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Scoprirsi sieropositivi


se vi scopriste sieropositivi....  

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  1. 1. se vi scopriste sieropositivi....

    • mi impiccherei subito ;)
      20
    • non direi nulla a nessuno
      5
    • dopo momenti di terrore correrei dal mio medico
      54
    • mi informerei meglio su internet sul da farsi
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    • sono gia' informato sull'argomento non mi spaventerei piu di tanto
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    • altro
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@Bullfighter2

 

quando cerchi un immunologo molto bravo alla fine ce n'è uno in svizzera tedesca, uno in quella francese e uno in quella itliana. non hai la scelta tra due immunologi molto bravi: ce n'è solo uno e lo tieni indipendentemente dal suo orientamento sessuale. alla fine almeno metà dei suoi pazienti sono gay e per lui è il pane quotidiano avere pazienti gay. ad esempio è il primo medico che ha consigliato al mio marito di fare la vaccinazione contro l'epatite perchè per lui tutti i gay dovrebbero farla. 

 

sentii un'intervista a un immunoliogo svizzero francese etero e diceva che per lui è stato molto arricchente avere i pazienti gay perchè spesso fanno professioni creative e questo fu una parte che non conosceva. un paziente ci va per anni e si istaura anche un rapporto umano tra medico e paziente.

 

se ti accontenti di un immunologo bravo, invece di uno molto bravo, allora hai già più scelta.....

Edited by marco7
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io penso che se un medico è molto bravo è semper gay friendly, altrimenti non sarebbe molto bravo.

 

ci ho inoltre ripensato: ci sono 2 immunologi molto bravi in svizzera tedesca: uno a zurigo e uno a san gallo.

 

avere un medico molto bravo è importante solo se si ha una malattia cronica, altrimenti per curare il rafreddore vanno bene anche quelli bravi.  :sarcastichand:

 

non sono incazzato ma mi scocciava che tu dici che il criterio è essere gay o gay-friendliy per scegliere il medico. il criterio dovrebbe essere che è molto bravo (e con ciò sarà di sicuro anche gay-friendly).

@Bullfighter2

 

il medico lo paghi di tasca tua in america ?

 

anche per il medico generico vale lo stesso discorso. è un medico molto importante che spesso non viene considerato abbastanza importante dai pazienti che credono che lo specialista risolva i loro problemi quando invece il medico di base dovrebbe semper essere la prima porta a cui bussare.

@Accepsut mi spiace contraddirti, ma la stragrande maggioranza (se non la totalità) delle persone che sanno di essere positive, se cerca sesso fine a se stesso, non lo dice ma mette il preservativo in modo da pulirsi la coscienza. sta a te trattare ogni partner come presunto "positivo".

Allora sono persone cattive e meritano la loro sofferenza. Ho letto tra tutte queste pagine il messaggio di un sieropositivo che dopo essersi fatto fare una pompa senza precauzioni ha confessa al partner di avrei l'HIV e per giunta si è lamentato degli insulti ricevuti. Messaggi del genere mi fanno accapponare la pelle. Come si può giocare così con le vite altrui?

@Accepsut, non so se ti è familiare il concetto di "riduzione del danno".

 

Immaginiamo un sieropositivo che dopo aver ricevuto una pompa riceva anche insulti dopo averlo detto.

Cosa farà la prossima volta? Non lo dirà più.

Tanto sarà comunque impossibile risalire a lui, dato che chi lo fa senza una volta in genere lo fa sempre.

Mentre chi si prende la sua parte di responsabilità e non insulta dopo atti consensuali

ha il vantaggio di venire sempre avvertito.

 

Lo stesso vale per l'obbligo di parlare della propria sieropositività.

Se io compio un reato a non dirlo se lo so: cosa dovrei fare?

Semplicissimo: mi basterà non farmi mai il test,

così nessuno mi potrà accusare di averlo contagiato consapevolmente!

 

Secondo gli immunologi consultati da Dan Savage per la sua rubrica 

la paura dell'HIV aumenta le possibilità di contagio.

 

Il periodo di massima virulenza dell'HIV è poco dopo il contagio

(quindi prima ancora che i malati stessi lo sappiano),

inoltre chi è in cura ha una viremia troppo bassa per contagiare.

Paradossalmente quindi una persona che non sa se è positiva o meno

può essere più infettiva di una persona che già lo sa.

 

L'ottica della "riduzione del danno" mira a evitare comportamenti

che possano diffondere l'infezione a prescindere dai giudizi morali

che puoi avere nei confronti delle persone sieropositive.

Lo colpevolizzazione del "positivo che non lo dice"

non è solo contraria all'etica della "responsabilità condivisa",

ma è anche pericolosa per gli effetti che provoca.

se il tipo dopo il rapporto sessuale non protetto gli ha detto di essere sieropositivo l'altro può fare una PEP dopo consultazione con un pronto soccorso.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Profilassi_post-esposizione_ad_HIV

 

certo che la situazione ideale è se fanno tutti sesso sicuro e chi non lo fa si assume dei rischi.

Edited by marco7

Semplicissimo: mi basterà non farmi mai il test,

così nessuno mi potrà accusare di averlo contagiato consapevolmente!

 

Concordo. Chi pretende in modo assoluto che venga reso noto lo stato di sieropositività dovrebbe fare il test ogni 6 mesi almeno. Perchè in medicina tutto è possibile tranne l'uomo gravido si dice all'università (e anche lì si chissà...) quindi la certezza non ce l'ha nessuno.

Si fa prima a considerarci tutti a rischio, fare sesso protetto secondo le linee guida della ragionevolezza e guardare a destra e sinistra quando si attraversa la strada ;)

@Viola77

Già mostrare il proprio test e pretendere altrettanto

sarebbe un po' paranoico, ma molto più sensato di chiedere "Sei positivo?"

A meno che non si usi questa scusa per fare sesso non protetto,

perché in quel caso allora rimane migliore la "presunzione di positività verso tutti".

@Accepsut, non so se ti è familiare il concetto di "riduzione del danno".

 

Immaginiamo un sieropositivo che dopo aver ricevuto una pompa riceva anche insulti dopo averlo detto.

Cosa farà la prossima volta? Non lo dirà più.

Tanto sarà comunque impossibile risalire a lui, dato che chi lo fa senza una volta in genere lo fa sempre.

Mentre chi si prende la sua parte di responsabilità e non insulta dopo atti consensuali

ha il vantaggio di venire sempre avvertito.

 

Lo stesso vale per l'obbligo di parlare della propria sieropositività.

Se io compio un reato a non dirlo se lo so: cosa dovrei fare?

Semplicissimo: mi basterà non farmi mai il test,

così nessuno mi potrà accusare di averlo contagiato consapevolmente!

 

Secondo gli immunologi consultati da Dan Savage per la sua rubrica

la paura dell'HIV aumenta le possibilità di contagio.

 

Il periodo di massima virulenza dell'HIV è poco dopo il contagio

(quindi prima ancora che i malati stessi lo sappiano),

inoltre chi è in cura ha una viremia troppo bassa per contagiare.

Paradossalmente quindi una persona che non sa se è positiva o meno

può essere più infettiva di una persona che già lo sa.

 

L'ottica della "riduzione del danno" mira a evitare comportamenti

che possano diffondere l'infezione a prescindere dai giudizi morali

che puoi avere nei confronti delle persone sieropositive.

Lo colpevolizzazione del "positivo che non lo dice"

non è solo contraria all'etica della "responsabilità condivisa",

ma è anche pericolosa per gli effetti che provoca.

mi dispiace ma non condivido per niente questa assurda teoria secondo cui non rivelare vedi essere sieropositivi ne diminuisce il contagio. Le cose non stanno per niente come le descrivi, anzi, aumenta il contagio perché se tu non me lo dici mi contagi e posso contagiare altri, se tu me lo dici io non faccio sesso con te nemmeno morto e si spezza il circolo vizioso. Invece di rispettare la vita altrui vedo che si preferisce difendere chi vuole unicamente soddisfare i propri appetiti sessuali, nascondendo una cosa gravissima e pericolosa perché, checché se ne dica, per l'HIV non c'è ancora una cura e quindi è una malattia mortale. Chi agisce in maniera così abietta e sconsiderata ha tutto il mio disprezzo. Lo deve dire quello che ha. Edited by Accepsut

se tu me lo dici io non faccio sesso con te nemmeno morto e si spezza il circolo vizioso.

quindi secondo te il circolo vizioso dell'hiv si spezza a non fare sesso con chi sa di avere l'hiv?

e se uno non s'è mai fatto il test? con lui sesso lo fai? e se poi ce l'ha?

Il circolo vizioso dell'hiv si spezza a fare sesso protetto, tutto il resto sono discorsi da bimbi spaventati.

 

Senza contare che allo stato attuale delle cose il grande problema dell'hiv è proprio lo stigma sociale che lo accompagna.

Edited by Viola77

sulla pep poi sappiamo molto bene che ci sono troppe variabili in corso, allo stesso autore del 3ad è stata rifiutata al pronto soccorso. E se ti viene detto dall'altro tre giorni dopo? altro che pep. Io non devo essere proprio messo nelle condizioni di dover eventualmente fare una pep e questo solo se tu sei sincero.

quindi secondo te il circolo vizioso dell'hiv si spezza a non fare sesso con chi sa di avere l'hiv?

e se uno non s'è mai fatto il test? con lui sesso lo fai? e se poi ce l'ha?

Il circolo vizioso dell'hiv si spezza a fare sesso protetto, tutto il resto sono discorsi da bimbi spaventati.

 

Senza contare che allo stato attuale delle cose il grande problema dell'hiv è proprio lo stigma sociale che lo accompagna.

Tante infezioni sono dovute a questi untori. Io personalmente non farei sesso con un sieropositivo neanche protetto perché troppe sono le variabili. Magari tu lo faresti, io no. Se ci fosse la massima sincerità tra le persone tante infezioni si eviterebbero. Lo stesso autore del 3ad ha il dubbio che il partner portoghese che gliel'ha passato sapesse di avere l'hiv x come lo respingeva. Pensa se fosse stato sincero: una infezione in meno.

 

 


perché, checché se ne dica, per l'HIV non c'è ancora una cura e quindi è una malattia mortale.

 

nei paesi industrializzati oggi è una malattia cronica e i sieropositivi hanno all'incirca la stessa speranza di vita dei sieronegativi.

 

è una malattia mortale per chi non vuole o non può curarsi perchè vive in un paese povero.

@Accepsut Ancora non ci capiamo. A meno che un sieropositivo ti violenti (e allora convieni con me che andiamo su un altro piano) se fai sesso non protetto rischi in modo deliberato e consapevole. Sia che questo abbia l'hiv, sia che lo sappia, che non lo sappia, che abbia l'epatite C o il cimurro.

Quindi fare sesso protetto è il modo per avere un'infezione in meno. Oddio ci sarebbe anche l'astinenza volendo ;)

La frase giusta è "pensa se fosse stato attento, un'infezione in meno".

Perchè la vita è tua, non la devi mettere nelle mani di nessuno.

Edited by Viola77
Bullfighter4

@viola: che tu sappia, c'e' un minimo Di informazione fatta nelle scuole per educare i giovani sull'Hiv e le malattie sessualmente trasmettibili? Per esempio, nello stato Di NY, per legge, nelle scuole dell'obbligo ( equivalente delle medie e superiori) I professori devono fare un minimo Di 7 lezioni all'anno su cosa sia HIV, aids, Metodi Di contagio, etc. purtroppo molti poi non lo fanno, ma perlomeno dovrebbero.

 @Bullfighter2 Ti posso rispondere per il mio liceo, perchè sono a contatto col mio prof di allora. Loro fanno dei seminari sull'educazione sessuale, sia da un punto di vista di orientamento, sia nei riguardi delle malattie sessualmente trasmissibili, di tutte le implicazioni.

Ai miei tempi il massimo fu un ginecologo che ci parlò di contraccezione e di pap test.

nei paesi industrializzati oggi è una malattia cronica e i sieropositivi hanno all'incirca la stessa speranza di vita dei sieronegativi.

 

è una malattia mortale per chi non vuole o non può curarsi perchè vive in un paese povero.

Beato te che credi a queste favole. Se si sta così bene che l'hiv allora perché pensare alla prevenzione? Non ha senso parlare di contraccettivi, di comportamenti a rischio etc. Tanto la qualità della vita sarà uguale no? A questo punto sesso bareback a go go e una pillola per i successivi 30 anni. Se ci credi puoi farti contagiare oggi stesso, io preferisco di no. Edited by Accepsut

@Accepsut Ancora non ci capiamo. A meno che un sieropositivo ti violenti (e allora convieni con me che andiamo su un altro piano) se fai sesso non protetto rischi in modo deliberato e consapevole. Sia che questo abbia l'hiv, sia che lo sappia, che non lo sappia, che abbia l'epatite C o il cimurro.

Quindi fare sesso protetto è il modo per avere un'infezione in meno. Oddio ci sarebbe anche l'astinenza volendo ;)

La frase giusta è "pensa se fosse stato attento, un'infezione in meno".

Perchè la vita è tua, non la devi mettere nelle mani di nessuno.

Ci sono sentenze passate in giudicato di persone infette che volontariamente hanno trasmesso il virus ad altre inconsapevoli. Io non mi sento di giustificare questi delinquenti. Una persona che sa lo deve dire perché se infetta altri può incorrere in vari reati cioè lesioni personali gravi, gravissime, con dolo. Al di là dell'aspetto legale che pure c'è dove è il rispetto dell'altro? Una persona che nasconde un dettaglio per nulla trascurabile manca della cosa fondamentale nei rapporti con gli altri: il rispetto. E poi lo si pretende in qualità di povera vittima malata? Se tu sai di stare male me lo devi dire e basta. E invece qui si giustifica il silenzio e lo si fa passare per salvatori della patria mentre sono solo untori.

@Accepsut

 

io non ho detto che la qualità della vita è uguale, ho detto che non è una malattia mortale nei paesi industrializzati, cosa che tu affermavi. farsi contagiare da un sieropositivo che prende i medicamenti antivirali non è facile. mi sono punto con una forbice sporca di sangue del mio partner sieropositivo e non mi sono contagiato.

Io mi chiedo sempre se chi fa questi discorsi si rende conto di quanto siano pericolosi ...

Il modo migliore per aumentare la diffusione di un virus e' proprio fare questa operazione di demonizzazione verso gli "untori", quando basterebbe imparare ad usare sempre precauzioni e a fare abitualmente il test. Non è così difficile proteggersi e non serve fare tutto questo allarmismo e creare gli psicodrammi ...

@Accepsut Vediamo se riesco a spiegarmi.

Facciamo che io non mi sia mai fatta un test in vita mia. E ti invito a fare sesso senza protezioni. Secondo te che cosa sono? Visto che di fatto non so se ho l'hiv o no.

Ma il punto è un altro. Io posso fare ciò che voglio, io ti posso perfino dire che sono vergine per convincerti a fare sesso senza preservativo. Se tu ci credi sei un bischero. Se fai sesso occasionale senza protezione sei un bischero, senza se e senza ma.

Il termine "untore" può avere un senso in una coppia monogama, dove uno dei due non solo non è fedele ma fa sesso senza protezione.

Nel sesso occasionale tutti hanno l'hiv, senza distinzioni. Perchè potrebbero non dirtelo o potrebbero non saperlo. Se poi vogliono fare sesso bareback con te allora le possibilità che siano hiv positivi crescono a dismisura.

Se non vuoi correre il rischio di fare sesso ovviamente protetto con un hiv positivo (che lo sappia o che non lo sappia) c'è l'astinenza o arrivare vergini al matrimonio (al tuo ovviamente ;) ) e sperare di avere un compagno fedele.

Tutti gli altri banalmente fanno sesso sicuro.

Non capisco come fare sesso con uno che semplicemente non si fa il test ti metta tranquillo...

 

 

 

 


Se poi vogliono fare sesso bareback con te allora le possibilità che siano hiv positivi crescono a dismisura.

 

credo hai ragione (perchè tanto pensano che in ogni caso sono già sieropositivi) e c'è parecchia gente che chiede bareback. 

Veramente Marco non era quello il mio pensiero. Ma se fai sesso bb i rischi di prenderti l'hiv sono elevatissimi (tanto più elevati quanto più lo fai) e dubito anche che chi lo faccia poi si premuri di fare il test ogni 6 mesi. Quindi sono potenziali positivi inconsapevoli.

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