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Scoprirsi sieropositivi


se vi scopriste sieropositivi....  

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  1. 1. se vi scopriste sieropositivi....

    • mi impiccherei subito ;)
      20
    • non direi nulla a nessuno
      5
    • dopo momenti di terrore correrei dal mio medico
      54
    • mi informerei meglio su internet sul da farsi
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    • sono gia' informato sull'argomento non mi spaventerei piu di tanto
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    • altro
      12


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Scusami Toraepantote, io credevo di essere intervenuto

mentre si parlava di responsabilità penali.

E sostenendo che questo sia un invito esplicito

a trascurare il proprio stato per tutelarsi legalmente.

 

Anche sul piano morale però dire che è più responsabile del contagio

una persona che sappia di essere positiva rispetto a una persona che non lo sappia,

- per quanto fili a livello logico - ha la solita ricaduta nei comportamenti:

"mi sento più a posto con la coscienza facendo sesso senza precauzioni,

evitando di informarmi sul mio stato sierologico".

Se ne deduce paradossalmente che per azzerrare la propria responsabilità,

basta semplicemente azzerrare la propria consapevolezza

e non credo sia questo quello che vogliamo.

 

Avrebbe più senso che tu sostenessi la medesima responsabilità

tra chi contagia consapevolmente e chi contagia inconsapevolmente,

perché questo sterilizzerebbe il "paradosso del mancato test"

e punterebbe l'attenzione sulla necessità per tutti di usare precauzioni.

 

In ultimo: ti pregherei di controbattere alle mie argomentazioni

- anche in modo feroce, mettendone in luce la stupidità

o sottolineando in quali punti io ti abbia travisato -

senza muovermi accuse personali.

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Top Posters In This Topic

@ Almadel: quando ho inserito il mio primo post non si stava affrontando l’aspetto penale ma in generale quello della responsabilità.

Quando ti fa comodo o non sai cosa rispondere mistifichi i messaggi mettendo in bocca alle persone parola mai dette per il tuo uso e consumo, e questo non è una novità.

 

Sono d’accordo sull’intento pedagogico, molto, ma non capisco per quale motivo questo debba azzerare  la responsabilità degli infettatori consapevoli. Non sono mica due cose incompatibili tra loro.

 

@ Cambiapelle scrive, giustamente:

“Anche se alla fine e' un Po stupida la cosa. Come dice Almadel basta restare ignoranti e

si aggira la legge

Solo che se resti ignorante muori.

E non so se ne vale la pena per una scopata”.

 

 

Ma poi scrive anche:

 

"Non lo dico perché quando ho voglia di sesso ho voglia della fisicita fine a se stessa e questa non ha bisogno di confidenze".

 

A parte l’egoismo che se ne deduce, quello che scrivi è gravissimo: una persona sana che sta per avere un rapporto ha il DIRITTO di scegliere di fare o non fare sesso con te, e quindi di sapere se hai il virus per poter fare questa scelta.

Non è una semplice confidenza quando c’è di mezzo la trasmissione.

È troppo comodo ed egoistico comportarsi così, irresponsabile. Anche con la protezione l’imprevisto può sempre accadere.

 

 

Non diciamo cavolate perfavore e prima di sparare sentenze a caso mettetevi nei panni della gente .

Io non sono tenuto a dire niente a nessuno e la legge in questo mi protegge, obbligandomi ovviamente a proteggermi.

 

La responsabilità e' solo di chi accetta di fare sesso occasionale .

Dal contagio  avrò avuto centinaia di rapporti sessuali e avrei dovuto dirlo a tutti? Essere bollato come un francobollo?

Piantatela di sparare stupidate , e se voi la pensate diversamente dite " io penso che..." e non parlare di itresponsavbilita ' o incapacità di amare. Pensatela pure come volete ma poi ricordatevelo ! Perché un giorno potreste essere nella mia stessa situazione... E allora cambiereste subito idea.

Troppo semplice giudicare e parlare a vanvera

Non diciamo cavolate perfavore e prima di sparare sentenze a caso mettetevi nei panni della gente .

Io non sono tenuto a dire niente a nessuno e la legge in questo mi protegge, obbligandomi ovviamente a proteggermi.

 

La responsabilità e' solo di chi accetta di fare sesso occasionale .

Dal contagio  avrò avuto centinaia di rapporti sessuali e avrei dovuto dirlo a tutti? Essere bollato come un francobollo?

Piantatela di sparare stupidate , e se voi la pensate diversamente dite " io penso che..." e non parlare di itresponsavbilita ' o incapacità di amare. Pensatela pure come volete ma poi ricordatevelo ! Perché un giorno potreste essere nella mia stessa situazione... E allora cambiereste subito idea.

Troppo semplice giudicare e parlare a vanvera

 

cambiapelle con le sue poche righe ci insegna una grande lezione di vita e di civiltà, da cui tutti dovremmo attingere qualcosa... Lui conosce molte cose meglio di noi e può essere la nostra luce in questo senso. Ti ringrazio tantissimo per il tuo prezioso contributo al forum e per quello che ne ho tratto io dalla tua esperienza...

Amichevolmente Pat..  :afraid:

Merci mon coeur .

Sono stanco di vedere gente che inegga alla moralità come se fosse cosa scontata.

Io ho una mia moralità indiscutibile , un mio modo di essere e vivere. Si può non essere d accordo ma essere giudicato no.

Il mio ragazzo sa tutto di me e accetta giorno dopo giorno il rischio di essere contagiato.

Lo accetta perché mi ama.

Un perfetto sconosciuto che viene a letto con me sa benissimo che potrei non essere al 100% sano... Potrei avere ( sapere o non ) un epatite, la sifilide, un tumore, la sla , il cimurro, la rabbia... E se viene con me ( o chiunque altro) sa benissimo il rischio che corre nel caso di un incidente.

Il segreto e' considerarsi tutti sieropositivi

@ Almadel: quando ho inserito il mio primo post non si stava affrontando l’aspetto penale ma in generale quello della responsabilità.

Quando ti fa comodo o non sai cosa rispondere mistifichi i messaggi mettendo in bocca alle persone parola mai dette per il tuo uso e consumo, e questo non è una novità.

 

Sono d’accordo sull’intento pedagogico, molto, ma non capisco per quale motivo questo debba azzerare  la responsabilità degli infettatori consapevoli. Non sono mica due cose incompatibili tra loro.

 

@ Cambiapelle scrive, giustamente:

“Anche se alla fine e' un Po stupida la cosa. Come dice Almadel basta restare ignoranti e si aggira la legge

Solo che se resti ignorante muori.

E non so se ne vale la pena per una scopata”.

 

 

Ma poi scrive anche:

 

"Non lo dico perché quando ho voglia di sesso ho voglia della fisicita fine a se stessa e questa non ha bisogno di confidenze".

 

A parte l’egoismo che se ne deduce, quello che scrivi è gravissimo: una persona sana che sta per avere un rapporto ha il DIRITTO di scegliere di fare o non fare sesso con te, e quindi di sapere se hai il virus per poter fare questa scelta.

Non è una semplice confidenza quando c’è di mezzo la trasmissione.

È troppo comodo ed egoistico comportarsi così, irresponsabile. Anche con la protezione l’imprevisto può sempre accadere.

 

 Quoto pienamente...l'assurdo poi è il vantarsi addirittura di un comportamento scorretto, egoista e vigliacco, quale è quello di chi omette di comunicare al partner che è infetto. Ok che il preservativo è d'obbligo, ma sappiamo tutti che si può rompere (mi è successo personalmente) per cui se uno fosse una persona seria e corretta dovrebbe informare il partner e lasciargli libertà di scelta... Ma da quanto vedo la voglia di scopare per alcuni ha piu' importanza del rischio di rovinare anche la vita altrui... Si dice che le disgrazie  e gli sbagli dovrebbero insegnare a vivere e ad essere piu corretti col prossimo, ma mi pare che spesso chi ne subisce una diventi piu' menefreghista di prima.

Premesso che l'unico insulto finora è quel tuo "mandria di ipocriti", non rispondi solo perchè sei in torto e sai di esserlo, se realmente ti comporti come hai detto, e non stavi facendo solo il simpatico. Pur ribadendo ancora una volta che tutti dovrebbero proteggersi, imho nascondere ai partner eventuali patologie di cui si è affetti e di cui si è a conoscenza, è un comportamento scorretto, menefreghista, incivile, ed egoista.  Io se fossi malato e lo sapessi, piuttosto che mettere a repentaglio la vita altrui, direi sempre ai partner di essere malato, anche a costo di perdere una scopata...meglio una scopata in meno che il rimorso di aver fatto l'infame, tacendo del mio problema...troppo comodo scaricare le colpe solo sul prossimo.

E aggiungo un esempio: cosa pensereste di uno che vendesse un'auto incidentata, riparata ma pericolosa, senza informare l'acquirente? Per come ragionate sarebbero solo cazzi di chi comprasse,  visto che avrebbe dovuto far fare delle verifiche, no? La moralità in casi simili (ovvero di problemi occulti taciuti, di salute o pratici che siano) non c'entra una mazza, ma si parla solo di CORRETTEZZA, valore che purtroppo non è dote di tutti.

E' quello che pensi tu che sei estraneo ed ignorante circa i fatti.

( e bada, ignorante non e' un offesa , perché io non mi permetto di chiamare nessuno infame)

Cresci ben! Esistono tanti modi per esporre le proprie idee senza insultare la gente come hai fatto tu.

E comunque io non sono certo in torto e non voglio nemmeno essere preso come punto di riferimento. Quello che volevo dire l ho detto e la gente con un minimo di senso l ha capito . Gli altri parlano... E tutti sono bravi a giudicare.

L esempio Dell auto incidentata mi sembra di cattivo gusto. E non aggiungo altro. Con persone arroganti come te non mi piace parlare

Non amo gli eufemismi, se ti avessi voluto insultare ti avrei dato apertamente del cretino, ma non l'ho fatto. La cosa che mi fa pena e rabbia è il vantarsi di comportarsi in modo scorretto verso il prossimo, e l'accettare rapporti con persone senza dichiarare loro eventuali malattie infettive di cui si è a conoscenza, è un comportamento gravemente scorretto. E non lo dico solo io, lo dice il buon senso, e per fortuna anche la legge, che si è espressa con varie sentenze in merito. 

non mi riferivo all'obbligo di dirlo, che dovrebbe essere un comportamento scontato se si fosse persone corrette, ma alle sentenze di condanna verso chi ha fatto sesso pur sapendo che era malato e avendo contagiato il partner, a cui non aveva detto nulla del suo stato.

Si e' punibili solo e comunque se si fa sesso non protetto essendo siero+

io non infrango nessuna legge e nessuna morale.

Non ti auguro di essere al mio posto ma ti starebbe bene... Capiresti molte cose e forse diventeresti più tollerante.

Io non voglio ripetermi. Tutto quello che volevo dire l ho già detto.

Basta leggere.

Ricorda : un sieropositivo sa di esserlo per sempre, un sieronegativo no.

 Quoto pienamente...l'assurdo poi è il vantarsi addirittura di un comportamento scorretto, egoista e vigliacco, quale è quello di chi omette di comunicare al partner che è infetto. Ok che il preservativo è d'obbligo, ma sappiamo tutti che si può rompere (mi è successo personalmente) per cui se uno fosse una persona seria e corretta dovrebbe informare il partner e lasciargli libertà di scelta... Ma da quanto vedo la voglia di scopare per alcuni ha piu' importanza del rischio di rovinare anche la vita altrui... Si dice che le disgrazie  e gli sbagli dovrebbero insegnare a vivere e ad essere piu corretti col prossimo, ma mi pare che spesso chi ne subisce una diventi piu' menefreghista di prima.

 

Sono perfettamente in sintonia con te! E con tutti tuoi post successivi. Dimostri sensibilità, attenzione e capacità di Amore, tutte doti tanto preziose quanto rare... di questi tempi!

 

 

Ma poi scrive anche:

 

"Non lo dico perché quando ho voglia di sesso ho voglia della fisicita fine a se stessa e questa non ha bisogno di confidenze".

 

A parte l’egoismo che se ne deduce, quello che scrivi è gravissimo: una persona sana che sta per avere un rapporto ha il DIRITTO di scegliere di fare o non fare sesso con te, e quindi di sapere se hai il virus per poter fare questa scelta.

Non è una semplice confidenza quando c’è di mezzo la trasmissione.

È troppo comodo ed egoistico comportarsi così, irresponsabile. Anche con la protezione l’imprevisto può sempre accadere.

 

 

Non sono d'accordo. Quando vedi una persona devi comunque mettere in conto che possa star male senza saperlo, quindi a conti fatti il prodotto non cambia.

 

Qualcuno deve mettersi in testa che la ricerca del sesso fine a sé stesso non implica alcun coinvolgimento di tipo emotivo, anche quando si preferisce una modalità più colloquiale e meno sbrigativa (ad esempio conoscendosi davanti a una birra perché ti attizzano i tipi simpatici): ma nessuno è tenuto a raccontarti i suoi affari privati nel giro di una serata. Per cui single sposati fidanzati sani malati ecc. assumono tutti lo stesso valore, finché si scopa e basta.

Ci sono anche persone che cercano storia a tavolino (che io non condivido, ma non c'entra nulla) oppure che scopano con amici, ma allora è un altro discorso.

@ Almadel, non ti ho affatto mosso accuse personali. Dirti che mi hai messo in bocca parole che non ho detto non è un’accusa personale: è un legittimo rilievo sul tuo comportamento pubblico di interlocutore e forumista. Oltre che una necessaria rettifica per la comprensione di quanto ho detto da parte di chi ci legge.

Non posso che fartelo presente, visto che è rivolto a me. Non vedo perché dovrei tacerlo. Se poi tu lo vivi come un affronto, un giudizio o attacco personale è un tuo problema; non puoi rigirare i commenti altrui a tuo piacimento e poi non accettare che questo agire sia oggetto di discussione.

Per il resto ho già espresso il mio parere ed al momento non ho veramente altro da aggiungere.

 

@Cambiapelle, qualsiasi aggiunta da parte mia, a questo punto, sarebbe superflua.

Si e' punibili solo e comunque se si fa sesso non protetto essendo siero+

io non infrango nessuna legge e nessuna morale.

Non ti auguro di essere al mio posto ma ti starebbe bene... Capiresti molte cose e forse diventeresti più tollerante.

Io non voglio ripetermi. Tutto quello che volevo dire l ho già detto.

Basta leggere.

Ricorda : un sieropositivo sa di esserlo per sempre, un sieronegativo no.

  1) sto facendo un discorso in senso lato, e ovviamente quando parlavo di sentenze mi riferivo a chi fa sesso bareback pur sapendo di essere malato, che non è nemmeno il tuo caso perchè ci dici di farlo protetto...quindi non hai bisogno di giustificarti in tal senso...come in altri topic confondi i forum di pubblica discussione con i messaggi privati, io sto esprimendo il mio parere su un argomento, non sto facendo un discorso a due con te. 2) se fossi al tuo posto la prima cosa che farei è informare i partner del mio stato, anche usando il preservativo, lasciando quindi possibilità di scelta: perchè io sono diverso da te, non mi perdonerei mai se trasmettessi il virus ad un altro, magari per la rottura del preservativo, mentre tu stesso hai ammesso che faresti spallucce scaricando la colpa solo sull'altro, quasi a voler rendere agli altri la cattiveria che è stata fatta a te a suo tempo...non commento perchè rischierei il ban, dico solo di nuovo che la malattia spesso non insegna ad essere migliori, ma anzi porta al contrario. 3) la tolleranza in questo topic non c'entra una fava: nessuno discrimina qualcuno perchè sieropositivo, ma un sieropositivo che non si pone il problema di avvertire i partner del suo stato si qualifica da solo per ciò che è, ovvero una persona menefreghista ed egoista...e penso ciò da ben prima che leggessi le tue disarmanti affermazioni.

1- un siero+ non deve fare nulla di diverso da un siero- ne tantomeno dichiararsi forzatamente.

2- tu in questo momento stai parlando a me e non ad un altro nel forum visto che sono l unico a dichiararsi positivo.

3- non ho mai ineggiato a farlo senza. Se hai seguito bene i miei interventi saprai che ho sempre consigliato i test e il preservativo.

4- se tu un giorno fossi siero+ e volessi dire a tutti quanti il tuo stato sei libero di farlo ma non pretendere , solo per questo, di essere migliore di chi opta per una soluzione diversa.

5- l amore e' amore e ha bisogno di confidenze e complicita' . Il sesso di una notte no.

6- chi conosce una persona e la sera stessa la scopa , sa che può esserci la possibilità che questa ( ma anche noi stessi) non sia perfettamente sana. Se accetti il rischio vai, ma nessuno e' obbligato a fare niente.

7- io la finisco qui. Intanto continuate non porta a niente. Imparate a non giudicare

1) se parliamo di sesso bareback, oltre ad essere doveroso da dire moralmente, è doveroso dirlo anche da un punto di vista legale

2) la mia idea prescinde dalla tua esistenza, mi spiace deluderti ma non sei la vodafone, il mondo non gira tutto intorno a te: ma so solo che in qualunque post tu intervenga, tu te la prenda sul personale per qualsiasi parere, diverso dal tuo, venga proferito, e lo hai dimostrato ampiamente anche in altri topic, in primis quello sull'iphone

3) mai detto che tu abbia inneggiato a farlo senza, anzi, hai sempre consigliato di usalro, e lo consiglio pure io

4) non c'è bisogno di dirlo a tutti, ma solo alle persone con cui si hanno contatti intimi, onde permettere loro una scelta: chi offre questa scelta è di certo una persona piu' corretta e sincera, rispetto a chi nasconde e non la da'

5) qui ti posso dare ragione, ma se uno sapesse di farlo con un s+ magari potrebbe decidere di usare precauzioni ancora maggior del preservativo che indubbiamente va comunque e sempre usatoi, ad esempio evitare petting orale o baci profondi

6) nessuno è obbligato, ma perchè tacere? per paura di perdere una scopata?

7) io non giudico, ma mi limito ad esprimere il mio personale parere...e la penso così da sempre, a prescindere che tu ci narrassi la tua esperienza.

Se vogliamo essere esatti non esiste una legge speciale in Italia

che disciplina il caso del contagio da AIDS-HIV

 

Quindi i reati possibili scaturiscono dall'applicazione al caso concreto

di norme comuni ( reato di lesioni personali o omicidio colposo )

 

Si è escluso possa parlarsi di omicidio colposo o tentato omicidio

per il fatto che lo stato di sieropositività non comporta causalmente

l'evento-effetto morte, ma si è riscontrato il reato di lesioni colpose

aggravate ( questo perchè in genere l'agente non vuole che il

contagio si realizzi ma è soltanto negligente )

 

La tutela penale funziona sotto il profilo sanitario? Direi di no, in

primo luogo diventa conveniente non fare il test sotto il profilo

della responsabilità penale. C'è un contrasto oggettivo fra i principi

cui si ispira la normativa sanitaria e l'applicazione della legge penale.

Perchè se io non so, non ho colpa alcuna.

 

In secondo luogo la giurisprudenza finisce per colpire solo casi marginali

di contagio, ovvero quei casi in cui possa effettivamente ravvisarsi un chiaro

colpevole. In poche parole i rapporti non occasionali di lunga durata in cui il marito

ha taciuto alla moglie e non ha adottato precauzioni e i casi analoghi.

 

In tutti gli altri casi è difficile accertare chi possa essere il responsabile

effettivo sotto il profilo materiale ed è discutibile lo stesso fatto che un

singolo atto sessuale isolato con una certa persona, basti ad integrare il

reato ( sotto il profilo del rischio...) Inoltre è ovvio che il difensore sarà

spinto a mettere in dubbio la condotta sessuale della vittima, che potrebbe

aver scelto di esporsi a altri rischi di contagio, il chè in chiave gay è sgradevole.

 

In ogni caso non c'è un obbligo di comunicare lo stato sierologico, se si

sono adottate le precauzioni che secondo il "buon senso" sono atte a

scongiurare i rischi di contagio o a ridurli entro margini  minimi.

Prima di iniziare volevo dire che sono molto contento delle buone notizie mediche.

Credo che siano anche il frutto di come prendi al vita e la malattia. Nel modo giusto.

Ora propongo il mio pensiero, che come è normale che sia, si discosta dal tuo.

 

Credo che bisogna distinguere tra responsabilità verso se stessi e responsabilità verso gli altri. Certamente se devo preparare una campagna di prevenzione assumerò un atteggiamento pragmatico e porrò l'accento sulla responsabilità verso se stessi. Non avrebbe nessun effetto pratico promuovere una campagna di sensibilizzazione per le persone sieropositive a non diffondere il virus. I motivi li ha esposti Almadel. Aggiungo che non solo sarebbe inutile, ma perfino terribilmente discriminatoria. Ed essendo inutile e discriminatoria una comunicazione in tal senso sarebbe a tutti gli effetti anche immorale.

Ma se al contarlo, non devo preparare una campagna di prevenzione, ma devo riflettere  sul significato morale di certi comportamenti, per quale motivo  dovrei glissare sulla responsabilità verso gli altri?

Riparto da un altro punto.

La responsabilità di avere rapporti protetti è una responsabilità di tutti. Non si da il caso che ti butti in dark e poi vuoi dare la colpa a quello che ti infetta. Se vuoi andare in dark ci vai col preservativo. E comunque rischi. Ma la situazione delle dark o del bareback mette punto alla questione? C'è tutta una gamma di situazioni intermedie, per nulla squallide, in cui due persone iniziano a conoscersi, parlano, vanno a mangiare una sera la pizza, la seconda sera il cinema e la terza sera succede qualcosa. Poi magari non è vero amore e finisce tutto li. Ma sono persone che sono entrare in contatto, che hanno comunicato qualcosa tra loro ecc.  Anche se l'effetto finale è una certa promiscuità, non ha lo stesso valore della dark o dell'orgia bareback. E' diversa la comunicazione tra le due persone. Io credo che la maggior parte delle situazioni sia un po' questa, e che il bareback sia marginale. perché non dovrebbe valere in queste situazioni un principio morale di responsabilità anche verso l'altro? Non è un problema penale e non è limitato all'hiv. Una volta ho frequentato un ragazzo che mi diceva che gli piacevo tanto, e dopo 10 giorni intuii che stava con me almeno altri 6. Ci rimasi un po' male.

Vogliamo dire che in fondo la responsabilità è mia perché dovevo mettere in conto che mi stesse raccontando un sacco di balle? In certo senso si, è così. Ma la mia compromissione morale, il non essermi protetto psicologicamente, non è la stesa cosa di dire un sacco di balle. Eppure se eliminiamo la responsabilità verso l'altro sembra proprio che delle balle subite l'unico responsabile sia io. Ritornando al problema dell'hiv: per quanto si prendano le precauzioni un margine di rischio c'è. Io la prima volta ho rotto il preservativo che per inesperienza avevo messo male. Questo margine di rischio pone o non pone un problema di responsabilità verso l'altro? Inoltre c'è anche un altro fatto da considerare. Il sesso di per se abbassa le difese. Spesso prima di mettere il preservativo può capitare che uno dei due si lanci un qualcosa di azzardato. Il sesso è così. Non è una tavola rotonda tra anime belle che disquisiscono dello spirito assoluto. Parlare prima di cosa fare e di cosa non fare aiuta. anche questo secondo me rientra nella sfera della responsabilità verso l'altro.

Sono d accordo quasi con tutto ciò che dici. Ma devo essere io a scegliere se e a chi dirlo. Il mio ragazzo lo sa, i miei amanti di allora anche ( quelli fissi) ma francamente se mi infilo in un orgia o cerco solo sesso da 5 minuti non credo proprio che faro coming aut con tutti!

Chi va in certi posti e accetta sesso facile sa bene i rischi che può correre e deve fare di tutto per proteggersi.  E se uno mi chiede di farlo senza le cose sono due : e' ignorante , o e' già affetto da HIV ignorando che esitino altre malattie più gravi.

E quindi lo mando a cagare.

 

Casper non ci avevo mica fatto caso .. Dov era l errore?

Conoscendomi cadrei sicuramente in depressione, in più il mio primo bacio l'ho dato a un ragazzo sieropositivo che mi aveva mentito nonostante sapesse della mia ipocondria. Non intendo discriminare le persone sieropositive, se c'è amore si supera tutto (anche questo); ciò che mi ha "ferito" di più è il fatto di non avermelo detto e di averlo scoperto da altre persone. Tutto questo ha fatto sì che la mia fiducia verso il prossimo sia molto, molto, molto limitata.

Spero di non avere offeso nessuno, non era il mio intento.

  • 2 years later...

Il sieropositivo ha il dovere morale di informare il suo partner, anche occasionale. Anche se prende le normali precauzioni, dato che appunto, le precauzioni non garantiscono l'impossibilità del contagio (il preservativo potrebbe rompersi, per esempio).

Non si possono mettere sullo stesso piano il principio del piacere personale e la salute altrui.

Ed è oggettivamente malvagio distinguere tra il dare l'informazione al partner di una sera o a quello che potrebbe essere un futuro compagno: non puoi ponderare sulla possibilità di infettare un essere umano secondo il tuo egoistico gradimento.

Sono sgomento di fronte alla mancanza dei requisiti minimi di eticità che dovrebbe avere chi implementa un thread di questo genere.

Il principio secondo il quale il "segreto" sarebbe considerare tutti i partner potenzialmente sieropositivi è moralmente ributtante e serve a giustificare soltanto la supremazia del principio del piacere su ogni altra considerazione  (sincerità, lealtà, rispetto dell'altro). E' la diretta conseguenza della costruzione di un'identità gay basta esclusivamente sulla sessualità. Questa si chiama: falsa coscienza.

 

Minima moralia!

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