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Condurre una vita sessuale e sociale gay mediamente attiva nell'Italia del 2022 è molto costoso e appannaggio di una piccola percentuale di persone, un privilegio che non tutti possono permettersi?


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51 minutes ago, Pugsley said:

Perché la ricchezza non mi serve

Allora è proprio vero che non sei superficiale 😂

Comunque apparte gli scherzi ne ho incontrati tanti di persone come te e so che è fiato sprecato,onestamente continuo perché essendo malato mi tengo occupato.

Più pretendi e più devi dare,se vuoi uno bono e intelligente non puoi mettere da parte tua solo l intelligenza perché non equipari.

Che poi come fai a dire che uno è intelligente in drague dove non ci si dice nemmeno il nome non so,mi sembra giusto una paraculata che hai aggiunto visto che ti ho dato del superficiale visto che cerchi gente più bella di te

Edited by Dubbioso94
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26 minutes ago, MyleneFarmer said:

dai per scontato che quelli "brutti" poi ti dicano automaticamente sì... poi la bellezza è molto soggettiva certe volte 

Ognuno ha i propri gusti e va bene così,magari becchi il tizio che ti interessa che vuole l orso mentre tu sei un palestrato,ma statisticamente essendo palestrato ti diranno molti più si di un orso

Edited by Dubbioso94

statisticamente il discorso funzionerebbe se appunto c'è un campione molto grande... cosa che non è possibile poiché la maggior parte degli italiani abita in provincia e diciamo 1/3 in province morte o in corso di desertificazione industriale e sociale date le pezze a cui siamo arrivati.. quindi la bolla di cui alcuni parlano e che hanno in mente è sottodimensionata rispetto alla quantità gay che ne è fuori e che ad esempio non fa nemmeno coming out. Alla fine se abiti in centro a Roma o Milano o anche fosse a 20km dal Cassero i problemi sono molto sottodimensionati. Il senso del topic è proprio questo.... solo che nei discorsi che fate nemmeno ve ne accorgete. Per la mia giovane esperienza appunto più che di "comunità" gay in Italia parliamo più di casta, di cui ne faccio parte io stesso perché studio a Bologna a spese dei miei genitori. Se uno nascesse in Basilicata, in un paesino dell'appennino abruzzese o a Corigliano Calabro (città di un paese che si definisce "occidentale" ma che è ancora tremendamente provinciale e omofobo) e non ha i soldi per trasferirsi o viaggiare vivrà per forza una vita di privazione sociale e maschere, che non è la stessa cosa di nascere in provincia anche solo nel più povero dei land tedeschi (che almeno la Germania ha il matrimonio e le adozioni gay).

Alla fine anche in una città come Bologna, da tempo mi sono accorto che "un po' ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli", stessa cosa sui social o sulle app... per non parlare dell'attivismo, anche se parliamo di una "grossa" popolazione LGBT.

Edited by MyleneFarmer
15 minutes ago, MyleneFarmer said:

Per la mia giovane esperienza appunto più che di "comunità" gay in Italia parliamo più di casta, di cui ne faccio parte io stesso perché studio a Bologna a spese dei miei genitori.

Le tue costanti lamentele non sono forse la dimostrazione che non conta tanto il censo?

Se non riesci a essere felice come gay neanche a Bologna, perché ti ergi a paladino di chi vive a Corigliano Calabro?

Lascia che siano a loro a parlare di sé, no?

Tu sei partito da una condizione molto migilore della mia: i genitori che ti fanno vivere da solo a Bologna,

invece di dover frequentare l'università a Padova, dannatamente sotto lo stesso tetto della mia famiglia.

I soldi io per fare il fuorisede io non li ho mai visti.

Eppure tu straparli di social, app e associazionismo...

Io almeno i miei privilegi me li sono goduti: cosa ti ha impedito di fare altrettanto?

 

 

beh anche tu che parli dell'Università di Padova come fosse quella di Addis Abeba... oltre al fatto che la provincia di Padova, e il Veneto, non sono Canicattì o la provincia di Agrigento... o forse fa bene al tuo storytelling affermarlo?

Edited by MyleneFarmer

ma chi ti dice che in parte non me li "goda" pure io poi i privilegi di cui dispongo.

Oltre al fatto che non sai niente della mia storia nell'attivismo oltretutto.

🤹‍♂️

🎪

Padova è una città stupenda dal punto di vista sessuale (anche se non come Bologna).

Mi lamentavo solo del fatto che io NON l'ho vissuta da studente fuorisede come molti altri,

ma confinato in un appartamento di 55 metri quadri coi miei genitori, mia nonna e mio fratello.

Avrei fatto volentieri a cambio con la vita di un qualsiasi ragazzo pugliese mantenuto a Padova da papà.

Una tragedia? Non direi proprio, visto che ero disposto a scopare ovunque (e non solo a Padova).

 

L'importante è che alla fine eri a Padova, alla fine basta uscire spesso di casa, Non eri a Gioia Del Colle fortunatamente. Tornare a casa solo per dormire e mangiare e poi farsi la propria vita fuori nel lunapark essendo a quanto dici molto richiesto sul mercato mi sembra un bel compromesso fattibile.

Edited by MyleneFarmer
29 minutes ago, Almadel said:

Quindi? Il punto non era la libertà sessuale?

Anche io ho studiato in sede, con camera mia in casa, ma forse ci hai dato più dentro tu che io, forse perché piaci di più tu. Se piaci il modo si trova per fare sesso

14 minutes ago, MyleneFarmer said:

ma chi ti dice che in parte non me li "goda" pure io poi i privilegi di cui dispongo.

Oltre al fatto che non sai niente della mia storia nell'attivismo oltretutto.

🤹‍♂️

🎪

Lo dico perché rogni di continuo.

Per me avere 25 anni è stata un'avventura fantastica: a Padova, a Bologna, a Milano, a Roma, a Firenze, a Berlino...

Se stai preso così male adesso, ho paura di sapere cosa dirai alla mia età, quando sarai un cinico pigro panzone.

Io stavo uscendo da una relazione poliamorosa ed entrando nella mia prima relazione BDSM monogama:

non solo ero al culmine della mia gloria, ma sentivo pesantissima la sensazione che non sarebbe durata.

Quel tarlo mostruoso che ti ripete: "Sono i momenti migliori della tua vita, li rimpiangerai per tutta la vita".

Si chiama nostalgia del presente ed è la maledizione di quelli come me.

Ricordo una terrazza in Versilia e sapevo - in quel momento, con una precisione orribile - che ne avrei scritto in questo modo oggi.

 

Tu invece non ti "godi" nulla. Oppure godi anche tu, ma lasci che sia la tua sofferenza a condurre il gioco.

Non è lei però che deve scrivere di te, ma tu che devi scrivere di lei.

Lo storytelling è il tuo e non il suo, per quanto sia profondo il tuo attuale sconforto.

(Godere molto non significa soffrire poco; non è un gioco a somma zero.)

La vita si compone di tante sfaccettature: lo studio o il lavoro, il tempo libero, il sesso, gli amori, le amicizie, la famiglia.

almadel avrà avuto una vita sessuale fantastica da giovane ma la sua vita da studente non ha dato i risultati che ci si aspetta da uno studente ossia laurearsi.

Di MyleneFarmer non sappiamo (per carenza di informazioni al riguardo) come va la sua vita da studente-lavoratore partime, sappiamo di una sua insoddisfazione esistenziale sulla vita dei gay italiani in genere.

bisogna alla fine considerare vari aspetti di come si vive per trarre le conclusioni su come una persona vive.

Edited by marco7
29 minutes ago, MyleneFarmer said:

L'importante è che alla fine eri a Padova, alla fine basta uscire spesso di casa, Non eri a Gioia Del Colle fortunatamente. Tornare a casa solo per dormire e mangiare e poi farsi la propria vita fuori nel lunapark essendo a quanto dici molto richiesto sul mercato mi sembra un bel compromesso fattibile.

Certo che ero richiesto sul mercato.

14 minutes ago, Pugsley said:

Anche io ho studiato in sede, con camera mia in casa, ma forse ci hai dato più dentro tu che io, forse perché piaci di più tu. Se piaci il modo si trova per fare sesso

E certo, chi lo nega?

 

Rimane il fatto che in questo topic si parla di condizione economica.

E ribadisco che io piacevo perché ero bello, giovane e dotato e non per i miei soldi.

 

Ho spremuto questi miei immeritati vantaggi fin quando ho potuto.

Fossi anche nato ricco avrei sfruttato anche quello.

Purtroppo non mi sono trasformato in un affascinante daddy con una buona professione:

sono diventato semplicemente un dandy invecchiato, abbrutito dall'alcol e dai social.

Poco male. Mi piace sia la vita che ho avuto che quella che ho.

E sinceramente mi spiace che diate la colpa della vostra infelicità all'essere gay,

quando - al netto dell'omofobia - è la condizione in assoluto migliore per essere felici.

 

Sull‘essere bello, giovane e dotato: puo‘ anche essere un fattore che favorisce un contagio da hiv. Molti bei ragazzi proprio grazie alla loro bellezza trovano molti partner sessuali e si contagiano con hiv se non fanno sempre sesso sicuro.

3 hours ago, Almadel said:

Fossi anche nato ricco avrei sfruttato anche quello.

Se fossi nato ricco, però, saresti diventato un'altra persona e avresti avuto una vita completamente diversa.

5 hours ago, MyleneFarmer said:

L'importante è che alla fine eri a Padova, alla fine basta uscire spesso di casa, non eri a Gioia Del Colle fortunatamente.

Ma sì, è che da questo e da altri topic, caro Mylene, mi sembri in quella fase in cui credi di metterci di fronte alla spietata inesorabilità delle cose perché vuoi che tutti noi facciamo autocritica....chiaro che vivere in una media città del nord dia dei vantaggi rispetto a chi vive in un borgo sugli Appennini, no? 

Ma se la tua tesi è "per avere una vita sessuale e relazionale soddisfacente un gay ha bisogno di più denaro di un etero" la risposta è no (come ti ho spiegato più sopra, alle volte i gay hanno solo bisogno di più tempo ed energie da dedicare alla cosa).

7 hours ago, MyleneFarmer said:

la maggior parte degli italiani abita in provincia e diciamo 1/3 in province morte o in corso di desertificazione industriale e sociale date le pezze a cui siamo arrivati..se  quindi la bolla di cui alcuni parlano e che hanno in mente è sottodimensionata rispetto alla quantità gay che ne è fuori e che ad esempio non fa nemmeno coming out.

A parte la contraddizione di questo discorso (se nei paesetti da presepe non ci abita più nessuno, come fa ad esserci la maggior parte dei gay italici?) , ti ricordo che anch'io vengo da un posto del genere, e tutti sti problemi ad essere outed a 16 anni non me li son fatti  ne' li ho avuti.

Se vuoi restare velato son fatti tuoi, ma  almeno non inventarti motivazioni che fanno ridere i polli, plz

7 hours ago, marco7 said:

Sull‘essere bello, giovane e dotato: puo‘ anche essere un fattore che favorisce un contagio da hiv. Molti bei ragazzi proprio grazie alla loro bellezza trovano molti partner sessuali e si contagiano con hiv se non fanno sempre sesso sicuro.

Sai che ho sempre pensato il contrario?

Più del numero dei partner credo conti il romanticismo e la paura di perdersi una scopata.

Credo sia più facile convincere un vecchio bruttino a farsi venire dentro

piuttosto che convincere un ragazzo che può anche permettersi di dirti di no.

3 hours ago, schopy said:

mi sembri in quella fase in cui credi di metterci di fronte alla spietata inesorabilità delle cose perché vuoi che tutti noi facciamo autocritica....chiaro che vivere in una media città del nord dia dei vantaggi rispetto a chi vive in un borgo sugli Appennini, no?

E' difficile fare autocritica se si ha avuto la fortuna di nascere a Padova e non a Corigliano Calabro

o la fortuna di essere nati a Corigliano Calabro e non ad Addis Abeba

o la sfortuna di essere nati a Padova e non a Berlino :D

Io credo che quelli belli e passivi @Almadel non si fanno convincere dai partner a venirgli dentro ma siano loro stessi a chiedere ai loro partner di scoparli senza preservativo. Vogliono provare sempre di piu‘ fino a tralasciare il sesso sicuro e questo li frega.

1 minute ago, marco7 said:

Io credo che quelli belli e passivi @Almadel non si fanno convincere dai partner a venirgli dentro ma siano loro stessi a chiedere ai loro partner di scoparli senza preservativo. Vogliono provare sempre di piu‘ fino a tralasciare il sesso sicuro e questo li frega.

Non so, mi pare un discorso molto teorico.

So che l'età media alla diagnosi in Italia è 38 anni:

non proprio dei ragazzini assatanati di sesso.

Magari però hai ragione, non ci avevo mai fatto caso. 

50 minutes ago, marco7 said:

Io credo che quelli belli e passivi @Almadel non si fanno convincere dai partner a venirgli dentro ma siano loro stessi a chiedere ai loro partner di scoparli senza preservativo. Vogliono provare sempre di piu‘ fino a tralasciare il sesso sicuro e questo li frega.

Un po' immotivata questa correlazione tra bellezza e sesso non sicuro.

Trovo anche io, invece, che chi ha più da perdere sia maggiormente disposto ad abbassare la guardia pur di scopare.

6 hours ago, freedog said:

A parte la contraddizione di questo discorso (se nei paesetti da presepe non ci abita più nessuno, come fa ad esserci la maggior parte dei gay italici?)

perché pochi - per paesello - ma spaiati su un territorio vasto è diverso da tanti e in un territorio piccolo come può essere il centro di Milano, per le minoranze abitare in zone ad alta densità o poter aver accesso a questo zone è essenziale, come può essere per esempio per la mancanza di infrastrutture. Non capisco perché tu faccia così a fatica a seguire la contestualizzazione dei topic che scrivo e una logica basilare o se tu lo faccia apposta... nel secondo caso puoi anche smettere se non ti piacciono o ti scocciano.

Non mi pare proprio un discorso in contraddizione. Oltre al fatto che ti sei inventato di sana pianta questo discorso sulla "velataggine" che proprio non mi appartiene. Fai discorsi dissociati totalmente dalle informazioni dei topic che scrivo. 

6 hours ago, schopy said:

in quella fase in cui credi di 

non mi pare di averlo fatto altre volte 

6 hours ago, schopy said:

"per avere una vita sessuale e relazionale soddisfacente un gay ha bisogno di più denaro di un etero" la risposta è no (come ti ho spiegato più sopra, alle volte i gay hanno solo bisogno di più tempo ed energie da dedicare alla cosa).

la questione è quantificare questa % di gay di cui parli, se è il 50% o piu beh allora ok... ma se parli per te e la tua bolla allora forza parliamo del (BOH?) 10-20% quindi nemmeno la metà per cui il discorso che fai non vale

Alla fine che per i gay di Porta Venezia o della Bolognina sia facile procurarsi sesso e amici gay, andare per saune e locali era ovvio a tutti. Ma basta già abitare in provincia che come minimo devi prendere il treno o spendere soldi per la benzina della macchina e avere una macchina. Un eterosessuale di provincia invece può benissimo condurre una vita da sciupafemmine. o trovare 10 fidanzate in pizzeria, mentre di locali gay in provincia non ce ne sono, a volte nemmeno in città di medie dimensioni etc.. 

In questi anni la povertà delle fasce più giovani della popolazione è aumentata moltissimo. 

Edited by MyleneFarmer
30 minutes ago, MyleneFarmer said:

la questione è quantificare questa % di gay di cui parli, se è il 50% o piu beh allora ok... ma se parli per te e la tua bolla allora forza parliamo del (BOH?) 10-20% quindi nemmeno la metà per cui il discorso che fai non vale

Circoscriviamo il problema a una situazione specifica?

Il ragazzo di cui parli deve vivere in provincia,

essere abbastanza povero da non potere fare il fuorisede e da non avere un'auto;

ma non abbastanza povero per doversi trovare un lavoro all'estero o in città.

 

Mi pare una situazione piuttosto peculiare, al punto che fatico a identificarla.

Potrebbe ad esempio dover aiutare la madre vedova con la latteria di famiglia a Corigliano Calabro

e faticare a pagare i debiti del padre alcolizzato, morto di cirrosi.

Ecco, se è di lui che parli: hai assolutamente ragione.

Più che un problema economico in questo caso mi sembra però un problema familiare.

se tutti quelli vorrebbero andarsene all'estero avessero banalmente la possibilità di farlo sia per studio che per lavoro (perché oggi non si parte con la valigia di cartone per le miniere della Lorena come nel dopoguerra) probabilmente 1/3 di tutti gli under 30 se ne andrebbe nel giro di poco e secondo me e i gay quasi tutti, classe media inclusa... alla fine che senso ha restare in Italia con Giorgia Meloni, senza legge contro la omotransfobia, le unioni civili con l'handicap a pagare le pensioni di quota 100? :hm:

O pensi davvero che un giovane di 19 anni oggi adori vivere nelle lande desertificate della provincia siciliana o lucana o abbia la possibilità di lasciare tutto e andare a fare il "cameriere" ad Amburgo (per quanto fare il cameriere ti permetta di vivere ad Amburgo con tutti i turchi ed extra comunitari che ci sono)... minimo devi aver finito triennale e magistrale per pensare di trasferirti ad Amburgo per lavoro (come anche Milano o Parigi)

e vivere in maniera dignitosa non andando alla caritas

 

3 hours ago, MyleneFarmer said:

perché pochi - per paesello - ma spaiati su un territorio vasto è diverso da tanti e in un territorio piccolo come può essere il centro di Milano, per le minoranze abitare in zone ad alta densità o poter aver accesso a questo zone è essenziale, come può essere per esempio per la mancanza di infrastrutture. 

(...)

Ma basta già abitare in provincia che come minimo devi prendere il treno o spendere soldi per la benzina della macchina e avere una macchina. Un eterosessuale di provincia invece può benissimo condurre una vita da sciupafemmine. o trovare 10 fidanzate in pizzeria, mentre di locali gay in provincia non ce ne sono, a volte nemmeno in città di medie dimensioni etc

Ho abitato sia in città sia in campagna, da adulto; mi era più facile rimorchiare in città nel periodo in cui vivevo completamente solo, non avevo orari di rientro e potevo alzarmi tardi la mattina dopo, ma questo vale per chiunque, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Dovendo lavorare, o frequentare lezioni, o applicarsi ad una qualsiasi attività non ricreativa, il tempo per le nuove conquiste si riduce notevolmente, per tutti (per i gay di più perché un etero può flirtare con la collega o con la vicina di banco); da gay, se vuoi fare incontri tramite Grindr i tempi per accordarsi spesso sono dilatati, vero che abitare in zone ad "alta concentrazione gay" può essere un vantaggio, ma che fai se abiti in città e ti piace il ragazzo gay di campagna? Ti pigli l'auto o aspetti che sia lui a raggiungerti 😅 se invece vuoi rimorchiare in un locale, doverlo raggiungere in auto non incide molto sui costi...ti berrai un drink anziché due e già hai "recuperato" la spesa del viaggio.

Se parliamo di libertinaggio, un ragazzo eterosessuale di bell'aspetto può rimorchiare tutte le settimane frequentando la stessa discoteca di provincia, un ragazzo gay di bell'aspetto può rimorchiare tutte le settimane frequentando lo stesso locale gay alla periferia di una media città.

1 hour ago, Almadel said:

Potrebbe ad esempio dover aiutare la madre vedova con la latteria di famiglia a Corigliano Calabro

e faticare a pagare i debiti del padre alcolizzato, morto di cirrosi.

Ecco, se è di lui che parli: hai assolutamente ragione.

Più che un problema economico in questo caso mi sembra però un problema familiare.

Sì, direi che è anche un problema di mancata intraprendenza (ne so qualcosa); l'omologo eterosessuale di questo personaggio potrebbe più facilmente fidanzarsi con una brava ragazza di Corigliano, ma non è che in provincia non esistano le coppie gay...

ma poi è pieno pure di eterosessuali che non hanno la macchina o se ce l'hanno è quella del papà e della mamma e quindi deve sottostare ai loro comodi e ai loro orari e situazioni personali....

6 minutes ago, MyleneFarmer said:

minimo devi aver finito triennale e magistrale per pensare di trasferirti ad Amburgo per lavoro (come anche Milano o Parigi)

Dipende dal lavoro che vuoi fare :D Io di muratori laureati non ne ho mai conosciuti, tantomeno gelatai o barbieri...ché non ci saranno gelati gay? Di barbieri sì, e in provincia ne ho conosciuti parecchi.

2 minutes ago, MyleneFarmer said:

ma poi è pieno pure di eterosessuali che non hanno la macchina o se ce l'hanno è quella del papà e della mamma e quindi deve sottostare ai loro comodi e ai loro orari e situazioni personali....

Lo vedi? La vita per un gay non è più costosa che per un etero...più avventurosa forse.

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