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Salve salvino.

Probabilmente non vi ricorderete di me, perchè per motivi disparati faccio solamente apparizione sporadiche.

Dopo questa piccola premessa, veniamo pure a noi.

 

Vorrei discutere con voi, cari utenti, di un argomento piuttosto controverso e soggettivo, che mi è stato ispirato leggendo il post " Scoprirsi Sieropositivi " :http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=15681.20.

Nella pagina che vi ho postato si legge una "accesa" discussione tra Alecs e Ben81, in cui il secondo rivendica la relatività delle Opinioni ( cito: « ...se per te una cosa è in un modo, per me può essere considerata in un altro modo, e per altri ancora in un modo diverso. » ).

Ora.

Non ho interesse nel discutere quanto loro hanno detto ( senza offesa, cari ), ma ciò che mi interessava porre all'attenzione del Forum era la seguente domanda:

 

« Sono le Opinioni sempre ed in ogni caso Sacre e Rispettabili, poichè è giusto che ognuno abbia la sua? »

 

O forse possono esistere Opinioni "giuste" o "sbagliate"?

Oppure l'Opinione, di per sè è sbagliata proprio perchè tale e basata su un mero criterio soggettivo?

E non è forse meglio che alcune Opinioni ( pensiero fascista, assolutismo religioso,  censura etc. ) non avessero mai avuto la possibilità di essere espresse, e che tutt'ora sarebbe bene "uccidere" chi le esprime? ( non spaventatevi per il termine uccidere, è per rendere l'idea ^^' )

 

Tengo a ricordarvi che la "Sacralità delle Opinioni" è un concetto Illuminista, e noi siamo abituati a pensare ciò solo perchè siamo figli di quel periodo ( cit. classica: « Posso non condividere la tua Opinione, ma sono disposto a dare la mia vita affinché tu possa esprimerla. » )

 

A voi la parola, vi passo lo Scettro.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/
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Un' opinione diventa "sbagliata", solo quando finisce per ledere la nostra libertà o quella altrui. A questo punto è necessario combatterla con ogni mezzo a nostra disposizione, possibilmente partendo dal più pacifico xD

 

Nei restanti casi, invece, rimane semplicemente un' opinione discutibile, che noi possiamo vedere sbagliata, ma che forse non lo è. Per questo è sempre buona cosa discutere, confrontarsi, argomentare ed imparare da tutto questo a creare un pensiero figlio di un mix incredibile di esperienze. :eek:

 

Spero di essermi spiegato xD (Post scrittum. Tra cinque minuti potrei cambiare idea a riguardo xD)

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-305683
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La questione è complessa e semplice allo stesso tempo.

 

L'opinione non è un valore in sé ma solo se rispetti una serie di imperativi fondamentali:

 

a. non essere violenta o suscitatrice di violenza

b. accetti la legge fondamentale del dialogo: sottomettersi cioè a un esame razionale volto ad appurare

se essa è sostenibile, fondata, giustificata, oppure se essa presupponga valutazioni ingiustificate razionalmente

e ingiustificabili moralmente

c. non essere falsa

 

In base ad -a- tutte le opinioni politiche totalitarie (comunismo, nazionalsocialismo) autoritarie (fascismo) e fondamentaliste sono da escludersi,

proprio perché non sono vere opinioni, ma codici totalitari o autoritari travestiti da opinioni, oppure opinioni trasformate in verità storiche

 

In base a -b- tutte le opinioni razziste, discriminatorie, lesive dei diritti naturali, civili e (nel caso dei Paesi

democratici) costituzionali sono da escludersi

 

In base a -c- sono escluse tutte le opinioni che riposano su una consapevole o meno distorsione dei fatti, che si fondano

sull'errore e sulla menzogna.

 

Insomma non ogni cosa che mi passa per la capa è un'opinione, anche se io la sappia sostenere in perfetto italiano,

o con affascinanti argomentazioni.

 

Quanto all'OPINIONE che gli Illuministi difendevano con quella nota frase di Voltaire (in cui è presente una forte punta retorica,

ma lasciao perdere), essa non è un'opinione qualunque, ma l'opinione contrapposta al DOGMA.

 

L'Illuminismo insorge infatti contro l'assolutismo delle monarchie e delle caste e contro l'oscurantismo e il fanatismo

religiosi e ad essi contrappone il valore della RAGIONE (dal cui uso si deducono i punti a, b, c di cui sopra).

 

Se io penso che tutti gli omosessuali sono portatori di una sessualità che non è evoluta e che si è bloccata a uno stadio

infantile, non esprimo un'OPINIONE ma un DOGMA.

 

(Infatti, per restare all'esempio, nel 1912 Freud chiese a Jung proprio questo, di trasformare la teoria freudiana della

sessualità in DOGMA, e di impegnarsi a sostenerla in quanto tale. Jung si rifiutò e tra i due avvenne la nota, insanabile

rottura)

 

Quanto all'espressione dell'opinione, la regola aurea e il vero principio liberale è che ognuno abbia il diritto

DI ESPRIMERE una opinione, la quale però deve accettare di sottomettersi (proprio in quanto la si esprime)

al tribunale della Ragione, del Dialogo, dell'esame critico. Se essa viola i criteri di civiltà comunemente condivisi,

o la logica, va respinta come un'opinione o ingiusta, o sbagliata, o autocontraddittoria, o semplicemente falsa (l'opinione

l'acqua bolle a 78 gradi è falsa).

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-305750
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purospirito

Io patteggio per socrate...

 

uso la maieutica... ti faccio capire che se hai un'opinione diversa dalla mia, quindi sbagliata  :eek: , devi distruggerla e riformularla da capo secondo migliori  più giuste linee guida in modo da partorire idee intelligenti...  :asd:

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-305755
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Il discorso è semplice, ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole, fosse anche la cazzata più assurda, finchè quella cosa non va a compromettere la libertà altrui  :asd:

Anche se sì, dà fastidio a tutti non poter contraddire qualcuno che la pensa in un certo modo che non ci piace e che comunque non lede la libertà di nessuno  :eek:

 

 

 

 

 

PS: OT: oddio sono appena diventato maggiorenne *_* fine OT   XD

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Rispondo ad Albi e ad Alecs:

Voi la mettete su un piano di libertà, ma dicendo che "Va bene finché non lede la libertà altrui" non escludete anche altre opinioni, che possono essere giustissime, eppure compromettono qualche libertà?

Ad esempio, se io fossi un cattolico bigotto e minorato, e dicessi: « No in nessun caso all'aborto, perchè bizogna tifendere fita umana at oghni cozto » lederei una libertà altrui ( quella di abortire ), eppure esprimerei un'opinione per me corretta.

 

Rispondo ad Isher, la cui risposta mi è piaciuta assai ed è molto esauriente.

 

E' vero, ma i DOGMI, essendo tali, dovrebbero essere realtà sempre vere ed indiscutibili. Ma cosa mi dici dei DOGMI "sbagliati"?

Se io dico: « L'Omosessualità è una malattia, poichè rappresenta uno stato alterato della "normale" condotta sessuale umana, così come il raffreddore rappresenta un'alterazione del normale stato fisico. » sto pur sempre esprimendo un DOGMA, poichè si presuppone debba essere una frase "sempre vera", ma essa è sbagliata. E' collocabile, a tuo parere, nell'Opinione?

 

Un'altra perplessità. Esistono anche Opinioni non Dogmatiche, sempre vere, ma controcorrente?

Tu dicesti: « Se essa viola i criteri di civiltà comunemente condivisi, o la logica, va respinta come un'opinione o ingiusta, o sbagliata, o autocontraddittoria, o semplicemente falsa ».

Io ti replico: « Galilei fu costretto ad abiurare per aver espresso un'Opinione vera, eppure contro i criteri comunemente condivisi e logici rispetto a quell'epoca. »

 

 

E anzi, aggiungo:

Sarebbe bene che ognuno ricercasse un'oggettività completa nell'espressione delle proprie idee, o forse è meglio lasciarsi guidare anche dall'"istinto soggettivo"?

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Si sente spesso gente (a volte piena di sè) pontificare le proprie convinzioni e concludere con la frase "e questa è la mia opinione e la devi rispettare".

Col cazzo! Non sono tenuto a rispettare un bel niente caro mio.

Come ha già scritto Isher, io rispetto la tua opinione esattamente nella misura in cui sei disposto a rivedere e mettere in dubbio e sondare in profondità il tuo pensiero.

Non ho nessun rispetto per le verità calate dal cielo e per coloro che si illudono una cosa stia in un certo modo solo perchè è uscita dalla loro bocca.

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Rispondo ad Isher

 

E' vero, ma i DOGMI, essendo tali, dovrebbero essere realtà sempre vere ed indiscutibili. Ma cosa mi dici dei DOGMI "sbagliati"?

Se io dico: « L'Omosessualità è una malattia, poichè rappresenta uno stato alterato della "normale" condotta sessuale umana, così come il raffreddore rappresenta un'alterazione del normale stato fisico. » sto pur sempre esprimendo un DOGMA, poichè si presuppone debba essere una frase "sempre vera", ma essa è sbagliata. E' collocabile, a tuo parere, nell'Opinione?

 

 

Wander, io volevo dire che un dogma è sempre da rifiutarsi. Una verità indiscutibile non si chiama Dogma,

ma Principio (=Il principio di non contraddizione), oppure Assioma (=gli assiomi di Euclide). Qualunque verità o verosimiglianza momentanea

trasformata in dogma (cioè qualcosa di indiscutibile) è da respingersi. Nè, passando alla religione, il Dogma si confonde con la Fede (che è un'altra cosa), a meno

che, per Fede, si accettino dei Dogmi, cosa che conduce sempre fuori strada, proprio rispetto alle "ragioni" autentiche dell'aver Fede.....

 

Quanto all'esempio che hai fatto, anche se lo chiamiamo Opinione, dobbiamo pur aggiungere

 

- è un'opinione falsa, perchè non è possibile dimostrare che l'omosessualità è una malattia, e il fatto che essa rappresenti una «alterazione della normale condotta sessuale» è una petizione di principio, perchè definire solo l'eterosessualità «normale» significa già avere presupposto che c'è una sola condotta normale (e non è vero, in Natura l'omosessualità è diffusissima) e che l'omosessualità è anormale. La corretta espressione di quella "Opinione" dovrebbe essere «L'omosessualità è una variabile naturale della condotta sessuale», oppure «è una delle forme possibili, staticamente minoritaria, dell'orientamento sessuale»: In breve, quell'enunciato si fonda su un evidente sofisma, consistente nel prendere uno stesso termine («normale») contemporaneamente in due significati diversi: normale come «più diffuso» e normale come «sano».

 

- anche se chi enunci una simile bestialità sia convinto di essa, essa  

 

a. è un'opinione lesiva della dignità di un intero mondo di persone

b. è un'opinione di tipo razzista, invitante alla negazione di un legittimo modo di essere

c. diffonde e spaccia come vere cose che vere non sono

 

eccetera.

 

 

Un'altra perplessità. Esistono anche Opinioni non Dogmatiche, sempre vere, ma controcorrente?

Tu dicesti: « Se essa viola i criteri di civiltà comunemente condivisi, o la logica, va respinta come un'opinione o ingiusta, o sbagliata, o autocontraddittoria, o semplicemente falsa ».

Io ti replico: « Galilei fu costretto ad abiurare per aver espresso un'Opinione vera, eppure contro i criteri comunemente condivisi e logici rispetto a quell'epoca. »

 

 

Galilei fu costretto ad abiurare da un Potere Totalitario incarnato dalla Chiesa di quel tempo! Non dalle persone comuni né dalla comunità scientifica dell'epoca!

Fu costretto ad abiurare da chi usava i roghi per sopprimere e punire i dissenzienti!

 

In un mondo civile le opinioni scientifiche o giuridiche diverse SI DIBATTONO liberamente nel quadro del dialogo. Questo vale per i paesi liberaldemocratici.

Nei paesi Totalitari, autoritari e fondamentalisti questo non vale, perché c'è un potere che inventa il regime concentrazionario - lager, gulag, laogai - dove seclude

e/o sopprime chi la pensa diversamente e chi è "diverso".

 

 

Sarebbe bene che ognuno ricercasse un'oggettività completa nell'espressione delle proprie idee, o forse è meglio lasciarsi guidare anche dall'"istinto soggettivo"?

 

 

Non si tratta tanto di oggettività, ma di onestà intellettuale e di rispetto.

L'oggettività pura non esiste, non esiste neppure in Fisica (forse in Matematica? Non lo so, ma, appunto, in nome di diverse teorie matematiche non si sono

mai scatenate guerre). L'apporto istintivo/intuitivo/personale è ineliminabile e deve essere così: solo, va sottoposto a una regola.

 

Qual'è questa regola? Difficile da dirsi in poche parole. Diciamo che per formarsi ha bisogno di alcuni ingredienti:

di amore sincero del vero ma soprattutto di ricerca del vero, di senso del limite,di metodo e di rigore logico,

e infine (e qui lascio la parola a Nietzsche)

 

«...ultima cosa, ma non la meno importante, di giustizia e amore verso tutto ciò che è»

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306284
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Opinione è quando uno la pensa in un determinato modo rispetto ad un dato argomento, ma ritiene che ognuno possa e debba fare le scelte

es: non opterei mai per l'eutanasia, ma se altri preferiscono quella via che facciano pure

 

mentre cessa di essere opinione quando si vorrebbero prepotentemente imporre le proprie preferenze ad altri

es: sono contrario all'eutanasia e quindi voglio una legge che la vieti per tutti.

 

 

p.s. nel topic citato io sono stato messo in croce per aver espresso una semplice opinione (ovvero che, nel caso IO fossi colpito da una malattia grave, IO, PER ME, probabilmente penserei al suicidio), senza aver mai detto nè pensato che, siccome io probabilmente farei ciò, allora tutti dovrebbero fare come farei io.

 

Come vedete spesso non c'è rispetto delle opinioni personali altrui.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306351
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Quando due opinioni differenti vengono messe a confronto, ci si chiede spesso (ma non sempre) quale delle due sia giusta e quale sbagliata. Un individuo può ad esempio credere che la legalizzazione dell'eutanasia sia una forma mascherata d'omicidio, mentre altri ritengono che sia espressione della libertà del singolo di morire con dignità. In un simile caso, mettiamo le etichette "giusto" e "sbagliato" sulla base di quanto NOI pensiamo, ma in virtù di che cosa un'opinione può essere detta giusta o sbagliata?

 

Non mi ci raccapezzo proprio. Il massimo che posso fare è ascoltare il pensiero altrui e rispettarlo (qualora questo non sfoci in considerazioni che a livello personale non potrei tolerare - vedi l'antisemitismo alla base del fascismo).

Di una cosa, tuttavia, sono certo: prima di elaborare un'opinione personale su una qualsiasi cosa, è necessario CONOSCERLA. L'ignoranza, ahimè, è una brutta bestia.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306382
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Per quanto riguarda opinioni personali (non le ingerenze di chi vuole far fare agli altri cio' che vorrebbe fare per se'), ad esempio quelle di una persona che praticherebbe l'aborto, quella di chi non lo praticherebbe, non c'è un giusto e sbagliato, perchè le scelte personali, per loro natura, sono insindacabili.

 

Io ad esempio posso dire di essere contrario ai piercing sul mio corpo, tu potresti invece esserne un estimatore, alla fine ognuno decide per sè e non esiste una opinione giusta ed una sbagliata, visto che sono strettamente personali, e quindi viaggiano su binari che non si incontreranno mai.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306405
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Ma anche no, i pareri, su tutto, sono tanti e spesso contrastanti con i nostri:

se uno è stupido allora fa la bandiera al vento, e cerca di cambiare parere a seconda dell'interlocutore, magari per fargli piacere, ma se uno è intelligente continua a fare ciò che reputa migliore per se', ragionando con la propria testa, come è giusto che sia.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306420
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Con darmi da fare intendo discutere, anche animatamente, anche arrivando all' aggressione verbale xD raramente.

 

Non c'è da darsi da fare, non è nemmeno obbligatorio trovare un punto su cui concordare, soprattutto quando  si parla di opinioni e preferenze intime e personali: alla fine ognuno rimane della propria idea e festa finita...è tanto facile  :sisi:

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306437
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Guest davidemax

Ci sono opinioni ed opinioni. Il vescovo Williamson, per esempio, dovrebbe essere costretto a tacere. Chi ha avuto i nonni in campo di concentramento non direbbe cagate simili.

 

Quelli sono coglioni e se dicono tali cose devono essere ridotti al silenzio, altro che libertà di parola.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306440
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Ehm. Non sono d' accordo. Se qualcuno come opinione mi propone "A morte i negri" "I froci dovrebbero essere messi nei forni" "Le donne sono tutte puttane" non me ne sto certo zitto, esistono opinioni e opinioni, alcune di queste ledono la libertà e la dignità personale e proprio per questo mi sono impegnato, mi impegno e mi impegnerò a combatterle sempre.

 

Il menefreghismo è ciò che più sta devastando questa società.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306442
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Non facciamo confusione tra esprimere opinioni e offendere il prossimo, sono cose ben distinte.

 

Se io dico "odio i tatuaggi, e non me ne farei mai uno" esprimo un'opinione, mentre se dico "le donne sono troie" non esprimo più un'opinione, ma si tratta di una offesa.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306461
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sebastian83

Premetto che sono a favore dell'eutanasia e dell'autodeterminazione, ma volevo confrontarmi con una tipica opinione della bioetica cattolica.

 

Secondo voi, è possibile trovare un punto d'accordo tra l'opinione: "La vita umana è sacra dal concepimento alla fine, quindi qualsiasi forma di aborto, eutanasia, suicidi assistiti ecc. sono forme di omicidio" e "La vita umana è sottoposta al principio di benevolenza, quindi si cerca volta per volta di fare la cosa migliore nel rispetto della libertà, della dignità e del dolore di ciascuno?"

 

Scritte così, sembrano entrambe opinioni (o se volete dogmi) ugualmente legittime... Solo che la prima opinione prevarica per sua natura le opinioni degli altri (se ritieni che, ad esempio, l'aborto sia un omicidio, tutto sommato è ragionevole che combatti perché sia vietato). Come si fa a giungere a dei compromessi? :sisi::love:

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306498
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Anche qui dipende da quello che si fa, non da come la si pensa: per me uno può benissimo essere contrario all'aborto, e non praticarlo mai nella sua vita, MA, se fosse persona onesta, non dovrebbe fare atti che facciano diventare la sua opinione una prevaricazione, ad esempio votare per una legge che vieti a tutti l'aborto.

 

L'opinione termina nel caso arrivi la pretesa che la propria opinione venga resa universale per tutti (in pratica quello che fanno cattobigotti e fasci, spingendo verso leggi che limitino scelte e opinioni altrui perchè diverse dalle loro).

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306502
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Galilei fu costretto ad abiurare da un Potere Totalitario incarnato dalla Chiesa di quel tempo! Non dalle persone comuni né dalla comunità scientifica dell'epoca!

E' vero, ma di certo la gente del tempo non pensava che il mondo fosse rotondo, e che girasse intorno al sole!

Comunque, il concetto principale non è questo, la domanda è:

 

Possono esistere opinioni giustissime, ma anche controcorrente?

 

(Mi complimento con Isher per le sue risposte. Prof universitario? :P

Davvero eccellenti, non mi aspettavo che qualcuno riuscisse a smontare tanto facilmente quella frase. )

 

Il menefreghismo è ciò che più sta devastando questa società.

Anche Maria de Filippi aiuta molto :gh:

Scherzi a parte, più che il Menefreghismo, il problema è l'omologazione del pensiero e la totale assenza di riferimenti corretti...

 

Con darmi da fare intendo discutere, anche animatamente, anche arrivando all' aggressione verbale xD raramente.

Ti capisco. Capita quando l'interlocutore non vuole riconoscere che tu hai ragione, anche se ce l'hai vero? :P

 

Secondo voi, è possibile trovare un punto d'accordo tra l'opinione: "La vita umana è sacra dal concepimento alla fine, quindi qualsiasi forma di aborto, eutanasia, suicidi assistiti ecc. sono forme di omicidio" e "La vita umana è sottoposta al principio di benevolenza, quindi si cerca volta per volta di fare la cosa migliore nel rispetto della libertà, della dignità e del dolore di ciascuno?"

Mh.

Complessa come cosa.

Penso che fondamentalmente sia impossibile arrivare a compromessi, il primo è un dogma bello e buono, da prendere come Verità Assoluta e basta, mentre il secondo è un Concetto ( credo si chiami così, confesso la mia ignoranza :S ) e lascia una libertà di interpretazione e d'agire.

 

A voi la parola utenti cari.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306505
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Credo fermamente di averla. Ciò non significa che potrei trovarmi, alla fine, a riconoscere la sua ragione. xD

 

Mah. Il menefreghismo attualmente, a mio parere, è ciò che permette la diffusione dell' omologazione di pensiero poichè mancando il dialogo e l' interesse in questo, la gente va via via omologandosi ad un pensiero unico, superficiale, quasi dogmatico, che solitamente si regge in piedi sul nulla.

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https://www.gay-forum.it/topic/9900-lopinione/#findComment-306509
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Se si fa piazza pulita della Ignoranza e della Cattiva Logica

non credo si possa ragionevolmente parlare di "opinioni diverse";

al massimo ci si può limitare al campo del "gusto personale".

 

Un caso di "cattiva logica" è quello di cui parla Isher

facendo notare che chi dice "l'omosessualità è sbagliata"

semplicemente confonde la "maggior frequenza" con la "correttezza".

La famosa questione filosofica tra l'Essere e il Dover Essere...

 

Il caso dell'Ignoranza è ancora più semplice:

sostenere una "dottrina delle razze" è sbagliato

non perché è pericoloso, ma primariamente

perché è falso dal punto di vista genetico

(oramai possiamo affermarlo con certezza)

 

Oltre a questi problemi c'è quello

del "giudizio basato su generalizzazione".

(il famoso "pregiudizio"):

se un Napoletano mi ruba il portafoglio

non posso sotenere che "i Napoletani sono tutti ladri"

(anche perchè se un Piemontese mi tira un calcio

difficilmente penserò che siano tutti violenti)

 

Spogliate da pregiudizi, cattiva logica e ignoranza

non esistono probabilmente "opinioni diverse"

e il Dialogo serve soltanto ad abbandonare i primi,

a correggere errori logici e imparare cose nuove.

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Possono esistere opinioni giustissime, ma anche controcorrente?

 

Certo. Le opinioni, le idee creative lo sono sempre o almeno spesso.

Anche in matematica e in genere nella Scienza le cose vanno così.

Kuhn ha mostrato convincentemente che la Scienza non si sviluppa secondo incrementi regolari,

accumulazioni successive, ma attraverso delle vere e proprie rotture (le «rivoluzioni scientifiche»)

le quali si alternano e contrappongono ai periodi di «scienza normale», che sono quelli in cui,

in base a un paradigma scientifico dato e già noto, si producono sostanzialmente approfondimenti, ma

non nuove idee. Galilei, per tornare al primo esempio, elaborò un nuovo paradigma

scientifico e operò una «rivoluzione scientifica» anche e proprio nel senso kuhniano.

 

Ora non ogni idea controcorrente è creativa o geniale o veramente feconda, ma tutte

le idee creative, geniali e veramente feconde lo sono.

 

Certo si può andare controcorrente non perché si è all'avanguardia ma anche, ad esempio, perché si

è "conservatori", perché si segue un modello che non è più attuale e che appartiene piuttosto al passato

(questo, senza essere necessariamente reazionari, non è questo che voglio dire).

 

Nell'ambito dello spirituale, dei valori umani, di una certa verità del modo di essere,

Passato e Presente non si oppongono come un negativo e un positivo, né c'è un progresso

automatico, ma tutto si dialettizza.

 

Anche la logica di cui parlavamo sia io che Almadel non è l'unico elemento che entra in gioco

per costruire dei punti di vista corretti, delle opinioni valide; anzi in genere serve più che altro per

smontare ragionamenti errati, frutto di confusione mentale o di malafede, e per mostrarli tali.

Serve moltissimo per smascherare pregiudizi, opinioni irrispettose o ingannevoli.

Ma il Rispetto? l'amore per il vero (il "vero" vero)? La «giustizia e l'amore per tutto ciò che è»?

Da dove nascono, come ce li si procura?

 

 

Mi complimento con Isher per le sue risposte.

Davvero eccellenti

 

Grazie, Professore!  :P :gh:

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Opinioni e prezzi.

 

Caro Vagare,

 

domandi:

 

Sono le Opinioni sempre ed in ogni caso Sacre e Rispettabili, poichè è giusto che ognuno abbia la sua?

O forse possono esistere Opinioni "giuste" o "sbagliate"?

Oppure l'Opinione, di per sè è sbagliata proprio perchè tale e basata su un mero criterio soggettivo?.

 

In primo luogo, mi pare sia opportuno distinguere l'opinione in sé stessa dalla manifestazione dell'opinione, perché raramente gli uomini si danno pena delle opinioni altrui, finché queste non siano in qualche modo significate, se non altrimenti, pur col silenzio.

 

In secondo luogo, mi pare difficile affermare che un'opinione in tanto, in quanto sia opinione, possa essere tenuta per vera, posto che qualche cosa i mortali possano tenere per vero:

al più, possiamo stimare più o meno probabile un'opinione, secondo il tempo ed il luogo, ov'è manifestata.

 

Lasciando, per altro, la questione circa che cosa sia scienza e quindi inconfutabilmente certo e vero e, sopra tutto, evitando indagare chi stabilisca che cosa sia scienza, consideriamo un'asserzione qualsivoglia che tutti consentano essere opinione e non scienza:

nei varii commenti superiori s'annota che tale opinione non può essere nocua, non può essere falsa, non può essere fallace, non può essere ingiuriosa, non può essere violenta, non può essere crudele, vile, empia, ingiusta, iniqua, irrazionale e chi più ne ha, più ne aggiunga...

 

Per consiglio prudente, chi non consentirebbe ?;

ma un'opinione con tante e tali virtù, che opinione sarebbe ?:

non sarebbe forse scienza, anzi, sapienza affatto ?.

 

L'opinione propria dunque, la quale da un uomo al meno, in qualche luogo, in qualche tempo, su questa Terra, sia stata, sia o sarà deprecabile, esecrabile, aborrenda, perché stimata nocua, falsa, fallace, ingiuriosa, violenta, crudele, vile, empia, ingiusta, iniqua, irrazionale;  tale opinione sarà lecito soffocare nelle fauci di chi l'abbia in sé formulata, affinché egli non la manifesti altrui ?.

 

Chiunque reputi opportuno rispondere affermando, consideri solamente ciò, che l'opinione di chiunque, foss'anche questi l'uomo prudentissimo e sapientissimo che sia mai vissuto;  quest'opinione in qualche luogo, in qualche tempo potrebb'essere deprecata, esecrata, aborrita e quindi soffocata, per giudizio d'alcun altro mortale:

e veramente è facile stimare sé stessi razionali, equi, giusti, pii, cari, umani, moderati, urbani, veridici, veraci, innocenti;  più difficile essere stimati tali universalmente, uscendo indenni dal giudizio non solo di questo secolo, ma di tutti quelli passati, presenti e futuri; non solo del popolo nostro, ma di tutte le genti dell'orbe terracqueo.   

 

Perché dev'essere chiaro a tutti che non solo manifestare qualsivoglia opinione, ma anche solamente tacere può essere mai stimato da alcuno ingiuria, come ben scrisse Anneo Seneca nella tragedia Edipo:

 

Creonte:  "Tacere liceat:  vlla libertas minor a rege petitvr ?".

              "Sia lecito tacere:  alcuna minor libertà ad un re si chiede ?".

 

Edipo:  "Saepe vel lingva magis regi atqve regno mvta libertas obest".

          "Spesso perfino più, che la lingua, ad un re e ad un regno la libertà muta s'oppone".

 

Creonte:  "Vbi non licet tacere, qvid cviqvam licet ?".

              "Dove non lice tacere, che cosa ad alcuno lice ?".

             

In somma, è il prezzo dell'opera conculcare l'opinione d'alcuno, perché la stimiamo indegna che sia manifestata, se corriamo il medesimo pericolo che la nostra sia da altri, secondo la medesima ragione, parimenti conculcata ?.

 

Anakreon.

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« Sono le Opinioni sempre ed in ogni caso Sacre e Rispettabili, poichè è giusto che ognuno abbia la sua? »

 

 

Si.

E' giusto che ogniuno abbia la sua opinione.

E con un pizzico di volontà se ne può pure parlare e confrontare con altre.

Ci si può scambiare opinioni e le si possono pure modificare.

Si può decidere se una opinione fa per noi o decidiamo invece di scartarla.

Possiamo condividerla o tenerla per noi.

 

L'opinione altrui resta pur sempre un'interpretazione personalissima su ciò che lo circonda.

Resta poi al nostro umano sentire, decidere di farla nostra oppure no.

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