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Mia madre non vuole sapere...


StellaDanzante

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StellaDanzante

E' tanto che ci provo, per me è un traguardo fondamentale...

Fino ad ora l'ho detto ad un pò di amici, il mio obiettivo e riuscire un giorno a vivere totalmente serena con me stessa e sono dell'idea che per farlo non devo piu' nascondermi, per questo motivo vorrei tanto dirlo ai miei genitori, il problema non è tanto mio padre, quanto mia madre...

Mi è capitato piu' volte di introdurre il discorso buttando lì qualcosa di misterioso.. di oscuro su di me che non sapeva... le sue solite risposte sono " ah, la vita è tua, io non voglio sapere niente, i genitori devono starne fuori dalla vita dei figli".

Se fosse davvero così, potrei anche cercare di rispettare la sua scelta, il punto è che di fatto è una chiaccherà che "la vita è mia" -.-. Non sono granchè libera di fare grandi scelte, è sempre molto presente e preoccupata su qualunque cosa possa succedermi, si preoccupa, è mia madre.. talvolta è esageratamente oppressiva , ma in generale neanche troppo. Il punto è che ho l'impressione che cerchi di plasmare quella vita che secondo lei "è mia" , facendola coincidere con quella che LEI vorrebbe che fosse...

Per me quelle sue risposte rappresentano un vero e proprio ricatto affettivo e non so come comportarmi, non so se rispettare questa sua volontà e uscire sempre di piu' allo scoperto nella mia vita "fuori", col rischio che prima o poi lo venga a sapere da altri(cosa che le starebbe anche bene -.-) o costringerla a guardare in faccia la realtà.

 

Forse non sono stata molto chiara... grazie a chi avrà il coraggio di sorbirsi sto poema ^.^.

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Guest Masque De Vampire

Guarda, anche la mia di madre si preoccupa sempre molto, sul fatto che possa succedermi qualcosa, e a volte forse è oppressiva.

Capisco il tipo "la vita è tua e non voglio sapere".

Tu secondo me, dovresti comunque trovare il coraggio di dirglielo, non ti far fermare da certe frasi o da certi atteggiamenti.

Mia madre è un pò come la tua, ma io gliel'ho detto, gli ho anche detto di essere fidanzata ma fa come se nulla fosse, perchè forse gli sta bene cosi.

Se reagirà anche tua madre cosi, non sentirti in colpa o cosa, perchè tu sei stata semplicemente sincera, e l'unica cosa che volevi è renderla partecipe di ciò che sei.

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Io invece non ho inquadrato bene tua madre. Dici che è oppressiva ma che allo stesso tempo dice di voler star fuori dalla tua vita perchè devi decidere tu cosa fare. Uhm :awk: non ho capito XD

Comunque. Hai detto di averle accennato qualcosa, ma nello specifico cosa le hai detto?

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le madri sono un bel mistero...io sono convinto che a mia madre una vaga idea sia passata per il cervello, quello che non capisco è perchè quando capita il discorso non mi chieda mai -ma tu sei gay?-

forse come non è facile per me non è facile per lei, ma se io avessi dei dubbi di qualsiasi tipo su una persona, e pensassi che mi nasconde qualcosa le chiederei direttamente come stanno le cose...

anche per me sarebbe importante parlarne con lei, e mi sono dato come scadenza giugno.

per quanto riguarda il ricatto affettivo ti capisco benissimo, è una sensazione orribile, ti fa sentire un figlio tirannico che non si preoccupa...io ci sono caduto per tanto tempo, ma bisogna svegliarsi. effettivamente la vita è la nostra, ovviamente dobbiamo avere rispetto per i nostri genitori ma anche loro devono avere rispetto per le nostre decisioni, devono capire che non siamo una loro appendice ma persone autonome. io non sono genitore, ma posso immaginare che fare questo processo mentale, di riconoscere al figlio piena autonomia e capacità di giudizio sia un po' traumatico per ogni madre|padre, probabilmente gli sembra di perdere il loro ruolo, una loro identità-ma se ne devono fare una ragione. il distacco dai figli non sta solo nel fatto che uno magari si allontana dal nido per studio o lavoro, sta nel riconoscerli come persone adulte-autonome. e il ricatto emotivo forse è un tentativo del loro subconscio che non si vuole arrendere a lasciarci andare, che vorrebbe guidarci per mano come quando dovevamo imparare a camminare, solo che fa levo sul senso di colpa...non è corretto, ma non credo lo facciano volontariamente,almeno non tutti.

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StellaDanzante

Grazie a tutti ^.^, comunque..

 

Masque ti ringrazio per il supporto, infatti è questa la mia idea, fare coming out lo stesso.

 

Albi, ma infatti è questo il punto ! Lei è contraddittoria... il suo ricatto consiste in questo, dirmi che la vita è mia, ma nei fatti pretendere che io la porti avanti come lei la vorrebbe, senza imprevisti che la turbino. Comunque non le ho detto nulla di specifico, le ho accennato di "qualcosa di me, che lei non vede e non vuole vedere", ma lei ha sempre st'idea che le questioni private debbano rimanere tali e sono fatti miei, ma come ho già detto solo quando le fa comodo..

 

Marais sono assolutamente d'accordo con te... So benissimo che quello che fa non è in cattiva fede, vuole il meglio per me, il problema è che spesso i genitori lo interpretano secondo i propri standard.. e non secondo quelli che potrebbero essere i miei. Cerco di misurare obiettivamente i loro comportamenti, ma è difficile trovare un equilibrio tra loro e me, questo però è scontato.. ci sono passati tutti.

Io non penso che lei l'abbia capito, credo proprio che le prenderà un colpo e davvero scoprirà di non avere capito mai nulla, il punto è che non capisco se lei mi neghi il dialogo perchè pensa che i miei siano solo capricci o perchè non accetta il fatto che io abbia un problema, a me sembra un pò tutti e due...

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Ciao, son nuovo.. passavo di qua e mi è venuta voglia di scriverti la mia :gha:

 

" ah, la vita è tua, io non voglio sapere niente, i genitori devono starne fuori dalla vita dei figli".

Questa frase mi ha veramente colpito...

Intanto volevo chiederti... quanto alone di mistero hai messo finora nel tentare di svelarle la tua identità di genere? Potrebbe essere che sia stata tu a convincerti che lei sappia già quello che le vuoi dire, ed eviti a priori di affrontare il discorso.. e ogni volta che tu, col tuo fare misterioso tenti di aprire l'argomento, può darsi che ti faccia prendere un pò dal panico e ti convinca di cose che in realtà non sono...

Io credo che una madre, per quanto matrigna delle fiabe possa essere, non permetta di lasciarsi passare neanche lontanamente per l'anticamera del cervello di evitare il dialogo con la propria figlia o il proprio figlio.. sopratutto se si tratta di un argomento così delicato.. Sbagli sicuramente impostazione nel dialogo..

Intanto non è assolutamente concepibile che i genitori debbano stare fuori dalla vita dei figli, perchè i genitori per quanto cresciuti possa essere i figli, rimangono sempre e comunque delle colonne portanti, sia che i figli siano etero, sia che siano omosessuali, e prima capirà questo, prima potrà accettare la tua condizione.

Mi pare di capire che tu abbia ben chiare le tue idee e i tuoi piani per la vita, che tu abbia accettato anche senza disperarti il tuo stato, e che sia pronta ad andare avanti con la tua vita... hai già fatto tre quarti dell'opera a mio avviso e sei a buon punto per trovare definitivamente il tuo equilibrio mentale.. Ovviamente hai bisogno dell'appoggio delle persone, o della persona che tra quelle al mondo è sicuramente quella che ti vuole più bene in assoluto.. tua madre. Sicuramente sarà una batosta per lei.. è normalissimo, ti devi però anche mettere nei suoi panni, nei panni di madre che vede in sua figlia se stessa e aspira per se stessa che sei per lei tu una vita migliore.. perchè penso che ogni madre voglia per sua figlia il meglio in assoluto.. Nulla è mai scontato.. non è detto che se tu nella tua vita hai avuto atteggiamenti ambigui che lei ha notato, lei abbia la coscienza piena della tua situazione.. non può venire a chiedertelo, perchè devi essere tu a dirglielo.. devi essere tu a renderla parte del tuo mondo e smettere di escluderla dalla tua vita.. può darsi che lei abbia interpretato il tuo distacco e il tuo mistero come una necessità, e non come una ricerca di aiuto, e che per questo ti abbia detto quella frase.. magari pensa che a te non importi quello che lei ha da dirti perchè fondamentalmente da suo punto di vista l'hai esclusa da sempre e screditata come donna e come figura da seguire.. magari non sa veramente che tu in lei cerchi solo una madre e non una strada da seguire. Fondamentalmente, a meno che tu non abbia delle immissioni nella carreggiata del mondo etero durante il corso della tua vita, non potrai mai diventare come tua madre.. e prima lei capirà questo, prima potrà darti quel che ti manca in qualità di figura madre.. ma per far sì che lei capisca è necessario che tu glielo dica molto schiettamente, con sicurezza e forza e andando oltre alla possibile crisi che potrebbe attraversare in seguito lei venendo a conoscenza di un fatto del genere.. è normale ti dico.. e più tardi a dirglielo più potresti starci male tu stessa in futuro. Ho visto casi simili.. rapporti madre-figlia veramente orribili fatti di litigi e addirittura odio.. dopo il coming-out son diventate migliori amiche ed è arrivata quell'armonia che sembrava essere irrealizzabile..

Ovviamente il discorso vale anche per i ragazzi :D io parlo un pò per esperienza diretta.. e un pò per esperienza di una mia cugina che posso dire casualità ha voluto che fosse la mia nemesi in famiglia..

Un consiglio? Diglielo subito.. ora. :awk: non aspettare giugno o dicembre.. i paletti son come i lunedì delle diete, o del smettere di fumare.. non arrivano mai!!

 

Altra cosa.. tu sei una persona che vale tanto quanto le altre, non sei un'etichetta con scritta la freccia della tua sessualità. La vita te la costruisci tu, come qualunque altra persona.. non sei nè malata, nè in qualche modo inferiore.. semplicemente condurrai una vita in qualche modo diversa da quella che a tutti piace tanto definire come "normale": casa, maritino, figli, cane, giardino e piscina.. Sei tu a decidere quando, chi e come rivelare la tua vita privata.. ma sopratutto sei tu a vivertela. Gli altri hanno la loro di vita, non stanno di certo pensando alla tua...

E poi.. non è più interessante una intrigante storia fatta di passione anche un pò fuori dal comune perchè no, piuttosto che la solita noiosissima storiella del principe azzurro? Pensaci :awk:

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Stefano1983

"La vita è tua fai quello che vuoi…" mia madre me lo ripete ancora adesso che sa di me e che conosce il mio fidanzato… purtroppo certe cose non sono facili da accettare per un genitore, ma con il tempo la situazione migliora. Almeno nel mio caso. Finchè mia madre non sapeva, avevamo un rapporto burrascoso, soprattutto perché io portavo dei rancori verso di lei. Una volta che gliel’ho detto, il rapporto è migliorato tantissimo, c’è stata più confidenza, più umanità da entrambe le parti. Ovvio la reazione di shock c’è stata, ma credo che parlando tranquillamente e con il cuore in mano come ho fatto io, penso che sarà possibile x tua mamma capirti. Non perdere mai la pazienza e se vuoi dirglielo, preparati a spiegare con la massima tranquillità e naturalezza ciò che senti nel cuore. Anche se lei non accetta, inizialmente è cosi che vanno spesso le cose, ma tu non demoralizzarti e continua a insistere e vedrai che presto ti accetterà per come sei! Alla fine l’omosessualità fa paura se non la si conosce, ma spiegando cosa c’è nel proprio cuore, penso che prima o poi ogni genitore si rende conto che c’è ben altro che fa parte del proprio figlio! Siamo persone con emozioni e sentimenti, non con un etichetta in fronte! Non aspettare, parlale con la massima sincerità e tranquillità! Un bacio!  :awk:

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StellaDanzante

Ghebriel guarda, secondo me mia madre non lo sospetta affatto, quindi temo che le prenderà un colpo.. Io non mi aspettavo che mi dicesse da subito"sisi,già lo so", però ho sperato in un suo interessamento e disposizione al dialogo, so che comunque il problema di fondo sta solo nel mio atteggiamento, hai perfettamente ragione quando dici che sbaglio impostazione e modo di pormi, ma per me è difficile sconvolgere così, con una parola, gli equilibri, mi spaventa moltissimo.. anche la paura di deluderla, per qualcosa che non posso e non voglio soffocare, ma so per certo che non potrò mai evitarlo e l'ho capito. Tuttavia per quanto io la mia omosessualità l'abbia accettata da un pezzo, ho ancora problemi di autostima nel pormi e nell'affrontare le situazioni, proprio perchè alcune mi fanno sentire una persona di serie B, sto costruendo la mia sicurezza, ma temo che possa percepire "indecisione" e iniziare a spaventarsi di piu'...

Comunque grazie davvero , mi hai incoraggiata moltissimo e si è vero, devo dirglielo subito  :awk:. Onorata che il tuo primo post sia nel mio topic ^-^

 

Stefano, sarà estremamente difficile apparire "tranquilla", ma ci proverò lo stesso ^.^, certo non ci metterei la mano sul fuoco che i rapporti miglioreranno, ma è un rischio e sacrificio che devo correre per mia coerenza :D, grazie.

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Mi fa piacere che l'abbia apprezzato..

Ti posso dire che sulla questione dell'autostima siamo un pò tutti sulla stessa barca... Cresci con modelli diversi dal tuo modo di essere, e molte volte col terrore che se non li segui sei Colpevole: è una cosa che ti porta l'autostima sotto i piedi a volte. Rende l'idea d'esempio una farfalla che vive eternamente dentro al suo bozzolo, e non riesce a liberarsi dalla corazza per librarsi nel cielo volando.. e ti trovi a un'età in cui cominci a capire come gira davvero il mondo, che ci son più problemi che soddisfazioni, che i momenti di tristezza prevalgono di gran lunga su quelli di gioia.. ma sopratutto.. che nulla cade dal cielo e nulla ti è dovuto. E' lì che capisci che devi cominciare a pensare di più a te stesso/a, che devi rispettarti di più, che devi smettere di considerarti una persona di seconda categoria.. anche perchè.. in fin dei conti.. è troppo facile che la gran parte della gente si consideri di prima categoria per il solo fatto che la vita gli ha dato la possibilità di farlo. Dimostrami di essere migliore di me tu persona che ti consideri di prima categoria, fammi vedere cosa hai fatto nella vita di meglio di me.. qualcosa che io reputi ammirevole. Qualcosa che non sia dovuta solo dai soldi di papà o dalle gonne del genitore importante, ma qualche qualità che tu hai perchè sei tu, e non una considerazione scontata data dalla paura del diverso e dell'ignoto. Non so se ho reso il concetto. E vadano al bando le posizioni della Chiesa su certi argomenti, che continua ad oggi, nel ventunesimo secolo, ad essere interpellata e considerata su argomenti troppo importanti per essere presi così sotto gamba.. la vita è qua, sulla Terra, non su un paradiso immaginario che continua ad essere rinforzato dalla società che si lascia ancora imbambolare dai discorsi dei vescovi che poco ci mettono a ipnotizzarti con la loro retorica e con il loro modo di fare che si aggrappa al naturale bisogno di ogni essere umano di distrarsi dai problemi della vita.. E dandoti la speranza alimentano il rispetto verso di sè, e col rispetto spingono quelle persone come noi alla repressione dei sentimenti, che fondamentalmente sono quello che spingono ogni uomo o donna a continuare ad avere la voglia di vivere in un mondo così dispersivo dove ognuno è spinto consciamente e non, ad aumentare il proprio status sociale schiacciando gli altri.. (Ricordiamoci che dobbiamo bruciare all'inferno per loro, noi eretici contronatura....). Rispettati di più, senza rischiare di diventare superba.. l'umiltà è il migliore dei pregi. Vedrai come chi ti sta intorno comincerà a rispettarti per ciò che sei veramente come persona, e smetterà di considerarti anche diversa in un certo senso.. e questa si chiama "amicizia".

Scusami se ho un pò fatto il contorno del vaso, ma mi ha preso la mano a scrivere.. :rotfl: Vabbè...

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quoto questo ultimo post. le persone vanno valutate unicamente in base a ciò che fanno e all'intenzione con cui operano, nascere in un modo non è nè un merito nè un demerito. In base a quello che sei devi comportarti e agire cercando di realizzare te stesso senza nuocere agli altri, e quando è possibile essere d'aiuto a chi ha bisogno. Ovviamente i miei mezzi saranno diversi se nasco dall'alta aristocrazia inglese o da due nomadi di una carovana nel deserto del sahara, ma questo non dipende da me, come non dipende da me essere o non essere omosessuale. quello che dipende da me è di accettarmi, crescere, maturare, e diventare ogni giorno una persona migliore in base alle mie possibilità. è solo questo che può fare da discriminante tra persone di serie A e B...vai poi te a spiegarlo a certa gente che credono di avere la verità in tasca, come io in tasca ho il cellulare.

 

ah, cmnq sto organizzando un party per quando saremo tutti nel terzo girone del settimo cerchio infernale dantesco(con consumazione inclusa eh). E' gradita la conferma di partecipazione entro mercoledi prossimo! :salut:

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Non ho capito stella, ma alla fine gliel'hai detto o no a tua madre che non sei etero?

 

Io credo che generalmente i genitori lo sappiano. Se sono attenti è una cosa che sentono dentro... io credo che i miei lo sappiano in fin dei conti, o che quanto meno lo pensino. Sarebbe bello rivelarsi, però non è mettersi troppo a nudo? Boh, sicuramente non ti sono d'aiuto Stella. Sono più confuso di te...  :salut:

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