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Condurre una vita sessuale e sociale gay mediamente attiva nell'Italia del 2022 è molto costoso e appannaggio di una piccola percentuale di persone, un privilegio che non tutti possono permettersi?


MyleneFarmer

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8 minutes ago, schopy said:

Ho abitato sia in città sia in campagna, da adulto; mi era più facile rimorchiare in città nel periodo in cui vivevo completamente solo, non avevo orari di rientro e potevo alzarmi tardi la mattina dopo, ma questo vale per chiunque, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Dovendo lavorare, o frequentare lezioni, o applicarsi ad una qualsiasi attività non ricreativa, il tempo per le nuove conquiste si riduce notevolmente, per tutti (per i gay di più perché un etero può flirtare con la collega o con la vicina di banco); da gay, se vuoi fare incontri tramite Grindr i tempi per accordarsi spesso sono dilatati, vero che abitare in zone ad "alta concentrazione gay" può essere un vantaggio, ma che fai se abiti in città e ti piace il ragazzo gay di campagna?

Se prendiamo Padova come punto di riferimento, la "campagna" (per quanto la pianura padava e veneta sia super urbanizzata e antropizzata in qualunque angolo, per te cosa sarebbe? Mestre? E il ragazzo "di campagna" che vuoi scoparti chi sarebbe? Uno tra le migliaia di gay fuorisede o uno dei quasi 13 milioni di turisti che frequentano tutto l'anno solo la provincia di Venezia?

7 minutes ago, schopy said:

di muratori laureati non ne ho mai conosciuti, tantomeno gelatai o barbieri...ché non ci saranno gelati gay? Di barbieri sì, e in provincia ne ho conosciuti parecchi.

immagino quanti barbieri gay non autoctoni tu possa conoscere a Padova o Amburgo etc... e quanto l'impresario di Castelfranco Veneto non aspetti altro che un ragazzo gay di Reggio Calabria invece di prendere uno dei milioni di rumeni e albanesi e sottopagarli a nero, e eterosessuali, che ci sono in Italia... ma dai... 

Che discorsi. 

Edited by MyleneFarmer
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33 minutes ago, MyleneFarmer said:

Se prendiamo Padova come punto di riferimento, la "campagna" (per quanto la pianura padava e veneta sia super urbanizzata e antropizzata in qualunque angolo, per te cosa sarebbe?

Arzergrande, Campagna Lupia, Civè...lascio a te il piacere di scoprire questi bei paeselli tramite wikipedia.

33 minutes ago, MyleneFarmer said:

immagino quanti barbieri gay non autoctoni tu possa conoscere a Padova o Amburgo etc... e quanto l'impresario di Castelfranco Veneto non aspetti altro che un ragazzo gay di Reggio Calabria invece di prendere uno dei milioni di rumeni e albanesi e sottopagarli a nero, e eterosessuali, che ci sono in Italia... ma dai... 

Che discorsi. 

Checché tu ne pensi, no, non vi è grande discriminazione basata sull'orientamento sessuale per l'accesso al lavoro...posto che non è fondamentale fare coming out durante il primo colloquio. Se poi la vuoi buttare in caciara, come preferisci. Alcuni miei amici all'estero si sono mantenuti facendo di tutto, dal barista alla commessa, perciò io non capisco di cosa parli 🙂 

Ce l'hai con i gay nati benestanti a Milano, magari figli di professionisti non omofobi, che possono frequentare comodamente l'università, le palestre, i locali alla moda, perché stai lì a spulciare compulsivamente i loro profili Instagram e ti scoccia pensare che se tu (ma pure io eh) volessi condurre quel tipo di vita (stessi luoghi, stesse serate, stessi ritrovi) dovresti disporre di una fortuna, viste le diverse condizioni di partenza...questo però non significa che io o te non possiamo avere amici gay, amanti o fidanzati pur non abitando al bosco verticale, o che chi sta al bosco verticale abbia una vita sentimentale o sociale più piacevole della nostra.

Edited by schopy
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sei tu e Almadel che la state buttando in caciara; tu mi stai parlando di una cittadina che dista meno di 25km da Padova e meno di 30 da Venezia, che non sono né Isernia e nemmeno Ariano Irpino e l'altro di se stesso che ha abitato in città e quindi a qualche centinaia di metri da una delle università più importanti e trafficate d'Italia e internazionalmente e che senza alcun problema letteralmente chiunque (col wishful thinking e la buona volontà) può trasferirsi ad Amburgo, Milano o Roma vivendo da fuorisede (lavoratore o studente) di lavori poco qualificati, precari e con la fila fino al 2045 come il cameriere e vuoi che vi prenda pure sul serio quando rispondete che le premesse del topic sono sbagliate quando mi state dando praticamente ragione dato che ammesso fosse tutto vero quello che dite, la qualità della vita sarebbe praticamente così bassa che stare a Roma o da qualsiasi altra parte sarebbe la stessa cosa e quindi tanto vale tornare al paesello a vivere coi genitori che vivere in città non riuscendo nemmeno ad arrivare a fine mese e con la speranza di avere un appuntamento con un gay di grindr ogni morte di papa 😂

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11 minutes ago, MyleneFarmer said:

non sono né Isernia e nemmeno Ariano Irpino 

Potrebbe essere che, al solito, sottovaluto la questione meridionale 🤔

12 minutes ago, MyleneFarmer said:

ammesso fosse tutto vero quello che dite, la qualità della vita sarebbe praticamente così bassa che stare a Roma o da qualsiasi altra parte sarebbe la stessa cosa e quindi tanto vale tornare al paesello

Ma se da 6 pagine provo a spiegarti che il numero di amici, di partner o di rapporti sessuali non ha molto a che fare con i soldi 😅 

Ti ho fornito le analisi più ficcanti del fenomeno ma al tuo solito ti intestardisci.

Poi, limitandoci alla vita sociale, frequento con una certa regolarità amici gay, ma non ci piacciono locali costosi né smaniamo per l'abito griffato, perciò non ti seguo...azzarderei a dire che si tratti di un côté piuttosto intellettuale.

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2 hours ago, MyleneFarmer said:

ma poi è pieno pure di eterosessuali che non hanno la macchina o se ce l'hanno è quella del papà e della mamma e quindi deve sottostare ai loro comodi e ai loro orari e situazioni personali....

Ma esatto. Guarda, io vengo da un piccolissimo paesino dell'Appennino, quindi conosco bene la situazione. È ragionevole sostenere che non avere soldi peggiori la vita relazione di un omosessuale di una remota provincia un po' di più di quanto non peggiori quella di un omologo etero, ma trovo che le principali difficoltà continuino a essere legate non tanto alla disponibilità economica, quanto all'assenza di materia prima umana (ci sono proprio meno maschi, com'è ovvio, e sono mediamente meno esposti), nonché alle minori probabilità che l'ambiente circostante sia adatto a fare coming out. Perché, tolti casi limite di chi non ha neanche i soldi per fare la spesa (e in quel caso anche se sei etero è molto difficile trovare qualcuno che ti si fili, purtroppo), due lire per prendere un autobus ce le hanno più o meno tutti i 18enni. Io da giovincello non avevo alcun problema economico, eppure non scopavo lo stesso. Un autobus per scendere in "città" e andare col tipo conosciuto su Badoo avrei potuto prenderlo senza difficoltà, ma non mi sono deciso prima della fine del liceo.

 

Ovvio che lì non avrei mai potuto avere le occasioni che ho avuto a Roma, ma anche un etero medio ne ha proporzionalmente molte, molte meno di un etero di città.

Edited by Cesco00
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On 11/26/2022 at 6:49 PM, Cesco00 said:

Pensa a un quaranta-cinquantenne straniero, non bello, povero, senz'auto e con una padronanza minima dell'italiano. 

Se una persona del genere, in una grande città, volesse procurarsi in tempi brevi un rapporto sessuale (e magari procurarsene con regolarità) senza tirare fuori un euro, avrebbe più probabilità di successo da gay o da etero? Nel primo caso gli basta prendere l'autobus verso il parchetto più vicino dove sa che c'è un certo tipo di movimento, nel secondo caso o racimola quei 30€ per contrattare con la prima prostituta che incontra o può tranquillamente continuare a farsi i rasponi. Perché nemmeno la più disinibita delle venticinquenni gliela dà.

se questo gay "non bello", straniero, cinquentenne senza auto e povero fosse ad esempio solo passivo non se lo tromberebbe nessuno comunque stai tranquillo perché nessun attivo lo toccherebbe nemmeno col pisello di un altro... ma anche senza essere straniero. E' così.

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57 minutes ago, MyleneFarmer said:

se questo gay "non bello", straniero, cinquentenne senza auto e povero fosse ad esempio solo passivo non se lo tromberebbe nessuno comunque stai tranquillo perché nessun attivo lo toccherebbe nemmeno col pisello di un altro... ma anche senza essere straniero. E' così.

Come direbbe il mio ex: "E' ovvio che sia io il passivo: sono il più bello della coppia" :D

 

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1 hour ago, MyleneFarmer said:

se questo gay "non bello", straniero, cinquentenne senza auto e povero fosse ad esempio solo passivo non se lo tromberebbe nessuno comunque stai tranquillo perché nessun attivo lo toccherebbe nemmeno col pisello di un altro... ma anche senza essere straniero. E' così.

Se è passivo ha senz'altro meno chance, questo sì. Però "non bello" non significa necessariamente orrendo, eh.

E magari deve adattarsi, magari non lo prende al culo ma si fa fare una pompa, ma qualcosa fa.

 

Edited by Cesco00
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18 minutes ago, Cesco00 said:

E magari deve adattarsi, magari non lo prende al culo ma si fa fare una pompa, ma qualcosa fa.

Immagina a dirlo a un etero.

"Sì beh sei vecchio e brutto, è normale che nessuna voglia farti una pompa;

se vai in un parcheggio e sei disposto a leccarla: sai quante ragazze che ci stanno trovi?"

:D

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  • 4 weeks later...

Che i gay abbiano abbandonato i piccoli paesi omofobi (dove molto spesso avevano una famiglia omofoba) per trasferirsi nelle città è vero da parecchi decenni. Che lo abbia fatto solo chi aveva certe condizioni a favore non è vero perché moltissimi gay sono partiti pur senza avere soldi in tasca. E' vero anche che non tutti i gay partono e alcuni restano nel paese di origini per motivi vari, forse si può ipotizzare un immobilismo generato da un senso di colpa, una frustrazione personale, una specie di tono dell'umore costantemente basso che li blocca. Ma non è che non se ne vanno per le condizioni economiche, perché se ne sono andate dal paese di origine molte persone nelle stesse difficili situazioni economiche.

Ma non mi sembra che c'entri con il diventare il "gay con vita sessuale e sociale attiva" di cui parla il topic. Io non ho mai frequentato molti palestrati o cubisti. Generalmente quelle poche volte che ci sono venuto a contatto mi sembravano degli alieni. Fatico a empatizzare e a immedesimarmi in loro, dimostrano un modo di ragionare che non mi appartiene. Oggi possono anche essere trend setter sui social, ma questo non significa che il loro modello sia l'unico da seguire. Avere accesso a un gran numero di modelli è importante perché così si capisce verso quale direzione andare nella vita.

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