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E' tutto nella tua testa...


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Ti sei spiegata piu che bene... anzi... è proprio per questo che ci sarebbe bisogno di più psicologi "seri" come la mia... conosco persone che son passate per le zampine di assistenti sociali o psicologi che han ancora presente solo libri degli anni 70... davvero. Parlano di malattia psichiatrica da curare coi farmaci!!

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ma in questi casi non si potrebbe fare una "denuncia", qualcosa per radiarli dall'albo?

 

Un conto sono le opinioni personali che ciascuno può avere, ma ormai sono quindici anni che l'omosessualità è stata ufficialmente cancellata dalla lista delle malattie psichiatriche, quindi sostenere il contrario non è... uhm... non etico? anacronistico?

Come se un medico negasse l'esistenza del DNA per dire... Adesso magari mi verrete pure a dire che esistono medici che dicono che il DNA non esiste... :shock:

(magari esistono... non si sa mai...)

 

Non credo ci sia molto da fare... posso anche uscirmene con: lui ha detto che devo prendere gli psicofarmaci perchè l'omosessualità è una malattia psichiatrica!!

Vallo a dimostrare poi che è per quello....

 

Comunque oltre ad essere non etico è anche pericoloso secondo me... ma ve l'immaginate una tredicenne nelle mani di una persona simile?

OT

 

Si comunica che a casa di Lexie è in corso la costruzione di un bunker personale (detto anche camera) fornito di connessione ' date=' tv , acqua potabile cibarie e un letto.

Guerra Fredda in corso XD[/quote']

 

se ti servono rifornimenti fai un fischio.. che arrivo... :rotfl:

X ora ho fatto rifornimento di tutti , chiavi di casa comprese XD

Ora devo solo riuscire ad appuntare bene tutti gli orari di uscita materna in modo da combinarli con i miei e evitare l'ennesimo devastante confronto /me si da alla fuga :rotfl:

Comunque oltre ad essere non etico è anche pericoloso secondo me... ma ve l'immaginate una tredicenne nelle mani di una persona simile?

Purtroppo non è neanche una questione d'età secondo me' date=' quanto di fragilità personale... Naked mi ha raccontato la storia (lo sto riferendo col suo permesso) di una sua amica, che quindi ha 17 anni come lui, che è stata costretta ad andare dallo psicanalista e in una sola seduta si è convinta che il suo amore per una ragazza fosse solo uno spirito di emulazione... e la "prova" sarebbe il fatto che tutte e due sono state anche con dei ragazzi [perché non si è mai sentita una ragazza che per convincersi di non essere lesbica va coi ragazzi, vero??']

 

Insomma, la madre di questa ragazza purtroppo ha scelto "bene" lo psicanalista... penso però che la ragazza sia grande abbastanza per non farsi fare il lavaggio del cervello, e si sia lasciata convincere davvero troppo facilmente... vedremo quanto passerà prima che riesca ad uscirne, se adesso continuerà a mentirsi per tutta la vita o se prima o poi si risveglierà... intanto io penso che ogni ragazza dovrebbe avere anche intorno un modello che dimostri che si può essere lesbiche e felici, e il fatto che questa ragazza non lo avesse ha influito nel suo essere così "influenzabile a senso unico"...

anche... ma piu' che la fragilità credo rientrino in questo discorso anche l'ambiente, e il fatto che (da qualunque parte la si veda) una persona, per quanto forte (mentalmente si intende) se non ha ancora preso pienamente coscenza del proprio essere risulta facilmente manipolabile da qualcuno che della 'manipolazione' (alla fin fine di questo si tratta, anche se avviene nel bene) della psiche ne abbia fatto un lavoro.

Bisognerebbe discernere caso per caso. Ho fatto l'esempio dei 13 anni semplicemente perchè di media a quell'eta si ha meno coscienza sia di se stessi che del modo in cui il mondo si muove realmente, e si è, tutto sommato, un terreno ancora abbastanza fertile da poter seminare come meglio si crede.

Secondo me l'influenzabilità di una persona varia ed è quindi un fattore soggettivo,anche io ho cominciato su "costrizione" materna psicoanalisi ma nonostante sia da parte della terapista che da parte di mia madre le loro pressioni non si sono rivelate sufficenti a farmi cambiare posizione.

Tutto dipende da quanto una persona è influenzabile o caparbia nell'imporre se stessa per come è realmente e non per come vuole essere percepita dagli altri.

Ovvio questa è una consapevolezza che non puoi acquisire a 13 anni ma 17 (che più o meno è l'età che avevo io quando ho cominciato psicoterapia) è un età del tutto accettabile per cominciare ad avere coscienza di cosa si è e cosa non si è.

Diciamo che il discorso è cominciato con "che rapporto hai con la figura paterna?Senti che tuo padre è presente a sufficenza nella tua vita?" continuando sulla serie del "senti che tuo padre si comporta in maniera indifferente nei confronti dell'ingerenza di tua madre nella tua vita?"

Il discorso verteva poi su quanto attribuisca importanza agli uomini basandosi sulla presenza di mio padre e proseguendo sulla domanda più esplicita del "pensi che avresti ugualemente operato le scelte sessuali se tuo padre avesse avuto un ruolo diverso nella tua vita?"

Sono piccole cose , piccole inflessioni o ammiccamenti che possono comunque farti pensare e riesaminare la tua posizione se sei una persona facilmente influenzabile.

Queste persone hanno fatto della psicolanalisi un lavoro , sanno quali tasti toccare e come toccarli ecco perchè credo che una persona facilmente manipolabile o con le idee ancora non ben chiare dovrebbe prima parlare con se stesso invece di correre in psicoterapia.

inquietante!! gente del genere riesce davvero a fare il lavaggio del cervello... ora mi kiedo:

se un genitore porta un figlio/a gay dallo psicanalista, e questi non vede nulla di anormale nella sua omosessualità... cioè è "costretto" dal suo lavoro ad operare sul ragazzo/a oppure potrebbe spiegare a quella testa di zucca del genitore ke non c è bisogno di psicoanalisi??

 

cmq è vero...domande del genere possono davvero portare la persona "analizzata" al dubbio o alla negazione di sè...anzi direi ricerca di sè...

 

poi cmq nn capisco ke nesso possano avere il fatto di non avere avuto una figura paterna e il fatto di essere lesbica... non penso ke sia x una mancanza fisica maschile.. se una è attratta dalle donne lo è e basta.. (e x i maschietti ke si inventano?? mancanza della mamma??)

"che rapporto hai con la figura paterna?Senti che tuo padre è presente a sufficenza nella tua vita?"

 

il rapporto con mio padre è ottimo... mio padre è molto presente anche se abita in un altra casa...

 

"senti che tuo padre si comporta in maniera indifferente nei confronti dell'ingerenza di tua madre nella tua vita?"

 

no anzi cerca sempre il confronto tra me e mia madre e lui fa da arbitro..

 

"pensi che avresti ugualemente operato le scelte sessuali se tuo padre avesse avuto un ruolo diverso nella tua vita?"

 

assolutamentissimamente si...

 

 

ecco cosa avrei risposto alla signora psicologa...

io e mio padre andiamo come sempre anche quando abitava qui a vedere le partite del bergamo hocky...

 

mi telefona un giorno si e uno no...

 

mi invita ad uscire con i suoi amici... io gli dico sempre di no perchè me lo chiede sempre di sabato.. se fosse durante la settimana capirei.. ma il sabato si sta con gli amici.. mica con gli amici del papà...

Ci tenevo a precisare che le domande poste dalla psicologa sono soggettive alla mia situazione personale , non che siano domande che pone in generale a tutte le possibili lesbiche che vanno in psicoanalisi.

Per quanto riguarda il mio rapporto con mio padre è molto buono anzi diciamo che tra i due genitori è quello con cui riesco a livello emotivo a "connetermi meglio" peccato però che nn riesca ancora a tirare fuori le balle per prenderlo faccia a faccia e dirgli "senti papi ci sono un pò di cose di me che ancora non sai"

sono sicura ke magari un giorno ci riuscirai :rotfl: non si sa mai nella vita...

 

in effetti hai ragione... probabilmente a te sono state poste queste domande in base alla tua situazione... ma sono certa ke anke una con un bel rapporto con i genitori sarebbe messa in difficoltà... sono troppo bravi gli adulti a creare un "capro espiatorio" -___-

Lexie: :rotfl: d'accordo con tutto... peccato pero' che a volte le persone, soprattutto giovani, son portate, non lo scelgono attivamente. E non è detto che se non si d'accordo sulla psicoterapia si è cosi' indisposti che non funziona...

 

Lilith: certo che no... se uno psicologo ha idee non da medioevo, e quindi non pensa che l'omossessualità sia una malattia, di certo non tenterà di far cambiare idea al 'paziente', contemporaneamente non puo' andare a dire al genitore praticamente nulla di cio' che si dice nelle sedute, al massimo puo' avvertirli se un qualche tipo di patologia esiste.

(come mi piacerebbe che tutti finissero dalla mia di psicologa... di una tranquillità...)

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