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Scoprirsi sieropositivi


se vi scopriste sieropositivi....  

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  1. 1. se vi scopriste sieropositivi....

    • mi impiccherei subito ;)
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    • non direi nulla a nessuno
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    • dopo momenti di terrore correrei dal mio medico
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    • mi informerei meglio su internet sul da farsi
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    • sono gia' informato sull'argomento non mi spaventerei piu di tanto
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La gente che infetta altri consapevolmente compie un omicidio, è pazzesco, ma come si fa, non è diverso dall'ammazzare una persona con un coltello o una pistola.

Poi bisogna essere molto egoisti, si vuole qualcosa talmente tanto da non curarsi dell'altro.

 

Sono contento che tu stia bene e che non abbia bisogno di cure. Spero trovino al più presto una cura definitiva. :D

 

"Non è diverso dall'ammare"?

Ti sfugge che di HIV nel 2010 non si muore più?

E' pericoloso far credere che l'HIV sia una condanna a morte.

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Non ho capito, secondo te è giusto che una persona contagi un'altra di HIV soltanto perché ormai l'AIDS è una malattia di cui non si muore più?

 

E poi scusa - al di là del fatto che non si muore più di AIDS nel 2010 (forse ti sfugge che ci sono Paesi in cui la gente non si può permettere le cure, forse ti sfugge che gli antivirali sono una bomba assurda per l'organismo, forse ti sfugge che le cure non sono sempre efficaci al 100% e che comunque il virus muta considerevolmente e alcuni ceppi sono molto resistenti alle attuali cure) - come puoi giustificare il fatto di venire infettati da un'altra persona consapevole di essere portatrice del virus?

Scusa ma io trovo la cosa orribile, se il mio partner mi infettasse, sapendo di essere infetto, non liquiderei la cosa con "vabbè, tanto di HIV nel 2010 non si muore più".

bromuro hai in parte ragione: il fatto è che la responsabilità di chi resta infettato è soltanto la propria, e non si può imputare nessun altro nemmeno se nasconde di essere positivo.. questo perché la maggior parte dei positivi non sa di esserlo e quindi insomma anche se ti dicono di star bene devi stare attento e basta

La negligenza dell’uno mica cancella la bastardaggine dell’altro.

Credo sia sbagliato annullare qualunque responsabilità all’infettatore ed attribuirla solo all’infettato. L’infettatore consapevole, sa di stare infettando e presumo sappia che non è cosa eticamente giusta. Mi chiedevo se certuni non infettino proprio con l'intenzione di farlo…!?

L'avrò già scritto da qualche parte,

ma lo ripeto volentieri.

 

E' PERICOLO per la diffusione dell'HIV

dare la colpa del contagio a chi infetta:

perché se io sapessi che è colpa mia

col cavolo che mi farei il test.

Se rimango ignorante, non mi possono accusare; giusto?

 

In poche parole:

se la resposabilità è di chi contagia

la situazione è destinata ad aggravarsi.

"Non è diverso dall'ammare"?

Ti sfugge che di HIV nel 2010 non si muore più?

E' pericoloso far credere che l'HIV sia una condanna a morte.

  E' molto piu' pericoloso minimizzare il tutto, come stai facendo tu: e' falso dire che oggi di hiv non si muore piu', al massimo possiamo dire che le cure attuali riescono spesso, ma non sempre, a tenere a bada il virus evitando che si vada in aids conclamato, ma, essendo tali cure recenti, non abbiamo dati attendibili sulla speranza di vita e di tolleranza alle stesse nel lungo periodo. E' quindi doveroso ricordare che si tratta sempre di una malattia infettiva e grave, e non di una qualunque patologia cronica.

bromuro hai in parte ragione: il fatto è che la responsabilità di chi resta infettato è soltanto la propria, e non si può imputare nessun altro nemmeno se nasconde di essere positivo.. questo perché la maggior parte dei positivi non sa di esserlo e quindi insomma anche se ti dicono di star bene devi stare attento e basta

 

per legge, e come ho detto sempre è giusto così, se uno è positivo e infetta commette un reato e va condannato.

ammenoché uno non si tolga abilmente il preservativo (in fase penetrativa) solo per infettarti oppure ti siringhi per strada , la responsabilità è solo personale!

 La legge fortunatamente non la pensa così: vatti a cercare le sentenze in cui vari mariti o partner sono stati condannati per aver fatto sesso sprotetto col partner, pur sapendo che erano infetti.

La negligenza dell’uno mica cancella la bastardaggine dell’altro.

Credo sia sbagliato annullare qualunque responsabilità all’infettatore ed attribuirla solo all’infettato. L’infettatore consapevole, sa di stare infettando e presumo sappia che non è cosa eticamente giusta. Mi chiedevo se certuni non infettino proprio con l'intenzione di farlo…!?

 

No no... molti pensano che pur avendo il VIH le probabilità di infettare siano molto basse e non se ne curano. Altri dopo il test positivo non ne hanno più voluto sapere. E poi anche se informati e consenzienti non puoi dire che chi ha il virus (e non usa protezione) infetti con l'intenzione di farlo, la certezza matematica non esiste. Poi una persona infetta da quel virus (senza protezione) si mette a rischio di tantissime altre MST e pure di ceppi più resistenti al proprio virus, considerando il fatto che forse anche il partner ce l'ha....

  non abbiamo dati attendibili sulla speranza di vita e di tolleranza alle stesse nel lungo periodo. E' quindi doveroso ricordare che si tratta sempre di una malattia infettiva e grave, e non di una qualunque patologia cronica.

 

Sì parla di 30 anni come aspettativa..

Anche dire che l'HIV è mortale quando non è vero

(oltre a essere disinformazione) è pericoloso.

 

Se hai paura di morire preferisci non fare il test

(meglio una morte improvvisa di una lunga agonia)

e in questo modo la possibilità di morire diviene consisistente.

è chiaro che la responsabilità maggiore è a carico di chi rischia l'infezione, non mi pare qualcuno abbia affermato il contrario.

Ma se un infettato SA di esserlo ed infetta un altro, non si può dire sia completamente esente da colpe. Direi che è un irresponsabile, in modo minore rispetto all'altro, ma pur sempre un irresponsabile. O le responsabilità sono solo quelle che ricadono su noi stessi?

 

No no... molti pensano che pur avendo il VIH le probabilità di infettare siano molto basse e non se ne curano.

 

e qui ritorniamo al discorso della responsabilità...

è chiaro che la responsabilità maggiore è a carico di chi rischia l'infezione, non mi pare qualcuno abbia affermato il contrario.

Ma se un infettato SA di esserlo ed infetta un altro, non si può dire sia completamente esente da colpe. Direi che è un irresponsabile, in modo minore rispetto all'altro, ma pur sempre un irresponsabile. O le responsabilità sono solo quelle che ricadono su noi stessi?

 

è vero quello che dice Almadel (che cerca di limitare i danni) perchè è vero anche il contrario ( la tua posizione sul piano umano )... Bravi/e

è chiaro che la responsabilità maggiore è a carico di chi rischia l'infezione, non mi pare qualcuno abbia affermato il contrario.

Ma se un infettato SA di esserlo ed infetta un altro, non si può dire sia completamente esente da colpe. Direi che è un irresponsabile, in modo minore rispetto all'altro, ma pur sempre un irresponsabile. O le responsabilità sono solo quelle che ricadono su noi stessi?

 

Vorrei solo capire se ti è chiaro quello che ho scritto.

 

Non si scopre di essere sieropositivi automaticamente:

lo si scopre solo dopo aver fatto un test.

 

Che motivo avrei di fare un test se:

1) Poi sono perseguibile penalmente (questione sulla responsabilità dell'infetto)

2) Tanto poi muoio lo stesso (questione sulla mortalità dell'HIV)

?

sulla seconda, perchè sapendo di essere contagiati si può tenere sotto controllo, prendere medicine che permettono di vivere anni senza problemi, forse anche decenni, quando potrebbe arrivare una cura definitiva.

 

la prima non mi sembra molto sensata.

Immagina che dopodomani hai un orgia bareback

e domani puoi ritirare l'esito del tuo test.

 

Se sono il tuo avvocato ti sconsiglio di farlo

e piuttosto di contagiarli tutti senza rischiare la galera.

 

Che ti piaccia o no, è così che succede.

Chi fa bareback si para il culo non facendosi il test.

E con questa legge hanno anche ragione.

Mi sa tanto che qualcuno qui scrive solo perché ha le dita ( non potevo. Dire parla perché ha la lingua in bocca)

 

Se io vengo infettato perché non ho voluto mettere il preservativo sono solo cazzi miei!

Sono io l idiota che ha voluto giocare con la salute!

Se io faccio sesso protetto e mi becco qualcosa allora li si tratta di sfiga.

 

Non si e' punibili se si usano precauzioni.

 

Io sono fidanzato ma quando non lo ero avevo comunque rapporti occasionali! Non e' che solo perché ho una non malattia mi debba tagliare l uccello!

 

L ho detto più volte: se uno e' sieropositivo non ha l obbligo di dire nulla ( mi manca solo quello) l unico obbligo se mai e' quello di proteggersi.

 

Io non ce l ho con chi mi ha infettato. E' stata colpa mia, lui magari nemmeno lo sapeva.

Ma va bene così .

 

Oggi come oggi per fortuna di HIV non si muore e si invecchia col virus ... Ma non e' per questo che smetto di proteggermi.

Ma obbligarmi a dirlo sarebbe veramente una discriminazione e per fortuna nessuno può farlo .

Con i fidanzati allora e' un altro discorso.

La mia e' una critica generale relativa ad alcune inesattezze che ho letto.

Comunque , come ho scritto sopra, concordo con la legge . Ma attenzione : si sta parlando di un sieropositivo che sa e che non si protegge, non di uno che sa e si protegge .

Anche se alla fine e' un Po stupida la cosa. Come dice Almadel basta restare ignoranti e si aggira la legge

Solo che se resti ignorante muori.

E non so se ne vale la pena per una scopata

Beh sì, ci mancherebbe solo che un positivo sia obbligato a dirlo...

 

Bisogna dare per scontato che l'altro sia positivo

solo così si è motivati a proteggersi.

 

Esistono anche persone insane

che fare sesso senza precauzioni

pur sapendo di essere positivi;

ma tanto se ti ti piace bareback

prima o poi ti ammali lo stesso.

Almadel Certo che mi è chiaro quanto hai scritto. Rigiro la stessa domanda a te su quanto ho scritto (e che citavi nel tuo post).

Non mi riferisco agli infettatori inconsapevoli.

 

Ci sono alcuni che (come scrive FleuDeLys) "dopo il test positivo non ne vogliono più sapere": cos'è questa se non mancanza di responsabilità e corresponsabilità in caso di trasmissione?

Beh si e' ovvio ma quelle sono scelte personali. Conosco un francese di Nizza sanissimo che cerca sempre e solo rapporti senza precauzioni. E se si piglia qualcosa non e' che poi piange..

 

Io non lo dico mica perché mi vergogno! Tutti i miei amici e parenti lo sanno.

Non lo dico perché quando ho voglia di sesso ho voglia della fisicita fine a se stessa e questa non ha bisogno di confidenze .

Per quanto riguarda le responsabilità il discorso è molto semplice (se si è capaci di un pò di amore verso il prossimo):

 

Si è tanto responsabili del male che si fa, quanto del bene non fatto.

 

Chi non è in grado di comprendere questo semplice e banale concetto, evidentemente non è in grado di provare amore nel senso più alto e puro del termine.

Almadel Certo che mi è chiaro quanto hai scritto. Rigiro la stessa domanda a te su quanto ho scritto (e che citavi nel tuo post).

Non mi riferisco agli infettatori inconsapevoli.

 

Ci sono alcuni che (come scrive FleuDeLys) "dopo il test positivo non ne vogliono più sapere": cos'è questa se non mancanza di responsabilità e corresponsabilità in caso di trasmissione?

 

 

Evidentemente non ho capito.

Qui non si parla di responsabilità morali,

ma di responsabilità penali.

 

E io parlo di "riduzione del danno"

- parlo di pedagogia, diciamo -

per evitare la diminuzione dei contagi.

Solo che l'unico che mi ha capito è Cambiapelle

quando scrive

basta restare ignoranti e si aggira la legge

 

E' chiaro che ci sono anche casi penalmente perseguibili:

quando cioé - e succede - il positivo mente sul suo stato,

ma fintanto che non lo dice dovrebbe vigere la presunzione di positività

da parte della persona sana.

 

Altrimenti è un invito a ignorare il proprio stato sierologico

che è esattamente la cosa che dobbiamo evitare.

 

Poi allo stronzo che infetta consapevolmente

possiamo anche togliere il saluto,

augurargli tutto il male possibile  (mi è capitato);

ma mai vorrei vederlo in galera.

Per quanto riguarda le responsabilità il discorso è molto semplice (se si è capaci di un pò di amore verso il prossimo):

 

Si è tanto responsabili del male che si fa, quanto del bene non fatto.

 

Chi non è in grado di comprendere questo semplice e banale concetto, evidentemente non è in grado di provare amore nel senso più alto e puro del termine.

 

 

 

 

 

 

Ineccepibile.

@ Almadel: quando ho inserito il mio primo post non si stava affrontando l’aspetto penale ma in generale quello della responsabilità.

Quando ti fa comodo o non sai cosa rispondere mistifichi i messaggi mettendo in bocca alle persone parola mai dette per il tuo uso e consumo, e questo non è una novità.

 

Sono d’accordo sull’intento pedagogico, molto, ma non capisco per quale motivo questo debba azzerare  la responsabilità degli infettatori consapevoli. Non sono mica due cose incompatibili tra loro.

 

@ Cambiapelle scrive, giustamente:

“Anche se alla fine e' un Po stupida la cosa. Come dice Almadel basta restare ignoranti e si aggira la legge

Solo che se resti ignorante muori.

E non so se ne vale la pena per una scopata”.

 

 

Ma poi scrive anche:

 

"Non lo dico perché quando ho voglia di sesso ho voglia della fisicita fine a se stessa e questa non ha bisogno di confidenze".

 

A parte l’egoismo che se ne deduce, quello che scrivi è gravissimo: una persona sana che sta per avere un rapporto ha il DIRITTO di scegliere di fare o non fare sesso con te, e quindi di sapere se hai il virus per poter fare questa scelta.

Non è una semplice confidenza quando c’è di mezzo la trasmissione.

È troppo comodo ed egoistico comportarsi così, irresponsabile. Anche con la protezione l’imprevisto può sempre accadere.

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