Ahriman Posted October 7, 2009 Share Posted October 7, 2009 ciò che per te è pura illusione per altri è vero, loro per loro, le prove le hanno La verità non è soggettiva. Quante verità esistono? Se avessero le prove delle loro convinzioni non avrebbero bisogno di fede, che per definizione è la malsana abitudine di credere qualcosa in assenza di prove (lo ammettono loro stessi!). una marea di idioti? non credo ci siano solo gli idioti No di certo. Ci sono anche gli ignoranti, i disperati, i malati di mente ("deluded" in inglese suona meno scortese). io ammetto il mistero poichè la conoscenza umana non è infinita Anch'io, ovviamente, ammetto il mistero. La differenza è che i religiosi vogliono che il mistero resti tale. Gli atei vorrebbero che, gradualmente, si cominci a spiegare quello che non sappiamo. La scienza è la nostra "candela nel buio", che ci aiuta a "porre un'argine all'infinita ignoranza". (cito Carl Sagan) anche il sentimento è irrazionale poi c'è chi ci vede solo ed unicamente meccanismi chimici, biologici, fisiologici, io non ci vedo solo questo Perché dici "solo" meccanismi [naturali]? Sapere che l'amore è il prodotto di processi biochimici fantasticamente complicati lo rende meno splendido? Io dico che lo rende ancora più meraviglioso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted October 8, 2009 Share Posted October 8, 2009 Se avessi il potere del papa, non sarei quì a parlare ma ad agire. Ad ogni modo trovo triste definire i credenti deboli, malati di mente, disperati e ignoranti. Se non si crede a Dio almeno non rompete chi invece un rapporto ce l'ha. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 8, 2009 Share Posted October 8, 2009 Il guaio è che i credenti non pregano da soli nelle loro camerette; ma organizzano il Family Day si fanno esplodere contro le Twin Towers, proibiscono i condom in Africa, tagliano il clitoride alle bambine, proteggono i pedofili, lapidano gli omosessuali e varie cose di questo genere. E quando gli chiedi: "Perchè lo fai?" Tutti ti rispondono: "Me l'ha detto Dio" Dio dovrebbe limitarsi ad avere un rapporto con le persone perbene, non credi? Potrebbe anche dire: "Ehi, questo stronzo non l'ho mica mandato io! Io non c'entro!" Se io fossi Dio, lo farei. Altrimenti un sacco di brave persone diventano atee. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted October 8, 2009 Share Posted October 8, 2009 Non credo bisogna generalizzare. Difatti ci sono anche attivisti gay che discriminano. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted October 8, 2009 Share Posted October 8, 2009 Il buon Pascal è teologicamente disgustoso, lo è talmente tanto da essere un beniamino degli atei. "Giocherei al SuperEnalotto anche se il Jackpot fosse una balla, perchè perdo solo un euro ma posso vincerne 100 milioni" Potremmo metterlo al posto di Tremonti. Pascal, prima di giocarsi il tutto per tutto colla famigerata scommessa sull'esistenza di Dio, che è abbastanza ridicola almeno a mio avviso, Ragazzi scusatemi ma se non si legge il pensiero di Pascal nel suo contesto originale non lo si capisce e non si capisce che cosa vuol dire. Pascal non parla in propria persona, con la sua famosa «scommessa», ma si rivolge a un razionalista non credente, a una persona che rifiuta la fede in nome del razionalismo, e a costui argomenta che, in forza dei suoi stessi principi, è più utile scommettere di credere che non credere. Nel razionalismo seisettecentesco razionalismo e utilitarismo sono strettamente connessi. All'inizio del passo famoso, Pascal avverte che parlerà ora «selon les lumières naturelles» (cioè non secondo la fede ma secondo la comune ragione naturale data a tutti) e argomenta: 1. Se c'è un Dio, è infinitamente incomprensibile, perché non ha alcun rapporto con noi: noi siamo dunque incapaci di comprendere né quel che è, né se è. I cristiani non possono dunque essere biasimati di non poter rendere ragione della loro fede in Dio, perché essi professano una religione di cui sanno che non possono rendere ragione. Se essi provassero la loro fede, non manterrebbero la parola; ora, è proprio mancando di prova che essi possono sperare di non mancare di «senso». 2. Di fronte alle proposizioni «Dio è» e «Dio non è», è impossibile deiberare tramite la ragione; non è possibile introdurre determinatezza e ragione là dove c'è solo un caos infinito. Non biasimate dunque - dice Pascal al suo interlocutore immaginario - chi, non avendo determinato nulla secondo ragione, si è limitato a «scegliere». 3. l'interlocutore immaginario ribatte che non li biasima di aver fatto quella scelta, ma una scelta. La cosa giusta, aggiunge, è di non scommettere. 4. Pascal ribatte: «Ma bisogna scommettere. Non è una cosa volontaria, siamo imbarcati. La vita ci obbliga a farlo». Quale scelta farete voi, domanda? Se scommettete che «Dio è», guadagnate tutto, se Dio è; e non perdete niente, se Dio non è. In linea generale, quando si è forzati a giocare, quando ci sono altrettanti elementi di azzardo sia nell'una che nell'altra scelta, la certezza del fatto che si assume una scelta è altrettanto forte che l'incertezza di aver scelto bene e di aver avuto ragione (=guadagnare). Quel che conta veramente, non è vincere o perdere, ma, tramite la scelta, avere anteposto la vita alla astratta ragione. E avere modellato la vita secondo dei principi che valgono in sé (essere fedele, onesto, umile, riconoscente, fare del bene al prossimo, amico sincero, vero). Anche se si è perduto, anche se non esiste Dio, che male c'è ad avere vissuto così, come se ci fosse Dio? Anche se non lo dice, il ragionamento di Pascal lo conduce in fin dei conti a riconoscere la superiorità dell'etica sulla religione. Ognuno la pensi come vuole, su queste materie. Io mi sono assunto il compito di fare un bignamino del frammento delle Pensées. Chi lo vuole leggere in extenso, deve andare alla Sezione II, Il nodo, paragrafo 3, Infini-Rien: Le pari (nell'ed. di Pascal della Pléiade, pp. 1212-1216). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ahriman Posted October 8, 2009 Share Posted October 8, 2009 Se avessi il potere del papa, non sarei quì a parlare ma ad agire. Dunque sei un aspirante papa impotente. Ecco quello che io trovo triste! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 9, 2009 Share Posted October 9, 2009 Beh è ovvio...Pascal mica è scemo! Si sceglie l'interlocutore che gli dice le cose che gli torna utile sentirsi dire ai fini del suo discorso. Certo è la testimonianza di un certo clima culturale, mica sostengo che Pascal sia da saltare a pie' pari in un libro di storia della filosofia. Lo si studia, lo si comprende, gli si riconosce il valore storico che merita e poi lo si dichiara ( ai nostri fini ) superfluo. Tutto il discorso di Pascal, visto dalla prospettiva di oggi, può essere ritenuto compreso in un romanzo di Jane Austen. Quindi rimane utile studiare Pascal. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Lithium90 Posted October 9, 2009 Share Posted October 9, 2009 no io non ci credo, cioè sono ateo, per varie cose, anche per le continue contraddizzioni che ci sono.Siamo tutti uguali agli occhi di dio eppure devi agire bene o brucerai all'inferno, eppure ci sono ancora le discriminazioni ecc XD cavolate u.u Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted October 9, 2009 Share Posted October 9, 2009 Sarà molto triste se lo divento papa, stanne certo! A parte gli scherzi, trovo triste il fatto che gente usa appellativi per offendere. Che poi questi nomi sono di persone autorevoli e l'altro può sentirsi omaggiato è lo scotto da pagare per le banalità scritte. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ahriman Posted October 9, 2009 Share Posted October 9, 2009 Idioti = chi non ha le capacità intellettuali per arrivare a capire la verità nonostante le prove Ignoranti = chi non ha l'educazione necessaria per conoscere le prove Disperati = chi si trova in situazioni estreme per cui l'emotività prevale sulla ragione (ed ignora quindi le prove) Deluded = chi "sente" dio Non c'è nulla di offensivo. Sono queste le possibilità esistenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted October 10, 2009 Share Posted October 10, 2009 Concordo con le definizioni ma credo che i credenti non siano definibili con quei termini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ahriman Posted October 10, 2009 Share Posted October 10, 2009 Concordo con le definizioni ma credo che i credenti non siano definibili con quei termini. Be', certo. Se tu credi sei credente (nel fatto che i credenti non possano essere cretini). E' evidente che non ti piaccia sapere di essere o un idiota o un ignorante o un disperato o un folle. Allora le tue opinioni non contano perché sei in chiaro conflitto d'interessi. E dato che non hai 5 tv non te lo puoi permettere, bello. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hitam Posted October 10, 2009 Share Posted October 10, 2009 Io credo nel rispetto. E pregherò per te e per il tuo basso rispetto per chi crede. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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