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"Nara"


Amarantos

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(Premetto che fu un compito di arte abbastanza particolare, e dato che a detta della classe ho fatto venire i brividi durante la lettura, lo posto...)

 

~~~

 

La notte che segue il Natale sembra sempre più serena delle altre, tale che le stelle e la Luna appaiono più luminose; e dal cielo profondo un debole fascio di luce si diffondeva nelle case degli uomini, addolcendo l'atmosfera.

Anche nella stanza di Nara era penetrato il chiarore lunare: dormiva serenamente sul letto con una bambola di pezza sorridente accanto a lei. Sognava qualcosa.

 

Un'enorme sala da pranzo reale aveva preso forma nella sua mente. Lampadari sublimi inondavano di luce qualsiasi angolo del luogo, e uomini e donne d'ogni età prendevano posto a quella tavola imbandita di qualsiasi genere di cibo. Numerosi bambini però si erano incantati ad ammirare fiocchi di neve perfetti posarsi sugli alberi: erano talmente presi dallo spettacolo che tutte le vetrate erano cariche del loro fiato. Nara, stupefatta, con la sua bambola di pezza si avvicinò ad un bambino di circa nove anni: - Ciao!Sono Nara - gli disse la bambina. -Ciao, io mi chiamo Antonio – .

Il fanciullo sembrava essere molto felice della presenza di Nara; la guardava ad occhi spalancati, come se fosse a suo agio in quel luogo, al contrario di lei che si trovava disorientata. Gli domandò cosa era quel luogo, tutte quelle persone... - Ma è il Sogno! - rispose ridendo Antonio, per poi allontanarsi senza lasciare il tempo a Nara di replicare.

A quel punto la ragazza, data la situazione, decise di non voler sapere dove si trovava ma di divertirsi e conoscere quella enorme famiglia; si sedette sulla prima sedia che vide libera, e cominciò a parlare naturalmente con anziani e bambini, senza alcun problema. Si era resa conto che molti erano suoi amici, alcuni vicini a lei, altri lontani fisicamente con i quali ora poteva ridere felicemente. Ma la sua gioia più grande fu vedere cari che nel mondo reale non c'erano più: il suo primo istinto la spingeva a correre verso di loro e salutarli ancora una volta; tuttavia, decise di rimanere al suo posto. Quelle persone che facevano parte di lei, sorridevano felici e spensierate insieme agli altri: nonostante quello fosse solo un sogno, voleva ricordarli così, perché forse quello che le insegnavano in famiglia era vero: probabilmente nulla poteva finire.

La serata passò all'insegna di risate, balli, musica, incontri, conoscenze; ma all'improvviso, tutto intorno a Nara stava svanendo. I grandi lampadari erano scomparsi, e le melodie si erano interrotte: bambini, anziani, amici, parenti, erano spariti tutti quanti. Solamente Nara, la neve, la bambola di pezza e la luce della luna erano rimasti in quel luogo...

 

 

La notte che segue il Natale sembra sempre più serena delle altre, tale che le stelle e la Luna appaiono più luminose; e dal cielo profondo un debole fascio di luce si diffondeva nelle case degli uomini, addolcendo l'atmosfera.

Anche nella stanza di Nara era penetrato il chiarore lunare: dormiva serenamente sul letto con un fiocco di neve accanto a lei.

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Mi piace... Come una mappa del cielo...

 

(Mi piacciono quegli scritti che non cercano di copiare sul foglio quella stella lì bensì offrono ai lettori una bella mappa per provare a cercarla dopo, una volta staccati gli occhi dal foglio, in cielo, in terra, dentro o fuori di noi...)

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é carina... sempbra una favola di natale... appunto

 

se ci lavori un po su... puoi farla diventare davvero una bella favola...

 

perchè così, devo esserti sincero lascia un po l'amoro in bocca..

 

che non è poi male... ma ti sorge quella domanda... e quindi?

 

cioè io ad un tratto dpo che ha visto tutti quei bambini pensavo fosse morta...

la tesi era confermata dai cari scoparsi...

 

ma poi lei dorme...  ma cosa succede realmente in questo sogno???  ;)

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Eh, diciamo che non segue proprio un filo logico, è più una espressione di vari stati d'animo; la "trama" in sè è solo una cornice per la vera essenza del racconto, ovvero quei sentimenti che possono emergere leggendo le azioni e la natura che Nara vede.

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