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come sedurre un ragazzo gay...


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Mooncat Bluerose

Anch'io credo, come hanno già scritto altri prima di me, che non esistano regole di seduzione applicabili in generale nei confronti dei ragazzi gay, così come penso che non ce ne siano nemmeno per quanto riguarda gli etero perchè le persone sono diversissime tra di loro ed hanno gusti che vanno da un estremo all'altro, e questa è una fortuna così ognuno di noi ha almeno una possibilità da potersi giocare.

Certo è vero che "possibilità" e "probabilità" sono due cose diverse e che nei discorsi che si fanno (e qui penso più che altro alle chat ma anche tra amici quando si va per locali o semplicemente per strada) capita che vi siano degli elementi di apprezzamento ricorrenti, in particolare per quanto riguarda il fisico, che fanno pensare all'esistenza di uno stereotipo di uomo ideale.

Questo secondo me accade perchè è più facile che ci ritroviamo a frequentare gente che ha interessi simili ai nostri, si lega meglio quando c'è un "sentire" comune, ma se si allarga il campo di riferimento al di fuori della nostra piccola cerchia di conoscenze emergono altri modelli molto lontani da quello che abbiamo in testa noi ma non per questo meno validi e degni di essere presi in considerazione.

L'ansia di piacere è pericolosa perchè può portare ad appiattirsi, a nascondere le cose di cui ci vergognamo perchè le riteniamo poco attraenti e ad imitare invece gli atteggiamenti delle persone che ai nostri occhi appiano vincenti perchè capaci di conquistare facilmente l'interesse, di essere al centro dell'attenzione (in particolare dei tipi che invece vorremmo che si accorgessero di noi).

L'idea di un mondo di cloni però mi terrorizza, mi fa pensare al film "La moglie perfetta" con Nicole Kidman, credo che gli ideali spesso si rivelino più deludenti di quel che ci aspettavamo, non ci si dovrebbe fare troppo affidamento.

L'unica cosa che posso aggiungere è solo la mia esperienza personale, se può interessare come esempio da collocare nella casistica per avere una variante in più che arricchisca il quadro di quanto scritto finora in questa discussione.

La prima volta che mi sono preso una cotta è stato quando ho scoperto il contatto fisico con un'altra persona (si trattava di un semplice abbraccio) per cui da lì ho capito che per me è un elemento molto importante e che avrei difficoltà a relazionarmi con un tipo a cui dà fastidio lo stare troppo appiccicati, l'accoglienza (sia nei gesti che nelle parole) è la prima necessità di cui mi sono reso conto.

Poi, saltando la seconda volta che non conta perchè è stato per "seguire la corrente" e quindi senza un vero coinvolgimento, nella mia terza esperienza l'elemento determinante è stato il confronto, l'arricchirsi con le esperienze dell'altra persona, mi sono reso conto che non mi bastava essere accettato ma avevo bisogno anche di stimoli per uscire fuori dai miei schemi mentali e vedere il mondo con occhi diversi, quindi non potrei durare con un tipo che mi dà sempre ragione ma anzi apprezzo chi la pensa diversamente da me purchè sia disposto al dialogo e non pretenda di dettare legge.

La quarta mi ha affascinato la maturità, la capacità di affrontare le cose seriamente ed in profondità e di andare anche contro le convenzioni, ho apprezzato lo spirito forte e trascinatore in grado di concretizzare le proprie idee, questo mi ha fatto capire che vorrei accanto un ragazzo propositivo e non superficiale in modo da poter "costruire" qualcosa insieme, perchè il dialogo è una cosa fondamentale ma è necessario dare un seguito alle parole altrimenti tutto ciò che abbiamo è solo un castello in aria che non mi sembra certo l'ideale come dimora per un sentimento d'amore, al di là di quanto esso sia destinato a durare.

Il quinto innamoramento è arrivato quando mi stavo ancora leccando le ferite di una bruciante passione estiva per cui l'ho accolto in maniera molto titubante, ma quando ho realizzato che voleva proprio me, che io ero quello di cui (diceva) aveva bisogno, beh, ho mandato al diavolo il passato e mi sono buttato avanti.

Quella volta la cosa che mi ha convinto sono state le risate che ci siamo fatti insieme, ne avevo proprio un gran bisogno, fino ad allora avevo considerato il divertimento all'interno di una coppia solo in termini porno-romantici, grazie a quella persona ho capito che per me è importante stare con qualcuno a cui riesca a trasmettere un senso di allegria, che mi trovi buffo e che mi apprezzi anche per questo.

A me piace spesso fare discorsi "seri" (di solito alle ore più assurde della notte) ma questi vanno inframmezzati con momenti di leggerezza altrimenti finisce che il rapporto diventa un peso da portare e alla lunga ce ne si libera, e poi si sa, la risata è contagiosa per cui se riesco a mettere l'altro di buon umore di conseguenza ne beneficia anche il mio stato d'animo, è uno scambio reciproco.

Quindi, riassumendo, le cose che io trovo attraenti in una persona sono la capacità di essere "accogliente", un sano spirito "critico", la risoluzione nell'"agire" e la predisposizione all'"allegria", ovviamente salto tutto il capitolo sulla fisicità visto che nel messaggio iniziale si focalizza la discussione sugli aspetti caratteriali.

Quello che volevo evidenziare col mio racconto è che credo che i nostri gusti si formino in base alle esperienze che facciamo e visto che ognuno ha un cammino di vita diverso penso che le priorità cambino da persona a persona e non ci sia una regola valida per i gay in generale (i quali poi spesso vanno "contro" le regole per cui direi che alla fine è meglio così).

Personalmente penso di avere ancora molto da imparare su me stesso e sugli altri e sono contento quando posso arricchire il mio bagaglio di esperienze, credo che la prossima volta che mi innamorerò sarà una sorpresa, sarà qualcuno che non mi aspettavo e che mi farà aggiungere un'altra voce all'elenco delle cose importanti.

Gran bel topic :D

 

Personalmente a me fanno impazzire:

1. Ambizione (ma non esagerata)

2. Sicurezza

3. Curiosità nei confronti del nuovo (in tutto, dal cibo, a luoghi da vedere, all'arte, ai libri, etc...)

4. Animo da viaggiatore (essenziale)

5. Il saper dare attenzioni nel modo giusto (ossia senza essere ossessivo)

6. Avere uno stile proprio (tanto nel modo di vestire, quanto nel modo di ragionare)

7. Avere delle opinioni non banali

8. La cultura (che non dev'essere ostentata comunque)

Una lista piuttosto corposa eheh......

 

Anche se probabilmente ciò che seduce maggiormente è semplicemente il feeling.. quando qualcuno ti sa dire la cosa giusta al momento giusto e ti risponde incuriosendoti sempre di più...

io sinceramente non trovo molto sensato il corteggiamento, almeno per quanto mi riguarda. se uno mi interessa è ben accetto, mentre se non mi interessa sarebbe inutile in ogni caso. se un ragazzo si comporta da dama settecentesca lo troverei un'inutile perdita di tempo, gli direi di chiarirsi le idee prima su cosa vuole.

Credo che il corteggiamento sia un'altra cosa, però.

 

Noi due usciamo e non ci siamo ancora baciati:

io penso che tu ci staresti, ma non ne sono sicuro

e tu pensi lo stesso di me.

Nessuno di noi vuole fare il primo passo

perché abbiamo paura di un rifiuto.

E flirtiamo un po', toccandoci le gambe casualmente

e altre cose di questo tenore.

 

Se il corteggiamento è:

"Mi hai detto che non ti interesso

o che se sei fidanzato

o che non è il momento giusto"

e io insisto convinto di vincere le tue resistenze.

Allora direi che non è proprio cosa.

sarò strano o sarò ancora "agli inizi" ... ma a me non fa impazzire nulla!

Spiego, c'è gente chè guarda subito il fisico muscoloso o atletico o bear, altri pensano che una persona li debba far divertire e ridere... Io non cerco nulla in un ragazzo, come non cercavo nulla in una ragazza all'epoca, è una cosa molto istintiva, mi deve far scattare qualcosa in testa...il classico colpo di fulmine.

Per quanto mi riguarda invece per sedurre non faccio cose fuori di testa, cerco di essere me stesso, il solito timidone ma soprattutto umile... e a quanto pare funziona! :)

Ma il topic è come sedurre o come essere sedotti?

 

Perchè mi pare che più o meno tutti dicano cosa li seduce negli altri

non come seducono, capisco che ognuno tenga per sè i segreti

"professionali" del proprio successo, ma son due cose diverse.

a me fan impazzire i ragazzi con atteggiamenti maschili ma non troppo macho, timido, romantico, che a primo impatto mi faccia pensare che abbia qualcosa da nascondere non so tipo una brutta infanzia depressione e cose che l'han fatto stare male, insomma una persona che si faccia proteggere, deve essere intelligente e infine molto porco ahhahaha

per sedurre non uso tecniche anche perchè sono timido e non mi do arie sono umile e non credo mai di poter piacere a qualcuno quindi faccio sì che siano gli altri ad iniziare

La formula del "X, ma anche..."

è sempre vincente.

 

Quindi "maschile, ma anche dolce";

"duro, ma anche romantico";

"trasandato, ma anche stiloso"

"moro, ma con gli occhi azzurri"

"indipendente, ma anche coccoloso"

"Misterioso, ma anche spontaneo"

 

Si può declinare in moltissimi modi, no?

Una sfilza di "ma anche" che ci fa pensare

che l'Uomo Perfetto sia il PD di Veltroni.

Se il ragazzo è gay e lo conosco già, il mio modo di sedurre è sedermi da qualche parte di un poco isolato e guardarlo, avvicinarmi, toccarlo (in quest'ordine). Dopo meno di un minuto si pomicia, è assicurato. :)

Se invece si cammina tutto il tempo, o se ci si siede solo per mangiare, allora si finisce per non combinare nulla.

 

Se il ragazzo non lo conosco o se non so che è gay... Boh, non mi è mai capitato. L'unica volta che sono andato con qualcuno non incontrato in chat, sono stato io ad essere sedotto.

...quando vivevo da solo in centro

la tattica consolidata era di passeggiare "casualmente"

fino alla via dove abitavo,

poi con non curanza dicevo

"oh, siamo dalle mie parti...vuoi un caffè, o un sorso d'acqua...?"

 

Si entrava in casa e mi mettevo a sedere sul divano

poi "dai, accomodati pure..."

e lì, se piacevo, si iniziava.

 

Questa però non è proprio una tattica per sedurre,

è più un modo per incastrare una persona....

mi si dice a volte che mi atteggio in modo un po' adulto,

e poco espansivo.

Però mi trovo bene così.

 

Comunque quando un ragazzo mi piace lo lascio intendere

-se so che è gay, altrimenti faccio l'evasivo-

 

Due cose che mi seducono in particolare

sono lo sguardo e la voce

Io sono una persona brava a capire le persone e a parlare. Quindi intuisco che cosa cerca una persona in un partner e nel primo momento gli do esattamente quello che vuole, con il risultato di avere sempre un carattere impeccabile al primo approccio :)

Credo che il corteggiamento sia un'altra cosa, però.

 

Noi due usciamo e non ci siamo ancora baciati:

io penso che tu ci staresti, ma non ne sono sicuro

e tu pensi lo stesso di me.

Nessuno di noi vuole fare il primo passo

perché abbiamo paura di un rifiuto.

E flirtiamo un po', toccandoci le gambe casualmente

e altre cose di questo tenore.

 

Se il corteggiamento è:

"Mi hai detto che non ti interesso

o che se sei fidanzato

o che non è il momento giusto"

e io insisto convinto di vincere le tue resistenze.

Allora direi che non è proprio cosa.

benissimo, anch'io penso la stessa cosa. Altrimenti si finisce con andare tutti e due in paranoia.

  • 1 month later...
privateuniverse

La formula del "X, ma anche..."

è sempre vincente.

 

Quindi "maschile, ma anche dolce";

"duro, ma anche romantico";

"trasandato, ma anche stiloso"

"moro, ma con gli occhi azzurri"

"indipendente, ma anche coccoloso"

"Misterioso, ma anche spontaneo"

 

Si può declinare in moltissimi modi, no?

Una sfilza di "ma anche" che ci fa pensare

che l'Uomo Perfetto sia il PD di Veltroni.

 

Infatti è per questo che la maggior parte delle persone si lascia passare davanti proprio quelli che potrebbero essere, se non partner ideali, buoni partner, anche solo sessuali.

Perché cercano sempre qualcos'altro.

Per non parlare del fatto che certe caratteristiche sono intrinsecamente contraddittorie.

Se uno è trasandato, difficilmente sarà stiloso; se dà importanza prevalentemente a cose superficiali, come l'aspetto fisico, la moda o la grammatica, difficilmente magari sarà anche fedele, interessante o profondo. Se è maturo difficilmente sarà "bambino", se ha una personalità complessa difficilmente sarà "solare", se è introverso difficilmente sarà spontaneo, e così via. Non si può avere tutto e il contrario di tutto.

Io poi a molte cose che sono state dette qui non credo minimamente. Le persone dicono di essere attratte da un certo tipo di partner, ma in realtà sono attratte da altre cose. In generale riscontro, sia qui sia nella vita reale, uno scarsissimo interesse a capire con chi si ha a che fare veramente, quali siano i pregi o i difetti reali del proprio interlocutore in carne ed ossa, in cosa si possa essere compatibili oppure no. Credo che la maggior parte delle persone abbia un approccio quantitativo: ha in mente una lista di caratteristiche ideali e, mentalmente, si dice "questa ce l'ha, questa non ce l'ha". Non guarda mai cosa di positivo abbia l'interlocutore, quanto piuttosto quali siano le caratteristiche che mancano. Poiché ne manca sempre qualcuna di una certa importanza (la bellezza, la cultura, la posizione sociale, il carattere, etc.) si finisce quasi sempre per scartare (e spesso basta che ne manchi anche una sola). Pretenderebbero di applicare i loro criteri mentre gli altri dovrebbero abbandonare i loro.

Ma le cose non funzionano così, è un gioco a somma negativa in cui tutti finiscono per perdere.

Se devo guardare alle persone che avevano maggiore successo, nel mio giro non ampio di conoscenze, direi che la principale è la sicurezza, ma intesa in senso diverso da quello comune. Sono persone che non hanno paura di mostrare interesse per altri, di "provarci" e di fare il primo passo invece di aspettare sempre che sia l'altro a farlo, che non aspettano principi azzurri né salvatori e che sembrano a loro agio con sé stessi, con quello che provano e con quello che trovano; anche con un eventuale rifiuto.

Io finisco sempre per andare dietro o ai ragazzi carini carini, che mi ispirano taaanto, ma che lascio perdere in fretta, oppure a quelle persone molto molto carismatiche: un mio vecchio compagno, pur non essendo bello per nulla, era così convincente da far pendere chiunque dalle sue labbra, e a me faceva impazzire.Forse perchè, in fondo in fondo, mi piace essere guidato :)

  • 2 weeks later...

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