Jump to content

Trasferirsi all'estero: una possibile soluzione?


Recommended Posts

simply_dreamer

I miei amici sono francesi, i miei conoscenti sono francesi, come pure i miei ex e amanti. Ho visitato per lungo e in largo la Francia e vissuto per più di sei anni. Anche se l ho lasciata perché mi sono spacsato con il mio ex marito in in certo senso questa nazione fa parte della mia vita... Almeno i week end.

 

Mi immagino a 40 anni in una graziosa casa sulla promenade des Angles ... Con l uomo Che avro' scelto per passare la vecchiaia insieme... Sposati e con un bambino che non somigli a nessuno dei due...

Una vita ordinaria .. Senza eccessi.. E guarderò l Italia ancora con disprezzo.. E il surrogato di Berlusconi che commetterà gli stessi sbagli e aderirà alle stesse leggi vaticane di ora.E sorriderò .

 

 

:look:  :look:

  • Replies 340
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Sweet

    34

  • Isher

    28

  • Alecs.

    28

  • simply_dreamer

    28

I miei amici sono francesi, i miei conoscenti sono francesi, come pure i miei ex e amanti. Ho visitato per lungo e in largo la Francia e vissuto per più di sei anni. Anche se l ho lasciata perché mi sono spacsato con il mio ex marito in in certo senso questa nazione fa parte della mia vita... Almeno i week end.

 

Mi immagino a 40 anni in una graziosa casa sulla promenade des Angles ... Con l uomo Che avro' scelto per passare la vecchiaia insieme... Sposati e con un bambino che non somigli a nessuno dei due...

Una vita ordinaria .. Senza eccessi.. E guarderò l Italia ancora con disprezzo.. E il surrogato di Berlusconi che commetterà gli stessi sbagli e aderirà alle stesse leggi vaticane di ora.E sorriderò .

 

 

Perchè aspettare la vecchiaia? Se ti piace tanto la Francia vai ora, no?

duedipicche85

E guarderò l Italia ancora con disprezzo.. E il surrogato di Berlusconi che commetterà gli stessi sbagli e aderirà alle stesse leggi vaticane di ora.E sorriderò

 

Allora ti auguro che quando tornerai a vivere in Francia il surrogato di Sarcozy sia meglio di lui, a giudicare dal razzismo che ha manifestato in questi giorni verso la popolazione rumena residente in francia, in barba al diritto di libera circolazione dei cittadini europei

simply_dreamer

Allora ti auguro che quando tornerai a vivere in Francia il surrogato di Sarcozy sia meglio di lui, a giudicare dal razzismo che ha manifestato in questi giorni verso la popolazione rumena residente in francia, in barba al diritto di libera circolazione dei cittadini europei

 

su ragazzi. non facciamone una questione politica. altrimenti si và pericolosamente OT. no?! ogni paese ha i suoi problemi. ognuno fa le sue scelte di vita. ognuno ha il suo punto di vista. cambiapelle ha le idee chiare, almeno. per questo lo ammiro  :look:

Si ma permettimi, volendo emigrare ci sono una infinità di paesi migliori della Francia, imho se uno deve fare un salto lo deve fare per bene, in Francia tra l'altro non ci sono nemmeno i matrimoni gay, ma lo squallido surrogato dei pacs.

Ho un negozio da poco e in 5 mesi 2 marocchini mi hanno rubato due tiragraffi, due zingare mi hanno fottuto 100 euro dalla cassa! Due napoletani mi hanno rubato una cocorita ( da non crederci) abbiamo già merda noi ( vedi l ultimo esempio) . Almeno i campi nomadi noooo w sarcozy ! ( per la cronaca io avrei votato segolaine royal non sarcozy anche se in alcuni punti sono d accordo)

non vado ora a vivere in Francia perché ho un negozio al confine... E comunque l uomo dei miei sogni ancora non c e' . Voglio un bambino... Voglio la libertà di esprimermi per strada ... Voglio che il mio uomo non si vergogni di noi ... In Francia tutto questo ( bambino a parte) l ho già provato .... Ed e' bello passeggiare mano nella mano col tuo uomo e vedere che la gente se ne fotte. Poi e' ovvio che epiodi spiacevoli ce ne sono ovunque ... Ma la politica e' assolutamente atea... E gayfriendly... E tutto questo ha portato il 70% dei francesi ad essere favorevoli ai matrimoni gay ... E questo mi da ben sperare.

simply_dreamer

mi spiace per ciò che ti è successo in negozio. è seccante.  :look: capisco il tuo desiderio di vivere serenamente, di avere un figlio ecc. credo che fra qualche tempo in Francia si arriverà al matrimonio e all'adozione, vista l'apertura mentale che hanno in tema di omosessualità. apertura che in Italia, non c'è. purtroppo.

Amo la Francia perché l ho vissuta e in un certo senso la vivo tutt ora visto che sto al confine. Comunque grazie per i vs messaggi:)

un bambino potrei averlo anche ora in Francia visto che sono anni che i single possono adottare. Il matrimonio vero e propio arriverà entro i prox due anni credo ma io sono pro pacs. Molto più semplice e sbrigativo.

  • 2 weeks later...

Io e la mia compagna abbiamo preso la decisione ormai un anno e mezzo fa di lasciare questo paese e ormai tutti i nostri progetti futuri vertono sull'Inghilterra (la prossima estate avremo il nostro civil partnership).

Io in un paese che non riconosce e non tutela il mio diritto ad una famiglia non voglio vivere.

Si ok, sicuramente non è una bella cosa, ma non è che uno sceglie il paese *solo* in base alle unioni che offre.

Poi se mi dici che ci vai *anche* che so, per cercare opportunità di lavoro che qui magari non hai, e per una serie di altri motivi va bene, allora ha un senso, ma se uno sta bene e ha già costruito una vita appagante, amorosa, familiare, di amici,  e lavorativa, qui di certo non può buttare tutto al vento emigrando solo per potersi sposare...dalla serie "sposati ma sotto i ponti".

simply_dreamer

dopo un lungo periodo di incertezza, ho riflettuto ed ho deciso di non andare all'estero ora come ora. non mi sento "pronto" per tutta una serie di motivi. ma appena potrò, mi farò un esperienza in uno o più, chissà, degli stati che mi piacerebbe visitare...

 

per rispondere a ben81, ognuno di noi ha le sue motivazione che lo o la spingono ad intraprendere una scelta così importante, non credi?! che si tratti di diritti negati o di lavoro, o di desiderio di cambiare aria o semplicemente di studio. cmq la mia non è una critica, esprimo solo il mio punto di vista  :cool:

E chi lo mette in dubbio: ho piuttosto specificato che imho una sola ed esclusiva motivazione non è sufficiente a farci abbandonare un paese se, per tuti gli altri aspetti, si ha una vita appagante.

Spiegami ad esempio perché io dovrei mai emigrare quando:

 

-vivo nella città che amo

-ho qui un fidanzato da anni e finalmente conviviamo

-ho qui comprato casa

-ho qui una mia casa di villeggiatura

-ho qui un lavoro che mi piace

-ho qui una famiglia con la quale sono in splendidi rapporti e alla quale sono legatissimo

 

 

In casi come il mio andarsene, solo per poter sposarsi, sarebbe una scelta non intelligente...ovviamente il tutto varia di caso in caso, magari per un neodiplomato, disoccupato, single, nullatenente, abitante in un paesino di merda, ed in rotta con la famiglia, emigrare può essere utilissimo.

simply_dreamer

appunto. per alcuni emigrare può essere utile... se tu sei apposto così, buon per te. ma non tutti sono nella tua stessa situazione. me incluso. anzi permettimi di dirlo, ma  forse è per quello che non senti la necessità di cambiare aria, perchè ti senti appaggato, nonostante tu sia consapevole che l'Italia non è il posto migliore per un gay, ti va bene perchè sei soddisfatto. e questo va bene. anzi benissimo. ma se un giorno vorrai adottare un figlio o sposarti, dovrai farlo altrove..!

 

In casi come il mio andarsene, solo per poter sposarsi, sarebbe una scelta non intelligente...ovviamente il tutto varia di caso in caso, magari per un neodiplomato, disoccupato, single, nullatenente, abitante in un paesino di merda, ed in rotta con la famiglia, emigrare può essere utilissimo.

 

 

Sono perfettamente d'accordo.

Ci deve essere una valutazione accorta tra ciò che si guadagna e ciò che si perde.

Credo sicuro che in termini di vita gay (intesa a tutti i livelli: anche culturale, ovviamente per i diritti glbt, e

per altro) ci si guadagni sempre molto. Ma in una vita già formata questo non è l'unico piano

di considerazione. Per questo, chi vuole andarsene, lo deve fare al più tardi entro i 30 anni. Dopo non lo si fa più

(a parte casi eccezionali o specifici).

Per chi invece è agli inizi della propria vita, e se la deve ancora formare, il trasferimento, opportunamente

preparato, è solo positivo.

appunto. per alcuni emigrare può essere utile... se tu sei apposto così, buon per te. ma non tutti sono nella tua stessa situazione. me incluso. anzi permettimi di dirlo, ma  forse è per quello che non senti la necessità di cambiare aria, perché ti senti appaggato, nonostante tu sia consapevole che l'Italia non è il posto migliore per un gay, ti va bene perché sei soddisfatto. e questo va bene. anzi benissimo. ma se un giorno vorrai adottare un figlio o sposarti, dovrai farlo altrove..!

  Infatti io parlo sempre per me e, a tal fine, condisco i miei interventi di vari imho. la mia risposta voleva appunto sottolineare che ogni caso è a sè, e, portando il mio esempio, far notare che in tanti casi emigrare può essere controproducente...sebbene importantissimo imho non esiste solo l'aspetto gay in una vita, per chi ha già costruito qualcosa sarebbe una follia buttare al cesso anni di sacrifici e di risultati ormai ottenuti per andare a vivere da barboni a Madrid o a Londra. Anche perchè il matrimonio ed i figli possono esserci solo se alle spalle c'è tutto il resto. Pur consapevole della mancanza dei diritti succitati, tendo a guardare il bicchiere mezzo pieno, non vivo in Iran o in paesi in cui mi ucciderebbero solo per essere gay. Quindi per quanto riguarda lo sposarmi potrò fare testamento verso il mio fidanzato quando lo vorrò, e, per quanto riguarda fare un figlio, conosco un ragazzo gay che, qui in Italia, lo ha fatto con una sua amica, che imho è pure meglio che adottare.

Ad esempio nel mio caso, ora come ora, sarebbe una cretinata andare all'estero solo per i diritti gay.

 

Avevo intenzione di andare all'estero perchè sostanzialmente l'Italia non mi offriva un lavoro interessante riguardo quello che cercavo e alla mia preparazione... poi però come sempre quando capiti al momento giusto nel posto giusto succedono cose che fanno cambiare l'idea iniziale. Il mio relatore di tesi mi ha proposto di fare una collaborazione all'interno dell'università ovviamente spesata e neanche troppo male se guardiamo il mercato del lavoro in generale. Non ho vincoli di orari, è un lavoro di ricerca innovativo e mi permettono nel frattempo di continuare gli studi e di farmi un nome.

Poi ora sto anche avendo una quasi mezza storia.... per il momento passo, poi si vedrà... un'esperienza all'estero mi piacerebbe comunque farla per crescere maggiormente, ma magari la faccio durante la specialistica  :cool:

simply_dreamer

  Infatti io parlo sempre per me e, a tal fine, condisco i miei interventi di vari imho. la mia risposta voleva appunto sottolineare che ogni caso è a sè, e, portando il mio esempio, far notare che in tanti casi emigrare può essere controproducente...sebbene importantissimo imho non esiste solo l'aspetto gay in una vita, per chi ha già costruito qualcosa sarebbe una follia buttare al cesso anni di sacrifici e di risultati ormai ottenuti per andare a vivere da barboni a Madrid o a Londra. Anche perché il matrimonio ed i figli possono esserci solo se alle spalle c'è tutto il resto. Pur consapevole della mancanza dei diritti succitati, tendo a guardare il bicchiere mezzo pieno, non vivo in Iran o in paesi in cui mi ucciderebbero solo per essere gay. Quindi per quanto riguarda lo sposarmi potrò fare testamento verso il mio fidanzato quando lo vorrò, e, per quanto riguarda fare un figlio, conosco un ragazzo gay che, qui in Italia, lo ha fatto con una sua amica, che imho è pure meglio che adottare.

 

 

ma guarda che io sono daccordo con te è..! la mia non voleva essere una critica, ma volevo solo esprimere il mio punto di vista, anche su ciò che avevi scritto che è veritiero, per carità...

 

 

sono contento per te, squall86. ottima scelta, a mio avviso  :cool:

Io lavoro tra Italia e Francia ,quindi conosco bene le due realtà e forse non sento molto la pressione italiana appunto perchè sono spesso a Paris (la mia città natale) , magari se fossi sempre stato in Italia la penserei diversamente. Certo che il mio futuro è in Francia e non qui ,per tantissimi motivi , io amo la mia nazione, mi sento protetto dalla Francia ed è difficile da spiegare per chi non ha mai vissuti là. Molti danno a noi francesi dei nazionalisti snob etc etc..., ma noi crediamo nella nostra nazione e ci sentiamo tutelati in ogni momento della nostra vita.

Tornando a Sarkozy, non è di certo colui che avrei votato , ma sa fare bene il suo lavoro, ha saputo difenderci divinamente durante la presidenza europea davanti al mondo (contro la pena di morte ai gay), contro il Vaticano prima ancora di diventare presidente , e a spada tratta pure quando ci hanno dato dei pedofili dalla Santa Sede. La Francia sarà sempre con noi francesi (con me) ed io sarò sempre con lei.... Amo la mia nazione...  :cool::sisi::ok: :) :)

 

vive_la_france_175x177.jpg

 

Sarkozy: “sconvolgente” posizione della chiesa sui gay

 

“Io sono nato eterosessuale, non mi sono mai interrogato sulla scelta della mia sessualita’ – ha affermato Sarko’ – per questo la posizione della chiesa che consiste nell’affermare ‘L’omossessualita’ e’ un peccato’ e’ sconvolgente: uno non sceglie la propria identita’… Uno ha l’indentita che ha”. L’ex ministro dell’Interno non sembra aver alcuna intenzione di seppellire l’ascia di guerra con la conferenza episcopale francese. Il candidato gollista dell’Ump, come il suo rivale centrista dell’Udf, Francois Bayrou, e’ contrario ai matrimoni gay ma ha promesso nuovi diritti finanziari e maggiori chance di adottare bambini per gli omosessuali.

Si ok, sicuramente non è una bella cosa, ma non è che uno sceglie il paese *solo* in base alle unioni che offre.

Poi se mi dici che ci vai *anche* che so, per cercare opportunità di lavoro che qui magari non hai, e per una serie di altri motivi va bene, allora ha un senso, ma se uno sta bene e ha già costruito una vita appagante, amorosa, familiare, di amici,  e lavorativa, qui di certo non può buttare tutto al vento emigrando solo per potersi sposare...dalla serie "sposati ma sotto i ponti".

Ovviamente mi sono spiegata male ˆˆ". Facendo la ricercatrice in Filologia Classica dovevo comunque spostarmi dall'Italia, perché possibilità lavorative non ce n'erano. Dovendo scegliere, ho/ abbiamo cercato di puntare su un paese che oltre a dare possibilità lavorative avesse anche una legislatura LGBT avanzata e che ci permettesse di avere quella vota amorosa e familiare appagante di cui parlavi sopra.

simply_dreamer

bè Sarkozy non mi dispiace, come persona. non sarà un politico perfetto, ma di sicuro considera esseri umani le persone omosessuali e le rispetta, a differenza della maggior parte dei politici italiani, che considera la categoria "aliena", o di serie B (vedi topic apposito). la stessa Carla Bruni, ha ammesso di avere avuto un rapporto lesbo, quando era più giovane con una modella come lei... w la sincerità  :look:

Alla base di tutte le nostre scelte c'è il convincimento che quello che scegliamo di fare è

la cosa migliore, e la cosa migliore per noi. Un problema particolare nasce quando i due piani

non coincidono (nella nostra valutazione). Solo chi ritiene che la cosa migliore in sé coincide con la

cosa migliore per lui sta in pace con se stesso. Si può ritenere che la cosa migliore sarebbe impegnarsi

per determinare cambiamenti, ma ritenere, sulla base di una previsione plausibile, che questi cambiamenti

possono essere così incerti e tardivi, da far preferire andarsene dall'Italia e fare così la cosa migliore per sé

stessi. E' il contrasto in fondo tra dovere e piacere, tra impegno e ricerca del proprio utile.

 

Ci sono persone per cui la realizzazione di sé avviene attraverso l'impegno, una certa tensione etica;

ci sono altre persone che vogliono soprattutto essere felici esprimendo al più presto le proprie pulsioni in

piena libertà. A mio parere, bisogna avere le palle per realizzare entrambe queste scelte di vita. Non credo

che andarsene coincida con la capacità di sfruttare tutte le maggiori potenzialità

che altri Paesi offrono, né che non si possa costruirsi una vita realizzata in Italia. Tra l'altro una cosa è vivere,

poniamo, in Sardegna o a Vercelli, un'altra stare a Milano e a Bologna. Qualche cosa va lasciata sempre,

per una persona omosessuale, che da sempre abbandona il paesello per dirigersi verso grandi città; e

allora se sì Milano, perché non Parigi o Londra?

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...