Thelema 93 Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Avete letto questa cosa? Che dite? Lo scorso 9 settembre pubblicammo un’Ultimissima sul fermo di un giovane cagliaritano che, indossando una maglietta del gruppo punk-rock dei Bad Religion, stazionava nella zona dove era atteso il papa. Siamo ora riusciti a entrare in contatto con quel cittadino, venendo così a sapere cosa effettivamente accadde quel giorno. Lo racconta lo stesso protagonista nella lettera che inviò in seguito al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Onorevole Presidente della Repubblica. Sono un ragazzo di Cagliari che ha fatto un ESPERIMENTO: QUANTO E’ LIBERO UN CITTADINO ITALIANO. Come di certo saprà, questa domenica (7 settembre ’08) la mia città ospitava il Papa. Tra l’altro era presente anche il Presidente del Consiglio. L’appuntamento era per le ore 10:30 davanti alla chiesa di Bonaria: praticamente tutta la città era barricata. Io uscii di casa alle 10:10 per recarmi sul luogo (a piedi e da solo). Avevo volutamente messo la maglietta di una storica band americana, i “Bad Religion”: su di essa vi è rappresentato il simbolo di divieto posto sopra la croce. In borsa avevo una bottiglia d’acqua e un lenzuolo con sopra scritto l’articolo 7 della costituzione. L’intenzione era di appenderlo, ma arrivato sul luogo, visto che ero totalmente solo (anche se circondato da tantissime persone) e che non ci si poteva avvicinare, abbandonai l’idea visto che era irrealizzabile. Non ebbi problemi ad arrivare nel “varco 1” (sul lato della chiesa, lontano e dietro al palco) ma senza uno speciale “pass” non si poteva neanche attraversare la strada dove si trovava la piazza della chiesa. Vedo che le gente nota la mia maglietta. Dopo pochi minuti mi vengono incontro due agenti della Digos che mi chiedono i documenti, annotano i nominativi e mi perquisiscono borsa e tasche. Io ero psicologicamente pronto ad un intervento delle forze dell’ordine e non discussi. Visto il lenzuolo mi chiedono cosa fosse, e gli risposi: “questo lo prendiamo noi” mi dissero, e io risposi che potevano anche buttarlo visto che avevo già intenzione di non usarlo. Mi chiesero chi ero, da dove venivo, chi erano i miei genitori, se studiavo o lavoravo, come andavo a scuola, se ero venuto e dovevo restare da solo (sì) , se avevo precedenti (no) e molte altre cose. Poi chiesero cosa ci facessi lì e rispondendo che ero lì per ascoltare la messa mi dissero che era una mancanza di rispetto verso chi era lì il fatto che avevo quella maglietta, io mi appellai alla libertà di pensiero e di espressione e gli spiegai che non avrei disturbato nessuno e che non stavo facendo niente di illegale, mi dissero di stare lì e io lo feci senza discutere. Poco dopo iniziata la messa, alle prime parole del Pontefice gli agenti della Digos mi dissero che dovevo andare, mi girai e vidi la macchina della polizia con lo sportello aperto pochi metri dietro di me, chiesi il perché e mi risposero che dovevano fare dei controlli. Ero un po’ stupito ma sempre calmo e rispettoso. Arrivato in caserma, mi fecero praticamente le stesse domande e si sorpresero del fatto che mia madre sapesse che ero lì. Dopo di che mi fecero spogliare e mi perquisirono di nuovo, mi fecero accomodare e mi dissero che era grave quel che avevo fatto, io gli chiesi cosa avevo fatto se non essere nella mia città con una maglietta politica e che ero del tutto libero di farlo. Nel mentre il telefono squillò ma non mi fecero rispondere, dopo una seconda chiamata e aver detto che era mia mamma mi fecero rispondere e gli dissi dove ero, che stavo bene e che, come detto dai poliziotti, dopo un’oretta me ne sarei andato. Passa il tempo e arriva la notizia della Digos che sarei dovuto restate in caserma sino a che il papa non se ne fosse andato da Cagliari. Rimasi sbigottito, continuai a parlar con gli agenti e saltò fuori che effettivamente dal codice penale non risultava alcun reato, e che comunque quel che stavo facendo non lo potevo fare. Ci tengo a dire che i poliziotti sono stati molto gentili e ospitali e non hanno commesso abusi e sono stati fatti i complimenti a mia madre quando è venuta a trovarmi perché ero educato e mi sono comportato bene. Dopo otto ore uscii soddisfatto del mio esperimento e ansioso di scriverle anche se mi è stata sequestrata la maglietta e il lenzuolo (quella maglietta ha almeno 20 anni, è una delle prime di quel gruppo ed ha un valore affettivo non indifferente perché me l’ha regalata un mio caro amico che si doveva fare frate). Il giorno dopo alle 9:00 mi sono recato alla scientifica per farmi fare la foto e farmi prendere le impronti digitali perché altrimenti ero passibile di denuncia (quindi ora sono schedato, e quindi ho perso un giorno di lavoro). Tutto questo era solo per dimostrare che i diritti costituzionali ormai non vengono più rispettati, contrastati da decreti e dall’ignoranza. Le voglio chiedere di rendere di nuovo l’Italia uno stato LAICO e di rendere alla nostra amata costituzione il suo potere e il suo prestigio perché LEI PUO’ farlo e IO NO. Questo è solo un episodio visto che ogni giorno si sente di dottori cristiani che non danno la pillola “del giorno dopo” o di omosessuali aggrediti o di religione obbligatoria a scuola o di lodi al fascismo o di continui attacchi alla libertà di parola (ultima la Guzzanti). Grazie davvero per aver ascoltato, lo apprezzo davvero. Non credo che ci sia la possibilità che lei risponda ma mi basta la conferma che lei abbia letto. Distinti saluti Firmato: un cittadino italiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Potanogiollo Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Fantastico. Non so come tu abbia fatto a mantenere la calma in questo modo, davvero encomiabile, del resto era quello che avevi previsto... Ma oltre all'ovvia polemica, sei certo che potessero "sequestrarti" in questo modo soltanto per aver indossato una maglietta? Davvero non è stato abuso? Te lo chiedo perché se hai fatto un gesto del genere sarai certamente più informato di me. Io dico, roba da matti, anche se non sono sorpresa affatto. Sei un grande Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Ma non credo sia successo a lui, l'ha solo postata questa lettera. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
lux Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Aggiungo le fonti della notizia, qualcuno potrebbe pensare si tratti di una bufala: Notizia Flash: http://www.uaar.it/news/2008/09/09/cagliari-digos-non-conosce-ne-punk-ne-senso-del-ridicolo/ Lettera: http://www.uaar.it/news/2008/11/06/lettera-presidente-della-repubblica/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jak Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Ma lui si mette una maglietta di un gruppo, io giro con una t-shirt con scritto Atheist Army e i simboli delle principali religioni sbarrati.. se viene il papa e giro vestito così chissà che mi fanno.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 A scanso di equivoci bisogna dire che la Digos vi fermerebbe anche se aveste la maglietta "Free Tibet" all'arrivo del capo di stato cinese; se aveste una svastica a un corteo CGIL o una "falce e martello" a un comizio di Rauti o una maglia della Roma il giorno dello scudetto della Lazio. Forse lo hanno salvato da un pestaggio. Fossero solo questi gli abusi delle Forze dell'Ordine (evitare che ti picchino, non rispettando i tuoi diritti) sarei moderatamente preoccupato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
oldboy Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Sono daccordo con amadel, in realtà il lavoro della della Digos in queste occasioni è quello di prevenire possibili scontri, tafferugli, problemi alla manifestazione in corso... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Potanogiollo Posted November 29, 2008 Share Posted November 29, 2008 Chiedo venia, avevo letto male. Per il resto confermo quel che ho detto. Scusami per la distrazione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alecto Posted November 30, 2008 Share Posted November 30, 2008 Sono daccordo con amadel, in realtà il lavoro della della Digos in queste occasioni è quello di prevenire possibili scontri, tafferugli, problemi alla manifestazione in corso... Anche arrestare una lesbica al Pride di Bologna? Suvvia, la Costituzione è un pezzettino di carta che i politici usano quando vanno in bagno... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AngelFire_86 Posted November 30, 2008 Share Posted November 30, 2008 In linea di massima son d'accordo con Oldboy e Almadel. Probabile a volte ci siano esagerazioni e "abuso di potere" ma la responsabilità di mantenere tranquilla una manifestazione pubblica è indubbiamente alta e, a volte, prevenire è meglio che curare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 1, 2008 Share Posted December 1, 2008 A me la Digos ha sequestrato le foto di Genova mi hanno messo in camionetta perchè distribuivo gessetti gratis e mi hanno fatto notare che rischiavo la multa per "occupazione di suolo pubblico" perchè avevo dato dei fogli da disegno ai bambini appoggiati in piazza durante il 25 aprile. I gradi di abuso possono essere vari. Anche una maglietta di un gruppo e qualche ora in questura sono una strana accoppiata. Basta saper misurare il nostro sdegno, altrimenti perdiamo il fegato veramente per tutto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted December 1, 2008 Share Posted December 1, 2008 A me la Digos ha chiesto i documenti in più di una volta (il contesto comunque era sempre lo stesso), senza motivare le ragioni del tutto. Le prime volte viene su la bile, dopo si lascia perdere e ci si passa sopra accettando il tutto (anche perché non è nulla di che, semplicemente un controllo un po' "prepotente" nonché, generalmente, "ad minchiam"). Personalmente non ne faccio questione di "sdegno", semplicemente però constato che loro "marchio di fabbrica" sono spesso degli atteggiamenti da "sceriffi del far west" che si potrebbero abbondantemente risparmiare. P.S. mi scuso se sono finito magari OT rispetto al tema centrale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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