FireSpirit Posted January 26, 2009 Share Posted January 26, 2009 http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/totoelotterie/visualizza_new.html_873285000.html Ed ecco il testo che si commenta da solo: "Aveva gli occhi come un pettirosso era una donna di undici anni e mezzo si alzò la gonna per saltare il fosso aveva addosso un vestitino rosso. Mentre passava in mezzo a quel giardino di settant'anni incontrò un bambino voleva ancora afferrare tutto e non sapeva cos'é bello e cos'é brutto e l'afferrò con cattiveria lei si trovò le gambe in aria lui che cercava cosa fare c'era paura e c'era male". Il testo prosegue così: E il male lo afferrò proprio nel cuore come succede con il primo amore e lei allora lo prese tra le braccia con le manine gli accarezzò la faccia così per sempre si addormentò per riposar come un bambino stanco di giocare" A me pare assurdo...cioé sono allibito... E' come se spingesse a provare empatia e mettersi nei panni di quella persona Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Irish Dragon Posted January 26, 2009 Share Posted January 26, 2009 Il testo sembra quasi voler giustificare questo "bambino di settant'anni", per il solo fatto che era incapace di capire cos'era bello e cosa brutto, nonostante il male e la cattiveria in qualche modo perpetrati. Grandioso, è uno di quei messaggi da lanciare in nome della pietas e dell'istinto da buoni samaritani, che vedono la bambina incapace di ricordare il male subito ed anzi, in grado di perdonare in virtù dell'umanità. Spiacente, però io non riesco a vedere l'umanità come un pregio da parte di chi ha subito qualcosa, perché vuol dire considerare un bambino una vittima che lascia correre in qualche modo e quasi accetta il male subito. E' un'idea folle e che mi nausea, perché di questi tempi bisognerebbe insegnare ai bambini a denunciare e non provare compassione nei confronti di "bambini mai cresciuti". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FireSpirit Posted January 26, 2009 Author Share Posted January 26, 2009 Concordo, è una cosa che mi ha lasciato letteralmente senza parole...e mi ha fatto riflettere ancora una volta sulla potenza dei media... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted January 26, 2009 Share Posted January 26, 2009 Uhm... dove l'avete vista l'empatia per lo stupratore? Il tema della "sindrome di Stoccolma" (l'affetto che si prova verso i propri aguzzini) rende SEMMAI il personaggio più odioso. Di certo è un tema che non riusciamo ad affrontare perchè non abbiamo alcun genere di anticorpi nei confronti dell'argomento "stupro" (e di quello analogo della "pedofilia") Possiamo provare empatia per tutti: per i ladri e gli assassini (e anche per "quel tipo strano che ha venduto per duemila lire sua madre a un nano" come cantava De Andrè) Ci sono cose meno gravi dell'omicidio (o molto meno gravi: come i maltrattamenti sugli animali) che rompono la nostra naturale empatia umana. Lo stupro scompagina il nostro immaginario, ci rende irrazionali perchè è il simbolo stesso della violenza, come il bambino lo è dell'indifeso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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