Ossi e tuto

[Almadel]

20 minutes ago, schopy said:

quindi si tratterebbe di un horror incentrato su di una ragazza che "non può fare a meno" di continuare a mangiare carne nonostante sappia che è eticamente sbagliato farlo, il tutto traslato in un contesto romantico 🤔

Deludente, no?

Lasciami nel sottile piacere che provo nello psicanalizzare il suo rapporto con la sessualità.

Mi umilia pensare di aver dedicato tanto capacità di analisi a uno spot per la sua professione di "educatrice vegana".

38 minutes ago, Krad77 said:

1- i cannibali sono una sparuta minoranza (non sarebbero dovuti essere una grande maggioranza per essere più efficace?)

No, perché se fosse stata una cosa normale non saremmo riusciti a problematizzarla.

Il fatto è che sono una minoranza: perché solo una minoranza (i vegani) vive il mangiare carne come una colpa.

40 minutes ago, Krad77 said:

2- non solo sposiamo il punto di vista dei personaggi ma stiamo dalla loro parte, ci sembrano simpatici, non li vediamo come i "cattivi"

In realtà loro due sono gli unici a non essere "predatori".

Gli altri Eaters sono irrimediabilmente malvagi.

E ci sono simpatici perché si sentono in colpa.

42 minutes ago, Krad77 said:

In qualche modo la solitudine dei personaggi risulta parecchio, come il loro essere sperduti e confusi nella vastità del continente nordamericano. In qualche modo mi sembra che possa anche essere azzeccato un paragone con la "fame d'amore" che convive con una paura, inconscia, atavica di "divorare l'altro". Il desiderio d'amore, sovrapposto al desiderio di cibo, crea un particolare sogno di mangiare l'amato per intero, il famoso "pasto completo" di cui si parla nel film. 

Su questo sono d'accordissimo.

E' evidente che "il pasto completo" richiami una metafora sessuale e non solo il tema del veganesimo.

Io infatti vi contesto solo il fatto che vi sia un esplicito richiamo all'omosessualità

(Se c'è, c'è nel "morso al dito della ragazza al pigiama party". Daaai, ma ci fanno così ingenui?)

49 minutes ago, Krad77 said:

ma una questione di "assoluto" che contemporaneamente è esaltante e orribile. In questo caso i cannibali sono quei pochi che, in una società fatta di persone medie (mediocri?), sono capaci di amori furiosi, brucianti, destinati a darci l'estasi ma anche la morte. Il principio di piacere e la pulsione di distruzione sono, per queste poche persone, uniti e indistricabili.

Eccoci qui: secondo me è totalmente il contrario.

Scommetto una pizza che l'autrice presto farà coming out come asessuale.

Lei mette in relazione due cose che la disgustano profondamente e che al tempo stesso la attraggono: il sesso e la carne.

I cannibali sono proprio quelle persone che in una società carnivora e ipersessualizzata, provano disgusto a essere quello che sono.

Nella mitologia del gay-forum sono come MyleneFarmer che sceglie proprio un gay cannibale come avatar.

 

Non sono persone "furiose e brucianti", affamate di carne e di emozioni; travolte in vortice di piacere e autodistruzione.

Al contrario: sono vegani asessuali che combattono contro un impulso oscuro che sanno essere sbagliato.

Non è "queer" nel senso che non è una forma di liberazione dalle imposizioni borghesi,

bensì il suo esatto contrario: è una colpevolizzazione dei propri istinti animali e brutali.

 

[Tyrael]

On 9/4/2023 at 6:49 AM, Krad77 said:

@Tyrael secondo te il cannibalismo può essere metafora di qualcosa?

di sofferenza

Spoiler

secondo me il regista ha un fetish per le storie con giovani protagonisti e pure fregni (alludo al ragazzo). il cannibalismo è lo strumento attraverso il quale i due si beccano, fanno branco e cercano di sopravvivere. Molto vicino a  i miei stupidi intenti ma non fate il mio errore di farlo leggere ai bambini lol