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L’arte non dovrebbe essere mai censurata?


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Saramandasama

Questa canzone -a mio parere molto bella- sta creando sentimenti contrastanti tra i fan giapponesi del gruppo Lous and the Yakuza. Già il nome Hiroshima risveglia traumi ancora vividi nell’immaginario collettivo nipponico, poi il refrain “tu est ma petite bomb à moi, tu exploses comme Hiroshima, tu me hantes comme Hiroshima » è per molti giapponesi inconcepibile. Qualcuno ha fatto l’esempio di come potrebbe suonare se si sostituisse Hiroshima con Kiev. Sarebbe accettabile?

Bisogna dare la precedenza al primato dell’arte o ci sono dei limiti?

 

 

4 hours ago, Saramandasama said:

Qualcuno ha fatto l’esempio di come potrebbe suonare se si sostituisse Hiroshima con Kiev. Sarebbe accettabile?

 

 

 

C'è una differenza sostanziale tra Hiroshima e Kiev: il primo è un fatto di 80 anni fa. Non tantissimo, certo, visto il diffuso biasimo di cui parli, ma inevitabilmente il tempo edulcora la portata drammatica di (quasi) ogni evento. Nessuno si scandalizza per una battuta a Zelig sul rogo di Giovanna D'Arco, eppure parliamo di una ragazza di 19 anni a cui è stato dato fuoco, mentre un comico che si azzardasse a scherzare sulla funivia del Mottarone (o su Kiev), perlomeno in maniera del tutto gratuita, verrebbe sommerso di critiche feroci. 

Edited by Cesco00
4 hours ago, Saramandasama said:

Bisogna dare la precedenza al primato dell’arte o ci sono dei limiti?

Parlare di arte per questa canzonetta non sarà eccessivo? 😅 potevano pure trovare un'altra rima, mi sembra che siano ricorsi ad un mezzuccio per vedere l'effetto che fa.

Personalmente  trovo si possa sempre dire quasi tutto, se non c'è un esplicito intento diffamatorio o offensivo (lì il discorso cambia). 

12 minutes ago, Cesco00 said:

Nessuno si scandalizza per una battuta a Zelig sul rogo di Giovanna D'Arco, eppure parliamo di una ragazza di 19 anni a cui è stato dato fuoco, mentre un comico che si azzardasse a scherzare sulla funivia del Mottarone (o su Kiev), perlomeno in maniera del tutto gratuita, verrebbe sommerso di critiche feroci. 

Tutti i buoni sono scesi in piazza per Charlie Hebdo ai tempi dell'attentato, e ci sentivamo così solidali con le vittime di attentatori islamici poco inclini alla satira, tutti commossi...almeno fino a quando Charlie Hebdo non ha scherzato su Amatrice, con quella simpatica vignetta sul fatto che il terremoto avrebbe fatto "lasagne" degli amatriciani -e lì molti dei buoni hanno cambiato idea, che secondo me è l'aspetto più comico della faccenda- cui è seguita ulteriore vignetta in cui si alludeva al fatto che le case crollate ad Amatrice sarebbero state costruite dalla mafia, mica da Charlie Hebdo! Con il riferimento alla mafia a parer mio i vignettisti hanno cercato di sviare l'attenzione e recuperare terreno, perché tutti i buoni sono contro la mafia, perdincibacco (fingiamo di non vedere la sciatteria con cui si accusa la mafia di qualsiasi cosa, ché pazienza fosse crollata un'opera pubblica in una grande città, ma che la mafia abbia costruito quattro case di sasso ad Amatrice mi pare proprio strano 😛 ).

Il guaio delle battute e delle vignette di cattivo gusto è che spesso non fanno ridere...chi sa fare buona comicità di solito non ha bisogno di scegliersi il tema più ostico.

 

5 hours ago, Saramandasama said:

Bisogna dare la precedenza al primato dell’arte o ci sono dei limiti?

I limiti li può porre il pubblico decretando un successo o un fallimento. Se la gente si scandalizza non li ascolterà. 

1 hour ago, Cesco00 said:

un comico che si azzardasse a scherzare sulla funivia del Mottarone (o su Kiev), perlomeno in maniera del tutto gratuita, verrebbe sommerso di critiche feroci.

Secondo me, Pucci quasi quasi sarebbe pure tentato. 

Saramandasama
6 hours ago, schopy said:

Parlare di arte per questa canzonetta non sarà eccessivo? 😅 potevano pure trovare un'altra rima, mi sembra che siano ricorsi ad un mezzuccio per vedere l'effetto che fa.

Personalmente  trovo si possa sempre dire quasi tutto, se non c'è un esplicito intento diffamatorio o offensivo (lì il discorso cambia). 

Tutti i buoni sono scesi in piazza per Charlie Hebdo ai tempi dell'attentato, e ci sentivamo così solidali con le vittime di attentatori islamici poco inclini alla satira, tutti commossi...almeno fino a quando Charlie Hebdo non ha scherzato su Amatrice, con quella simpatica vignetta sul fatto che il terremoto avrebbe fatto "lasagne" degli amatriciani -e lì molti dei buoni hanno cambiato idea, che secondo me è l'aspetto più comico della faccenda- cui è seguita ulteriore vignetta in cui si alludeva al fatto che le case crollate ad Amatrice sarebbero state costruite dalla mafia, mica da Charlie Hebdo! Con il riferimento alla mafia a parer mio i vignettisti hanno cercato di sviare l'attenzione e recuperare terreno, perché tutti i buoni sono contro la mafia, perdincibacco (fingiamo di non vedere la sciatteria con cui si accusa la mafia di qualsiasi cosa, ché pazienza fosse crollata un'opera pubblica in una grande città, ma che la mafia abbia costruito quattro case di sasso ad Amatrice mi pare proprio strano 😛 ).

Il guaio delle battute e delle vignette di cattivo gusto è che spesso non fanno ridere...chi sa fare buona comicità di solito non ha bisogno di scegliersi il tema più ostico.

 

Arte in senso lato, più generale..

Ma il gruppo in questione è nippofilo, non c’era intento diffamatorio. Anzi.. 

Questo è l’elemento interessante. Si tratta di un fraintendimento culturale dovuto a sensibilità diverse. Qualcuno parlerebbe di deriva da appropriazione culturale 

7 hours ago, Cesco00 said:

C'è una differenza sostanziale tra Hiroshima e Kiev: il primo è un fatto di 80 anni fa. Non tantissimo, certo, visto il diffuso biasimo di cui parli, ma inevitabilmente il tempo edulcora la portata drammatica di (quasi) ogni evento. Nessuno si scandalizza per una battuta a Zelig sul rogo di Giovanna D'Arco, eppure parliamo di una ragazza di 19 anni a cui è stato dato fuoco, mentre un comico che si azzardasse a scherzare sulla funivia del Mottarone (o su Kiev), perlomeno in maniera del tutto gratuita, verrebbe sommerso di critiche feroci. 

Se leggi i commenti, scritti(da giapponesi) davvero in modo educato e preciso, sotto al video in questione, ti renderai conto che forse non bastano 80 anni per rimarginare una ferita da bomba nucleare

 

6 hours ago, Ghost77 said:

I limiti li può porre il pubblico decretando un successo o un fallimento. Se la gente si scandalizza non li ascolterà. 

Secondo me, Pucci quasi quasi sarebbe pure tentato. 

In realtà è un pubblico irrilevante, quello giapponese per questo gruppo. Non oso immaginare se ad essere stato offeso fosse stato il pubblico nordamericano.  Li avrebbero annientati
 

1 minute ago, Saramandasama said:

Ma il gruppo in questione è nippofilo, non c’era intento diffamatorio. Anzi.. 

Questo è l’elemento interessante. Si tratta di un fraintendimento culturale dovuto a sensibilità diverse.

Si vede che sono dei nippofili poco svegli 😅

a parte che nessuno ha censurato niente, al massimo parlerei di cattivo gusto de sti ragazzi, che mi sembra innegabile.

un po' come se qualche gruppo americano citasse completamente fuori luogo l'11 settembre; che ne so, cazzate tipo "quando mi hai lasciato il mio cuore è crollato come le torri gemelle".

roba da prenderli a sberle e basta

Edited by freedog
21 hours ago, schopy said:

Il guaio delle battute e delle vignette di cattivo gusto è che spesso non fanno ridere...chi sa fare buona comicità di solito non ha bisogno di scegliersi il tema più ostico.

Io non ho difeso il diritto di Charlie Hebdo di fare battute offensive:

è un diritto che nessuno ha mai messo in discussione, visto che nessuno lo censura.

Ho difeso il diritto di non venire ammazzati per una battuta offensiva.

 

Noi buoni siamo scesi in piazza, ma il Principe del Male (Bergoglio)

ha subito detto che la religione è come la mamma e se mi offendi la mamma ti meriti un pugno:

di fatto prendendo le parti dei terroristi islamisti.

 

Criticare non vuol dire censurare: se ti boicotto non ti sto censurando,

né ti sto censurando se dico che sei un coglione.

La libertà di parola o è un'arma a doppio taglio o non esiste.

 

8 minutes ago, Almadel said:

Ho difeso il diritto di non venire ammazzati per una battuta offensiva 

Ovvio, e su questo non potrei essere più d'accordo; di fatto quel che trovavo comico è che quando il bersaglio della satira siamo stati noi italiani, ho visto un esagerato campanilismo da parte di molti (non mi riferivo a te) di quelli che qualche tempo prima avevano tappezzato le bacheche social di "Je suis Charlie Hebdo" 😊 Chiaro poi che dire di un giornaletto che "ci fa schifo" è ben diverso dall'augurarsi che i suoi redattori vengano giustiziati.

9 minutes ago, Almadel said:

Noi buoni siamo scesi in piazza, ma il Principe del Male (Bergoglio)

ha subito detto che la religione è come la mamma e se mi offendi la mamma ti meriti un pugno:

Ricordo, un posizionamento molto discutibile, parole che non andavano pronunciate. Ma si sa, noi italiani mai vorremmo vivere in teocrazia però guai a toccarci il Santo Padre.

16 minutes ago, Almadel said:

La libertà di parola o è un'arma a doppio taglio o non esiste.

È proprio così 😌

54 minutes ago, schopy said:

Ovvio, e su questo non potrei essere più d'accordo; di fatto quel che trovavo comico è che quando il bersaglio della satira siamo stati noi italiani, ho visto un esagerato campanilismo da parte di molti (non mi riferivo a te) di quelli che qualche tempo prima avevano tappezzato le bacheche social di "Je suis Charlie Hebdo" 😊 Chiaro poi che dire di un giornaletto che "ci fa schifo" è ben diverso dall'augurarsi che i suoi redattori vengano giustiziati.

Io non vedo una vera contraddizione tra dare del coglione a qualcuno e augurarsi che non lo crivellino di colpi.

Mi indispone che a Destra si invochi la libertà di parola quando devono darmi del "frocio"

e poi gridino alla dittatura del politicamente corretto quando io gli rispondo "fascista".

 

1 hour ago, Almadel said:

Io non vedo una vera contraddizione tra dare del coglione a qualcuno e augurarsi che non lo crivellino di colpi.

Non è una vera e propria contraddizione, ma se PRIMA ci fossero state le vignette su Amatrice e DOPO i vignettisti fossero stati brutalmente assassinati per aver offeso Maometto...la "nostra" partecipazione al comune cordoglio sarebbe stata molto più contenuta 😏

1 hour ago, Almadel said:

e poi gridino alla dittatura del politicamente corretto quando io gli rispondo "fascista".

Che non capisco perché li indisponga...fino a relativamente pochi anni fa ne andavano così fieri :D 

L'arte non dev'essere censurata. La censura è ignoranza. Il linguaggio di molte arti non viene più capito e si guarda solo all'aspetto letterale e pedagogico. La nostra cultura cattolica ci spinge a credere che dietro a ogni cosa ci sia una morale, giusta o sbagliata, e una volontà di plagio. Quando censurano noi mondo lgbt, ad esempio col celeberrimo non baciatevi in pubblico che ci sono i bambini lo fanno seguendo quest'idea malata secondo cui noi avremmo il superpotere di traviare giovani menti.  Come uno che vede Superman non si mette un mantello e si butta dal terrazzo sperando di volare, chi vede due gay che si baciano non diventa gay, e chi ascolta la canzone capisce che Hiroshima è solo una metafora. Più grave che la bomba di Hiroshima sui libri di storia sia ricordata più come la fine della guerra che come evento catastrofico costato gravi conseguenze a moltissimi civili.

In Drag Race Uk season 1 una drag è stata criticata per una battuta sulla nave Belgrano.

https://www.attitude.co.uk/culture/film-tv/bbc-rejects-complaints-about-baga-chipzs-belgrano-joke-on-drag-race-uk-301160/

Edited by Vivacia3But

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