disturbi alimentari

[walkingonair]

anoressie, bulimie (e non solo)...rapporti perversi con il cibo che possono essere frutto di un perverso rapporto con il proprio corpo...

leggendo già altri post in giro ho avuto il sentore che qualcuno ne fosse già passato a diretta conoscenza...

ma pensandoci su, è solo il rapporto con lo specchio che influenza il comportamento a tavola??

e poi, cosa fa accorgere il "malato" di avere un problema o di aver superato il "limite"?

esperienze dirette (anche se ristrette ad un breve periodo) sono ben accette, con tutte le sensazioni legate...

[kuppolotto]

lo specchio non sarebbe niente se non esistessero anche gli occhi degli -altri-,

perchè in essi sta il giudizio e la paura del rifiuto.

Sono retorico ma no ncredo di sbagliare granchè.

[Ikonos]

Io non ho avuto esperienze dirette di disordini alimentari e quindi non posso dire nulla su questa esperienza.

ciò che so (legato allo studio approfondito, a lezioni, conferenze, etc.) è che i disturbi  alimentari psicogeni nascondono dinamiche familiari complesse dovute a caratteristiche comunicative e interattive peculiari.

il soggetto che soffre di tali disturbi non ha consapevolezza di avere un disturbo o un problema, sono gli altri che glielo fanno notare, la persona anzi sta bene così perchè vede in sè un miglioramento (questo nel caso di anoressia).

nel caso di obesità psicopatogena invece la persona si vede brutta ma non vuole cambiare. dovrei andare fra un mese a fare tirocinio in una struttura che ospita persone con questi disturbi. forse allora comincerò a capire di più e soprattutto a capire come pormi costruttivamente a livello pratico con le persone che hanno queste problematiche.

[Silver Reflex]

ciò che so (legato allo studio approfondito, a lezioni, conferenze, etc.) è che i disturbi  alimentari psicogeni nascondono dinamiche familiari complesse dovute a caratteristiche comunicative e interattive peculiari.

il soggetto che soffre di tali disturbi non ha consapevolezza di avere un disturbo o un problema, sono gli altri che glielo fanno notare,

 

Purtroppo è molto + complicato di così.

L'anno scorso ho dato un esame universitario che comprendeva anche questa tematica, ed è una questione davvero complessa e di grandissima ampiezza.

 

Ci sono persone anoressiche che sono consapevolissime di esserlo, sono coscienti di avere un problema ma non vogliono cmq guarirne; le motivazioni di questa scelta sono tantissime, di solito corrispondono a insicurezze personali , a una visione distorta delle proprie forme fisiche e dal bisogno di vedersi/sentirsi belli (e cioè magri) per poter avere un'opinione positiva del proprio essere.

Rinunciare al cibo li fa sentire forti e bravi almeno in quello, perchè spesso si sentono incapaci nel resto.

Nell'immaginario, l'anoressia diventa un'amica che non ti abbandona mai e che ti accompagna quotidianamente, continuamente.

 

Questa sensazione viene interrotta nel momento in cui si mangia, perchè è il momento in cui si perde il controllo ed il potere su di se..

Ciò li fa sentire deboli, incapaci, inadeguati.

 

Insomma il discorso è molto complicato e comporta tantissime sfumature, così come sono assai molte le ragioni che possono portare a soffrire di disturbi alimentari.

Anoressia e Bulimia sono i disturbi + rinomati, ma in realtà ce ne sono altri (meno gravi) di cui soffrono moltissime persone...

Per esempio, sfogare la tensione nervosa mangiando a tarde ore della notte, è un disturbo alimentare (ha un nome speciifico che ora non ricordo).

 

La vera anoressia è rarissima, è molto + frequente la bulimia e ancor + frequente è una fusione delle 2.

 

 

Una curiosità è data dai sondaggi statistici: probabilmente tutti sanno che è un disturbo che colpisce prevalentemente le donne, ma forse non tutti immaginano che la maggior parte (stra grande maggioranza) degli uomini colpiti sono bsx o gay

[Nipote]

La sintesi fatta Silvere Reflex la quoto in pieno.

La mia esperienza con il disturbo alimentare per eccellenza , l'anoressia, non si è fortunatamente evoluta in tutto il suo decorso ma solo agli stadi iniziali dai quali non ne sono uscito del tutto intatto, e non era principalmente basato sui problemi derivanti dallo specchio.

Nel mio caso è stato un mix esplosivo di pensieri e paure a guidarmi verso la sopportazione dei crampi allo stomaco per giorni se non per settimane intere....era quasi la ricerca alla rarefazione, alla scomparsa, all'annullamento.

Gli anni più bui della mia vita.

[wb]

Ho un'amica che è stata bulimica. Una bellissima ragazza, solare e molto piacevole. Era evidente il suo stato problematico ma è passato del tempo prima che decidesse di curarsi. Ora sta meglio, la ritrovo meno stressata e ansiosa di come era nei suoi più brutti periodi, durante i quali mangiava quantità di cibo davvero impressionanti e poco dopo vomitava tutto.

Era brutto essere consci del problema ma non sapere come affrontarlo, magari temere di peggiorare la situazione.

Ho conosciuto una ragazza anoressica, la cui sorella è morta di anoressia. Come detto da Silver Reflex spesso queste persone sono consapevoli del loro problema ma la vedono come un'amica con cui convivere (spesso la chiamano Ana) con cui affrontare le difficoltà della vita e come unica soddisfazione tra tante delusioni.

Mia mamma, lavorando in ospedale mi racconta di dodicenni già anoressiche o con patologie derivanti da essa ed è straziante pensare come sia facile distruggersi, come si riesca ad arrivare a tali livelli.

[Almadel]

Ho avuto per un anno e mezzo una relazione

con una ragazza bulimica.

 

Giusto per la cronaca: no, il mio amore non l'ha "salvata"

ma è entrata in una clinica famosa poco dopo che ci siamo lasciati.

 

Io ero un ragazzino magrissimo,

vero la fine della nostra relazione

lei pesava esattamente il doppio di me.

 

Attribuiva il suo comportamento al suo cattivo rapporto col padre

e a un profondo senso di inadeguatezza.

 

Da un lato era felice, dall'altro irritata

che io non facessi caso al suo disturbo.

Ero troppo impegnato a districare

la matassa della mia sessualità

per preoccuparmene

[Guest TooLate]

La mia esperienza con il disturbo alimentare per eccellenza , l'anoressia, non si è fortunatamente evoluta in tutto il suo decorso ma solo agli stadi iniziali dai quali non ne sono uscito del tutto intatto, e non era principalmente basato sui problemi derivanti dallo specchio.

Nella mia esperienza l'anoressia e' andata avanti fino a 13 anni e tutt'ora ricevo i colpi del 'problema'.

Il mio perche' e' semplice: Non mi ritengo migliore degli altri in molte cose, quindi trovo sfogo nel dire "Io ho il CONTROLLO sul mio corpo, quindi valgo di piu' ". Fai un bel calcolo matematico: Disturbo della personalita' narcisistica + Anoressia = ...

Il d.p.Narcs. ti procura una causa dell'anoressia, andando avanti con il disturbo, si arriva al non poter tornare indietro. Secondo gli studi psicologici, i 3/4 degli anoressici (compresi i blandi) hanno molti punti di ritrovo nel Narcisismo.

[cambiapelle]

per un certo periodo sono stato bulimico... sono dimagrito di 25 kl..... ora sto bene per fortuna ma la paura di ricadre c'e' sempre

[Yzel]

Disturbi si ma non li etichetterei perchè erano strani.

Ho da smepre avuto un rapporto conflittuale con la mia famiglia e a volte mi veniva la necessità di rimettere per buttar fuori quella negatività che accumulavo. Così in un atmosfera di disagio mi sono trovato a "ribellarmi" e lottare per le mie libertà in maniere distruttive e dopotutto non idonee. Un ragazzo non ha moltissiime armi per protestare contro i genitori, così digiunavo o rimettevo...Le discussioni erano(e sono) impossibili dato al loro estremo cinismo preistorico.

Genitori che fossilizzano la figura dei figli a un età infantile e mentalmente non li vedono crescere, e si trovano a loro agio in questo modo, perchè un bambino non ha ancora la capacità di decidere per sè stesso e vive della figura dei parenti. Questo è stato da sempre il loro desiderio e l' origine dei loro comportamenti molto fastidiosi..

 

Ho passato anche un periodo di depressione e continui litigi e la mia vita cambiava del tutto, e ovvio, anche in campo aliimentare, ma penso sia normale per tutti quanti essendo l' apparato digerente collegato anche alla psiche.

 

I disturbi alimentari sono un bel brutto problema non perchè è difficile curarli, ma perchè le origini del problema sono sempre differenti per ogni persona, e questo richiede molta riflessione e analisi per districare la matassa e arrivare al Perchè.

 

Sono stato per 2-3 annetti così, attualmente no nho più problemi simili, ma a volte quando mi capita di sentire cose che mi infastidiscono da parte loro mi sento il veleno allo stomaco..-.-

[Bhethar]

Io invece ho da poco perso l'appetito ...

Ossia.. non so come spiegarlo , mi capita di svegliarmi la mattina ed arrivare alla sera avendo magari mangiato solo una volta.

A ricordarmi che ho fame ci sono solo i forti crampi che mi vengono dopo ore che non mangio.

Che centri col fatto che non sto dormendo in modo regolare !?

Comunque io normalmente soffrivo di bulimia nervosa.. o come diamine si chiami.

Come andavo sotto stress dovevo subito mangiare qualcosa che mi aiutasse a stendere i nervi ... vi lasciio intuire i risultati di un così orrido rapporto col cibo.

[shun87]

Sono una persona molto razionale ma giuro che non riesco a comprendere se il rapporto che ora sto avendo col cibo sia "normale" (per via dello stress), che stia somatizzando per la perdita di un persona cara o semplicemente dopo essere ingrassato tanto mi stia accadendo il contrario, la cosa che mi spaventa è stata la perdita di peso 15k in un mese mi sembrano eccessivi.

Oltre ad aver preso la pessima abitudine di mangiare una sola volta al giorno mi son ritrovato anche a rimanere a digiuno per circa 2-3 giorni senza avvertire la benchè minima fame.

Sinceramente non so cosa pensare prima di gettarmi tra le braccia di uno psicologo e nutrizionista/dietologo voglio vedere se appena finisce questo periodo di stress se ritorna tutto normale, altrimenti corro subito ai ripar!i Un bel disturbo alimentare è l'ultima cosa che voglio visto che uscirne diventa difficile

[wb]

Sono una persona molto razionale ma giuro che non riesco a comprendere se il rapporto che ora sto avendo col cibo sia "normale" (per via dello stress), che stia somatizzando per la perdita di un persona cara o semplicemente dopo essere ingrassato tanto mi stia accadendo il contrario, la cosa che mi spaventa è stata la perdita di peso 15k in un mese mi sembrano eccessivi.

Oltre ad aver preso la pessima abitudine di mangiare una sola volta al giorno mi son ritrovato anche a rimanere a digiuno per circa 2-3 giorni senza avvertire la benchè minima fame.

Sinceramente non so cosa pensare prima di gettarmi tra le braccia di uno psicologo e nutrizionista/dietologo voglio vedere se appena finisce questo periodo di stress se ritorna tutto normale, altrimenti corro subito ai ripar!i Un bel disturbo alimentare è l'ultima cosa che voglio visto che uscirne diventa difficile

 

può anche finire lo stress ma il rapporto con il cibo non ritorna subito facile, soprattutto perchè c' è stata anche una perdita di massa muscolare e se acquisti di nuovo i 15 kg persi sarà perlopiù di massa grassa.

Non per spaventarti ma ti consiglio di andare da un dietologo che sicuramente ti può aiutare per un recupero finalizzato e corretto.

[Guest JanitorOfLunacy]

Io sono bulimico (normopeso) ormai da anni, ma solo da qualche mese ho deciso di curarmi. Lo psichiatra mi ha prescritto una cura con psicofarmaci, tra cui il famigerato prozac e l'aripiprazolo. E' vero che i farmaci possono essere d'aiuto, però non fanno miracoli; per uscire da questo incubo risulta fondamentale la comunicazione, infatti alla cura farmacologica solitamente viene associata la psicoterapia. Oltre a tutto ciò c'è bisogno di tanta buona volontà da parte del malato. Io ce ne sto mettendo tanta anche se il percorso per arrivare alla felicità è abbastanza tortuoso.

Invito tutte le persone che credono di soffrire di disturbi alimentari a rivolgersi a centri specializzati nella cura di queste malattie.

Forza e coraggio, ragazzi: Dalla bulimia e dall'anoressia si può guarire! 

 

Se qualcuno ha bisogno di qualche informazione mi invii pure un mp...

 

Enjoy!

[enigmatico]

è si i disturbi alimentari sono delle brutte bestie... per fortuna non ho questi problemi, anche se dovrei perdere diversi chili per essere in linea, ma i miei kg di troppo sono dovuti ai peccatucci di gola e allo scarso movimento e ad un periodo piuttosto difficile della mia vita che mi ha segnato, che mi ha fatto crescere ma anche ingrassare un pochetto, ma ora piano piano spero di andar giù almeno di qualche kg... cmq la matrice di queste patologie come l'anoressia e la bulimia è di orgine psicologica e quindi è bene rivolgersi ad un cda centro disturbi alimentari, dove un equipe medica sarà in grado di aiutare a risolvere il problema..! in bocca al lupo a coloro che soffrono di questi problemi e coraggio. vi sono vicino!  

[Lacrima Lunare]

tasto dolente  

Non credo sia il caso di raccontare i dettagli,ma riconosco di aver avuto a che fare con l'anoressia.

Al momento ho "solo" frequenti perdite dell'appetito.

Chissà se riuscirò mai ad avere un rapporto decente col cibo?

[Guest RevolverBO]

ho visto un po' di tutto in questo post.

 

Chi è stato superficiale, chi ha dato una dimensione a mio parere buona delle cose, chi ne ha avuto a che fare e chi l'ha vista attraverso gli occhi di altri.

 

Un disturbo alimentare può avere una marea di dimensioni diverse, ma dipende da quanto ti prende.

C'è la ragazza anoressica che rischia la morte, c'è la bulimica che non ne parlerà mai e finisce a devastarsi ogni organo dell'apparato digerente, c'è quella che non lo considera un problema grave e se lo porta avanti tutta la vita.

 

Uno dei problemi fondamentali dei DCA è che sono tutti troppo diversi, nascono da un'infinità di situazioni e hanno un'infinità di ripercussioni diverse...Hanno una sola cosa in comune, il disagio.

 

Terapia, la soluzione. Non ci possiamo fare niente, non possiamo credere di essere in grado di aiutare chi è in una situazione del genere, non ne abbiamo le armi. Possiamo solo dare tutto l'appoggio possibile ed esserci per loro, per il resto si rischia di far solo danni