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Sezioni gay nelle librerie: che ne pensate?


Sweet

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ma quale ghettizzazione...

a me piacerebbe trovare libri gay nelle librerie e spesso non ne trovo perchè non c'è una sezione dove cercarli e sono nascosti tra libri di tutt'altro genere che non mi interessano. una sezione gay sarebbe utile a questo, probabilmente sarebbe poco interessante dal punto di vista commerciale per le case editrici e le librerie.

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D. Palooka

Alla Fnac di Napoli ho visto un piccolo scaffale a tema. La scelta dei libri esposti era opinabile  :ok: ma lo scaffale c'era. Penso che quindi ci sia anche in tutte le altre Fnac d'Italia.

 

Io sono combattuta. Secondo me la presenza delle sezioni a tema è un segno di apertura mentale ma un'operazione un po' maldestra verso i libri stessi. In linea di massima vedrei bene una sezione GLBT tra i saggi e i libri d'attualità. Per i romanzi invece non è l'etichetta adatta, visto che la presenza di uno o più personaggi omosessuali non definisce veramente il genere, che resterebbe comunque "thriller" o "storia d'amore" o "fantasy" (etichette che si danno in base alla trama).

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bè, io da etero, sono contro a ogni genere di ghettizzazione...ogni gay, saffica o altro è una persona "normale" che deve vivere "normalmente". Se poi c'è qualche caprone con QI pari a 5, è un problema suo...

quindi, niente sezione di libri gay nelle librerie o altro

il tuo messaggio e' leggibie come: "io da etero sono contrario che ai gay venga dato in qualche modo risalto".

forse non e' quello che intendevi, ma ti giuro che e' quello che traspare. Soprattutto la scelta di scrivere "normale" e "normalmente" con le virgolette.

 

Non e' il caprone-etero-omofobo con QI pari a 5 che si "offende" a trovare un libro gay in una sezione "generica" (ad esempio "Narrativa")

E' il gay che si secca a dover andare a scovarsi col lanternino quell'unico libro con trama o sottotrama gay all'interno della sezione "Narrativa".

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Io non parlo né di ghettizzazione né di cose del genere. Semplicemente, per gusto personale s'intende, mi piacerebbe trovare i libri gay nelle apposite sezioni: ergo se sono libri di sociologia nella sezione sociologia, se sono di narrativa nella sezione narrativa, se sono filosofici nella sezione filosofia... e via dicendo. Sono libri come altri e quindi li consulto tutti insieme andando direttamente sul genere che mi interessa di più. il mio sogno, e penso anche il vostro, è quello di trovare i libri gay insieme a tutti gli altri, semplicemente suddivisi per genere di lettura, e non facendone un genere a parte. Di una cosa vi do atto: con la mentalità che c'è in questo paese è difficile sapere quale libreria propone le novità letterarie a tematica... purtroppo!

L'altro giorno a Cagliari ho trovato nella libreria Ubik il libro "Difesa dell'omosessualità" del filosofo 7-800esco J. Bentham...ed era in mezzo ai libri di filosofia, era in prima fila e con ben 4 copie disponibili... Questo è ciò che mi piace!

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Ho visto una sezione GBLT nella libreria della stazione Termini a Roma, ammetto che mentre scrutavo qualche libro avevo un po' la sensazione che tutti i passanti pensassero "quello lì è gay" ma era solo una mia paranoia, a chi vuoi che interessi?

Penso sia molto utile! per trovare qualche libro a tema prima dovevo perdere tempo mettendo sotto sopra tutta la sezione psicologia, non solo è un fatto di comodità, ma anche un segno che qualcuno si stà interessando di più a questo tema.

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ForbiddenLove

ma dai, che esagerazione!!! anche nelle librerie una sezione apposita? questa è auto-ghettizzazione... capirei in un negozio di abbigliamento (se magari qualcuno cerca abiti più di stile) ma in una libreria no, per carità...

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ma dai, che esagerazione!!! anche nelle librerie una sezione apposita? questa è auto-ghettizzazione... capirei in un negozio di abbigliamento (se magari qualcuno cerca abiti più di stile) ma in una libreria no, per carità...

 

ForbiddenLove, dici sul serio? In quale altro posto c'è "anche" una sezione GLBT?

 

Confermo anche io che la libreria di Termini ha ancora l'angolo di cultura omosessuale, piccolina, proprio davanti alla sezione erotica, come dicevate (forse unite dalla categoria "sessualità"; ma a me sembra un'associazione riduttiva ed erronea).

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All'estero avere una sezione di libri a tematica gay è la regola ed è molto comodo. Del resto esistono

i Gay and Lesbian Studies (non in Italia purtroppo) ed è ovvio che essi stiano in una sezione classificata

come tale; di regola in questa sezione non ci sono romanzi a tematica gay, a meno che non si tratti dell'ultimo libro uscito

o di un certo successo di uno scrittore gay famoso. Nessuno ti guarda e io non mi sento guardato da nessuno.

Viceversa vi assicuro che nel 1982 andare a comprare Babilonia da un giornalaio implicava un CO già

avvenuto, se capite cosa voglio dire. E' dunque un progresso che nelle librerie ci sia una sezione chiara e

riconoscibile per libri che per molteplici ragioni riguardano i gay e le lesbiche, i quali con il semplice allungare la mano

possono comprarlo: se poi nel tragitto alla cassa sono colti da panico, o si sentono ghettizzati (?),

allora vuol dire che hanno un problema da risolvere, analogo a quello per cui noi 27 anni fa dovevamo

fare un piccolo sforzo per sentirci del tutto a posto se andavamo a comprare Babilonia dal giornalaio.

 

Che nelle poche librerie dove c'è qui da noi una tale sezione questi libri siano accanto a romanzi erotici non lo sapevo ed è

evidentemente un residuo di sottocultura provinciale e mezza omofoba.  Bentham è un filosofo e il recupero del suo scritto

sull'omosessualità, prima sconosciuto, è un importante evento, che interessa anche la filosofia politica, il

pensiero liberale, eccetera, quindi è logico che stia tra i saggi di filosofia, ma non vedo perché qualche copia non

potrebbe stare anche in una ipotetica sezione di libri a tematica glbt: tra l'altro così venderebbe di più e questo sarebbe interesse

della libreria. E viceversa, quando libri a tematica glbt o appartenenti ai Gay Studies pervengono ad essere anche un

contributo rilevante di critica letteraria, o di filosofia, o altro.

 

D'altro canto, allargando appena il discorso, la contemporaneità è e sarà sempre più un fenomeno che presuppone

classificazione, identificazione di mercati, di utenze, di esigenze e richieste specifiche, e quindi visibilità delle medesime.

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  • 1 month later...

Che ci sia o meno, la sezione gay in una libreria mi cambia poco. Sono uno di quelli che passerebbe un pomeriggio intero seduto su una di quelle comode poltroncine (penso alla Feltrinelli ora) a leggere un libro che, nel migliore dei casi, verrà a casa con me. Quindi se c'è, meglio, così nel caso non perdo tempo e ne ho in più per leggere :) se non c'è, il libro me lo troverò da solo e sarà ancora meglio, perchè durante la ricerca potrei sempre trovare qualcosa di inaspettato che mi fa' l'occhiolino da uno scaffale.

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  • 10 months later...

Ci pensavo proprio qualche giorno fa, ed ho trovato questo topic. Personalmente considero la sezione gay nelle librerie più una conquista che una ghettizzazione, perché la specifica cultura GLBT esiste, una cultura che è stata anche una delle prime e più forti armi del movimento. Quel singolo scaffale è paradossalmente una risposta alla ghettizzazione subita, un' uguale e contraria dimostrazione dell'esistenza di una certa fiera sottocultura e di una minoranza che si è espressa per anni proprio attraverso l'arte, la letteratura ecc ecc. E' un pezzo di storia al quale darei il suo spazio specifico. In ogni caso nessuno toglierà a Busi il suo posticino fra la narrativa contemporanea, né a Mapplethorpe il suo spazio nello scaffale dedicato alla fotografia, la sezione GLBT è qualcosa di aggiuntivo, che rende più facile la ricerca e ci mette un po' in luce. Poi ci sono autori che si trovano solo ed esclusivamente nella sezione gay, ma se ci fate caso sono libri che hanno davvero poco da offrire oltre la tematica trattata o che sono specificatamente concentrati sul pubblico omosessuale.

 

Spesso passo anche io nella libreria di RomaTermini ed è vero che lì la sezione è posta di fronte allo scaffale sull'erotismo, ma va anche detto che lo scaffale dedicato ai libri a tematica gay è piccolo e raccoglie di tutto, compresi i libri per adulti. Si passa da Alla Fine Di Questo Libro La Mia Vita Si Autodistruggerà ai libri di illustrazioni erotiche di Tom Of Finland, credo sia comprensibile il fatto che si decida di tenere un po' da parte quella sezione, e magari di avvicinarla alla letteratura erotica... che tra l'altro non è esecrabile. Piuttosto si rischia di creare un fraintendimento, ma il rischio è pur sempre un compromesso. Tra l'altro la sezione erotica della libreria di RomaTermini è molto vicina alla sezione fumetto e ai libri di cinema, ma anche ai volumi di storia dell'arte poco più in là, non è che l'abbiano posizionata proprio in una camera oscura :).

 

Piuttosto sarebbe significativo se questa sezione diventasse più abituale, nel paesino dal quale provengo è ancora un sogno lontano...

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Frugale978

Francamente nelle Grandi Catene è sempre presente una piccola sezione dedicata.

Mi sembra ovvio devono farsi vedere Frendly, si sà che come apriamo noi il portafoglio non lo fa nessuno  :)

 

L'anima del commercio è sempre più avanti della società, ma ahimè mai con valori di cuore.

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  • 3 years later...

Beh sarebbe una cosa utilissima sopratutto per la comoditá di consultazione e poi che cosa ci vuole cavolo?! In una libreria di medie dimensioni basterebbe un mini scaffale per contenere tutti i libri lgbt.. Io cazzo non li trovo mai, o sono in drammatici o romanzi o erotici (per fortuna non in fantascienza e horror u.u).. Io non credo che ci sia il problema dell'outing perchè ognuno si guarda i libri che vuole e comunque non fai caso alla gente quando vai a comprare un libro (oppure sarebbe un buon motivo per tirare gancio a un figo che si sta guardando qualche libro lí).. Per la libreria comunque i costi sarebbero nulli anzi sarebbe solo vantaggioso quindi non capisco perchè non lo facciano!!

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Feltrinelli lo faceva, ma le sue librerie che avevano la sezione GLBT (quella alla galleria colonna aveva anche la sezione GLBT in area video) non le hanno più.

Almeno io non le ho più trovate nei punti vendita che frequento solitamente.

Evidentemente davvero la gente non stava li a guardarle...

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Io la trovo comoda, almeno non è imbarazzante come la sezione "letture al femminile" dove trovi solo "I love shopping" e altre stronzate di pari amenità che sono un insulto all'intelligenza femminile.

Da Fnac c'è, ci trovi un po' di tutto, biografie, romanzi, fumetti, libretti scritti dall "amica dei gay" di turno e libri di fotografie (erotiche o meno).

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