho detto prima che il fatto che il femminismo sia stagnante non è un'opinione... basta guardarsi un po' di cronologia storica e scoprire quanti anni sono che non fa nulla come movimento.E non ho mai prodotto l'equazione: femminismo=associazioni che ho frequentato.Devo ripetere per l'ennesima volta che socialmente c'è tanto da fare? Lo ripeto. Socialmente la questione fa schifo.Tu stesso hai detto che potresti concordare sul fatto che "socialmente non puo' fare niente per vincerle", salvo poi mettere la clausola per cui dovrei argomentarlo altrimenti non lo prendi in considerazione a prescindere? E non potrei fare la stessa cosa io visto che qui tu non stai argomentando le tue obbiezioni nei confronti del mio pensiero sulla faccenda, anzi non stai assolutamente negando che il mio discorso sulle conquiste legali sia in un certo modo corretto, ma ti limiti a indicare qualunque mia affermazione come se io pensassi sia la verità assoluta e volessi far cambiare idea al mondo?Ho detto dall'inizio che le mie affermazioni derivano dal mio vissuto riguardo questo argomento. L'unico dato che ho fornito per certo è che il movimento femminista in italia è fermo, e per questo basta andarsi a controllare un paio di dati.e se tu dici: 1) il problema e` sempre sociale/culturale oltre che formale/legale2) la conquista legislativa non si traduce di fatto in un diritto reale se non c'e' un a solida consapevolezza alle spallee io dico:le leggi esistono. la parità potrebbe esserci, il problema sociale va risolto, lentamente, dall'interno.Stiamo dicendo la stessa cosa. Che esiste un problema sociale oltre che legislativo. Che quello legislativo è stato risolto. Che va risolto quello socio-culturale per rendere effettivo quello legislativo.Ho anche aggiunto che la pensiamo diversamente sul modo di risolvere questi problemi.Ci sono altre incomprensioni o possiamo smetterla qui e tornare al discorso originario del topic in modo da permettere anche ad altri di partecipare?Se invece vuoi sentirti dire che hai ragione e che non capisco nulla di femminismo, anzi che sono maschilista e che credo ciecamente nella teoria del superuomo (che non è proprio come l'hai messa giù tu, ma sorvolerò) te lo dico... almeno Sweet non se la prenderà con me :asd:
Stiamo dicendo la stessa cosa. Che esiste un problema sociale oltre che legislativo. Che quello legislativo è stato risolto. Che va risolto quello socio-culturale per rendere effettivo quello legislativo.
ma proprio per niente, non riesco a fartelo capire :asd: Io ho detto che ci sono problemi anche di ordine legislativo. Se spendessi cinque minuti del tuo tempo a riflettere su quello che hanno da dire gli altri, che abbondano di esempi comprensibilissimi, come la ru486, che in italia si puo` usare solo in alcune regioni e solo dietro richiesta esplicita di importazione da parte del medico in modalita` sperimentale, e che quindi tu per abortire devi nella gran parte dei casi aspettare nelle liste d'attesa (in alcuni posti sono piuttosto lunghe perche` obiettano tutti) e che comunque non puoi usare il modo meno invasivo ma sottostare ai ferri (medievali ma sterilizzati), saresti piu` onesta, tutto qui :)La fine della sperimentazione (che e' una balla) sara` o no un problema legislativo? Le quote rosa saranno o no un problema legislativo? Disincentivare l'obiezione degli assistenti sanitari sara` o no un problema legislativo?Ma tanto ho come l'impressione che ti interessi piu` la disputa in se` che la discussione nel merito, altrimenti se dicessimo la stessa cosa non faresti di tutto per attaccarmi, concorderesti amichevolmente :)A me la disputa fine a se stessa giusto per darsi un po' d'autostima non interessa, mi dispiace :P
Ci sono altre incomprensioni o possiamo smetterla qui e tornare al discorso originario del topic in modo da permettere anche ad altri di partecipare?Se invece vuoi sentirti dire che hai ragione e che non capisco nulla di femminismo, anzi che sono maschilista e che credo ciecamente nella teoria del superuomo (che non è proprio come l'hai messa giù tu, ma sorvolerò) te lo dico... almeno Sweet non se la prenderà con me :P
e` la seconda volta che lo dici (prima sostenevi che volevi chiudere per non ripetere all'infinito il tuo pensiero); noto una certa fretta di uscire dall'empasse... Io son d'accordo, possiamo chiudere qui, tanto mi pare chiaro che stai cercando di mischiare le carte in tavola per buttarla in caciara come diciamo a roma ;)Comunque, detto spiritosamente fra noi e non la prendere male, ti ringrazio d'aver sorvolato su cosa intendi per superuomo :)buona fortuna,joshua-
ma proprio per niente, non riesco a fartelo capire :asd: Io ho detto che ci sono problemi anche di ordine legislativo.
Io ho quotato e non mi pare... comunque sia.La ru-486 non è usata in italia perchè la casa prodruttrice non ha mai richiesto la registrazione al ministero della salute, per cui non è un problema della legge, è un problema di chi la produce che, evidentemente, non trova conveniente distribuirla anche in italia.riguardo gli obiettori è un problema d'ordine sociale. Un medico ha tutto il diritto di rifiutarsi moralmente di far abortire una donna. Così come può rifiutarsi moralmente di staccare il respiratore ad un malato terminale. Che sia giusto o meno è un'altro conto, certo è che non si possono obbligare per legge i medici a fare determinate cose.A me sembra che la disputa interessi più te visto che non fai altro che lanciare fastidiose frecciatine alla mia persona dall'inizio della discussione, dal canto mio continuo a cercar di dialogare con te, ho iniziato a stancarmi tre post fa e continuo a farlo perchè odio cercare il dialogo con qualcuno che non sa bene cosa dice visto che prima è proteso a darmi ragione e poi cambia idea sullo stesso argomento, che mi da della disonesta, alla ricerca di autostima, che dice io voglia buttarla in caciara...sai perchè non voglio continuare questo discorso? perchè lo trovo del tutto superfluo al momento, e temo possa sfociare in flame, sopratutto se continuerò a leggere velati insulti alla mia persona nei tuoi post. La pazienza la ho, limitata come tutti però, sopratutto laddove mi ritrovo a trattare con rispetto il mio interlocutore ove lui non adopera la stessa gentilezza per me.Io sorvolo sulla tua definizione di superuomo, innanzitutto perchè non è assolutamente come me la ricordo (l'ideale traguardo evolutivo della specie umana, mette in discussione gli ideali prestabiliti, supera il nichilismo, promuove il processo di rigenerazione dei valori abbracciando l'amor fati), ma è passato un bel po' di tempo e potrei sbagliare, ma, sopratutto, perchè in quel periodo mi hai messo in bocca cose che non solo non ho mai detto o scritto, ma neanche pensato.

Non ti eri stancata tre post fa? Non avevi detto di non voler proseguire questo discorso (mica l'ho detto io)? Fallo! Altri e altre leggeranno quello che abbiamo scritto e trarranno le proprie conclusioni da sole senza che ce le rielenchi ogni volta :)Vedi che ti interessa la disputa... Attacchi per prima alla cieca per il solo gusto di farlo ("tesoro ma leggi quello che scrivo", "che hai la coda di paglia") non riuscendoti poi neanche tanto bene :asd: , alimenti quello che dici di volere evitare, vuoi notare frecciatine degli altri "alla tua persona" (ehm, scendiamo coi piedi per terra per piacere :P ) dove non ci sono e non vedi le tue quando ci sono per prime, ti appelli al "moderatorismo" minacciando l'off topic ma continuando a volere a tutti i costi l'ultima parola.Ah un consiglio spassionatissimo: se vuoi spacciare per tuoi "ricordi" il copia incolla da wikipedia, ti consiglio di cambiare le parole che usi e invertire l'ordine dei concetti, oltre che capirli prima: http://it.wikipedia.org/wiki/Superuomo* In realtà il superuomo di Nietzsche è un ideale traguardo evolutivo della specie umana"(perchè non è assolutamente come me la ricordo (l'ideale traguardo evolutivo della specie umana))* possedere una volontà distruttiva, in grado di mettere in discussione gli ideali prestabiliti;(mette in discussione gli ideali prestabiliti)* superare il nichilismo, attraverso la gioia tragica e il recupero della volontà di potenza;(supera il nichilismo)* perpetrare e promuovere eternamente il processo di creazione e rigenerazione dei valori sposando la nuova e disumana dimensione morale dell' "amor fati", che delinea un amore gioioso e salubre per l'eternità in ogni suo aspetto terribile, caotico e problematico.(promuove il processo di rigenerazione dei valori abbracciando l'amor fati)wow, che memoria prodigiosa!Su di te ho un GROSSO punto interrogativo...E ora, vediamo se finalmente rispetti quel che hai detto e lasci la discussione morire o rivivere nelle parole di altri :)joshua-

Allora il "tesoro leggi quello che scrivo" era, ovviamente amichevole e scherzoso, ma evidentemente ci sono persone con cui non posso prendermi la briga di fare la simpatica, per cui mi scuso e terrò a mente per il futuro.La coda di paglia, evidentemente, la hai, perchè io non mi riferivo né a te né a tua sorella con quella frase, ma l'hai presa subito sul personale ("io non l'ho detto").Mi dispiace ma non ho usato solo la wiki, ma il quaderno degli appunti del liceo, visto che ricordavo abbastanza bene, ma in maniera confusa (e considerando che il mio interlocutore dimostra di attacarsi a qualunque cosa pur di screditarmi ho ritenuto giusto controllare su più parti).Comunque sia tu non hai detto che non sia vero ciò che ho affermato, quindi posso pensare tu mi dia ragione?(anche se evidentemente sono una povera decerebrata che usa la wikipedia e che non capisce neanche l'italiano?)Posso quotarti le parti in cui parli della mia onestà e cose così o ti rileggi il tuo penultimo post e facciamo che non hai mai scritto di non aver fatto nulla?Io continuo a non vedere risposte da parte tua che abbiano un contenuto che neghi o smonti quello che affermo io. Hai lasciato molte delle mie affermazioni senza una risposta limitandoti a tener conto delle altre e sorvolando su quelle che ritengo ti siano al momento scomode.Ad esempio nel tuo ultimo post non hai detto proprio nulla...

Ho dovuto togliere le faccine, e le ho tolte quasi tutte, quindi lascio all'esperienza dei piu` capire dove potevano essere, ma insomma, non e` complesso :P

Allora il "tesoro leggi quello che scrivo" era, ovviamente amichevole e scherzoso, [...] per cui mi scuso e terrò a mente per il futuro.
Grazie per aver rivisto il tuo concetto unilaterale di simpatia :asd:
La coda di paglia, evidentemente, la hai, perchè io non mi riferivo né a te né a tua sorella con quella frase, ma l'hai presa subito sul personale ("io non l'ho detto").
Ma no, io non me la sono presa proprio, io non me la prendo mai semmai sei tu che dici che t'insulto (ma figurati se t'insulto, sono maschio, sono sulla girl's area, ho meno di dodici post in attivo, sto parlando di una tematica squisitamente femminile, non sono moderatore, non ho amici moderatori, t'insultassi veramente quale vuoi che sia il post da sacrificare se non quello mio? )Non capisco cosa c'entri mia sorella comunque. Non e` che hai ingranato la quinta per principio contro di me soltanto perche` t'eri scontrata con lei? Certo e` che qui ci sono capitato perche` con mia sorella si chiacchiera, lei aveva trovato il thread, ci eravamo scambiati qualche opinione verbalmente e volevo dire la mia. Sinceramente non vedo cose incredibili scritte nei miei primi post di questo thread, anzi ti direi che m'aspettavo tutt'altro che la tua simpatia, non e` mica cosa di tutti i giorni che i maschi s'interessino alla questione di genere, e che la facciano propria come battaglia di civilta` assieme alle lotte contro ogni tipo di discriminazione.Io non posso convincerti del fatto che la questione e` piu` ampia di come la vedi tu: dici che la lotta legale (legislativa) e` vinta, resta la lotta sociale e che un movimento femminista non possa risolvere problemi di natura sociale. Io sostengo che la lotta legislativa e` ancora aperta, che la lotta sociale e` sempre esistita, e che il movimento femminista gia` dall'alba dei tempi delle suffragette ha un ruolo principalmente culturale oltre che legislativo quindi affermare che il movimento femminista non possa risolvere i problemi sociali/culturali per me (per te sara` diverso) non ha senso, e` come se mi invertissi l'ordine temporale delle due cose: se non c'e` movimento femminista non c'e` consapevolezza, e se non c'e` consapevolezza (quindi cultura, quindi dibattito sociale) non presenti l'istanza di poter votare o di poter divorziare o di poter abortire, te ne stai buona accanto al caminetto e sui fornelli. Sono due punti di vista diversi, e in quanto punti di vista diversi non ce n'e` uno che confuta l'altro. Infatti tutto il discorso che stiamo facendo e` impostato sul fatto che tu voglia stabilire che dici le stesse cose che dico io, ma se sono due punti di vista diversi diamo diversi valori e diverso peso alle stesse cose.(per. es. tu dici che bisogna educare ma non lo puo` fare un movimento, io penso che il movimento ha sempre educato, ma mentre io lo penso, tu dici che e`-cosi`-e-basta, per questo ti rispondo "cosi` sia", che vuoi che ti dica )Altro esempio, dopo aver parlato (poco) della donna in rapporto al potere tu liquidi il discorso dicendo che esistono leggi e bisogna farle rispettare. Intanto per tornare ai fatti accertati, il ruolo delle donne nelle istituzioni e al potere e` marginale. C'e` un dibattito ciclico sulle quote rosa, c'e` chi sostiene che la donna sia disinteressata alla gestione del potere e quindi e` giusto che non venga scelta o che siano in poche a essere presentate nelle liste. Altri sostengono che esiste una forte discriminazione, e che per risolverla *effettivamente* senza pontificarci sopra, bisogna forzare temporaneamente la situazione introducendo una serie di norme ad hoc che costringano alla presentazione di un determinato tetto minimo di donne. Mi dispiace, ma non c'e` tutt'ora una legislazione effettiva a riguardo.Se non sei d'accordo con questo, non ti limiti a dire che "ci sono le leggi e basta rispettarle" (il nocciolo di fondo del tuo pensiero era questo, ma anche se non era questo, si tratta di una questione legislativa). Puoi anche dire d'abolire il ministero, il dipartimento la commissione e il comitato nazionale per le pari opportunita`, tanto da un punto di vista legislativo basta e avanza la costituzione che recita di uguaglianza blablabla, ma intanto questa e` un'uguaglianza solo *formale* (ricordi che dicevo del diritto formale senza consapevolezza alle spalle?), ma intanto le donne in parlamento sono cosi` poche e ancora di meno sono quelle che non sono state messe in mostra e detengono un potere effettivo (stefania prestigiacomo, primo anno di governo berlusconi, s'impegna per una risoluzione positiva della questione sulle coppie di fatto. Cazziatone di FI, ritira tutto nel giro di tre giorni).Rammento che le quote rosa ancora non esistono. Introdurle e` una questione legislativa. E figurarsi che non c'era piu` niente da chiedere.(invece pare esistano, ma e` impossibile applicare la legge correttamente, le donne possono essere messe dappertutto, specie in fondo, e pare non ci sia verso di imporre diversamente con la legge attuale)Passiamo ora alla ru486. Dici, come in realta` e vero e come dice anche wikipedia con le stesse identiche parole:* La casa farmaceutica che detiene il brevetto del farmaco non ha tuttora fatto richiesta di registrazione presso il Ministero della SaluteOra, noi stiamo parlando di un'azienda che vende questo farmaco in "Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Austria, Danimarca, Grecia, Finlandia, Germania, Svezia, Stati Uniti, Cina, Tunisia" (cito copiando e incollando)Un'azienda ha interesse, come dici giustamente, a trarre profitto. Non vende se non trova interesse, o trova svantaggioso proporre un prodotto su un mercato. Ma... a questo punto uno s'aspetterebbe che i diretti interessati (della ru486 non me ne faccio niente, io) s'informino sul perche` sia svantaggioso o poco interessante in italia e non in tunisia o in cina, per citarne due! Se t'accontenti di questo, ignorando completamente il dibattito sugli ostracismi, l'iter burocratico della registrazione del farmaco, che vuoi che ti dica? prendo spunto da un sito, copio e incollo:"In Italia, un barlume di speranza per il suo impiego sembrava essersi aperto nel 1990, quando Elena Marinucci, allora sottosegretario alla Sanità invitò la società farmaceutica responsabile della pillola abortiva a presentare formale richiesta per autorizzarne l’uso nel nostro Paese. Non se ne fece nulla: l’azienda ebbe addirittura paura di sfidare il Vaticano "in casa sua"."Erano 15 anni, ora sono 17. Era partita la sperimentazione, sotto l'ostracismo ulteriore del ministero della sanita`. 17 anni e ancora non si e` trovata una soluzione, mica l'altro ieri.Poi, l'IGV. Un chirurgo di una fede che impedisce di maneggiare l'interno dei corpi, perche` considera l'interno dei corpi "impuro", puo` fare il chirurgo?Un medico ha una precisa responsabilita` nei confronti del paziente, potrai non essere d'accordo che io consideri assurdo che una persona si prenda un intero stipendio statale e poi si scelga i compiti che preferisce. Non ti devo mica convincere, io lo ritengo assurdo, quindi abbonda maggiormente di "io penso, io ritengo" e risparmiati se possibile qualche "e` cosi`, cosi` e`, e`-cosi`-e-basta", perche` come ho gia` detto, a volte la differenza e` d'intenti, e il dibattito non si svolge sempre per "confutare" la tesi dell'altro.Comunque, io penso che sia troppo comodo, e anche disumanamente ingiusto nei confronti di quelle donne che vogliono abortire ma non possono permettersi la clinica privata, e incontrano l'ostracismo totale del personale sanitario, e che sempre lo stato debba pagare altri che vengano da fuori per praticare l'IGV. Anche questo e` un problema legislativo, cioe' si risolve con una normativa ad hoc se si vuole risolvere, se no campa cavallo. Avevo anche citato la legge sulla procreazione assistita, che ha scatenato un polverone proprio per quei passaggi sul diritto dell'embrione che puo` servire per scardinare i diritti acquisiti sull'aborto e l'autodeterminazione femminile sulla gravidanza. Una legge sulla procreazione assistita che potenzialmente puo` entrare in conflitto con l'IGV e l'autodeterminazione e` una questione legislativa.
Comunque sia tu non hai detto che non sia vero ciò che ho affermato, quindi posso pensare tu mi dia ragione?
do ragione a wikipedia, che per quanto possa essere enciclopedicamente corretta, non entra in conflitto con gli aspetti che volevo sottolineare io, per quanto tu possa averla utilizzata per dire che "ricordavi diversamente", cioe` diversamente da quello che dicevo io, e cioe` che io stessi dicendo cose scorrette
Posso quotarti le parti in cui parli della mia onestà e cose così o ti rileggi il tuo penultimo post e facciamo che non hai mai scritto di non aver fatto nulla?
L'onesta` intellettuale e` una conquista difficile. Se dici che t'insulto (suppongo che qui si moderi molto meno che per un insulto, basta l'intenzione dell'insulto), che non leggo quel che scrivi, che non vuoi ripetere all'infinito il tuo pensiero, che vuoi chiudere qui, che stiamo andando off topic, e poi vai off topic parlando di nietzsche, continui a scrivere, e non leggi quel che scrivo io, sei intellettualmente disonesta, ma non e` un problema. Molti leader o sedicenti leader non lo sono, non e` una caratteristica necessariamente vincente
Io continuo a non vedere risposte da parte tua che abbiano un contenuto che neghi o smonti quello che affermo io. Hai lasciato molte delle mie affermazioni senza una risposta limitandoti a tener conto delle altre e sorvolando su quelle che ritengo ti siano al momento scomode.Ad esempio nel tuo ultimo post non hai detto proprio nulla...
Senti, ho scritto tonnellate di roba. E non devo "confutare" nulla. Se tu la vedi come una sorta di sfida tra me e te, in cui alla fine uno dei due deve vincere, sappi che non puo` "vincere" come intendi tu nessuno dei due, sebbene io abbia molta pazienza t'assicuro Ti ho gia` detto che "Spesso le persone non concordano fra di loro, e il problema non e` solo una questione di lettura, ma proprio di intenti"Piu` chiaro di cosi` spiegami tu come posso fare Ora abbiamo sentito *ampiamente* la tua opinione, abbiamo sentito la mia, ho introdotto un sacco di argomenti interessanti che estendono di molto "ho problemi coi maschi quindi credo che questo si trasformi in una sorta di femminismo" dei primi post (non era un tuo post), ho riassunto il tuo pensiero, ho riassunto il mio, e sul tavolo c'e` il rapporto della donna con il potere, le quote rosa, il diritto all'aborto, una IGV meno disumana e medievale come con l'impiego della ru486, il ruolo che puo` avere la donna nella "de-maschilizzazione" della societa`.Siccome abbiamo gia` parlato, per quanto poco, del potere, delle quote rosa, del diritto all'aborto, della ru486, ti prego di tentare di contenerti, e vedere se da questo puo` nascere qualcosa di diverso con contributi di altre o altri, perche' no :)joshua-

tranquillo che non si sacrifica nulla qui, al massimo un gallo nero ogni tanto :PEvito di rispondere per punti che non ne ho voglia XDIn linea di massima ora ho capito che non avevo capito alcune cose che avevi scritto e che di conseguenza tu non potevi capire le mie.Ho scoperto ieri sera che siete fratello e sorella e ho pensato che visto che te la sei presa per quella mia frase sulla gente avresti potuto pensare che fosse rivolta a lei. volevo solo specificare, tra l'altro non mi sembra d'essermi mai scontrata con lei, anzi.Io non dico che un movimento non educhi, dico che un movimento da solo non lo possa fare. Ho detto che il femminismo è fermo a un semaforo da un bel po' di tempo e pare che non voglia schiodarsi più.Le quote rosa sono state applicate alle elezioni del 2005, male come dicevo, ma ci sono. Per la ru486 io so che ancora non è stata richiesta la registrazione al ministero della sanità italiano, quali siano i motivi, sinceramente non lo so (e probabilmente hanno a che fare, come tu dici, col vaticano), ma non è lo stato che decide, in questo caso, di non commercializzarla (ma stavolta non l'ho presa dalla wiki, che dice anche che è commercializzata solo in francia, cosa che non è).Al resto non rispondo, in parte perchè già chiarito in privata sede, in parte perchè alcune cosine velate qui e li non sei riuscito a non metterle. Ma tant'è, evidentemente è il forum che fa male un po' a tutti.

  • 1 month later...
  • 4 months later...

Magari fosse nella nostra indole...Se lo fosse non saremmo state per millenni sotto il giogo dei nostri cari machi ma avremmo preteso di più. Invece ci sono addirittura donne (per dire, le nostre nonne) convinte che il nostro compito sia solo quello di stare in casa e fare in modo che all'uomo non manchi nulla al suo ritorno. Insomma, soddisfazioni personali zero...Ed il problema è che non sono solo le nostre nonne, ma anche qualche donna più giovane.

Ovvio che le cose non vanno sempre di pari passo...Ma il legame c'è. Basta pensare che le prime  lesbiche attiviste negli anni '60 sn state prima di tutto femministe. Quelle che sostenendo il femminismo estremo sceglievano di non avere nessun tipo d relazione con gli uomini, nemmeno di tipo economico-lavorativo.

Oggi le cose sn cambiate. Anche molte etero possono essere femministe convinte, e molte lesbiche femministe moderate...

Magari fosse nella nostra indole...Se lo fosse non saremmo state per millenni sotto il giogo dei nostri cari machi ma avremmo preteso di più. Invece ci sono addirittura donne (per dire, le nostre nonne) convinte che il nostro compito sia solo quello di stare in casa e fare in modo che all'uomo non manchi nulla al suo ritorno. Insomma, soddisfazioni personali zero...Ed il problema è che non sono solo le nostre nonne, ma anche qualche donna più giovane.

Secondo me la cosa può benissimo essere nella nostra indole, ma alla fine sta alla nostra intelligenza cosa fare o meno. Una può benissimo avere l'indole di sentirsi pari all'uomo, ma non l'intelligenza di sfuggire ai "ruoli imposti" dalla società.

io sono lesbica e molto ma molto femminista. Sono cresciuta e vivo tutt'ora in un paesino del sud e sento ancora la presenza di un forte maschilismo che io non sopporto affatto. Quindi, di conseguenza credo, sono fortemente femminista!! Ho sempre voluto dimostrare, fin da piccola che tutto ciò che dicono essere "cose da maschi" io le sapevo e le potevo fare e di gran lunga meglio!!!!

:love:

che vi devo dire... :awk: femminista for ever e eliminiamo il luogo comune del sesso debole!!!!!!!

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